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Emis Killa inarrestabile, fuori “Keta Music Vol. 3”

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Esce oggi il nuovo mixtape di Emis Killa, “Keta Music Vol. 3”, il terzo capitolo della saga cult che ha segnato alcune delle tappe principali della carriera del rapper, dagli esordi ad oggi. 

Il mixtape, a cui hanno lavorato fianco a fianco di Emis Killa alcuni dei produttori più apprezzati della scena rap attuale, è composto da undici tracce, con la partecipazione di esponenti della scena urban-rap come J LordLazzaRose VillainMadameGemitaizJake La FuriaMonteneroRollzRoisMeraNot Good e Massimo Pericolo

Keta Music vol. 3” segue la strada tracciata dai due lavori precedenti, “Keta Music“, opera prima di Emis Killa, pubblicato nel 2009, e “Keta Music vol. 2“, uscito nel 2015. La saga di “Keta Music“, in cui l’artista mostra da sempre il suo lato più crudo, è stata fin dagli esordi uno dei segnali più forti del cambiamento nel mondo del rap e dell’hip hop nei primi anni ’10, contribuendo a segnare l’inizio di una nuova generazione di rapper. Grazie a questi progetti discografici, divenuti una fonte d’ispirazione a cui molti hanno attinto, Emis Killa ha reso il mixtape un prodotto mainstream, accessibile a tutti e apprezzabile dal grande pubblico. 

Tracklist di “Keta Music vol. 3

  1. Qualche sasso, prod. 2P
  2. No police no problem feat. J Lord, prod. 2nd Roof
  3. Morto di fame feat. Lazza, prod. Dj Shocca
  4. Psyco feat. Rose Villain, prod. Andry the Hitmaker
  5. Notte gialla feat. Madame, prod. Lazza
  6. Jam Session feat. Gemitaiz, prod. Dj Shocca
  7. I soldi degli altri feat. Jake La Furia & Montenero, prod. MACE&Swan
  8. Street movie feat. Jake La Furia & RollzRois, prod. Big Joe
  9. Piede in strada feat. Mera, prod. MACE
  10. Giovani eroi feat. Not Good, prod. 2nd Roof
  11. Nel male e nel bene feat. Massimo Pericolo, prod. 2nd Roof

La cover di “Keta Music vol. 3” replica un celebre scatto di Mike Tyson con la sua tigre bianca del Bengala Kenya, che ha vissuto con il pugile per più di 16 anni. 

In occasione dell’uscita di “Keta Music Vol. 3” è stato pubblicato un documentario sulla realizzazione del mixtape, al quale hanno preso parte tutte le persone coinvolte nel progetto, dai featuring ai produttori che ci hanno lavorato. Scritto da Emis Killa e Marta Blumi Tripodi, nel video sono presenti lo stesso Emis Killa e immagini di archivio risalenti ai suoi primi anni di carriera.

Aspettando “Keta Music Vol. 3”, mercoledì 21 luglio è uscito un brano inedito di Emis Killa per il nuovo episodio di Red Bull 64 Bars. L’artista, con rime taglienti e dirette tipiche del suo stile, rappa per l’occasione sulla base strumentale creata dai 2nd Roof

Emis Killa torna con un progetto solista dopo il successo dell’album “17” con Jake la Furia, uscito a settembre 2020, certificato disco di platino, e completato dal repack “17 – Dark Edition“, pubblicato il 26 febbraio 2021. 

Emis Killa

Emis Killa, pseudonimo di Emiliano Rudolf Giambelli, classe 1989, nel 2007 partecipa al concorso “Tecniche Perfette”, dove vince il titolo di campione italiano di freestyle. Inizia a pubblicare i primi lavori, “Keta Music” (2009), “Champagne e spine” (2010) e “The Flow Clocker Vol. 1” (2011).

Nel 2011 pubblica il disco “L’erba cattiva”, e il singolo “Parole di ghiaccio”, vince il “Best Italian Act” agli Mtv Europe Music Awards e il “Best New Artist” agli Mtv Hip Hop Awards. Nel 2013 esce l’album “Mercurio” che include la hit estiva “Maracanã”. È protagonista di uno degli eventi hip hop più noti al mondo, tutt’oggi l’unico italiano ad avervi partecipato, i Bet Hip Hop Awards.

Dal 2013 al 2016 conduce “One Two One Two” su Radio Deejay e “Goal Deejay” su Sky. Nel 2015 conduce gli Mtv Awards e pubblica “Keta Music Vol. 2”. Nel 2016 è tra i giudici della quarta edizione di The Voice e a fine anno pubblica “Terza Stagione”.

A fine 2017 esce “Linda”. Nell’estate del 2018 pubblica la hit radiofonica “Rollercoaster” e successivamente il singolo “Fuoco e benzina”, entrambi inclusi nell’album “Supereroe” a cui segue “Supereroe – Bat Edition”, anticipato da “Tijuana”. A giugno 2020 ha condotto “YO! Mtv Raps” la versione italiana del leggendario programma di MTV USA interamente dedicato alla musica rap.

Nello stesso anno firma con Sony Music Entertainment e il 18 settembre pubblica l’album “17” con Jake La Furia, certificato disco di platino e anticipato dal singolo “Malandrino”, certificato disco d’oro. Il 26 febbraio 2021 esce il repack dell’album “17 – Dark edition”. 

Avete già ascoltato “Keta Music Vol. 3”? Quale pezzo state preferendo?

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Lord J racconta Su Sennori – intervista

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Qualche giorno fa è uscito il disco di un rapper Sardo davvero interessante: Lord J. Per l’occasione, che è stata esattamente nel “giorno della sardegna”, abbiamo pensato di fare qualche domanda su “Su Sennori”.

Su Sennori, con un tappeto sonoro tipicamente rap, miscela il boom bap classico a drill, trap e contaminazioni folk dando vita a un prodotto cross over moderno e originale.
Tutti i brani sono eseguiti completamente in lingua Sarda (per lo più nella variante Campidanese), una delle caratteristiche principali di Lord J, e tutti i brani, oltre a essere stati mixati da Squarta (Cor Veleno) al Rugbeats Studio, sono stati arricchiti da strumenti Sardi suonati dal vivo.

Partiamo da te: come ti sei avvicinato alla musica e al rap? Come hai iniziato a scrivere?

Mi sono avvicinato al rap da bambino nei primi anni 2000 riscoprendo grazie ai miei cugini più grandi rappers come 2Pac e tanti altri big americani rimanendone rapito.
Ho iniziato a scrivere per caso, per divertimento ma ho capito che era una delle maniere più efficaci che avevo per esprimermi non essendo una persona esageratamente loquace ma con tante cose da dire.

Su Sennori è il tuo primo Ep o hai già pubblicato altro in passato?

Ho pubblicato un po’ di brani negli ultimi 10 anni, ma sempre di rado e con sonorità spesso diverse, quello che un po’ li legava è che spesso c’era qualche riferimento alla Sardegna, ma quando ho capito che mi piaceva particolarmente fare rap in Sardo ho sbloccato totalmente la vena creativa.

Tempo fa hai pubblicato il singolo Su Sennori e Faulas. Come mai proprio questi due brani per anticipare il disco?

Rispettivamente uno è il primo brano dell’ep e uno è il brano di chiusura.
Con Su Sennori mi presento e parlo di cosa ho fatto con la musica negli ultimi due anni, riprendendo le sonorità che mi si addicono di più.
Con Faulas chiudo il disco con i cori Sardi e questo brano che è una dedica d’amore alla Sardegna.

Mi dici qualcosa in più sul titolo del disco? Cosa vuol dire e cosa dice del disco stesso?

“Su Sennori” sarei io, il mio nome d’arte in Sardo.
Ma come dico nel brano omonimo, sono quel signore che vuole parlare dell’isola e che gli antenati hanno creato per fare la guerra/rivoluzione per questa terra.

Considerata la qualità del prodotto, come mai la scelta di pubblicare un ep e non un vero disco?

Ti ringrazio innanzitutto. Preferisco fare piccoli step, vorrei che la gente capisse il più possibile quello che abbiamo realizzato e il perché soffermandosi bene sul motivo e le sonorità di questi brani.

Hai in programma qualche data per la presentazione di Su Sennori?

Sì per ora abbiamo 4 date confermate:

02/05 a Mogoro (OR)
03/05 a Pula
05/05 a Sant’Antioco (dove sarò accompagnato da strumentisti)
30/08 a Porto Ferro (SS)

Quali credi che siano i punti di forza di un disco come questo?

Sicuramente il fatto che si distingue da molti prodotti che escono oggi.
È un lavoro coraggioso, ma molto differente da quello che c’è in giro.
Oltre il fatto che è curato sotto molti punti di vista, a livello di suono, avendo una buona qualità e avendo tanti strumenti suonati dal vivo oltre che dei featuring prestanti, e a livello di immaginario perché si lascia poco spazio alla fantasia mostrando tanto della nostra cultura.

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“Scelti”, il nuovo singolo di SOLOSOPHIA, disponibile dal prossimo venerdì 25 aprile

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Ci sono brani che si ascoltano e altri che si sentono sulla pelle, come un brivido improvviso nella notte. “Scelti”il nuovo singolo di SOLOSOPHIA – disponibile dal prossimo venerdì 25 aprile e distribuito da Ada Music Italy – è uno di questi.

Un graffio di blues, il battito incessante del rock e una voce che scivola tra le fiamme della passione, bruciando ogni esitazione. Un urlo nel silenzio, un viaggio in bilico tra il desiderio e l’orgoglio, tra fari spenti e anime accese.

Nel buio della distanza, mentre “gli altri sono spenti”, SOLOSOPHIA accende una scintilla: le chitarre di Tatiana Monteriù tagliano l’aria come lampi elettrici, la batteria di Rocco Pontillo pulsa come un cuore in fuga, mentre Gaetano Mazzitelli tesse le fondamenta con il basso e una produzione che fa vibrare ogni emozione. Il tocco di Sergio Buraggi completa questo quadro sonoro potente e senza filtri.

“Scelti” è un vero e proprio urlo nel silenzio: ci siamo ritrovati e poi ripersi, nascosti dall’orgoglio dietro alle canzoni”. Il brano parla di connessioni che sfidano il tempo, di fiamme che non si spengono, di amori e sogni che restano anche quando tutto il resto si dissolve. SOLOSOPHIA canta con una voce che non chiede permesso, che travolge e lascia il segno.

Già protagonista di esperienze internazionali, dall’Isle of Wight Festival al palco con Elisa, SOLOSOPHIA ha costruito un percorso in cui ogni nota è vissuta fino in fondo. Nel 2019 ha conquistato il pubblico di The Voice of Italy, portando sul palco la sua personalità unica e il suo timbro inconfondibile. Nel settembre 2024, la sua voce ha risuonato ancora più forte aprendo i concerti dei Tiromancino a Cagliari e Calangianus, dove ha duettato con Federico Zampaglione, confermando la sua capacità di emozionare e coinvolgere. Dopo il suo primo album “Anima Viola”, nel 2025 torna nuovamente a scolpire la sua identità musicale con un mix di energia cruda e profondità emotiva.

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Dj Exy racconta Cronache De Roma – Intervista

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Dj Exy, producer e dj romano attivo da anni nella scena e nei locali capitolini, pubblica il suo primo producer album ufficiale e lo fa unendo la nuova e la vecchia scena ma in un progetto ambizioso che vedrà un disco e un documentario raccontare la Roma Hip Hop.

“Cronache De Roma” è un progetto visionario che punta a celebrare l’identità musicale della capitale.

Fra le voci del disco troviamo DJ Stile e DJ Baro, leggende dei Colle der Fomento, Danno (Colle der Fomento), Suarez (Gente di Borgata), Fetz Darko (Giuda Fellas), Mystic One (TruceKlan), Grezzo Esselover, Metal Carter (TruceBoys), il promettente Numi, Zinghero (TruceKlan), Benetti DC, figura storica della scena romana, Spampy, Sgravo e Wiser (Dead Poets), Lord Madness, Denay (Scimmie del Deserto), Er Drago, William Pascal (Do Your Thang) e i fratelli emergenti Yamba e Black Damo. Insieme a questi artisti sono presenti anche le preziose collaborazioni agli scratch di DJ Ceffo (Brokenspeakers), DJ Kimo (TruceBoys) e DJ Snifta (Roma Underground).

Questo album è un omaggio alla cultura hip hop e rappresenta un viaggio che punta a raccontare il “vero suono di Roma”, restituendo autenticità e potenza alle diverse anime dell’hip-hop locale.

Cronache De Roma. Partiamo dal perché hai deciso di pubblicare un disco come questo?

L’idea era di far sentire a tutta Italia la sonorità del Rap Romano e per fare questo dovevo cercare un sound che racchiudesse almeno un po’ di storia di Roma.
Il rap romano ha una storia bella lunga e credo che un qualcosa del genere mancasse da un bel po’ di anni.
Volevo racchiudere a modo mio un pezzo di storia da far sentire alle generazioni di oggi, per far capire da dove siamo partiti, e cos’è Roma.
Ho cercato di racchiudere come in una fotografia un determinato tipo di artisti e di beat. Per lasciare quel velo anni 90 e trasmettere quello che quegli anni hanno trasmesso a me.
Tutto questo è nata anche grazie all’aiuto del mio amico Fetz Darko, che mi ha aiutato a creare e riprendere legami con molti artisti della scena che non vedevo da molti anni.

A proposito di questo … del riprendere i legami. Se non sbaglio sei sparito per un periodo. Cosa ti ha spinto a tornare?

Mi sono sempre chiesto, fin da piccolo, quale sarebbe stato il mio futuro. Ho sempre fatto tanti lavori, fin da quando avevo 13 anni. Ho percorso molte strade, sia giuste che sbagliate. E come tanti, ho fatto errori e cose belle che non mi dimenticherò mai. Ma quando penso a cosa vorrei fare, a cosa mi rende felice, penso che l’unica cosa che mi faccia svegliare la mattina con il sorriso, e la voglia di fare musica. Sono tornato per questo.

Tornando al disco, quali sono le sonorità che possiamo trovare?

Il disco è classico, ma con occhio di riguardo alle sonorità più attuali. Sono cresciuto con la musica Rock e per me ha molta influenza sul fattore produttivo.
Ma nello stesso tempo la musica di Dj Premier, Lord of Underground, Vinnie Paz e molti alti hanno davvero influito.
Infatti, si possono notare questo tipo di influenze. Ho cercato di mescolare un pò tutto il mio bagaglio artistico cercando di dare molta grinta sulle batterie e renderle molto aggressive, proprio come negli anni ’90.

Al disco come hai lavorato?

Ho inviato ai vari artisti i beat e poi abbiamo registrato le voci al Fat Studio di Matteo, un grandissimo amico che mi ha aiutato molto nel lavoro di questo disco. Una volta finita la registrazione della voce, abbiamo fatto un arrangiamento del beat e delle varie modifiche per far mescolare meglio il tutto.
Nell’intro e nel pezzo Cronache de Roma, ho collaborato nell’arrangiamento insieme a Fabio Garzia, in arte Mustrow, che ha fatto un lavoro eccezionale sulle chitarre e sulla parte di basso.
Poi una volta finito, si passava alla parte finale dove lo studio missava e masterizzava il tutto ad hoc.
Questa è stata la parte artistica del disco, ma oltre a questo il lavoro più grosso, è stato anche rendere a proprio agio ogni rapper e cercare di avere il massimo da ogni singolo pezzo.
Una grande mano mi è stata data dalla SelfMade che ha creduto fin dall’inizio al progetto e che mi ha aiutato sia nelle realizzazioni delle registrazioni, sia nella parte organizzativa dei brani.

Ci sono dei pezzi a cui sei particolarmente legato in Cronache De Roma?

Pezzi a cui sono più legato, a dire la verità, non ci sono. Li reputo tutti e 12 dei capolavori.
Potrei dirti che sognavo un intro così da non si sa quanti anni e sapere che è stato realizzato da due dj che ammiro e con cui sono cresciuto mi fa venire i brividi.
Dj Stile e Dj Baro hanno realizzato un intro spettacolare, hanno usato molte voci dei miglior rapper di Roma, facendo degli scratch spettacolari. Senza parlare di Dj Snifra, Dj Ceffo e Dj Kimo, tre pilastri del Djing Romano.
La capacità di tutti i rapper a incastrare rime e rendere ogni traccia unica, mi ha fatto innamorare di tutto il disco, senza nessuna traccia a cui sono particolarmente legato. Sono legato semplicemente a tutto il disco.

Quale differenza pensi possa fare un disco come questo nell’Hip Hop Italiano?

Io spero sempre che un disco del genere possa far avvicinare le nuove generazioni ad un tipo di Hip Hop Underground. La mia speranza è di creare una specie di saga, dove il nuovo si mette a confronto con il più vecchio, facendo vedere le varie sfaccettature di diverse generazioni.

Spoiler. Mi hanno detto che uscirà anche un documentario … mi dici qualcosa in più?

Si abbiamo girato un documentario curato da Alessio Coltella un ragazzo che mi ha dato una grande mano e mi ha aiutato in tutto questo progetto intervistando tutti gli artisti del disco, facendoli parlare di se e di come si sono avvicinati all’Hip Hop.
Volevo dare un volto al disco e non solo la musica. Questi artisti hanno tanto da insegnarci. Era doveroso farli scrivere attraverso le rime, ma anche farli parlare.

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