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Enzo Dong ha ufficialmente avvertito tutti. Come? Con il titolo del suo primo album, “Dio Perdona Io No”

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Tantissima attesa e tanti singoli con milioni di stream e visualizzazioni. Oggi, il primo album ufficiale di Enzo Dong vede la luce: ecco “Dio Perdona Io No”. Le collaborazioni sono tutte di prestigio: Fabri Fibra, Dark Polo Gang, Tedua, Fedez, Gemitaiz e Drefgold. Tra i producer, inoltre, ci sono alcuni dei nomi di punta della scena contemporanea: Andry The Hitmaker, Dat Boi Dee, Madreal, Legend, Chris Nolan, Luna, Slembeatz, Kid Caesar, Daves The Kid e Junior K.

TRACKLIST

01 Dalle Vele (prod. Andry The Hitmaker)
02 Dio perdona io no feat. Fabri Fibra (prod. Andry The Hitmaker)
03 Spotify (prod. Dat Boi Dee)
04 O’Rass (prod. Madreal)
05 Bandito feat. Dark Polo Gang (prod. Andry The Hitmaker)
06 AK47 (prod. Legend)
07 Limousine feat. Tedua (prod. Chris Nolan)
08 Te quiero (prod. Luna)
09 YouPorn (prod. Slembeatz)
10 Dallo psicologo feat. Fedez (prod. Dat Boi Dee)
11 Per Alessia (prod. Kid Caesar)
12 Nuovi euro feat. DrefGold (prod. Daves The Kid & Junior K)
13 Napoletana vera (prod. Andry The Hitmaker)
14 Bingo feat. Gemitaiz (prod. Andry The Hitmaker)
15 Domani si muore (prod. Andry The Hitmaker)


TOUR INSTORE
25.10 NAPOLI
 – Feltrinelli, Stazione P.zza Garibaldi ore 18:00
26.10 SALERNO – Feltrinelli, Corso Vittorio Emanuele 230 ore 15:00
27.10 POMIGLIANO – Feltrinelli, via Roma 281 ore 17:00
28.10 VARESE – Casa del disco, Galleria Manzoni ore 14:30
28.10 MILANO – Mondadori Megastore, via Marghera 28 ore 18:00
29.10 TORINO – Mondadori megastore, via Monte Pietà 2 ore 15:00
30.10 ROMA – Discoteca Laziale, via Giovanni Giolitti 263 ore 14:30
30.10 FROSINONE – Mondadori Bookstore, via Aldo Moro 223 ore 18:00
31.10 FIRENZE – Galleria Del Disco, Piazza della Stazione S.M.N. ore 15.00
01.11 NOCERA INFERIORE – Mondadori Bookstore, Via Giacomo Matteotti 32 ore 17.00
02.11 CASTELLAMMARE DI STABIA – Mondadori BookStore, Strada Santa Maria dell’Orto 35 ore 17.00
03.11 NOLA – Mondadori Bookstore c/o C.C. Vulcano Buono ore 17.00
04.11 BARI – LaFeltrinelli Village, Via Santa Caterina s.n. ore 18.00
05.11 PESCARA – Pictures disc, Via Venezia 60 ore 15.00
06.11 PALERMO – LaFeltrinelli Libri e Musica, Via Cavour 133 ore 18.00
07.11 CATANIA – LaFeltrinelli Libri e Musica,  Via Etnea 283/285/287 ore 15.00

NOTE BRANO

1. DALLE VELE (prod. Andry The Hitmaker)
Questa è la prima traccia del disco ma anche il primo brano che ho scritto. Il titolo simboleggia da dove sono partito, una traccia che vuole farsi sentire, con un intro particolare. Il brano si chiude con l’audio di un live che è per me il punto di arrivo, dove voglio arrivare, come vorrei essere.

2. DIO PERDONA IO NO feat. Fabri Fibra (prod. Andry The Hitmaker)
Io e Fibra ci siamo conosciuti tanti anni fa, la collaborazione è nata con un messaggio su Instagram: gli ho mandato la traccia e gli è piaciuta subito.

3. SPOTIFY (prod. Dat Boi Dee)
Ero in studio a Napoli e questo pezzo lo avevo già in mente da tempo. Il brano parla di una relazione sentimentale, ma l’idea che c’è dietro e a cui mi piace pensare è che la gente si ricordi del brano quando apre Spotify.

4. O’ RASS (prod. Madreal)
È un termine napoletano che si usa per descrivere una persona caparbia, un capo che raggiunge facilmente ciò che desidera. Insomma, sei un idolo ma nonostante questo io mi prendo quello che è tuo.

5. BANDITO feat. Dark Polo Gang (prod. Andry The Hitmaker)
Qui faccio riferimento al vecchio brano in cui ho collaborato sempre con la Dark Polo Gang.

6. AK47 (prod. Legend)
Qui c’è un richiamo metaforico alla difesa della sfera emozionale: chi mi difende se non lo faccio io? Devo armarmi per poter combattere le difficoltà. L’ho scritto in un giorno particolare perché la sera precedente erano venuti a cercarmi due sconosciuti a casa.

7. LIMOUSINE feat. Tedua (prod. Chris Nolan)
Questo pezzo parla di amicizie perse e l’ho scritto in un momento di solitudine in cui mi sentivo distaccato dalla realtà. La visibilità, in particolare se ottenuta in un ambiente competitivo come quello del rap, a volte, ti costringe ad avere come rivali alcuni tuoi amici della scena musicale, e questo mi ha fatto pensare… Quando ho spiegato a Mario
(Tedua) questa riflessione che mi ha ispirato, si è gasato e ha scritto subito la sua strofa.

8. TE QUIERO (prod. Luna)
È una sorta di prolungamento di “Limousine”: il tema principale è il tradimento, la scia è la stessa, la difficoltà nei rapporti in questa fase. Qui il focus è sulle relazioni d’amore.

9. YOUPORN (prod. Slembeatz)
Questo brano parla di una relazione sessuale tenuta segreta…

10. DALLO PSICOLOGO feat. Fedez (prod. Dat Boi Dee)
La traccia spiega la paura che un artista ha di fallire. Nel brano ho inserito una citazione di mia nonna che dice: “Enzo abbi fede che diventerai famoso come Fedez”.  Con Fedez ci eravamo sentiti già in tempi non sospetti su Instagram e poi gli ho chiesto una traccia, così ci siamo incontrati in studio e l’abbiamo creata.

11. PER ALESSIA (prod. Kid Caesar)
“Per Alessia” è una traccia dedicata alla mia fidanzata storica.

12. NUOVI EURO feat. DrefGold (prod. Daves The Kid & Junior K)
È un brano auto-celebrativo con Drefgold, una preghiera di speranza che dopo il disco arrivi altro nella vita, altri soldi. È una traccia happy e la wave di Drefgold sopra è perfetta.

13. NAPOLETANA VERA (prod. Andry The Hitmaker)
Parla del fatto che io nella vita amo la ragazza napoletana vera, una tipa schietta. Ho bisogno di una spalla che sia forte e coraggiosa.

14. BINGO feat. Gemitaiz (prod. Andry The Hitmaker)
“Indosso solo roba falsa e lei crede che io sia ricco” questo è il pensiero che viaggia sottotraccia. All’interno del brano ci sono diverse citazioni di artisti latini.

15. DOMANI SI MUORE (prod. Andry The Hitmaker)
Spendi tutti i soldi perché domani si muore… non seguo la trap di adesso, i soldi che guadagno oggi me li mangio perché domani non si sa cosa succederà

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FUTURO, i consigli della settimana di Honiro – week #25

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Un tuffo nel passato che sa di FUTURO, tra visione ed eloquenza. Protagonista della cover digitale Lumiero.

IL PRIMO GRANDE DISCO DI LUMIERO – LUMIERO

Un tuffo nel passato che sa di futuro, tra visione ed eloquenza, tra musicalità e parole incise nel cuore di chi ascolta. Uno dei progetti più rivoluzionari completa una raccolta di immagini che richiamano un mondo che non c’è più, ma di cui vorremmo ancora la sua linfa; il tutto condito dalle sfumature più sincere.

ASTRONAVE – OTTOBRE

Una diatriba con se stessi, ma anche con l’altro, tra sentimenti che spengono e sentimenti che riportano, in un modo o nell’altro, al calore che tanto si brama e che non sempre si riesce ad afferrare, tenere con sé. Sonorità dinamiche e d’impatto fanno da sfondo al vortice motivo dove l’unica arma è surfare.

FACCIAMO A META’ – EUGENIO IN VIA DI GIOIA

Ci sono cose che non si possono comprendere per intero. A volte bisogna proprio vederle ‘’a metà’’. Allo stesso modo, ciò che compone la nostra serenità non lo si vive nella sua interezza, ma un pezzo alla volta, nella sua semplice scansione quotidiana. Un inno a guardare con spontaneità ciò che ci circonda.

MI MANIFESTO – PAN DAN

Un mondo a cui si accede non con formalità o giri di parole, ma facendosi trasportare dalle vibrazioni di un’anima creativa, spontanea, che sperimenta ogni sfaccettatura della vita. Suoni eterei e parole come ‘’vox clamantis in deserto’’ presentano l’interezza dei luoghi interiori più reconditi.

7 MINUTI – KUZU, MONTAG, WISM (MENZIONE SPECIALE)

Sperimentazione e poesia si fondono per un flusso di coscienza fatto di immagini lucide, nitide, che illuminano quei tratti d’umanità di cui siamo fatti e che il sistema cerca di nasconderci. ‘’7 minuti’’ che diventano una colonna sonora di una vita intera, senza ripetizioni, senza ripensamenti.

NESSUNA – ALTEA

Uno dei progetti più freschi del panorama attuale ritorna con un manifesto intimo, profondo, speciale, dove raccontarsi e raccontare il ramificarsi della propria storia. Musica d’oltreoceano e poesie ‘’a cielo aperto’’ sono gli elementi di una realtà vista con occhi sensibili e maturi, senza veli e con una poetica umana.

VOCE – MADA

Quando si esprime con la propria ‘’voce’’ ciò che si cela nella nostra storia e nel nostro essere, non solo c’è una riscoperta, ma anche un unico flusso sonoro: la propria verità. Per quanto il mondo sovrasta la voce, c’è qualcosa di più nel volume della nostra vita. Imparare ad equilibrarlo rende tutto più semplice.

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In un mondo che ha perso la sua bussola basterebbero un po’ di ”canditi”, il nuovo singolo di Parrelle in uscita il 5 dicembre

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In un mondo che ha perso la sua bussola basterebbero un po’ di canditi, il nuovo singolo di Parrelle in uscita il 5 dicembre per Luppolo Dischi e Honiro Label.

Tutto scorre ad una velocità sempre più incalzante e perdersi nel frastuono è un attimo; perdere il senso di umanità, in una realtà che è svuotata di tutto ciò che è umano. Tuttavia, tra le false righe di un tempo incerto, ci rimane un’unica scelta possibile: provare a stupirci di nuovo, far ritornare la semplicità delle parole e delle azioni una sana abitudine. L’amore è amore, un abbraccio è un abbraccio, e il resto è solo un insieme di dettagli.

“L’amore è in via d’estinzione, un po’ come quei dinosauri che studiavamo a scuola e che un po’ mettevano paura. Sarebbe bello, però, non aver paura di resistere e custodire ancora la pazienza dei piccoli gesti, delle piccole cose: togliere ad uno ad uno dei ‘canditi’ da un panettone, pur di rendere felice chi si ama. Ecco, questo è il senso più intimo e dolce della canzone: per quanto il mondo giri nello stesso verso, e non possiamo cambiarlo, ad ogni modo, direzioniamo la nostra serenità’’ – ci racconta l’artista.

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Banshee: il primo disco insieme di Giovane Feddini e Flesha

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Con BANSHEE, Giovane Feddini e Flesha firmano il loro primo disco insieme, un progetto che nasce dall’urgenza di trasformare un periodo difficile in un linguaggio nuovo. Il titolo richiama la figura della Banshee, creatura mitologica che annuncia un cambiamento drastico con il suo grido: perfetta metafora per un disco che vibra di transizione, rottura e rinascita.


BANSHEE è il secondo capitolo della trilogia iniziata da Feddini con SIRENE, ma qui accade qualcosa di fondamentale: per la prima volta, al suo immaginario si intreccia quello di Flesha.
Se SIRENE era uno spazio personale, più luminoso e disteso, costruito su un’estetica intima e solitaria, BANSHEE ne rappresenta la controparte scura. L’ingresso di Flesha cambia la prospettiva, porta un altro respiro, un’altra energia, una densità diversa. Il risultato è un disco che non somma due mondi: li fa collidere, e da quella collisione nasce una terza identità.
Anche la copertina segue questo cambio di paradigma: una figura femminile che emerge dal bosco, sospesa tra visione e realtà, un’immagine che introduce immediatamente un tono più istintivo, inquieto, corporeo. È il primo passo dentro un territorio più notturno rispetto al capitolo precedente.
Il cuore di BANSHEE è la sua sincerità. Sette brani in cui i due rapper affrontano famiglia, rapporti che vacillano, difficoltà nel trovare una propria posizione nel mondo, e quell’autocelebrazione che non è vanità ma necessità: un promemoria di valore personale nei momenti in cui tutto sembra sgonfiarsi. È un disco che non vuole mostrarsi forte: vuole mostrarsi vero.
Sul piano sonoro, il progetto guarda con precisione alla New York dei primi 2000: trombe sporche, beat ruvidi, quell’atmosfera a metà tra marciapiede e soul che ha definito un’epoca. Tutto il disco è prodotto da Flesha, con arrangiamenti di Dok The Beatmaker, in un equilibrio perfettamente calibrato fra nostalgia e identità contemporanea.

BANSHEE : suoni ruvidi, parole vere, nessuna maschera
Se SIRENE era un respiro lungo, BANSHEE è quel momento in cui il respiro ti manca ma finalmente capisci perché: stai cambiando pelle. È un disco che nasce nel buio ma non ci rimane nemmeno un secondo di troppo. Feddini e Flesha costruiscono una narrazione che non si accontenta di raccontare una risalita: la pretende, la esige, la impone.
Dentro questo disco convivono due percorsi che arrivano da lontano. Flesha — che ha attraversato più di vent’anni di scena, mutazioni, generazioni, stili — porta qui tutto ciò che ha imparato senza mai diventare nostalgico. È solido, consapevole, senza bisogno di dimostrare niente. Le sue produzioni danno a BANSHEE una struttura che non cede, un peso specifico che senti fin da subito.
Feddini è il contraltare perfetto: impulsivo, diretto, viscerale. Tutta la sua storia — dalle battle alla parentesi in major, dal ritorno all’indipendenza fino all’ingresso nei Graveyard Duppies — arriva qui distillata, affinata, priva di fronzoli. Il suo modo di scrivere è immagini, istinto, immediatezza. Il suo modo di stare nel beat è riconoscibile dal primo secondo.
Il punto d’incontro tra i due non è un compromesso: è un terreno nuovo, che non esisteva prima di questo disco. BANSHEE non chiede il permesso di essere ascoltato. Ti viene addosso, ti scuote, e quando finisce ti accorgi che qualcosa si è spostato.

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