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Guarda “Anakin”, il nuovo videoclip di Yamba!

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Dopo il pugno di singoli usciti nel 2017, per Yamba è giunto finalmente il momento di tracciare il percorso che lo porterà nei prossimi mesi ad uscire con il suo disco di esordio per etichetta Digital Believe.

Il primo step è il singolio "Anakin", disponibile su tutte le ‘piattaforme digitale e gli stores.
Un pezzo prodotto dal giovane producer romano Depha che negli ultimi tempi sta lavorando a stretto contatto con Young Broda: una connection per determinare al meglio il "solco" musicalesu cui Yamba vuole insistere ed "Anakin" è una prima testimonianza.
"Anakin" è un pezzo abbastanza oscuro e intimo, dai toni invernali a cui si lega la poetica personale di Yamba che – con questo primo prodotto ufficiale – mette l’accento proprio sulla "parola" e sui contenuti; cercando di non non farsi recitantare nel territorio – oggi egemone – della trap-music. "Anakin" è legato al film Star Wars ed è un piccolo sfogo generazionale in musica, è un pezzo "severo" che non cade nell’uniformità delle canzoni dei colleghi trappers, "Anakin" è Yamba ed è il suo manifesto: "Sto per passare a quel lato, quando la paura è sottile": una frase che contiene tutto il percorso e la voglia di affermarsi ma anche la lunga strada per emergere e creare una vera e propria fans base.

E’ assolutamente evidente, in definitiva, che "Anakin" ha qualcosa che ti trasmette ed è un bel tentativo per cercare di unire il discorso tra new school molto legato ai suoni nuovi ma anche il recente passato, il rap e il suo storytelling. Yamba è pronto!

Tenetelo d’occhio: Yamba è di Roma, classe 1994, è uno dei più freschi e credibili artisti della scena trap e non solo. Tutti i suoi video autoprodotti hanno avuto centinaia di migliaia di visualizzazioni, ha recentemente aperto live-show di Sferaebbasta, Luchè e Tedua. Dopo alcuni singoli nel 2017, tra cui "Ferrarelle" e "Splash" è tempo di nuovi steps che lo porteranno durante il 2018 ad uscire con il suo primo disco ufficiale per etichetta Digital Believe.

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L’11 luglio arriva “Undercover”, nuovo singolo di Djomi con la partecipazione di CLAVER GOLD

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Se il rap ha dimenticato il suo dovere civile, ci pensano loro a ricordarglielo.

L’11 luglio arriva “Undercover, nuovo singolo di Djomi con la partecipazione di CLAVER GOLD, distribuito da Ada Music Italy e Isola degli Artisti.
Un brano che non chiede il permesso, ma occupa spazio. Politico, poetico, necessario.

Nel cuore del beat firmato da Gian Flores — teso, stratificato, senza fronzoli — “Undercover” è un manifesto mimetico: un testo che agisce “sotto copertura”, tra le pieghe dell’indifferenza quotidiana, per dare voce a chi la voce non ce l’ha.
Ma niente retorica da slogan: questo è rap militante per cervelli pensanti, non fast food da playlist.

DJOMI, classe 2002, viene da Pinarella di Cervia ma sembra uscito da un’officina lirica berlinese: scrive con la fame di chi sa che la parola può salvare, e che a volte deve ferire. Musicista, autore, performer — ha vinto Castrocaro, Area Sanremo, Critical Flow, ha studiato al CET di Mogol e al Berklee College of Music.
Ma soprattutto, ha scelto di non addomesticarsi. E “Undercover” lo dimostra riga dopo riga: “Non mi venire a parlare del vero / se scrivi sotto dettatura”.

Accanto a lui CLAVER GOLD, tra i pochi rapper italiani capaci di fare denuncia senza perdere profondità. In questo brano non fa ospitate, fa presenza scenica. Porta il suo bagaglio: lirismo, lotta, coerenza. E lo trasforma in dinamite.

Il pezzo attraversa immagini forti, riferimenti colti, dolori scomodi: dall’Iran a La Haine, da Robin Hood a Burzum, da Mogol a Abdel.
Perché sì, la musica può ancora dire qualcosa di importante — se a parlare sono voci che bruciano.

Con Undercover, Djomi e Claver Gold cercano coscienze sveglie.
Chi non si sente chiamato in causa, probabilmente fa già parte del problema.

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E, alla fine, viviamo sempre lo stesso uroboro d’amore ”comevolevasidimostrare”, il nuovo singolo di Parrelle in uscita l’11 luglio

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E, alla fine, viviamo sempre lo stesso uroboro d’amore comevolevasidimostrare, il nuovo singolo di Parrelle in uscita l’11 luglio per Luppolo Dischi e Honiro Label.

E, alla fine, viviamo sempre lo stesso uroboro d’amore comevolevasidimostrare, il nuovo singolo di Parrelle in uscita l’11 luglio per Luppolo Dischi e Honiro Label.

Chi dice ‘’si chiude una porta e si apre un portone’’ forse non ha un’idea chiara di chi c’è dall’altra parte, al di là proprio di quella porta, fatta di ricordi, sensazioni ed esperienze vissute che non riusciamo a toglierci di dosso. Giusto o no, sano o non sano, finché le emozioni diventano lo storytelling della nostra persona, rimaniamo fedeli a ciò che siamo senza veli, senza sotterfugi sociali. L’amore, in un certo senso, è l’antidoto dell’apparenza.

“comevolevasidimostrare” è una canzone che racconta l’altalena emotiva di un amore turbolento, tra malinconia, ironia e frasi che sembrano rubate da una chat mai cancellata. Un viaggio notturno tra skyline negli occhi, foto nei bagni e divani che diventano rifugi, dove il dialetto e la poesia urbana si intrecciano con naturalezza. Tra sonorità classiche, delicate e un pop fresco ed estivo, il brano cerca di dare ad un ritmo spensierato una visione nostalgica dell’amore che va, ma non se ne va mai davvero’’ – ci racconta l’artista.

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Cifra stilistica pronta ad eruttare come ”Yellowstone”, il nuovo singolo di Metho in uscita l’11 luglio per Honiro Label

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Cifra stilistica pronta ad eruttare come Yellowstone, il nuovo singolo di Metho in uscita l’11 luglio per Honiro Label. 

Hi hat sovrapposti e barre destinate a lasciare il segno: questi sono gli ingredienti principali di un vero e proprio training metrico dove non solo l’artista si conferma, ma ha anche modo evolvere i suoi contenuti, il suo canovaccio artistico tra urgenza espressiva e bisogno di dimostrare come si riesce a prendere il proprio spazio. Senza abusare di ego trip, che diventa metaforicamente una vera e propria droga, Yellowstone è self confidence, ma anche consapevolezza di dove si vuole e si può arrivare.‘’Yellowstone’’, che prende il nome dall’omonimo parco comunale americano dove si registra un’alta concentrazione vulcanica, non è solo un esercizio stilistico nato in studio con la produzione di Tenshi, tra sonorità south, ma anche un racconto di quello che sono le sostanze e di cosa possono portarci a fare, portarci ad essere, in un certo senso. Cerco di unire in chiave leggere tecnica e consapevolezza in un mix che mi soddisfa’’ – ci racconta l’artista.

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