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Capo Plaza, dall’allenamento alla prima squadra

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Capo Plaza, il giovane fuoriclasse della scena trap italiana sta mettendo tutti d’accordo.

Il miglior modo per essere il migliore (sì, il gioco di parole è voluto) è allenarsi molto.
Qualunque cosa tu faccia, in qualunque campo tu debba giocare, se vuoi farlo al top devi solo che sposare questa filosofia di vita: “testa bassa e pedalare”. Anche nel rap, ovviamente.
Mi viene sempre in Gemitaiz. I mixtape nello specifico. Sacrificio, studio, resa. Così, arrivi a fare disco d’oro prima che la musica venga stravolta dal Signor Spotify. Ecco, appunto, le regole sono completamente cambiate. Ora si rischia spesso di buttare lì una cosa cotta e mangiata, magari anche ben fatta, ma forse troppo semplice. Il sound ormai fa parte della nostra quotidianità. La trap la fa da padrona, non c’è (quasi) storia. il problema è che ci siamo imborghesiti. Pensiamo che buttare là una traccia equivalga a disco d’oro assicurato nonostante non sia affatto così. Capo Plaza casca a pennello. È l’esempio calzante di come con il giusto Allenamento si possano ottenere risultati veri. Vero? Eh sì. Disco d’oro, lui, l’ha fatto veramente, presentandosi alla scena con una serie di freestyle che forse definirli tali equivale un po’ a sminuirli. Il successo di “Allenamento #3” è stato tale da proiettarlo in un’orbita da cui ancora non si è assolutamente staccato. E se la cosa più difficile da fare dopo aver fatto successo è mantenerlo, ecco che con “Giovane Fuoriclasse” ci ha messo tutti d’accordo. Beat clamoroso e Plaza che sembra disegnare un valzer fittizio su ogni basso della traccia. Pazzesco. Adesso la prova del 9 è chiaramente il disco, che tutti aspettiamo per capire se realmente siamo di fronte al nuovo fenomeno della scena. Il training fatto, però, sembrerebbe lasciar presagire bene. Molto bene. Così come le date che sta già chiudendo in giro per l’Italia.
Non per niente si paragona a Cristiano Ronaldo: il campione portoghese dice sempre di essere diventato il numero 1 rimanendo ore extra ad ogni sessione di allenamento… FacceCaso

Di @ziannagram

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FUTURO, i consigli della settimana di Honiro – week #24

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La ventiquattresima settimana di FUTURO, nell’onda di una generazione che ricerca per trovare, ma costruisce per crederci. Protagonista della cover digitale Peter Wit.

GIOVANI D’OGGI – PETER WIT

L’astro nascente della nuova scena rap non solo dà voce alle sfumature di un mondo incerto e di una generazione che vede un orizzonte altalenatante, ma rappresenta l’insieme delle qualità che spingono il cambiamento, la rivoluzione. Stile e metriche d’autore costruiscono un’identità chiara, decisa.

DEUTSCHES BABY – CLAMÖ

La consacrazione di un volto inedito che, brano dopo brano, colpisce e costruisce un’avanguardia, il perfetto connubio tra l’elettronica e una nuova dimensione autoriale, vera, viscerale. Una narrazione che riesce a dare poetica alle fragilità e sensibilità ad una realtà che appasisce, poco a poco.

HERE – RBSN

Tutto comincia dove qualcosa di passato finisce, si disperde senza deteriorarsi definitivamente, ma si trasforma, si rinnova. ‘’Here’’ è sperimentazione, ricerca, desiderio di poter guardare oltre e migliorarsi profondamente, senza confini di spazio e tempo, ritrovando forza dentro di sé.

BEST FRIEND – PLASTICA, CERI WAX

Un sodalizio artistico d’impatto e una visione musicale chiara, altamente creativa e interessante per due figure del mondo elettronico che lasciano il segno. Un inno sonoro che, come suggerisce la copertina, si personifica in una fusione stilistica ed emotiva da scoprire e sopra cui danzare, lasciando i pensieri altrove.

GONZO MOVIE – GONZALO BABY BOY

Un film tutto da vedere, ogni frame un racconto nitido e preciso. ‘’Gonzo Movie’’ è quel film d’autore non per tutti i cinema, ma adatto ad ogni tipo di spettatore. Se siamo noi stessi le pagine del nostro diario, non c’è lettura più interessante che le esperienze che ci forgiano e ci rendono ciò che siamo.

20 ANNI – SCHIUMA

Non un semplice attestato generazionale, dichiarazione d’intenti o immagini che rimangono dentro un album sopra un mobile, ma una profonda espressione emotiva, senza veli, autentica, in cui quei dannati 20 anni ci logorano e ci costruiscono, allo stesso tempo. Un poetico insieme in cui immedesimarsi.

/// MAI SCHIVATO LE TUE LAME – D!BASE

A volte l’unica arma per proteggersi dal mondo è l’immaginazione e la nostra creatura ideale, l’interiorità, che può essere scalfita, ma anche coltivata. La difesa è un attacco, l’attacco una forma d’evasione, con un tocco di relatività e bisogno di vedere oltre. Un progetto promettente e sonorità da osservare.

LIPGLO$$ – MURIEL

Il corpo come manifesto di ciò che dentro si cela più in profondità, tra la sua cura, le sue maledizioni e il suo spazio in un mondo cupo, ma che sa anche regalare spunti di affermazione, di presenza. Sperimentazione e ricerca sono i punti di forza di un racconto che entra dentro, in cui immedesimarsi.

PARIGI – PETER WHITE

Forza espressiva e autorialità diventano emozione pura, chiara, in un brano senza tempo e confini. C’è nostalgia, c’è malinconia, c’è una Parigi uggiosa, ma anche un amore che rimane la luce nell’intercapedine oltre cui sbirciare per innamorarsi un po’ di più dell’altro, della vita.

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”Occhi di Narciso”, il nuovo singolo di Marco Francomano

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Roma, 2025 – Il cantautore romano Marco Francomano annuncia l’uscita di “Occhi di Narciso”, il primo singolo che anticipa il nuovo EP “Luci Led”, realizzato in collaborazione con il produttore certificato disco d’oro Dr. Wesh. Con questo nuovo lavoro nasce una ricerca sonora originale, definita dagli stessi autori come “neo-grunge”: un ponte tra la potenza ruvida del rock anni ’90 – da Nirvana ad Alice in Chains – e le atmosfere del pop-elettronico alternativo italiano di artisti come Subsonica, Bluvertigo e altre realtà sperimentali.

“Occhi di Narciso” mette in scena la confessione di un narcisista che, perso il controllo sulla propria vittima, lascia emergere verità, fragilità e ombre interiori. La scrittura oscilla tra eleganza e durezza, mantenendo un linguaggio diretto, crudo ed evocativo, sostenuto da un suono che fonde rock ed elettronica con forte identità. Il singolo sarà accompagnato da un videoclip ufficiale pensato per la distribuzione sui principali social e piattaforme video – Instagram, TikTok e YouTube – e presentato anche dal vivo nelle prossime date con band al seguito.

Il nuovo EP “Luci Led” rappresenta l’evoluzione artistica di Marco Francomano: un viaggio intimo, terreno, fatto di passioni, dolori e identità che cambiano. Pensato per essere ascoltato al buio, con le luci led accese, incornicia storie personali e universali in un’estetica notturna e sfocata, in cui rock ed elettronica si fondono in modo essenziale e contemporaneo.

Bio

Marco Francomano è un cantautore classe 2000. La sua musica rilegge il rock alternativo con influenze pop-punk, grunge ed elettroniche, riportando il genere in una dimensione moderna e attuale. Nel 2020 vince il contest “La Musica Esce” di Indiepanchine, approda in diretta su RadioKaos e l’anno successivo si esibisce nei principali club romani, tra cui Monk ed EUR Social Park insieme a Mirkoeilcane. A dicembre 2021 pubblica il singolo “Scarlatto”, trasmesso su New Sound Level, e apre il live di Comete (X Factor). Nel 2022 è opening act per Versailles (X Factor) e pubblica il suo primo EP “Alieno”, prodotto da Wepro e Francesco Megha e distribuito da The Orchard; a fine anno è ospite su Rai 2 nel programma “E Viva il Videobox”. Nel 2023 torna con il singolo “Cellule”, distribuito da ADA Music Italy, partecipa al Mumo Festival condividendo il palco con Pierpaolo Capovilla e apre il live di Alex Polidori. Nel 2025 torna ai concerti al Campo Magnetico e nuovamente a Largo Venue, anticipando la pubblicazione del nuovo EP “Luci Led”.

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Quando la partita più dura da vincere è quella con sé stessi: sedici presenta il nuovo singolo ”1-0 x il mondo”, in uscita il 28 novembre

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La partita più tosta da vincere – o almeno pareggiare – è quella con il mondo, con il proprio mondo. Tra sguardi sfuggenti, parole a volte superficiali, a volte taglienti come lame, e una concatenazione di eventi che disorienta e ci esalta, allo stesso tempo, rimaniamo noi, accovacciati nel buio delle nostre ombre, alla ricerca di risposte spesso mancanti e una sicurezza difficile da trovare. Tuttavia, un punto di forza col quale giocare la ‘’partita della vita’’ esiste: dare un senso anche a ciò̀ che di più piccolo, ma significativo, c’è nella quotidianità̀ e che ci aiuta ad affrontare ogni grande scoglio esistenziale. 

‘’In “1-0 x il mondo” racconto la sensazione di essere sempre in svantaggio, come se la vita avesse già̀ segnato il primo gol. Ci sono momenti in cui non riusciamo nemmeno a fare le piccole cose, come alzarsi dal letto; e ci sentiamo impotenti, inadatti, bloccati, vivendo una sorta di forma depressiva, in una partita silenziosa contro sé stessi, dove ogni gesto diventa fatica. Dunque, in questa lotta silenziosa con sé stessi, l’imperativo è provare a pareggiare e rompere proprio quel silenzio’’ – racconta l’artista.

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