Connect with us

News

Esce oggi ‘Sua maestà ‘, il nuovo album di Bassi Maestro, ascoltalo su Honiro

Pubblicato

il

‘Mia Maestà’ è il nuovo album ufficiale di Bassi Maestro prodotto da Com Era Records e distribuito da A1 Entertainment disponibile da oggi 31 marzo su iTunes, Spotify in tutti i digital store e nei negozi di dischi dal 31 marzo. L’album arriva dopo cinque anni di silenzio da ‘Stanno Tutti Bene’ del 2012 e dopo quattro dallo street album ‘Guarda In Cielo’.

‘Metà Rapper Metà Uomo’ è il nuovo video, curato da Enea Colombi, e svela il concept dell’intero album ripreso anche nella grafica realizzata da Enrico Dalla Vecchia: la vita di Bassi è divisa a metà tra lavoro e vita di tutti i giorni, tra essere uomo comune e artista, con la difficoltà e la responsabilità di doversi esporre senza mai compromettere il lavoro fatto in vent’anni di carriera solista.
Bassi Maestro è una vera e propria istituzione, una leggenda vivente che dopo aver attraversato tutte le fasi dell’Hip Hop italiano rimane tra i rapper, dj e producer più amati e rispettati dell’intera scena, un artista capace di rinnovarsi ogni volta e ogni volta rimanere attuale senza dimenticare le proprie radici.

‘Mia Maestà’ è il suo nuovo album che si aggiunge ad una discografia infinita e ricca di grandi classici, un disco in cui Bassi ha prodotto quasi tutte le strumentali mantenendo il sampling come base fondamentale di ogni sua produzione, con un tocco classico anche sui beats più attuali. BASSI si è concentrato poi molto sulla scrittura, riuscendo a far convivere contenuti importanti e spunti di riflessione personale a momenti più leggeri di puro intrattenimento lirico, in puro stile Hip Hop.

«Gli ultimi anni – racconta Bassi – mi sono serviti per prendermi una pausa e concentrarmi su altri progetti come il lancio della mia etichetta indipendente Com Era, per la quale "Mia Maestà" è la prima release ad uscire anche in formato digitale e non esclusivamente su vinile, e il web format "Down with Bassi". Nel frattempo ho cercato di capire come muovermi, cercando stimoli sia dalla musica che mi ha sempre ispirato, come i classici Hip Hop degli anni ’90, che dalle nuove generazioni di artisti che hanno saputo rivoluzionare il suono dell’Hip Hop, mantenendo in molti casi anche un legame qualitativamente alto con la storia e i contenuti di questo genere musicale

‘Mia Maestà’ è un album ricco di collaborazioni importanti, in cui Bassi Maestro ha voluto chiamare a sè diversi artisti che stima ed ascolta, e che per sua stessa ammissione sono stati spesso fonte di ispirazione: rapper mainstream come Fabri Fibra e Gemitaiz, nomi affermati come Nitro, i soci di sempre CdB, Vegas Jones in una traccia prodotta a quattro mani col producer Boston George e gli emergenti più interessanti della realtà Hip Hop milanese Lanz Khan, Axos, Pepito Rella e Lazza, nella posse track "Benvenuti a Milano". Tra le collaborazioni infine anche Cesare Pizzetti e Fabio Visocchi, basso e piano del gruppo Loop Therapy, che spesso accompagnano Bassi anche nelle esibizioni live.

TRACKLIST

01 – Ridefinizione
02 – Metà rapper metà uomo
03 – Alle poste (skit)
04 – Ancora in giro
05 – Fottuto O.G.
06 – Non muovono il collo feat. Fabri Fibra
07 – Poco cash feat. Vegas Jones
08 – Alla radio (skit)
09 – Sorry
10 – Solo un altro inverno feat. Gemitaiz
11 – Nessuno può togliermi quello che ho
12 – Social man pt.1 (skit)
13 – Prendi tutto feat. Nitro & CdB
14 – Gesù Cristo
15 – $$$
16 – Benvenuti a Milano feat. Lazza, Lanz Khan, Pepito Rella, Axos
17 – Social man pt.2 (skit)
18 – Un’altra specie
19 – L.B.D.L.

Bassi Maestro incontrerà i fan e firmerà le copie del disco in una serie di In-Store, ecco le date:

07 APRILE – MILANO – MONDADORI via Marghera – ore 18:00
08 APRILE – ROMA – FELTRINELLI via Appia Nuova – ore 17:00
09 APRILE – NAPOLI – FELTRINELLI STAZIONE – ore 16:00

Condividi sui social
Continua a leggere

News

“Guernica” è un suono che graffia: Pretty Riky e The Musher tra caos, analogico e verità

Pubblicato

il

In un panorama musicale dove l’estetica spesso prevale sull’urgenza espressiva, Guernica è un disco che va in controtendenza: sporco, viscerale, artigianale. Firmato da Pretty Riky e The Musher, l’album nasce da una ricerca sonora istintiva ma consapevole, dove le macchine analogiche, il sampling e l’imperfezione diventano strumenti narrativi. Nessuna rincorsa al trend, nessuna patina levigata: solo suoni vissuti, tagliati a orecchio e cuciti con mani che sanno da dove vengono.
Abbiamo incontrato i due artisti per parlare di produzione, coerenza creativa, strumenti, influenze e del valore – oggi raro – di costruire un disco che non ha paura di sembrare ruvido. Perché Guernica non cerca scorciatoie: preferisce lasciare cicatrici sonore.

Le produzioni del disco hanno un’identità forte, analogica, quasi ruvida. Che tipo di ricerca sonora c’è stata dietro Guernica?
È stata una ricerca istintiva, ma precisa. Non volevamo un disco “liscio” — volevamo qualcosa di umano, che suonasse vissuto. Come un muro scrostato. Abbiamo lavorato su texture, layering sporchi, atmosfere a volte malinconiche. Cercavamo suoni imperfetti, ma capaci di raccontare. Suoni Hi-Fi che sembrassero low-life. Allo stesso tempo, abbiamo voluto includere anche momenti più energici e sognanti, per restituire quella tensione costante tra caos e bellezza.

The Musher, il tuo stile è molto riconoscibile. Come riesci a rimanere fedele a una visione mentre evolvi?
Per me la coerenza non è staticità. È come camminare su una linea curva: cambia il paesaggio, ma sai sempre da dove vieni. Ho una sensibilità per certi suoni — la polvere, il rumore, il vintage — ma ogni volta provo a sfidarmi. Mi piace prendere un campione, tagliarlo, sporcarlo, ricomporlo. Renderlo mio. È un processo creativo ma anche molto giocoso. Le nuove sonorità mi intrigano, ma cerco sempre di partire da un punto ben definito: le mie radici sono nel jazz, nel soul, nel blues, nella black music. È da lì che esploro il resto.

Pretty Riky, dal 2018 produci anche i tuoi beat. Com’è stato lasciare la produzione completamente a un altro artista per questo disco?
a dire il vero lasciare le produzioni in mano a The Musher è stato stimolante… era un periodo che non scrivevo più rap, non producevo più hip hop ed ero lontano da qualsivoglia concetto di scena… Diciamo che è stato anche grazie a The Musher se sono rientrato nel gioco del rap.

Che ruolo ha avuto la strumentazione analogica (SP-404, Akai, groovebox) nel plasmare l’atmosfera dell’album?
Il Korg Electribe e l’SP mi hanno accompagnato nella quotidianità. Questo disco è nato nei momenti normali: per conciliare il sonno, tra una forchettata di pasta al pesto e l’altra, sul balcone. La base di Più Ecologico, ad esempio, l’ho prodotta su una panchina a Olux, in mezzo alla natura, senza schermi. Quando arriva lo stimolo giusto, e viene dall’esterno, la musica si scrive quasi da sola. Ovviamente poi il lavoro al computer ha il suo peso, ma per chi, come me, ama l’analogico, il campionare da vinile e choppare a orecchio è una parte fondamentale. Trovo che avere tutto a portata di clic possa rendere sterile la fase iniziale della creazione.
Ci sono giganti come J Dilla, Madlib, The Alchemist e 9th Wonder che hanno reso i campionatori veri strumenti musicali. È quella la scuola che sento più mia.

Il disco alterna momenti molto densi ad altri rarefatti. Come avete costruito il ritmo narrativo senza sacrificare la coerenza?
Il disco alterna momenti densi e altri più rarefatti, senza perdere coerenza. Ci sono brani classicamente rap e altri con sonorità più morbide, che ti avvolgono. Parte in modo violento, poi si rilassa, diventa scuro e sperimentale, per poi aprirsi nel finale. È un viaggio emotivo, ma con una direzione ben precisa.

C’è un suono, un dettaglio o una scelta tecnica in particolare che vi ha fatto dire: “questo è Guernica”?
L’atmosfera finale ce l’ha suggerito. Anche la stessa stesura di alcuni brani. È stato un disco che si è evoluto nel tempo. Aggiungendo e togliendo elementi. Rendendo questo disco molto prezioso con ogni traccia che ha una sua storia e nel suo insieme venne fuori Guernica.

Quanto è difficile oggi proporre un sound “sporco” e fuori dai trend senza scendere a compromessi?
Sicuramente non è un disco pensato per l’industria pop. Ma il panorama sta cambiando. La musica alternativa ha sempre più ascoltatori, anche se è ancora spesso costretta a rientrare in standard sonori troppo puliti.
Detto questo, ci sono artisti che hanno sovvertito le regole — penso a Tyler The Creator, Lil Yachty , ma anche ad altri che disco dopo disco stanno riscrivendo il pop da dentro. È ovvio: se vuoi arrivare su certi palchi, qualche compromesso ci vuole. Ma non devi perdere l’anima.

C’è un artista o un disco a cui avete guardato come ispirazione, anche solo emotiva?
Assolutamente. L.A. Salami è stata una delle prime ispirazioni, per quel suo modo di fondere folk e rap in modo sincero. Poi Saba, e produttori come Kenny Segal, Lil Ugly Mane che lavorano con un suono rarefatto, underground, ma pieno di atmosfera.


Condividi sui social
Continua a leggere

News

Il racconto di una corsa affannosa verso la tanta agognata ”Calma”, il nuovo brano di Alessandro, in uscita il 13 giugno

Pubblicato

il

Il racconto di una corsa affannosa verso la tanta agognata Calma, il nuovo brano di Alessandro, in uscita il 13 giugno per Honiro Label

Come scriveva il buon Pascal, il divertissement ci distrae dalla fatica di vivere il mondo, dalla noia asfissiante e da quelle domande che sanno inglobare i pensieri in una matrioska infinita e spesso fuorviante. Quindi, da qui nasce il desiderio di rimanere dentro la frenesia, che, allo stesso tempo, logora ogni parte della nostra anima. Tra sonorità pop e folk, l’artista compie un delicato viaggio di crescita in cui non si cerca necessariamente una soluzione del paradosso, ma di trovare nella baraonda uno spiraglio di serenità.‘’Ho scritto ‘’Calma’’ volendo comunicare il mio bisogno di essere sempre attivo, fare qualcosa, tenere la mente e il corpo mai fermi, perché anche un breve momento di nulla porta la mia testa a fare pensieri infiniti in loop, che non finiscono mai. Però, allo stesso tempo, vorrei respirare. Vivo dentro un paradosso dal quale non riesco ad uscire, dove rimango con lo stesso caos da cui vorrei scappare’’ – ci racconta l’artista.

Condividi sui social
Continua a leggere

News

Sognando ad occhi aperti con tanta voglia di futuro e ”zero ore di sonno”, il primo EP di sedici, in uscita il 13 giugno

Pubblicato

il

Sognando ad occhi aperti con tanta voglia di futuro e zero ore di sonno, il primo EP di sedici, in uscita il 13 giugno per Honiro Label e Luppolo Dischi.

Un percorso che non è mai a senso unico, tra la vita di tutti i giorni che teletrasporta le nostre emozioni da un estremo all’altro e il desiderio di andare oltre, immedesimarsi in un dopo che ancora non vediamo, ma che ci spinge sempre a migliorarci, a crescere. Con atmosfere teen pop e una penna marcatamente gen z, sedici riesce a mettere a nudo non solo le sfide che si affrontano nel ‘’diventare grandi’’, ma anche quell’energia che riesce a rendere ogni esperienza unica nel suo genere, che dà la forza di conquistare il mondo.

“0 ore di sonno” è il manifesto della mia età, del mio stile di vita, e della mia musica. Giorni che si mescolano alle notti, ore passate a scrivere canzoni, a vivere, a rincorrere emozioni. Alla mia età ci sono giorni in cui non si dorme, e altri in cui si dorme di giorno per recuperare, perché la notte è troppo piena di idee, pensieri, storie da raccontare. Da una parte racconto l’ansia del futuro, dall’altra la voglia di prendersi il mondo. Abbiamo tutto il tempo e il dovere di farlo. – ci racconta l’artista.

Condividi sui social
Continua a leggere

Trending

Copyright Honiro.it 2018 | HONIRO SRL - P.iva : 12208631007 - Sede legale : Via del mandrione, 105 - 00181 Roma | Powered by Dam Company