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FUTURO, i consigli della settimana di Honiro – week #8

L’ottava settimana di uscite si pone una domanda di partenza: fino a dove il FUTURO è una meta, il passato uno strumento e il presente un foglio bianco? Una realtà respingente e un mondo dentro di noi non sempre di facile comprensione diventano la chiave di lettura su cui decidere come prendere in mano i nostri bisogni, la nostra essenza. E scegliere, ad ogni modo, comporta esclusione ed inclusione di fattori diversi. Tuttavia, non è necessario dirigere la propria traiettoria con definizione, bensì, bisogna essere propensi a viverla, comunque vada. Protagonista della cover digitale la sperimentazione di alert.
TEMPO FUTURO – ALERT
Una sperimentazione con un linguaggio solenne, che guarda al dopo senza il rancore del prima e senza paura dell’oggi. Puro flusso di coscienza che tocca un ‘’tempo futuro’’ non necessariamente utopico, tra sapore di libertà e un’essenza che, traccia dopo traccia, costruisce un racconto introspettivo e consapevole.
L’UOMO DEI CERCHI AZZURRI – ALICE CARONNA
Un finale di rapporto che non lascia quel classico sapore amaro, ma un delicato senso di speranza tra la concretezza di ciò che è stato e il bisogno di preservare l’iperuranio di emozioni e sentimenti vissuti che, ad ogni modo, mantengono in vita ogni oncia della nostra anima.
CON TE NON CI TORNO PIU’ – ALBE
Un atto di responsabilità emotiva che non porta con sé le fratture del passato, ma, meglio ancora, gli elementi che ci rendono ciò che siamo quotidanamento, che lo confermano. Tra sonorità pop che sanno di nostalgia e un gusto d’oltreoceano, ‘’con te non ci torno più’’, ma ‘’con noi stessi’’ sì, sempre.
MAI PIU’- ASTERIA, LONGO
Elettronica ed energia che comunicano in simbiosi, tra cerchi che si chiudono e infiniti spazi che si aprono davanti ai nostri occhi, liberandosi delle scorie di rapporti ed esperienze che hanno saputo a loro modo forgiarci. D’altronde, la rivoluzione più significativa è quella interiore che compone il puzzle finale.
L’ANGURIA – IL MAGO DEL GELATO
Vibrazioni estive e medio orientali fresche, travolgenti, pronte a muoverci in danze frenetiche, liberatorie, che regalano all’estate la giusta leggerezza, tra quelle famose promesse e nostalgie di una stagione che inizia e finisce con una velocità sempre più impressionante.
FORSE È L’AMORE CHE MANCA – BHADMARI
Tra la sensazione di solitudine e la convivenza con i propri constrasti, vibrazioni elettroniche e trascendentali che diventano una danza emotiva sopra un mondo freddo, che gira su stesso in maniera meccanica. E ‘’forse è l’amore che manca’’, quello che rende ogni essere umano unico e irripetibile.
I NOSTRI GUAI – PETER BLAME
Un senso di freschezza in un amore che appare come l’estate: leggero, spensierato, incontrollato, al punto da esssere sopraffatto dal dinamismo degli opposti che si incontrano e si lasciano andare, allo stesso tempo. ‘’I nostri guai’’ che si esorcizzano in un gioco di sguardi.
SUDAMERICA – RIZZO
Un racconto poetico e sublime che rimane sospeso tra desiderio e possibilità, astratto e concreto, ai confini di un sentimento puro e vivo, dimenticando i mali o sublimandoli in ciò che di bene rimane dentro di noi. ‘’Sudamerica’’ è il tempo che fugge e luoghi abitati da cuori in diatriba alla ricerca della serenità.
COMPA’ – ALBE.X
Elettronica e ricerca parlano un linguaggio naturale, vivo, senza mezzi termini, che si addentra nella diatriba non per emergere una parte o l’altra, per far vedere la bellezza dei punti di vista che si incontrano e sono pronti a guardarsi negli occhi, ancora una volta.
OFFLINE – TÄRA
Musica d’oltreoceano e sensibilità sono gli elementi fondamentali di un racconto intenso di introspezione, nella guerra continua tra aspirazione e fisiologia del cuore, battiti incompiuti e voglia di superarsi. Ma solo quando sappiamo dar tregua alla paura di essere consapevoli di noi stessi che comincia la pace.
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Ad ogni gradino ripeti solo ”Gimme More”, il nuovo singolo di Metho in uscita il 10 ottobre

Ad ogni gradino ripeti solo Gimme More, il nuovo singolo di Metho in uscita il 10 ottobre per Honiro Label.
Tra ritmiche trip hop e citazionismo in metrica, un chiaro manifesto d’intenti: se Nas dice the world is yours, Metho risponde ‘’presente’’! Per le infinite scale di Escher che la vita di tutti i giorni ci pone davanti, un passo alla volta, scaliamo non tanto un banale discorso di ‘’successo’’, quanto il senso di rivalsa dietro un passato da cui non abbiamo bisogno di fuggire, ma ricostruire attraverso un presente fatto di sacrifici e trasparenza con se stessi. Il rapper di Corviale si dimostra ancora una volta una giovane promessa che, allo stesso tempo, promette a se stesso non solo di dare sempre di più, ma anche di ricevere e ad ogni ostacolo rispondere solo con gimme more.
‘’Gimme More’’ per me non è solo un esercizio di stile, ma anche mostrare la mia voglia di prendermi il mondo; uno sguardo personale al passato con un occhio diverso, di chi vuole qualcosa di più. Tengo molto alle citazioni culturali presenti nel brano, che fanno da perfetto contorno ad un immaginario che sarà ancora più trasparente con l’album. Se dovessi dare un colore allo scenario del pezzo, sarebbe il rosa alla Camron per il contrasto che crea con l’atmosfera cupa e downtempo.’’ – ci racconta l’artista.
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FUTURO, i consigli della settimana di Honiro – week #17

La diciassettesima settimana diventa manifesto del legame non solo con se stessi, ma con ciò che dà motivo di pensare e immaginare la forza e la vivacità del FUTURO. Protagonista della cover digitale la luce dei NAVA.
POKI – NAVA
Tra sperimentazione e suoni elettronici, un inno avanguardistico a non dimenticare la sorgente della propria luce, anche quando il buio penetra nei pensieri più reconditi, il legame con la propria arte, la propria ragione di vita. E, inseguendo quella, il significato delle cose prenda una direzione inedita.
HO FATTO PICCOLI CAMBIAMENTI – VERGOGNA
In un universo distopico, tra chitarre distorte e senso di sconforto che si mescola ad un entusiasmo effimero, è aggrapparsi ai ‘’piccoli cambiamenti’’ che può salvarti per sempre. Per sempre, sì, una parola di difficile pronuncia e digestione, illogica, ma, allo stesso tempo, una meta verso cui dirigersi.
FOGLIE – CHIAMAMIFARO
L’eleganza della semplicità e la poesia delle immagini quotidiane costruiscono un racconto fatto di elementi che compongono il tempo che corre, che diventa difficile seguire sempre con la stessa intensità, con la stessa velocità. Eppure una certezza nella frenesia c’è: trovarsi, nonostante faccia paura.
DIMMI CHE PROVI QUELLO CHE PROVO IO – PRIMA STANZA A DESTRA
Parole e suoni trascendentali che diventano un tutt’uno con il moto emotivo del primo incontro: sguardi in uniche direzioni, occhi magnetici che non vedono la realtà in senso stretto, ma le immagini dei sentimenti. E ‘’dimmi che provi quello che provo io’’, così che il giorno assume un significato diverso.
QUATTROMURA – FEM
Dentro ‘’quattromura’’ si aprono scenari che a volte riescono ad andare oltre, tra pensieri intrusivi e il potere della creatività che riesce ad andare oltre ogni schema precostituito; il tutto nel puro segno della libertà e di quello che riesce a regalarci interiormente.
LA MAGLIA DEI GUNS – ORLANDO
Tra le note delicate quanto energiche e una voce graffiante, la tensione di una storia che non riesce mai a fare il passo in più, ma che è perfetta così com’è. Tra il bisogno di evadere, lasciando alle spalle gli entusiasmi estemporanei, e una leggiadra malinconia, la bellezza del vivere le esperienze nel loro andamento.
OX – PLASTICA
Uno di quei romanzi musicali tascabili che ti aprono le voragini dell’ispirazione, attraverso sonorità fresche e artisti che lasciano il segno, parola per parola. Immagini quotidiane, vivide, che riescono a danzare sulle vibrazioni elettroniche pensando ad un domani come un’estensione del presente.
SCIAMANINN (VIA DI QUA) – MISGA
L’inguaribile ottimismo tra le affascinanti note mediterranee e un tuffo nel passato che sa di espressionismo quanto desiderio di intraprendere un viaggio oltre la nostalgia e la malinconia. In determinati momenti ci abbatte anche la leggerezza, ma a volte basta solo ‘’andare via di qua’’.
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Accettare il proprio destino e riderci sopra: ”Amor Fati”, il primo EP dei Donkeys

“Accettare il proprio destino e riderci sopra”
È questo il cuore di Amor Fati, il primo EP dei Donkeys, giovane band pop punk della provincia di Roma che porta sul palco un sound fresco, diretto e carico di energia college.
Il titolo, preso in prestito dal concetto filosofico dell’“amore del proprio destino”, diventa per i Donkeys un grido di accettazione e ribellione allo stesso tempo: l’amor fati come voglia di abbracciare le sfide, i cuori spezzati, i sogni universitari e i futuri incerti – con le chitarre distorte e i cori che sanno di amicizia e crescita.
Amor Fati è un viaggio in cui il pop punk si intreccia con storie d’amore, ansie sul domani e la necessità di trasformare la fragilità in energia. È college life che si mescola alla provincia, skate e periferie che si incontrano nei ritornelli da urlare sotto palco.
Con questo primo lavoro, i Donkeys raccontano la loro identità: potenti, ma mai cinici; ironici, ma con un cuore pulsante; punk, ma sempre con lo sguardo rivolto al futuro.
Per chi ama il punk che parla d’amore, di crescita e di orizzonti lontani, Amor Fati è più di un EP: è la colonna sonora di chi sceglie di abbracciare la propria strada, con tutte le sue curve.
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