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Intervista

GABRIELE ESPOSITO ci racconta il suo nuovo singolo “SI M’ANNAMOR’”: “Esprimersi è l’unico modo per sentirsi veramente vivi”

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Dal 22 settembre, è disponibile su tutti i digital stores “SI M’ANNAMMOR’” (Asino Dischi distribuito da The Orchard) il nuovo singolo di Gabriele Esposito. Il pezzo rappresenta senza dubbio un brano leggero e spensierato con cui l’artista ha voluto raccontare la sua visione dell’amore.

Chi meglio di Gabriele Esposito poteva raccontarci la genesi di questo singolo? Noi di Honiro Journal lo abbiamo intervistato!

Volendo partire proprio dal titolo di questo brano “SI M’ANNAMMOR’”, quali credi siano gli aspetti che ci fanno capire che ci siamo veramente innamorati?

Penso che la cosa principale sia non riconoscersi nelle sensazioni che si provano quando si è innamorati. Sembra un paradosso, ma da innamorati si avvertono delle emozioni che non fanno parte della quotidianità alla quale eravamo abituati. L’amore scuote corde di noi che nient’altro è in grado di muovere, proprio per questo, un’altra tematica importante di questo brano è la difficoltà di uscire dalla propria comfort zone, il non riuscire ad abbracciare un cambiamento positivo perché ci spaventa.

A proposito di questo, secondo te come mai oggigiorno sembra faccia tanta paura vivere emozioni che lasciano sensazioni positive?

Credo che abbiamo perso contatto con il vivere i nostri sentimenti genuinamente. Spesso siamo sommersi, tramite i media o anche chi ci circonda, da negatività. Soprattutto sui social, se c’è una persona che esprime un parere o un sentimento negativo, trova almeno altre dieci, venti persone che condividono quella stessa negatività, in questo modo viene normalizzato lo stare male. Non so da dove si possa iniziare per tentare di sradicare tutto ciò, so solo che credo che la musica possa essere un buon punto di partenza, sotto tutti i lati ci deve essere una rieducazione a vivere i nostri sentimenti genuinamente.

Questo singolo si presenta senza dubbio come un brano leggero e spensierato. In un mondo molto frenetico come quello di oggi dove siamo quotidianamente sommersi da mille pensieri, come possiamo ritrovare dei momenti di spensieratezza?

Questo pezzo potrebbe essere rappresentato, metaforicamente, dall’immagine di un sorriso misto a nostalgia. In questo periodo succedono talmente tante cose attorno a noi, siamo talmente tanto circondati da una pesantezza generale, che automaticamente cerchiamo uno spiraglio, la nostalgia, per evadere.

Forse è questo il momento, non devo aspettare domani per raccontare quello che sento” Molte volte non si riesce ad esprimere i propri sentimenti, non si riesce a dire ad una persona quanto la amiamo o quanto le vogliamo bene. Come facciamo a convincerci che questo sia veramente il momento giusto? Come facciamo a vivere nell’oggi e non nel futuro?

Serve una forte presa di coscienza, alla fine la verità risiede proprio in ciò che sentiamo dentro. Capire quando sia il momento giusto per esprimerci deriva da un presentimento, non esiste istante più giusto di quello in cui avvertiamo di dover dare voce a ciò che pensiamo. Quest’anno, a livello musicale, ho avuto tante soddisfazioni e il fatto di essermi espresso tramite le canzoni è una grande fortuna, ma mi ci è voluto molto tempo e molta pratica per capire che non avrei dovuto aspettare il giorno dopo. Questa consapevolezza deve partire in primo luogo da noi, credo che esprimersi sia l’unico modo per sentirsi veramente vivi.

Il tuo tour estivo ha toccato oltre venti città italiane. I live, molto probabilmente, sono forse il maggior punto di contatto con il proprio pubblico. Cosa pensi ti leghi a coloro che ti seguono, in cosa pensi che loro si ritrovino in te?

Penso sia fondamentale il mio provare a non allontanarmi mai da quello che è il sentire generale delle persone. Mi sento privilegiato ad avere la possibilità di vivere di musica, in un mondo dove ormai non ci sono molte certezze. Ciò che mi lega particolarmente al mio pubblico credo sia senza dubbio la mia volontà di raccontarmi sempre senza filtri, come se parlassi con un amico. Durante un live il palco c’è, ma per me è esattamente come se non ci fosse, io mi sento sempre molto vicino al mio pubblico, mi sento sempre in Via Scarlatti.

Gabriele Esposito, solitamente, prima di concludere l’intervista, chiedo sempre se c’è qualcosa che non ti ho chiesto ma che vorresti dire ai nostri lettori

Vorrei dirgli di venire a visitare Napoli per vedere tutto ciò che questa città ha da offrire, e vorrei anche dirgli di non chiudere gli occhi e innamorarsi di tutto ciò che di bello ci circonda ogni giorno!

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