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Drone126 presenta un cortometraggio con i singoli di Franco126, Ketama126 e Pretty Solero

Lambrusco, Pretty de Niro, La Danza Dei Soldi: tre brani presentati in un’unica rap experience in uscita oggi, giovediÌ€ 5 aprile, solo su Youtube e dalla mezzanotte di venerdiÌ€ su Spotify e in tutti i Digital Store. Prodotti da DRONE126 e rispettivamente con FRANCO126, PRETTY SOLERO e KETAMA126, verranno pubblicati da Asian Fake in un unico videotrip a cura di Trash Secco, dal titolo Amor Vincit Omnia (Franco126, Pretty Solero, Ketama126), mentre negli store saranno tre singoli distinti. Questa trilogia va ad aggiungersi a Pillole Blu, sempre con Ketama126, prima traccia di questo nuovo progetto nato dalla mente di DRONE126, che mira a coinvolgere tutta la Lovegang e che potrebbe terminare con un album di inediti.
Nel cortometraggio gli artisti sono i protagonisti insieme a Dioniso Vuckovic di un racconto etereo e diviso in tre capitoli di chiara ispirazione dantesca: invertendo l’ordine dei canti, la Divina Commedia diventa una metafora della nostra vita, che come racconta il regista “altro non eÌ€ che un’illusione, da uno sbalzo emotivo all’altro, ci sembra di vivere nel “Giardino dell’Eden” e un attimo dopo negli inferi.”
Lambrusco eÌ€ il primo brano a comparire nel cortometraggio. Con i versi di Franco126 il Purgatorio della Lovegang prende forma e significato in un’atmosfera confusa ed eterea. SonoritaÌ€ cloud rap e beat sospesi sono la perfetta trasposizione sonora dell’attesa dantesca, simboleggiata nel clip da una sigaretta accesa destinata a consumarsi. Il protagonista del video eÌ€ un Adamo dei tempi moderni, che vaga ossessionato dalla figura del suo creatore, Dio, tanto da scrivere il suo nome con la vernice per strada.
Con Pretty De Niro si aprono le porte del secondo capitolo, quello di Pretty Solero. Nelle vesti di un angelo-trap e circondato da luci abbaglianti, il rapper classe ‘93 eÌ€ il guardiano di un Paradiso rovesciato, in cui il nostro Adamo si perde con la sua “Eva” e cade nella tentazione di quelle mele proibite che sono droghe e sesso, assaggiando cosiÌ€ il peccato originale.
Con le scene iniziali del terzo capitolo, quello dell’Inferno, l’ascoltatore viene traghettato negli Inferi elettronici di Ketama126, che prendono forma tra gli scenari sfocati e le rime oltraggiose de La Danza Dei Soldi. Come in tutte le parabole cristiane, per il protagonista arriva la punizione divina, finendo vittima di seÌ stesso e della realtaÌ€ che lo circonda, tra spaccio, soldi e dipendenza.
Si chiude cosiÌ€ una Trilogia rap del tutto inedita nel panorama del genere, con un cortometraggio che sembra partire proprio dai versi danteschi del Canto III dell’Inferno. Al centro del progetto di Drone126 e della Lovegang, la musica e le loro vite:
«Siamo un gruppo di tanti artisti, tutti diversi per gusti, attitudine e progetti per il futuro: quello che ci unisce eÌ€ la convinzione che fare buona Musica significa essere onesti con il proprio pubblico, tradurre in note e rime quelle esperienze che nel bene e nel male hanno segnato le nostre vite». (Drone126)
Parola di Drone126, artefice di questa unione: il giovane romano tesse un filo rosso che accomuna gli elementi della crew, offrendo loro produzioni ad hoc che permettono ai singoli di esprimere la particolarità del proprio talento. Quel progetto ha preso un nome, Lovegang. Un gruppo di amici, una crew di artisti, riunitasi a Roma per raccontare una storia: tenetevi pronti, state per ascoltarla.
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FUTURO, i consigli della settimana di Honiro – week #17

La diciassettesima settimana diventa manifesto del legame non solo con se stessi, ma con ciò che dà motivo di pensare e immaginare la forza e la vivacità del FUTURO. Protagonista della cover digitale la luce dei NAVA.
POKI – NAVA
Tra sperimentazione e suoni elettronici, un inno avanguardistico a non dimenticare la sorgente della propria luce, anche quando il buio penetra nei pensieri più reconditi, il legame con la propria arte, la propria ragione di vita. E, inseguendo quella, il significato delle cose prenda una direzione inedita.
HO FATTO PICCOLI CAMBIAMENTI – VERGOGNA
In un universo distopico, tra chitarre distorte e senso di sconforto che si mescola ad un entusiasmo effimero, è aggrapparsi ai ‘’piccoli cambiamenti’’ che può salvarti per sempre. Per sempre, sì, una parola di difficile pronuncia e digestione, illogica, ma, allo stesso tempo, una meta verso cui dirigersi.
FOGLIE – CHIAMAMIFARO
L’eleganza della semplicità e la poesia delle immagini quotidiane costruiscono un racconto fatto di elementi che compongono il tempo che corre, che diventa difficile seguire sempre con la stessa intensità, con la stessa velocità. Eppure una certezza nella frenesia c’è: trovarsi, nonostante faccia paura.
DIMMI CHE PROVI QUELLO CHE PROVO IO – PRIMA STANZA A DESTRA
Parole e suoni trascendentali che diventano un tutt’uno con il moto emotivo del primo incontro: sguardi in uniche direzioni, occhi magnetici che non vedono la realtà in senso stretto, ma le immagini dei sentimenti. E ‘’dimmi che provi quello che provo io’’, così che il giorno assume un significato diverso.
QUATTROMURA – FEM
Dentro ‘’quattromura’’ si aprono scenari che a volte riescono ad andare oltre, tra pensieri intrusivi e il potere della creatività che riesce ad andare oltre ogni schema precostituito; il tutto nel puro segno della libertà e di quello che riesce a regalarci interiormente.
LA MAGLIA DEI GUNS – ORLANDO
Tra le note delicate quanto energiche e una voce graffiante, la tensione di una storia che non riesce mai a fare il passo in più, ma che è perfetta così com’è. Tra il bisogno di evadere, lasciando alle spalle gli entusiasmi estemporanei, e una leggiadra malinconia, la bellezza del vivere le esperienze nel loro andamento.
OX – PLASTICA
Uno di quei romanzi musicali tascabili che ti aprono le voragini dell’ispirazione, attraverso sonorità fresche e artisti che lasciano il segno, parola per parola. Immagini quotidiane, vivide, che riescono a danzare sulle vibrazioni elettroniche pensando ad un domani come un’estensione del presente.
SCIAMANINN (VIA DI QUA) – MISGA
L’inguaribile ottimismo tra le affascinanti note mediterranee e un tuffo nel passato che sa di espressionismo quanto desiderio di intraprendere un viaggio oltre la nostalgia e la malinconia. In determinati momenti ci abbatte anche la leggerezza, ma a volte basta solo ‘’andare via di qua’’.
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Accettare il proprio destino e riderci sopra: ”Amor Fati”, il primo EP dei Donkeys

“Accettare il proprio destino e riderci sopra”
È questo il cuore di Amor Fati, il primo EP dei Donkeys, giovane band pop punk della provincia di Roma che porta sul palco un sound fresco, diretto e carico di energia college.
Il titolo, preso in prestito dal concetto filosofico dell’“amore del proprio destino”, diventa per i Donkeys un grido di accettazione e ribellione allo stesso tempo: l’amor fati come voglia di abbracciare le sfide, i cuori spezzati, i sogni universitari e i futuri incerti – con le chitarre distorte e i cori che sanno di amicizia e crescita.
Amor Fati è un viaggio in cui il pop punk si intreccia con storie d’amore, ansie sul domani e la necessità di trasformare la fragilità in energia. È college life che si mescola alla provincia, skate e periferie che si incontrano nei ritornelli da urlare sotto palco.
Con questo primo lavoro, i Donkeys raccontano la loro identità: potenti, ma mai cinici; ironici, ma con un cuore pulsante; punk, ma sempre con lo sguardo rivolto al futuro.
Per chi ama il punk che parla d’amore, di crescita e di orizzonti lontani, Amor Fati è più di un EP: è la colonna sonora di chi sceglie di abbracciare la propria strada, con tutte le sue curve.
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In una realtà piatta, l’antidoto è dietro ogni passo verso l’’Oltre”, il nuovo brano di Thief in uscita il 3 ottobre

In una realtà piatta, l’antidoto è dietro ogni passo verso l’Oltre, il nuovo brano di Thief in uscita il 3 ottobre per Honiro Label.
La quotidianità ci riempie, la quotidianità ci travolge, e forse, a volte, ci attraversa senza renderci conto, tra i sogni e il bisogno di evadere, di essere altrove. Dove la grande città sembra un’opportunità, si trova anche la grande contraddizione di una velocità da seguire, ma alla quale non riusciamo star dietro. Tuttavia, anche nella routine più meccanica, esiste sempre un ingranaggio che può essere cambiato: la nostra volontà nel scoprire i lati più profondi di noi stessi e di quello che ci circonda. Tra le sonorità sperimentali e visionarie di Goedi, le parole di Thief diventano manifesto di un attaccamento alla nostra natura umana controcorrente per definizione.
““Oltre” è il primo singolo nato dalla collaborazione con Goedi, che ha curato la produzione e diretto la lavorazione del brano. Diego (Goedi) mi ha chiesto di raccontare quello che vedo tutti i giorni là fuori. Il testo, infatti, racconta uno spaccato di Milano; una corsa in metro, storie che ci sfilano di fronte, intorno, senza sfiorarsi mai. Pietro. Futura. Parallele. Ognuno ostaggio della propria routine. Ognuno desideroso di un pezzetto di libertà’’. – ci racconta l’artista.
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