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Caneda, Isi Noice e Hoofer ecco il video di ‘A.R.A.B.’ (All Rappers Are Bastards)
Arriva su youtube anche il videoclip del singolo di Caneda, Isi Noice e Hoofer dal titolo ‘A.R.A.B.’ l’acronimo di All Rappers Are Bastards. Il brano prodotto da Kermit è stato pubblicato in anteprima su Noisey, vi riportiamo di seguito anche l’articolo che ha accompagnato l’uscita di ‘A.R.A.B.’ con degli spunti interessanti che arrivano direttamente dagli artisti. Buona lettura.
«Ho vissuto quasi due anni a Casablanca per un progetto con la cantante Oum e il rapper Don Bigg, che in Marocco sono veri artisti di rilievo», mi spiega Kermit — il produttore dietro ad "A.R.A.B. (All Rappers Are Bastards)", la nuova bomba che vi presentiamo oggi in anteprima e potete ascoltare qua sopra. «Mi hanno messo in contatto con un sacco di musicisti talentuosi, tra cui appunto Hoofer.» Da cui l’idea di sviluppare una nuova connessione italo-marocchina.
«Isi Noice non lo conoscevo, è saltato fuori proprio quando Neda è venuto in studio a registrare un featuring. Mi ha passato la base, l’ho importata, ho sentito la sua strofa e mi ha subito gasato. Appena ho visto che aveva origini di Casablanca è scattata l’idea», spiega Kermit. A dare identità al brano, oltre alle malatissime strofe dei tre MC, un sample ipnotico: «Inizialmente doveva esserci un ritornello cantato, ma Neda aveva in testa questo ‘Arab, arab, arab… che è proprio la sua voce, trattata come un sample. Alla fine è stata l’ipotesi che ha battuto tutto, ricorda i muezzin.» I suoi punti di riferimento sonori, dice, vanno dagli Stati Uniti alla Francia: «Ultimamente ogni volta che drizzo le antenne su una produzione che mi piace è quasi sempre di Mike Will Made-It.» Per la Francia cita MHD, i PNL, Booba e Rim’k.
Quando gli chiedo qual è il suo rapporto con il Nord Africa, Neda parte in quinta: «Sono stato in Tunisia,un posto bellissimo, con gente fantastica che ci ha accolto e offerto tutto anche se avevano poco per loro. Per il resto è stata un abbronzatura d’ignoranza analfabeta anni Novanta, degna di Jerry Calà e i Vanzina, in cui abbiamo creato un brano: » Sfortunatamente, mi spiega, «credo sia stato apprezzato solo nelle montagne tra la Cambogia e il Vietnam del nord, scambiato per un’antica preghiera buddhista in una lingua alieno/sconosciuta. Ah, e anche dai due alieni dei Simpson».
«Lavorare con loro è stato molto bello,sono bravissimi e veloci», dice Neda di Kermit e degli altri MC sulla traccia. Il titolo, spiega, «è solo un gioco di parole che avevo in mente di usare da tempo e mi è sebrato il pezzo giusto per usarlo nel titolo e nel ritornello.» Discutiamo poi dell’influenza franco-nordafricana nel rap italiano, oggi più forte che mai nonostante la presenza sul territorio, da anni, di MC come Lama Islam e Karkadan: «Credo che con la musica si tratti di azzeccare il momento giusto con la musica giusta", dice Cano. "Resta che a me piacciono molto questi nuovi e giovani artisti come Sfera e così via, dovrebbero essercene di piu. Hanno finalmente portato le metriche del rap italiano a un livello internazionale.»
«Adesso sto lavorando col mio socio MasterMaind al disco di Grido», mi spiega Kermit quando gli chiedo che cosa aspettarci da lui nei prossimi mesi. «Poi arriveranno il disco di Rise e un brano con Danti.» Neda, invece, sta scrivendo i nuovi pezzi: «Mi è sembrato che "Unpodi" abbia distrutto e coperto tutti gli altri pezzi di Mozart nella giungla. Peccato, con Marco [Zangirolami] ci siamo fatti un culo pazzesco.»
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Quando i gesti dell’altro salvano il tempo che crolla, l’amore acquista una nuova ”Luce”, il nuovo singolo degli AlberiNoi
Quando i gesti dell’altro salvano il tempo che crolla, l’amore acquista una nuova Luce, il nuovo singolo degli AlberiNoi in uscita il 19 dicembre per Honiro Label.
Il mondo perde sempre più il senso dell’umano: i rapporti più fuggiaschi, le parole più superficiali, le azioni genuine più rare. Ma, alla fine, dietro il nulla si può nascondere qualcosa. Sonorità inedite e delicatezza vocale si intrecciano in un racconto vivo, pieno di speranza, che è pronto a vedere gli spiragli di luce anche dove sembra impossibile vederli. La sfida della nostra epoca forse è proprio quella.““Luce” è una storia fra due gatti che si cercano in una notte fredda e buia. Lei, la gatta, ha un segno rosso da indiana sulla fronte. Lui ha un cuore romantico, ma che lo porta a non farne mai una giusta. Nel brano raccontiamo d’amore, fatto di sbagli, rimedi, nostalgia e vita. Melodie semplici e sonorità pop fanno da contorno alla nostra sincera confessione.‘’Luce’’ è trovare il coraggio di dirsi “sei la cosa più importante” , come se un atto di bontà fosse la vera rivoluzione’’.
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FUTURO, i consigli della settimana di Honiro – week #26
Un personalissimo diario musicale, tra introspezione e costruizione della propria bussola. Protagonista della cover digitale Gaia Rollo.
SOMETHING IS CHANGING AT HOME – GAIA ROLLO
Un personalissimo diario musicale, tra introspezione e costruzione della propria bussola, in un processo di sottrazione del superfluo e di addizione dell’essenziale. Le sonorità d’oltreoceano e la poesia vocale creano il perfetto contorno per un’analisi creativa di se stessi senza confini e solo con la voglia di stupirsi.
PAYBACK – PETER WIT, EGREEN
Istituzione e futuro che seguono una perfetta e lineare simbiosi, tra barre nette e liricismo che confermano una nuova visione e percezione del rap nel mondo di oggi. Un rap che ancora può raccontare, che può andare oltre le logiche classiche dentro cui viene recepito e concepito. Un sodalizio artistico che sa di garanzia.
ESOTERICA – MURIEL
Si completa il quadro narrativo e musicale di Muriel, tra sperimentazione sonora e autorialità contemporanea, che struttura un vero e proprio ‘’banger’’ culturale. Ogni lato umano, dal più delicato al più ‘’esoterico’’, confluisce in parole che si trasformano in suoni, in concetti che prendono una loro vita.
AHIME’ – LOSTATOBRADO
Un mondo che si decostruisce lentamente, in cui chi ne fa parte diventa protagonista di una sua storia unica, a tratti utopica, a tratti drasticamente reale. Un inno a prenderne parte in qualunque forma riteniamo opportuna, tra avanguardismo sonoro e bisogno profondo bisogno espressivo.
KALIMERA – EMILI KASA
Un esordio che ha già lasciato il segno, tra innovazione e voce uniche, che non solo la caratterizzano, ma che sono destinare a solcare un’impronta musicale che rimane nel tempo. Le proprie parole e le proprie immagini impresse in un mondo che cambia, ma a cui non lasciamo necessariamente il compito di cambiarci.
CALA CALA – BOY SCOUT
Tra una produzione d’esperienza e di classe come quella di Macro Marco e parole d’autore di spessore, un messaggio che non chiude cerchi di vita, ma che diventa una iperbole verso l’altro, verso il miglioramento di se stessi. Ciò che ci rappresenta, nel bene o nel male, diventa antidoto della psicosi maciste del mondo.
BELIEVE – CAMOUFLY
Il mondo dell’elettronica è ancora salvo: camoufly, tra i producer e dj più freschi del panorama attuale, torna un brano che sa di esplosione, ma anche di eleganza e poetica, elementi che lo contraddistinguono come unico nel suo genere. ‘’believe’’, come suggerisce il titolo. Credici.
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Quando mettersi a nudo è una lotta alla Fight Club con se stessi: ”Non sono un mostro”, il nuovo singolo di Cannella
Quando mettersi a nudo è una lotta alla Fight Club con se stessi: questo è lo scenario del singolo che sancisce il ritorno di Cannella, Non sono un mostro, in uscita il 12 dicembre per Honiro Label
Il gong ha suonato, il ring è pronto: da un lato, il ‘’mostro’’ che vorrebbe annichilire e annichilirci tra paure e insicurezze; dall’altro, la propria natura e la voglia di migliorarsi, di spingersi oltre. Uno scontro fino all’ultimo round, dove, un colpo alla volta, siamo di fronte a ciò che sentiamo e proviamo; e, il più delle volte, il momento in cui togliamo i nostri veli con chi amiamo è la cosa più difficile da gestire.
Tra sonorità itpop e un cantautorato rinnovato, fresco, Cannella, negli ultimi anni importante rappresentante della wave indie romana, approda dopo un lungo silenzio non solo con una nuova maturità artistica, ma anche con spiccata consapevolezza di se stesso. Per quanto i nostri limiti sono messi a dura prova dalle vicissitudini della vita, non dimentichiamo mai chi di noi vede l’essenza più profonda e sincera. Non sono un mostro non è una lettera di scuse, ma un attestato di crescita.
‘’Non sono un mostro è consapevolezza di se stessi, per me prendere atto che in realtà non sono un mostro, anche se quando mi sento vulnerabile tendo a comportarmi come tale. Nelle relazioni intime, quelle in cui ci si espone, escono i meccanismi di difesa. E’ come se fossi in una lotta alla Fight Club con me stesso, con quel ‘’mostro’’ interiore che vuole uscire, ma che non mi rappresenta. Non cerco solo di esorcizzare l’ultimo periodo della mia vita, ma anche di guardarmi con altri occhi e costruire una nuova versione di me’’ – ci racconta l’artista.
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