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I KYBER CI RACCONTANO IL LORO NUOVO EP “SUPERNOVA”: “Con questo progetto ci siamo sentiti musicalmente a casa”

Il nuovo EP “SUPERNOVA” del duo Kyber, distribuito da Manipolo Dischi via Artist First, è un vero e proprio viaggio introspettivo alla scoperta (e alla ricerca) di se stessi. Un progetto che intreccia tra loro differenti mood musicali ed emotivi, tutti legati dalla narrativa stilistica caratteristica del duo.
Chi meglio di loro poteva raccontarci questo progetto? Noi di Honiro Journal li abbiamo intervistati!

Come si legge nel comunicato stampa, il progetto sottolinea come molte volte sia fondamentale intraprendere un viaggio introspettivo per riscoprirci. Che aspetto di voi vi ha fatto scoprire o riscoprire la realizzazione di questo progetto?
Questo viaggio ci ha fatto riscoprire tantissimo la capacità di leggere le situazioni dolorose e dargli un senso. Tante delle canzoni scritte negli ultimi anni derivano da momenti difficili, in due siamo riusciti a dargli una nuova lettura, diversa da quella che gli avremmo potuto dare da soli. Abbiamo capito quanto sia terapeutico entrare dentro ai momenti no, affrontare il dolore, invece di scappare cercando distrazioni. Solo entrando in questi momenti possiamo guarirne veramente.
Si legge inoltre come un altro aspetto molto importante del progetto sia la ricerca del “sentirsi a casa”. Cosa vuol dire per voi sentirsi a casa (sia a livello musicale sia, se volete, anche in generale nella vita)? In che modo sperate/credete che questo progetto possa far sentire a casa, far trovare un rifugio, a chi lo ascolta?
Sentirsi a casa musicalmente significa aver trovato il nostro sound che corrisponde in pieno a quello che vogliamo dire nelle nostre canzoni. Suoni cupi e molto spesso riverberati si legano a melodie malinconiche perché i nostri testi sono molto intimi, legati a riflessioni sulla vita. Però credo che dall’utilizzo della nostra ritmica possa trasparire quell’energia e quella grinta di chi vuole affrontare le cose, riuscire ad andare avanti e metabolizzare tutto. Per chi ci ascolta vorremmo essere come quell’amico che ti dà una pacca sulle spalle e ti dice: “Ci sono passato anche io, credimi che se ne può uscire”.
L’EP presenta due brani in italiano e due in inglese, come mai questa scelta? in che modo l’inglese vi permette di esprimervi e come invece l’italiano vi permette di costruire la narrativa dei vostri pezzi?
La scelta di usare entrambe le lingue nasce sicuramente dalle influenze. Sia io (Giacomo) che Marco siamo cresciuti ascoltando Linkin Park e Red Hot Chili Peppers e quindi il nostro primo approccio è stato in inglese. Maturando e partecipando a X Factor ci è stato consigliato di scrivere in italiano perché facendo musica in Italia è più facile che il pubblico recepisca. Però ci siamo sentiti di portare avanti tutte e due le strade a seconda di quello che ci sentiamo. È puramente una questione di pancia e sensazioni nel momento in cui ci approcciamo alla scrittura.
Voi stessi affermate come “solo dandogli una forma il dolore più grande può diventare un messaggio di speranza” qual è il messaggio di speranza più forte che volete veicolare con questo progetto? Cosa significa per voi speranza e quanto è importante, soprattutto in un periodo come quello attuale dove siamo molto abituati a vedere solo le difficoltà, solo il lato negativo delle cose?
La speranza per noi c’è anche nel momento più buio e scuro quando sembra che nulla abbia un
senso. In realtà c’è sempre una luce e questo lo abbiamo sperimentato sulla nostra pelle: tra attacchi d’ansia, crisi di panico e momenti di forte intensità emotiva. Ci siamo accorti che credere fortemente che ci sia una via di uscita, anche quando al momento non la vediamo, in un modo o nell’altro ci porterà a trovarla. Perché in fondo, secondo noi, l’essere umano ha una spinta propositiva verso la luce. Verso il bene e lo star bene.
Il concept dell’EP è espresso, oltre che con i testi, ovviamente anche tramite i suoni. Vi andrebbe di raccontarci il sound di questo progetto e le sue sfumature, le sue particolarità?
I suoni del disco nascono dalla musica che ci ha formato negli anni. Dal New Metal, al Rap, al LowFi fino alla musica elettronica. La commistione di questi generi ci ha dato questa forma musicale che è incentrata fortemente sulle chitarre e sui riverberi, soprattutto sui riverberi. Questo perché l’ampiezza sonora è una cosa che ci piace molto perché sembra che avvolga il testo. Per noi la produzione è molto importante, tanto quanto il testo, per questo cerchiamo sempre di fare in modo che le parole che utilizziamo facciano parte di un viaggio sonoro, curando ogni dettaglio. Ci sono suoni che spiegano molto meglio delle parole
Vi andrebbe di anticiparci liberamente qualcosa sui vostri obiettivi/ambizioni del futuro?
Veramente ne abbiamo solo uno: continuare a fare musica e suonare finché ne abbiamo voglia e ne sentiamo bisogno. Perché per noi la musica è un’esigenza e a volte anche una sorta di terapia. Quindi continueremo a farla, sperando sempre che ogni volta sia più in grande e meglio di quella precedente.
Solitamente prima di concludere un’intervista chiedo sempre se c’è qualcosa che non vi ho chiesto (su di voi, sulla vostra musica, su questo progetto…) che però ci terreste che i nostri lettori sapessero.
Sì, in verità ci terremo molto a dire una cosa. Il viaggio della nostra “Supernova” non è ancora
finito. Fate attenzione in questi giorni ai nostri social. Grazie per questa splendida intervista.
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Per navigare verso se stessi bisogna imbarcarsi nelle giuste ”Navi”, il nuovo singolo di Tamì, in uscita il 25 luglio

Per navigare verso se stessi bisogna imbarcarsi nelle giuste Navi, il nuovo singolo di Tamì, in uscita il 25 luglio per Honiro Label e Luppolo Dischi.
Lasciarsi andare e ricominciare da capo sono i passi più difficili da compiere: abbandonare le certezze, gli sguardi e gli affetti più vicini, come se il mondo fino a quel momento costruito, da un momento all’altro, potesse abbattersi su di noi, fino a schiacciarci completamente. Ma è proprio qui che arriva il bello: fin dove possiamo spingere noi stessi, riscoprendoci, reinventandoci e anche provando a capirci davvero, come non abbiamo mai fatto? A volte bisogna proprio rompere il filo di Arianna che lega il passato con il presente per guardare con occhi diversi il futuro.
“Navi’’ segna l’inizio di un nuovo percorso tra ricerca sonora e riscoperta della mia identità. Racconto di viaggi e di introspezione, della vita delle persone che come me si sono trovate a lasciare i propri amori e conoscenze per avventurarsi in nuove opportunità. L’essenza della canzone è proprio questa: siamo tutti uguali davanti alla malinconia; e per affrontarla serve tenacia e coraggio’’. – ci racconta l’artista.
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FUTURO, i consigli della settimana di Honiro – week #9

La nona settimana di uscite è un vero e proprio viaggio nel tempo: ognuno con la propria storia, con le proprie cicatrici, ma anche con quei ”segni propizi” che rimangono dentro di noi per sempre, che segnano il nostro FUTURO. Dunque, per porre le basi di una direzione, è necessario viaggiare dentro di sé, nel bene nel male, tra le vie più impervie e quelle più disincantate. Alla fine, non solo ne usciremo diversi (non necessariamente migliori, rimanendo a discrezione di ciascuno se sentirsi migliorati o no), bensì, consapevoli del percorso da tracciare per essere ciò che vogliamo. Protagonista della cover digitale l’esperienza di Neffa.
SANTOSUBITO/RUBIK – NEFFA
Si preannuncia una seconda parte con il consueto ‘’tocco d’arte’’ poetico e altamente descrittivo, tra tecnica surrealista e visione di scenari quotidiani decadentisti nei quali immedesimarsi e trovare l’urgenza, la libertà. Un duplice racconto che costruisce ed edifica un mondo nuovo, tra passato e futuro.
AMORE GODZILLA – ELASI, PLASTICA
Elettronica liberatoria e fresca, che teletrasporta in una dimensione guidata dalla cassa dritta e suoni estivi che esorcizzano ogni male, ogni tipologia di pensiero. Un sentimento viscerale, animale, che in maniera elegante danza sulla nostra vita.
GRANDE ANIMA – CLEMENTINO
Un lavoro maturo, completo, che raccoglie ogni frammento della ‘’grande anima’’ di Clementino, pezzo dopo pezzo, tra una versione del rap rinnovata, autoriale, e un sapiente ponte generazionale tra nuovi volti e il riferimento di uno stile intramontabile, senza tempo, che esiste e persiste.
BIRRE + ONESTA’ – SCHIUMA, 5070, DJ MS
Elettronica ed energia che comunicano in simbiosi, tra cerchi che si chiudono e infiniti spazi che si aprono davanti ai nostri occhi, liberandosi delle scorie di rapporti ed esperienze che hanno saputo a loro modo forgiarci. D’altronde, la rivoluzione più significativa è quella interiore che compone il puzzle finale.
BIRRE + ONESTA’ – SCHIUMA, 5070, DJ MS
Le brezza di una calda stagione ormai entrata nel vivo che regalano leggerezza, ma anche quel velo di malinconia che non ha effetti negativi, ma quasi risanatori. In un racconto dinamico, variopinto nel genere e nell’espressione, la fine diventa un nuovo inizio; e davanti a noi l’orizzonte è sempre più chiaro.
MARIA – BLUE27, ASIA GHERGO
Delicatezza e tatto fanno da strumento in una narrazione fresca e profonda, tra una richiesta di aiuto e l’impossibilità di poter fare quanto è in nostro potere. Tante sono le cose che non riusciamo a direzionare, ma l’intenzione rimane il punto di partenza verso un cambiamento in positivo.
AUTOSTIMA (LUNA GIBBOSA CRESCENTE) – AMA DEE (MENZIONE SPECIALE)
Ritmica e suoni mediterranei fanno da contorno ad un manifesto di forza per se stessi e con se stessi. Tra le strade impervie di una quotidianità a volte complessa da comprendere, è proprio la luce interiore a dare manforte alla propria autorealizzazione, autostima.
LOTANTO PER UN PO’ – BABELE, ZANI
Voci complementari, attente, assorte, che trovano pace l’un l’altra in un messaggio univoco: nel tragitto che ognuno di noi percorre, sono molteplici le direzioni, i cambi di programma, momenti di up e down alternati. Ma l’unica certezza che dà un senso al cammino e poterlo fare con i propri passi.
STO BENE – ASJATICA
Energia e self-confidence sono il perfetto connubio tra una conclusione che può lasciare cicatrici e segni permamenti, ma che, alla fine, diventano uno strumento propedeutico alla forza della nostra personalità, della nostra essenza; quelle che, in un modo nell’altro, ci fanno ‘’stare bene’’.
FAI PIANO – CALMO, FIL, FOOLVIHO
Ascoltare Calmo è come entrare in un film d’epoca americano, che sa sempre essere attuale, senza tempo, in un concentrato di stile e buon gusto. Le immagini nei nostri occhi scorrono veloci, senza sosta, ma, ricorda sempre: ‘’fai piano’’. Vivi poco a poco, ama in pillole per amare di più.
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IL 2 AGOSTO RITORNA STRADA CHIUSA: IL FESTIVAL DI MUSICA, ARTE ERIGENERAZIONE URBANA DEDICATO ALLA STREET CULTURE

Acquaviva delle Fonti (BA) si prepara all’edizione 2025 del festival hip-hop
gratuito organizzato da più di 100 giovani volontari pugliesi.
Il 2 Agosto ritorna Strada Chiusa e la location si conferma la stessa delle passate
edizioni, via Monteschiavo ad Acquaviva delle Fonti (BA), con tante novità e una
proposta musicale che non deludono le aspettative a cui Strada Chiusa ci ha
abituato negli anni.
L’evento promosso dall’Associazione Culturale Onda, associazione no-profit
fondata nella primavera del 2014 da un gruppo di giovani studenti e lavoratori
pugliesi, si pone una duplice ambizione: da un lato consolidare la presenza di artisti
dell’hip hop italiano e internazionale, dall’altro stimolare le esibizioni di artisti locali
coerentemente con gli obiettivi di promozione del territorio e valorizzazione delle
eccellenze di cui Strada Chiusa come festival si è sempre fatta promotore.
Nelle precedenti edizioni, tutte caratterizzate dalla fruibilità gratuita dell’evento,
Strada Chiusa ha ospitato oltre 50 artisti nazionali e internazionali, coinvolgendo
più di 50mila partecipanti e investendo senza scopo di lucro oltre 240.000 euro
nell’evento; particolare menzione merita la campagna di crowfunding dell’edizione
2023, finalizzata alla raccolta fondi per la ricerca contro il cancro in collaborazione
con l’AIRC, attraverso la quale l’Associazione Onda ha avuto la possibilità di
finanziare una borsa di studio per una giovane ricercatrice.
Per l’edizione 2025 si torna oltreoceano con gli Onyx, gruppo hip-hop del Queens
(New York), formatosi nel 1988 e già ospite di Strada Chiusa nel 2016, in quella che
fino ad oggi probabilmente è stata l’edizione più esplosiva; ma non è finita qui,
perché Strada Chiusa 2025 raddoppia la proposta di ospiti internazionali, una novità
assoluta per il festival. Il secondo nome internazionale proposto è quello dei Dope
D.O.D., gruppo musicale hip-hop olandese fondato nel 2006, che porterà sul palco di
Strada Chiusa il suo hardcore rap, caratterizzato da sonorità dubstep e drum and
base. Ad integrare la proposta di artisti internazionali ci sarà Junk, che con i suoi live
carichi di energia porterà la scena hip-hop di Vancouver ad Acquaviva delle Fonti.
La line-up è ulteriormente arricchita dalla presenza dei Cor Veleno, storico gruppo
rap della capitale, e dalla semifinale regionale di Tecniche Perfette, manifestazione
nazionale di freestyle ideata e magistralmente coordinata da Mastafive. A
completare la proposta musicale di Strada Chiusa ci sarà Ellie Cottino, rapper
torinese classe ’98 accompagnata da Sista Sofy, e dai No Fang, gruppo nato tra il
Gargano e l’Emilia-Romagna.
L’intero evento sarà presentato da Extra Polo, il membro dello storico gruppo de La
Famiglia, ormai di casa sul palco di Acquaviva delle Fonti.
Oltre al concerto, il festival Strada Chiusa come di consueto si estenderà per tutto
l’arco della giornata con le diverse attività previste, tra cui esibizioni di writers,
skate, tornei di basket, contest di break-dance e freestyle, attività per bambini
e area streetfood. Chi conosce l’anima di Strada Chiusa sa bene che la musica,
seppur assoluta protagonista, non è l’unica forma di espressione proposta nell’arco
della giornata: le diverse attività previste rappresentano infatti anche i riflessi sociali,
culturali e concettuali della cultura hip-hop che animano il festival, e si pongono
l’intento di proiettare tali riflessi su tutti gli aspetti organizzativi dell’evento.
Manifestazioni sportive, artistiche ed enogastronomiche sono quindi interpretate in
chiave “Street” e prendono coerentemente vita in una location urbana, a libera e
gratuita fruizione di tutti. Per quanto riguarda le arti visive, una task force di writers
provenienti da tutta Italia si esibiranno trasformando il muro di cinta del blocco
ferroviario nel corridoio d’arte rinnovato ormai di anno in anno.
Un’ ampia area dell’evento sarà dedicata al food, grazie alla presenza di stand
gastronomici con specialità di ogni genere, con la formula “Street Food”, ovvero
produzione e consumo direttamente in strada.
L’attesa è quindi alle stelle in vista del 2 Agosto per Strada Chiusa, festival la cui
partecipazione è completamente gratuita, e diventato ormai un must delle
manifestazioni hip-hop dell’estate pugliese.
L’appuntamento è a Via di Monteschiavo, Acquaviva delle Fonti, per un evento che
si prospetta essere da non perdere.

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