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“Gioco Sporco”: il disco d’esordio del pioniere del grime italiano è fuori!

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Gioco Sporco” è il titolo del nuovo album di Yodaman, fuori per Yodaman Music & Antistandard Recs e disponibile in streaming su Spotify, su tutti i digital store e in copia fisica sul bandcamp di Antistandard Recs e dell’artista.

Tra i pionieri del grime in Italia, attivo sin dal 2006 con diversi collettivi e dal 2014 come solista, con “Gioco Sporco” Yodaman dà vita a quello che è a tutti gli effetti il suo primo disco da solista. Dopo anni trascorsi su palchi nazionali e internazionali, tra festival prestigiosi ed eventi unici, ambasciatore del genere e della bass music, il rapper napoletano ha accumulato abbastanza esperienza per approcciarsi alla scrittura di un disco, un lavoro che è un manifesto del suo approccio a questo genere, dalle radici fino alle derivazioni più recenti, reinterpretate con il suo personalissimo immaginario.

Nel disco compaiono infatti canzoni scritte in periodi diversi, che insieme compongono una timeline della permanenza di Yodaman in questo “gioco sporco” del grime. Non solo attitudine e personalità, non solo stile e ricerca del sound giusto, ma anche liriche dense, pregne dell’esperienze di vita del rapper, che anche per questo si è circondato non di colleghi, ma di artisti che prima di essere tali sono anche e soprattutto amici, per le centellinate – ma curate nel dettaglio – collaborazioni del disco. Ascoltando “Gioco Sporco” si respira l’aria di Londra, la sua umida e spigolosa ospitalità, ma c’è anche tanta Italia, ci sono riflessi di Milano – città in cui Yodaman vive da anni -, e c’è l’anima di Napoli – in “Senza Controllo” il beat si basa su un campione di Mario Merola. Il grime inglese incrocia quindi la tradizione italiana, gli immaginari londinesi e partenopei finiscono per incrociarsi, e il risultato finale è un progetto che rende giustizia ad un mondo che in Italia pochi hanno esplorato fino in fondo, e che pochissimi conoscono – e rispettano – quanto Yodaman.

“Gioco Sporco” vede l’artista classe ’89 nella doppia veste di produttore e mc, nonché di autore del progetto grafico che accompagna l’intero disco. Insieme a lui, nella tracklist del disco – 11 tracce, di cui 8 originali e tre remix – troviamo DeadroomNuma CrewNinjaz MCGanji KillahThink’dMiss FrittyBlacksonTony ChillRMTN Hashkey.

“Gioco Sporco” è stato mixato e masterizzato da Michele Gas Castagna presso l’Orange Corner Music Lab di Milano. L’artwork è a cura di Yodaman, mentre la fotografia è di Fabio Ficara.

«Questo album rappresenta lo storico del mio viaggio in questo “gioco sporco” del grime» – Yodaman

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”Lettera di un soldato” è il nuovo brano Toma, in uscita il 17 ottobre

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Lettera di un soldato, in uscita il 17 ottobre e presentata ad X Factor Italia 2025, affronta il tema tristemente attuale della guerra vista con gli occhi di un soldato (non solo colui che imbraccia le armi ma chiunque sia vittima del conflitto). Il brano cerca di far capire quanto sia tremendo perdere tutto per il volere di pochi e quanto facile sia distruggere tutto ciò che abbiamo intorno. Infine, cerca di far riflettere su quanto sia inutile cercare di schierarsi o trovare un colpevole, quando alla fine, ci rimettiamo sempre tutti quanti. Questo brano esprime tutta la vulnerabilità emotiva al quale è soggetta l’animo umano ed insita in ognuno di noi. In un mondo dove la crudeltà è vista come un segno di potere e di forza, Toma ci ricorda quanto è bello essere fragili ed umani.

Questo brano esprime tutta la vulnerabilità emotiva al quale è soggetta l’animo umano ed insita in ognuno di noi. In un mondo dove la crudeltà è vista come un segno di potere e di forza, Toma ci ricorda quanto è bello essere fragili ed umani.

Giuseppe Toma, in arte Toma, anno 2003, è nato a Tricase in provincia di Lecce e cresciuto a Matino. Ha iniziato il suo percorso di scrittura di brani inediti all’età di 14 anni, accompagnandoli con la chitarra classica ed acustica, che ha imparato a suonare da autodidatta, e con il piano forte e canto che ha studiato alla scuola di canto “Dove c’è musica” di Tony Frassanito.

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A decretare quale sia la migliore versione di noi stessi ”Non sei te”, il nuovo singolo di Tamì in collaborazione con Uale

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A decretare quale sia la migliore versione di noi stessi Non sei te, il nuovo singolo di Tamì in collaborazione con Uale, in uscita il 31 ottobre per Luppolo Dischi e Honiro Label.

A volte gli occhi degli altri su di noi, sui nostri gesti, le nostre vite, sanno essere pesanti, difficili da sopportare, soprattutto se sono quelli delle persone a cui teniamo, che possono mettere in discussione anche il minimo pensiero, la minima decisione. Tuttavia, esiste un confine sottile tra l’affetto e l’accondiscendenza; e chi ci sta veramente accanto non vuole che perdiamo la bussola, bensì sprona a seguirne la direzione, in un modo o nell’altro, dando il proprio punto di vista per il suo bene. Tra sonorità itpop delicate e voci complementari che risultano una sorta di carezza per chi ascolta, Tamì ci lascia un messaggio chiaro e lineare: non abbandonarsi in nome di nulla, ma comprendersi per comprendere ed amare realmente.

’Non sei te’’ l’ho scritto insieme a UALE e registrato tra Roma, Londra, Amsterdam e New York. Il pezzo è prodotto da Soph, come il resto dei miei brani. Canto a cuor leggero e con spensieratezza, mentre racconto amori vissuti, consapevole che nulla è troppo serio o troppo pesante. Cerco di dare una risposta sorridente a tutte le persone che nella vita ci dicono cosa ‘‘dovremmo fare’’. Non dobbiamo vivere con disagio la nostra espressione, il nostro essere noi stessi; e chi ti ama lo riconosce.’’. – ci racconta l’artista.

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FUTURO, i consigli della settimana di Honiro – week #19 – #20

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Recuperiamo la scorsa settimana di FUTURO in aggiunta alle uscite di quella attuale per immergerci in un unico flusso musicale e introspettivo dentro il quale poter ritrovarsi e non perdersi.

15 MINUTI – 5070

Trasversale, poliedrico, senza confini sonori: 5070 riesce ad entrare nei nostri ‘’15 minuti’’ esistenziali, dandogli un occhio poetico, di sincera comprensione. In una realtà instransigente, bisogna imparare a donarsi riguardo, prima di compiere un passo che può far andare avanti, come indietro.

PITA GYROS – EMILI KASA

Ricordi vividi che non hanno bisogno di essere mistificati, ma di essere raccontati per quello che sono, nel bene o nel male, dall’inizio alla fine (due momenti che hanno lo stesso sapore). Una voce graffiante e indelebile che permea il cuore di ascolta, non destabilizzando, ma confortando, provando a salvarlo.

NON FA MALE – FUCK POP

Senza indugi, senza mezzi termini e con un linguaggio inconfondibile, come loro sanno fare: il collettivo più alternativo d’Italia torna non per ribaltare gli schemi, ma per definirne di nuovi. Anche ciò che crolla addosso, alla fine, non crolla del tutto; e ciò che non crolla del tutto, ‘’non fa male’’. Si può sempre ricominciare.

ROMANTICA – EVA BLOO

Delicatezza minimalista che si avvicina ad atmosfere poetiche e consapevoli, alla ricerca di una serenità tanto agognata e che appare sempre più impercettibile, poco tangibile. Ma è proprio dentro il frastuono della ‘’pausa’’ dal mondo esterno che si ritrova il punto di partenza, un nuovo mondo interno.

UMANA – BRUCHERO’ NEI PASCOLI

Tra distopia e utopia, tra bisogno di fuggire e bisogno di rimanere: una sperimentazione sonora e concettuale che riporta il senso dell’umano alla sua essenza più urgente, più vera. I contrasti pendono un colore differente, un sapore più rivoluzionario e illuminante.

WENDY – HENNA

Un canto di libertà, sincera espansione ed espressione di se stessi, dove recuperarsi, dove stabilire la propria casa. Con lo scorrere inesorabile delle esperienze e della memoria, l’unico modo per sentirsi vivi, veri, è quello di legarsi profondamente con gli attimi che riempiono la nostra vita in toto.

ABRACADRABA – LUPOFIUMELEGGENDA

Una formula magica che infrange nella frenesia della quotidianità e la sua apparenza, le sue contraddizioni, ma anche i suoi stimoli, in un modo o nell’altro. Sì, il mondo, per quanto sia distruttivo a volte, ci offre la possibilità di poter scegliere chi e cosa può salvarci.

NON SEI TE – TAMI’, UALE

A volte gli occhi degli altri su di noi, sui nostri gesti, le nostre vite, sanno essere pesanti, difficili da sopportare. Tuttavia, esiste un confine sottile tra l’affetto e l’accondiscendenza; e chi ci sta veramente accanto non vuole che perdiamo la bussola, bensì sprona a seguirne la direzione.

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