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REDBULL | LA STORIA DEL B-BOY NEGUIN
Mentre aspetta nel backstage del campionato Red Bull BC One del 27 Luglio 2010, il B-Boy brasiliano Neguin è tranquillo e concentrato. Tra pochi secondi si librerà nell’aria per affrontare il suo avversario nel cerchio, l’arena dei B-Boy. Neguin balla per le persone che ama, per la sua famiglia, i suoi amici, e per rappresentare il Brasile. Balla perché lo fa sentire libero. Neguin ha creato uno stile del tutto originale, che fonde Capoeira e mosse B-Boy, in un crescendo di velocità a rotta di collo e agilità, che sono il risultato di ore di disciplina e grande devozione a questa arte marziale. Lo stile esplosivo del B-Boy brasiliano è una forza con la quale bisogna fare i conti. È un mix incredibile di energia e padronanza del proprio corpo, che ha trasformato l’aspirante breakdancer Neguin in un campione B-Boy. Il mio obiettivo è vincere il titolo e allo stesso tempo fare un buon lavoro, indipendentemente da quello che accadrà: “Sono pronto a tutto, sempre.” La vittoria al campionato Red Bull BC One del 2010, svoltosi a Tokyo, ha catapultato Neguin nell’olimpo dei B-Boy di fama internazionale. Si potrebbe pensare che tra i B-Boy ci sia un po’ di tensione, come succede per le star del rap: in gran parte, però, si tratta di un circuito sportivo internazionale come gli altri.
Non è un segreto che Neguin ami il movimento. A 5 anni ha cominciato ad imparare l’arte marziale brasiliana, la Capoeira, e ha dovuto imparare a costruirsi da solo il proprio divertimento, e ad essere creativo. All’età di 13 anni, iniziò quindi a imparare e a partecipare alle competizioni, distinguendosi ben presto rispetto agli altri. Lo stile di Neguin è un mix di Capoeira e mosse B-Boy “Quando penso a come danzare o al modo in cui voglio farlo, mi lascio ispirare da tutto quello che vedo. È un freestyle assoluto,” dice Neguin. Ama il suo paese e la sua cultura. Dalla Capoeira alla Samba, fino ad arrivare al calcio, dalle strade ai club, l’ispirazione di Neguin deriva dai tanti, diversi aspetti della cultura brasiliana, è convinto che “condividendo la cultura, si contribuisca a migliorare il pianeta.”
La vittoria nell’edizione del 2010, svoltasi a Tokyo, del campionato Red Bull BC One ha fatto sì che Neguin venisse notato in vari ambienti. Al di fuori del ring dei B-Boy, Neguin è andato in tour con gli artisti più svariati, come Madonna, Xzibit, Marcelo D2, Charlie Brown Jr. Nel 2009, ha partecipato al tour mondiale “Blaze”, occupandosi anche della coreografia. In Brasile, Neguin si esercitava spesso in spiaggia con la Capoeira, ma oggi, vivendo tra Londra e New York, questa modalità di allenamento è diventata un po’ più difficile da attuare. Sentire il sole e il vento sul viso, e il suolo sotto i piedi sono però sempre aspetti molto importanti per il breaker.
Red Bull è stata fondamentale in questo processo, non solo nel lanciare la carriera internazionale di Neguin come B-Boy, ma anche nell’elevare lo standard dei dancer e nella diffusione della cultura B-Boy su scala mondiale. Come membro della Red Bull BC One All Stars, Neguin ha la possibilità di allenarsi e mostrare il proprio talento davanti ai migliori dancer in circolazione. Come parte del progetto Red Bull BC One All Star, Neguin insegna in tutto il mondo anche alla nuova generazione di B-Boy e B-Girl grazie alla Flying Steps Dance Academy. Insegna la storia della cultura B-Boy, come eseguire le mosse con energia e sicurezza, e come conservare la voglia di divertirsi anche quando ci si trova di fronte ad un avversario.
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Ad ogni gradino ripeti solo ”Gimme More”, il nuovo singolo di Metho in uscita il 10 ottobre

Ad ogni gradino ripeti solo Gimme More, il nuovo singolo di Metho in uscita il 10 ottobre per Honiro Label.
Tra ritmiche trip hop e citazionismo in metrica, un chiaro manifesto d’intenti: se Nas dice the world is yours, Metho risponde ‘’presente’’! Per le infinite scale di Escher che la vita di tutti i giorni ci pone davanti, un passo alla volta, scaliamo non tanto un banale discorso di ‘’successo’’, quanto il senso di rivalsa dietro un passato da cui non abbiamo bisogno di fuggire, ma ricostruire attraverso un presente fatto di sacrifici e trasparenza con se stessi. Il rapper di Corviale si dimostra ancora una volta una giovane promessa che, allo stesso tempo, promette a se stesso non solo di dare sempre di più, ma anche di ricevere e ad ogni ostacolo rispondere solo con gimme more.
‘’Gimme More’’ per me non è solo un esercizio di stile, ma anche mostrare la mia voglia di prendermi il mondo; uno sguardo personale al passato con un occhio diverso, di chi vuole qualcosa di più. Tengo molto alle citazioni culturali presenti nel brano, che fanno da perfetto contorno ad un immaginario che sarà ancora più trasparente con l’album. Se dovessi dare un colore allo scenario del pezzo, sarebbe il rosa alla Camron per il contrasto che crea con l’atmosfera cupa e downtempo.’’ – ci racconta l’artista.
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FUTURO, i consigli della settimana di Honiro – week #17

La diciassettesima settimana diventa manifesto del legame non solo con se stessi, ma con ciò che dà motivo di pensare e immaginare la forza e la vivacità del FUTURO. Protagonista della cover digitale la luce dei NAVA.
POKI – NAVA
Tra sperimentazione e suoni elettronici, un inno avanguardistico a non dimenticare la sorgente della propria luce, anche quando il buio penetra nei pensieri più reconditi, il legame con la propria arte, la propria ragione di vita. E, inseguendo quella, il significato delle cose prenda una direzione inedita.
HO FATTO PICCOLI CAMBIAMENTI – VERGOGNA
In un universo distopico, tra chitarre distorte e senso di sconforto che si mescola ad un entusiasmo effimero, è aggrapparsi ai ‘’piccoli cambiamenti’’ che può salvarti per sempre. Per sempre, sì, una parola di difficile pronuncia e digestione, illogica, ma, allo stesso tempo, una meta verso cui dirigersi.
FOGLIE – CHIAMAMIFARO
L’eleganza della semplicità e la poesia delle immagini quotidiane costruiscono un racconto fatto di elementi che compongono il tempo che corre, che diventa difficile seguire sempre con la stessa intensità, con la stessa velocità. Eppure una certezza nella frenesia c’è: trovarsi, nonostante faccia paura.
DIMMI CHE PROVI QUELLO CHE PROVO IO – PRIMA STANZA A DESTRA
Parole e suoni trascendentali che diventano un tutt’uno con il moto emotivo del primo incontro: sguardi in uniche direzioni, occhi magnetici che non vedono la realtà in senso stretto, ma le immagini dei sentimenti. E ‘’dimmi che provi quello che provo io’’, così che il giorno assume un significato diverso.
QUATTROMURA – FEM
Dentro ‘’quattromura’’ si aprono scenari che a volte riescono ad andare oltre, tra pensieri intrusivi e il potere della creatività che riesce ad andare oltre ogni schema precostituito; il tutto nel puro segno della libertà e di quello che riesce a regalarci interiormente.
LA MAGLIA DEI GUNS – ORLANDO
Tra le note delicate quanto energiche e una voce graffiante, la tensione di una storia che non riesce mai a fare il passo in più, ma che è perfetta così com’è. Tra il bisogno di evadere, lasciando alle spalle gli entusiasmi estemporanei, e una leggiadra malinconia, la bellezza del vivere le esperienze nel loro andamento.
OX – PLASTICA
Uno di quei romanzi musicali tascabili che ti aprono le voragini dell’ispirazione, attraverso sonorità fresche e artisti che lasciano il segno, parola per parola. Immagini quotidiane, vivide, che riescono a danzare sulle vibrazioni elettroniche pensando ad un domani come un’estensione del presente.
SCIAMANINN (VIA DI QUA) – MISGA
L’inguaribile ottimismo tra le affascinanti note mediterranee e un tuffo nel passato che sa di espressionismo quanto desiderio di intraprendere un viaggio oltre la nostalgia e la malinconia. In determinati momenti ci abbatte anche la leggerezza, ma a volte basta solo ‘’andare via di qua’’.
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Accettare il proprio destino e riderci sopra: ”Amor Fati”, il primo EP dei Donkeys

“Accettare il proprio destino e riderci sopra”
È questo il cuore di Amor Fati, il primo EP dei Donkeys, giovane band pop punk della provincia di Roma che porta sul palco un sound fresco, diretto e carico di energia college.
Il titolo, preso in prestito dal concetto filosofico dell’“amore del proprio destino”, diventa per i Donkeys un grido di accettazione e ribellione allo stesso tempo: l’amor fati come voglia di abbracciare le sfide, i cuori spezzati, i sogni universitari e i futuri incerti – con le chitarre distorte e i cori che sanno di amicizia e crescita.
Amor Fati è un viaggio in cui il pop punk si intreccia con storie d’amore, ansie sul domani e la necessità di trasformare la fragilità in energia. È college life che si mescola alla provincia, skate e periferie che si incontrano nei ritornelli da urlare sotto palco.
Con questo primo lavoro, i Donkeys raccontano la loro identità: potenti, ma mai cinici; ironici, ma con un cuore pulsante; punk, ma sempre con lo sguardo rivolto al futuro.
Per chi ama il punk che parla d’amore, di crescita e di orizzonti lontani, Amor Fati è più di un EP: è la colonna sonora di chi sceglie di abbracciare la propria strada, con tutte le sue curve.
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