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”DOPO LE 10”, il nuovo EP dei SIERRA

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Cosa succede dopo le 10? Le città si svuotano, le maschere si allentano, e qualcuno — mentre tutti cercano l’ennesima hit da playlist — decide di scrivere canzoni che raccontano qualcosa di vero.
Quel qualcuno sono i SIERRA, duo romano che con Dopo Le 10”  prodotto da Niro -segnano un nuovo capitolo del proprio viaggio sonoro: più pop, ma ancora irrimediabilmente pensante. Tre brani inediti, nessun riempitivo, zero pose. Solo notti, parole, e beat che respirano.
Al centro, “Sarà l’estate”: una bachata malinconica da ballare con un mojito in mano e una chat lasciata in sospeso. La canzone giusta per chi ha smesso di credere nei tormentoni, ma non nei colpi di coda emotivi.
L’EP arriva venerdì 11 luglio, dopo i singoli “Qualcosa Di Magico” e “Settimo Cielo”, confermando un’estetica musicale sempre più trasversale e una scrittura che non ha mai bisogno di urlare. Perché, spoiler: la profondità non è un difetto. È una scelta.
“Dopo Le 10” segna una nuova tappa anche per SR Ent, label indipendente fondata da Wholecar insieme al loro nuovo team: una struttura produttiva autonoma che gestisce internamente ogni fase del lavoro, dalla creazione alla distribuzione, con un approccio integrato e una visione chiara.
Il progetto anticipa un autunno particolarmente caldo. A ottobre partirà il “Dopo Le 10 Tour”, con tappe a Roma, Milano, Napoli e Firenze. Un ritorno live attesissimo, che promette più emozione che effetti speciali: diretto, vero, senza filtri.
Nel curriculum degli artisti, collaborazioni con Big Fish, Mameli, Zef, Mr Monkey, Cosmophonix, Wayne, Quest. Ma niente fan service o copia-incolla di stile: i SIERRA restano un genere a parte, capaci di toccare senza ruffianarsi.
Per chi ancora non li conosce: due album, un disco di platino, tour sold out e un culto sotterraneo in continua crescita .No, non è marketing. È solo musica fatta con la testa. E con le cicatrici.

TRACKLIST “DOPO LE 10”
1. Sonniferi (inedito)
2. Settimo Cielo
3. Qualcosa Di Magico
4. Invisibili
5. Sarà l’estate (inedito)
6. Da cosa siamo attratti (inedito)
7. Ti vedo

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L’11 luglio arriva “Undercover”, nuovo singolo di Djomi con la partecipazione di CLAVER GOLD

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Se il rap ha dimenticato il suo dovere civile, ci pensano loro a ricordarglielo.

L’11 luglio arriva “Undercover, nuovo singolo di Djomi con la partecipazione di CLAVER GOLD, distribuito da Ada Music Italy e Isola degli Artisti.
Un brano che non chiede il permesso, ma occupa spazio. Politico, poetico, necessario.

Nel cuore del beat firmato da Gian Flores — teso, stratificato, senza fronzoli — “Undercover” è un manifesto mimetico: un testo che agisce “sotto copertura”, tra le pieghe dell’indifferenza quotidiana, per dare voce a chi la voce non ce l’ha.
Ma niente retorica da slogan: questo è rap militante per cervelli pensanti, non fast food da playlist.

DJOMI, classe 2002, viene da Pinarella di Cervia ma sembra uscito da un’officina lirica berlinese: scrive con la fame di chi sa che la parola può salvare, e che a volte deve ferire. Musicista, autore, performer — ha vinto Castrocaro, Area Sanremo, Critical Flow, ha studiato al CET di Mogol e al Berklee College of Music.
Ma soprattutto, ha scelto di non addomesticarsi. E “Undercover” lo dimostra riga dopo riga: “Non mi venire a parlare del vero / se scrivi sotto dettatura”.

Accanto a lui CLAVER GOLD, tra i pochi rapper italiani capaci di fare denuncia senza perdere profondità. In questo brano non fa ospitate, fa presenza scenica. Porta il suo bagaglio: lirismo, lotta, coerenza. E lo trasforma in dinamite.

Il pezzo attraversa immagini forti, riferimenti colti, dolori scomodi: dall’Iran a La Haine, da Robin Hood a Burzum, da Mogol a Abdel.
Perché sì, la musica può ancora dire qualcosa di importante — se a parlare sono voci che bruciano.

Con Undercover, Djomi e Claver Gold cercano coscienze sveglie.
Chi non si sente chiamato in causa, probabilmente fa già parte del problema.

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E, alla fine, viviamo sempre lo stesso uroboro d’amore ”comevolevasidimostrare”, il nuovo singolo di Parrelle in uscita l’11 luglio

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E, alla fine, viviamo sempre lo stesso uroboro d’amore comevolevasidimostrare, il nuovo singolo di Parrelle in uscita l’11 luglio per Luppolo Dischi e Honiro Label.

E, alla fine, viviamo sempre lo stesso uroboro d’amore comevolevasidimostrare, il nuovo singolo di Parrelle in uscita l’11 luglio per Luppolo Dischi e Honiro Label.

Chi dice ‘’si chiude una porta e si apre un portone’’ forse non ha un’idea chiara di chi c’è dall’altra parte, al di là proprio di quella porta, fatta di ricordi, sensazioni ed esperienze vissute che non riusciamo a toglierci di dosso. Giusto o no, sano o non sano, finché le emozioni diventano lo storytelling della nostra persona, rimaniamo fedeli a ciò che siamo senza veli, senza sotterfugi sociali. L’amore, in un certo senso, è l’antidoto dell’apparenza.

“comevolevasidimostrare” è una canzone che racconta l’altalena emotiva di un amore turbolento, tra malinconia, ironia e frasi che sembrano rubate da una chat mai cancellata. Un viaggio notturno tra skyline negli occhi, foto nei bagni e divani che diventano rifugi, dove il dialetto e la poesia urbana si intrecciano con naturalezza. Tra sonorità classiche, delicate e un pop fresco ed estivo, il brano cerca di dare ad un ritmo spensierato una visione nostalgica dell’amore che va, ma non se ne va mai davvero’’ – ci racconta l’artista.

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Cifra stilistica pronta ad eruttare come ”Yellowstone”, il nuovo singolo di Metho in uscita l’11 luglio per Honiro Label

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Cifra stilistica pronta ad eruttare come Yellowstone, il nuovo singolo di Metho in uscita l’11 luglio per Honiro Label. 

Hi hat sovrapposti e barre destinate a lasciare il segno: questi sono gli ingredienti principali di un vero e proprio training metrico dove non solo l’artista si conferma, ma ha anche modo evolvere i suoi contenuti, il suo canovaccio artistico tra urgenza espressiva e bisogno di dimostrare come si riesce a prendere il proprio spazio. Senza abusare di ego trip, che diventa metaforicamente una vera e propria droga, Yellowstone è self confidence, ma anche consapevolezza di dove si vuole e si può arrivare.‘’Yellowstone’’, che prende il nome dall’omonimo parco comunale americano dove si registra un’alta concentrazione vulcanica, non è solo un esercizio stilistico nato in studio con la produzione di Tenshi, tra sonorità south, ma anche un racconto di quello che sono le sostanze e di cosa possono portarci a fare, portarci ad essere, in un certo senso. Cerco di unire in chiave leggere tecnica e consapevolezza in un mix che mi soddisfa’’ – ci racconta l’artista.

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