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FUTURO, i consigli della settimana di Honiro – week #4
La quarta settimana di uscite è un vero e proprio tuffo in acque che non danno pace all’afa della malinconia e dei ricordi distruttivi, ma che sanno rinfrescare la nostra linfa vitale, giorno dopo giorno. Nella consapevolezza di ciò che diamo al mondo e di ciò che siamo, proviamo a solcare impronte non per la storia degli altri, ma per la nostra storia, dentro la quale, forse, qualcuno prova a tracciare i lineamenti delle sue esperienze, immedesimandosi. A volte, il confine tra il sogno e l’ansia del FUTURO è sottile, ma noi ne siamo l’equilibrio. Protagonista della nuova cover digitale è la formidabile Luzai.
DREAMILINER RMX – LUZAI
Atmosfere cupe che diventano sinergia pure con la sublime sperimentazione eelettronica che ci fa godere la rivisitazione del brano di Venerus con stupore e pura ipnosi. Un’esperienza onirica dove le parole diventano immagini di ricordi di amori sfumati e vite ancora da esplorare.
CROCCANTE – PROTOPAPA
Una danza ‘’croccante’’ e leggera e il desiderio di lasciare andare i contorni tossici della quotidianità, dando spazio alla frenesia della disco, quella bella: cassa dritta e self confidence in compagnia di Bruno Bellissimo, Hey Cabrera! e Hard Ton. L’estate non poteva cominciare meglio, che dite?
LUCE – SAINTESS
Uno dei nuovi volti del mondo R&B più affascinanti, che avvicinano il calore e la delicata rassicurazione della ‘’luce’’ con i contrasti delle nostre ombre, quelle che sanno far male, ma sanno anche renderci migliori, in un certo senso. Qui sorge il mantra, il monito: sii ciò che ti dà più ‘’luce’’.
RAP WORKOUT – GIO FOG
Esercizio di stile che rivitalizza il classico in chiave attuale e fresca, all’interno di una metrica che riesce a permeare i meandri del pensiero più contorti e più profondi. Il rap c’è ancora, eccome! E non c’è solo grazie ai rapper, ma anche a chi di quel rap ne ha colto l’essenza.
ZAGARA – FRANCAMENTE
Solennità e disincanto tra sacro e profano, tra mondi diversi che si vivono quotdianamente nell’esperienza e nella storia di Francamente. Tra sperimentazione e un pop che ricalca il sublime incontro tra world e fusion alla Stromae, ‘’Zagara’’ è il vero sapore spontaneo della libertà.
BRIXIA – SIDY
La propria storia impressa nel cammino, lo ‘’slow living’’ della provincia e la voglia di futuro diventano gli ingredienti principali di una narrazione incalzante, intima, senza veli, alla ricerca dei molteplici frammenti di noi stessi smarriti tra i desideri e gli ostacoli da affrontare.
RISE – FRANCESCO FISOTTI, LAURYYN (MENZIONE SPECIALE)
Elettronica e nu jazz si mescolano in maniera armoniosa alla vocalità di Lauryyn in un buon gusto d’oltreoceano che rende elegante e poetica la malinconia, il contorcersi dei pensieri che, alla fine, diventano suoni pronti ad esorcizzare qualsiasi cosa.
L’ALTARE – ALEC TEMPLE
Predominante quel panorama ancestrale e tribale che accompagna un’idea di elettronica fresca e coinvolgente, divinizzando ogni lato umano, dal più oscuro al più splendente. In un mondo dove i posti sono pochi e i protagonisti sono tanti, chi firma le pagine di storia non impugna alcuna penna.
FILLER – I GIOCATTOLI, KAUFMAN
Ritornano quelle atmosfere rivisitate di un indie ormai diventato itpop, tra suoni ricercati e bisogno di andare oltre all’apparenza, a trovare un senso ‘’necessario’’ nell’interiorità delle cose. Il ‘’filler’’ può sfiorare la bellezza, ma mai accarezzarla.
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In un mondo di forti servono anche i ”Campioni di drammi”, il nuovo EP dei Brugnano in uscitail 7 novembre
In un mondo di forti servono anche i Campioni di drammi, il nuovo EP dei Brugnano in uscita il 7 novembre per Luppolo Dischi e Honiro Label.
Le emozioni ci rendono malleabili: le nostre direzioni, le nostre giornate, i nostri pensieri vengono modellati dalle mani dei sentimenti, il Prometeo che è dentro di noi e che ci delinea. A volte gli alti e bassi ci sfiorano, a volte ci distruggono o ci esaltano all’ennesima potenza, fino a diventare dei veri esperti in drammi, come quelli dell’amore. Viviamo sempre nel dilemma del dare troppo, del dare poco, considerando la paura che l’epilogo possa essere lo stesso. Tuttavia, è solo vivendola che possiamo comprenderne l’inspiegabile bellezza, perché ogni esperienza può solo arricchirci, nel bene e nel male. Non c’è errore laddove c’è qualcosa o qualcuno degno di essere vissuto.
Cinque tracce dove le penne di Carl Brave, Livio Cori e Federico di Napoli impreziosiscono un pop genuino, spontaneo, che parla un linguaggio universale e sottile, allo stesso tempo, il cui fil rouge segue un mantra preciso: rinascere.
“Il nostro EP ‘’Campioni di drammi’’ è un viaggio tra sonorità moderne e radici partenopee: cerchiamo di intrecciare il napoletano e l’italiano in nome di un equilibrio tra emozione ed espressione. Per le collaborazioni abbiamo scelto Livio Cori, Federico di Napoli e Carl Brave, non solo per la stima profonda e reciproca, ma anche per le sfumature urban e soul che aggiungono alla narrazione, ognuno nel suo stile e con il suo punto di vista. Dunque, amore per la tradizione e per la rinascita’’ – ci raccontano gli artisti. ‘’Il nostro progetto racconta i ‘’grigi’’ dei rapporti della vita che iniziano, ma che possono anche finire. Ci si lascia per diverse ragioni, dalle più banali alle più serie, senza preavvisi o con ‘’red flags’’ che presagiscono una conclusione. Tuttavia, il legame che si instaura tra due persone è inspiegabile, oltre la logica. L’atmosfera cupa e malinconica lascia, ad ogni modo, un velo di speranza, ma anche una serena rassegnazione’’.
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”Lettera di un soldato” è il nuovo brano Toma, in uscita il 17 ottobre
Lettera di un soldato, in uscita il 17 ottobre e presentata ad X Factor Italia 2025, affronta il tema tristemente attuale della guerra vista con gli occhi di un soldato (non solo colui che imbraccia le armi ma chiunque sia vittima del conflitto). Il brano cerca di far capire quanto sia tremendo perdere tutto per il volere di pochi e quanto facile sia distruggere tutto ciò che abbiamo intorno. Infine, cerca di far riflettere su quanto sia inutile cercare di schierarsi o trovare un colpevole, quando alla fine, ci rimettiamo sempre tutti quanti. Questo brano esprime tutta la vulnerabilità emotiva al quale è soggetta l’animo umano ed insita in ognuno di noi. In un mondo dove la crudeltà è vista come un segno di potere e di forza, Toma ci ricorda quanto è bello essere fragili ed umani.
Questo brano esprime tutta la vulnerabilità emotiva al quale è soggetta l’animo umano ed insita in ognuno di noi. In un mondo dove la crudeltà è vista come un segno di potere e di forza, Toma ci ricorda quanto è bello essere fragili ed umani.
Giuseppe Toma, in arte Toma, anno 2003, è nato a Tricase in provincia di Lecce e cresciuto a Matino. Ha iniziato il suo percorso di scrittura di brani inediti all’età di 14 anni, accompagnandoli con la chitarra classica ed acustica, che ha imparato a suonare da autodidatta, e con il piano forte e canto che ha studiato alla scuola di canto “Dove c’è musica” di Tony Frassanito.
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A decretare quale sia la migliore versione di noi stessi ”Non sei te”, il nuovo singolo di Tamì in collaborazione con Uale
A decretare quale sia la migliore versione di noi stessi Non sei te, il nuovo singolo di Tamì in collaborazione con Uale, in uscita il 31 ottobre per Luppolo Dischi e Honiro Label.
A volte gli occhi degli altri su di noi, sui nostri gesti, le nostre vite, sanno essere pesanti, difficili da sopportare, soprattutto se sono quelli delle persone a cui teniamo, che possono mettere in discussione anche il minimo pensiero, la minima decisione. Tuttavia, esiste un confine sottile tra l’affetto e l’accondiscendenza; e chi ci sta veramente accanto non vuole che perdiamo la bussola, bensì sprona a seguirne la direzione, in un modo o nell’altro, dando il proprio punto di vista per il suo bene. Tra sonorità itpop delicate e voci complementari che risultano una sorta di carezza per chi ascolta, Tamì ci lascia un messaggio chiaro e lineare: non abbandonarsi in nome di nulla, ma comprendersi per comprendere ed amare realmente.
‘’Non sei te’’ l’ho scritto insieme a UALE e registrato tra Roma, Londra, Amsterdam e New York. Il pezzo è prodotto da Soph, come il resto dei miei brani. Canto a cuor leggero e con spensieratezza, mentre racconto amori vissuti, consapevole che nulla è troppo serio o troppo pesante. Cerco di dare una risposta sorridente a tutte le persone che nella vita ci dicono cosa ‘‘dovremmo fare’’. Non dobbiamo vivere con disagio la nostra espressione, il nostro essere noi stessi; e chi ti ama lo riconosce.’’. – ci racconta l’artista.
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