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Kime si racconta ad Honiro Journal: da Città di Castello al sogno più grande

Alessio Nulli, in arte Kime classe 94, da Città di Castello in provincia di Perugia. Pubblica ad agosto 2017 su youtube il mixtape ANTILA. Il titolo, è l anagramma di “la Tina” quartiere natale del Rapper, dove racconta le sue esperienze e prova a descrivere il suo ambiente; successivamente distribuito in parte nei digital stores, riscuotendo un discreto successo locale.Dopo il progetto Antila, riesce, insieme alla sua crew “Nuove Fameeye” ad esibirsi live in Umbria e in parte in Toscana, organizzando eventi hip hop sul territorio.
Nel 2017 conosce il beatmaker Bryan Terranova con il quale apre uno studio nel suo quartiere e dedicano tempo, lavoro per la scena di giovanissimi locale. Insieme pubblicano “Zizzania”, lyric video, e poi “KINTSUGI” album completamente autoprodotto, con sonorità USA, e testi malinconici. Subito dopo esce “Freddie” con sonoritá sempre sperimentali ma comunque piú mature.
Nel 2019 conosce Valerio Cardone in arte Master Enjoy, e insieme fondano Microsolchi. Kime partecipa attivamente alle produzioni dell’etichetta, in qualità di fonico e artista. Dopo “chenesai” di Master Enjoy, “Microsolchi” pubblica “Bastard” il nuovo singolo di KIME, che stavolta propone sonorita figlie dei club e strumentale dai risvolti minimali. Questa volta il sound é nettamente diverso ed energico e l’artista realizza con la sua voce l’ambiente ideale per questa nuova composizione.
Ed ecco cosa ha raccontato a noi di Honiro Journal.

È evidente quanto tu sia estremamente legato al tuo quartiere d’origine: ce lo racconti?
La mia non è una grande città, siamo 40000 mila abitanti, sono pochi i coetanei che sono rimasti qua e siamo male collegati ai grandi centri. La vedo un po’ come una metafora sul pensiero comune, tipico delle piccole realtà. La Tina racchiude per me una particolare energia, in un ambiente cosí piccolo il distacco fra le villette degli imprenditori locali e i palazzoni é veramente minima e tanti sono gli stimoli che capto in questa realtá. Queste convivono, ed è questo che racconto: ho cercato di trovare ispirazione nei personaggi e nelle vicende del mio quartiere, rimanendo affascinato dalla quantità di arte e artisti di ogni genere sia di ieri che di oggi. Ho cercato di esprimere questo mondo attraverso la scrittura e liberarlo attraverso la musica per poi pubblicare un mixtape nel 2017 che prese il nome di ANTILA anagramma di La Tina, nome del quartiere.

Come mai hai scelto il nome d’arte “Kime”?
A 17 anni mi sono approcciato al microfono e scelto il nome di “Kimera” con la pretesa di poter essere un mix di tante influenze musicali e artistiche che credevo di poterle accomunare in un unico stile di scrittura. Col passare del tempo, in giro hanno cominciato a chiamarmi Kime e la prima pubblicazione fu proprio sotto questo alias. Mi piaceva. Mi piace.

Arriviamo l’ultimo singolo, “Bastard”, un titolo bello forte…
Mi stimola tantissimo la ricerca del titolo di un progetto. Ho sempre cercato di non legarmi mai esclusivamente ad un genere musicale preciso, di uscire dagli schemi tradizionali, di non sentirmi legato: Sono artisticamente un Bastardo. A volte è proprio un po’ di egoismo che può aiutarci ad affrontare i nostri problemi, un atteggiamento più convinto di sé, che può apparire come un difetto.
Anche il video ufficiale rispecchia a pieno il mood della canzone: c’è stato un ampio confronto con il regista?
La regia del video è stata affidata a Wolflow Productions, composta da Joschiua Viscovo e Cesar Gomez, anche loro membri della crew, anche loro musicisti, oltre che video maker. Per questo è stato facile spiegare i concetti che stanno dietro “Bastard” e procedere alla realizzazione dello storyboard con il supporto anche di Luca procelli, altro membro del collettivo. Avevamo una parola d ordine: originalità. Abbiamo pensato a cosa potesse essere d’impatto evitando scene già viste, sfruttando la “carta bianca” che ci dava il brano. 4 giorni di riprese e un lungo periodo di montaggio hanno portato alla pubblicazione del video il 21 Ottobre.
Ultima curiosità: cos’è Microloschi?
Microsolchi è la nuova label nata ad Antila che vede me e @masterenjoy a valorizzare le giuste sonorità e la musica fatta col cuore. Valerio l’ho conosciuto al bar, relativamente da poco, ma abbiamo subito iniziato a lavorare insieme. Il primo brano distribuito da Microsolchi è stato appunto “Chenesai” che mi ha coinvolto nella registrazione e in parte nel mixaggio. Ho avuto pure la fortuna di lavorare con @pietro_moko_allegrini e @luigi_d_lewis_di_filippo all’interno di @lrsfactory studio che ha curato il Master di “BASTARD”. Il video, le foto e tutto il materiale visivo è stato curato da me e da @wolflowproductions

Siamo ai saluti. Quali sono i prossimi step di Kime?
Ci sono ben due cose che mi terranno molto impegnato: la prima, proseguire ciò che ho iniziato con Bastard. L’altra è spingere gli artisti locali in cui credo, curandone i mix e i master offrendo a loro la mia minima esperienza nella scrittura e nella registrazione.
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Il racconto di una corsa affannosa verso la tanta agognata ”Calma”, il nuovo brano di Alessandro, in uscita il 13 giugno

Il racconto di una corsa affannosa verso la tanta agognata Calma, il nuovo brano di Alessandro, in uscita il 13 giugno per Honiro Label.
Come scriveva il buon Pascal, il divertissement ci distrae dalla fatica di vivere il mondo, dalla noia asfissiante e da quelle domande che sanno inglobare i pensieri in una matrioska infinita e spesso fuorviante. Quindi, da qui nasce il desiderio di rimanere dentro la frenesia, che, allo stesso tempo, logora ogni parte della nostra anima. Tra sonorità pop e folk, l’artista compie un delicato viaggio di crescita in cui non si cerca necessariamente una soluzione del paradosso, ma di trovare nella baraonda uno spiraglio di serenità.‘’Ho scritto ‘’Calma’’ volendo comunicare il mio bisogno di essere sempre attivo, fare qualcosa, tenere la mente e il corpo mai fermi, perché anche un breve momento di nulla porta la mia testa a fare pensieri infiniti in loop, che non finiscono mai. Però, allo stesso tempo, vorrei respirare. Vivo dentro un paradosso dal quale non riesco ad uscire, dove rimango con lo stesso caos da cui vorrei scappare’’ – ci racconta l’artista.
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Sognando ad occhi aperti con tanta voglia di futuro e ”zero ore di sonno”, il primo EP di sedici, in uscita il 13 giugno

Sognando ad occhi aperti con tanta voglia di futuro e zero ore di sonno, il primo EP di sedici, in uscita il 13 giugno per Honiro Label e Luppolo Dischi.
Un percorso che non è mai a senso unico, tra la vita di tutti i giorni che teletrasporta le nostre emozioni da un estremo all’altro e il desiderio di andare oltre, immedesimarsi in un dopo che ancora non vediamo, ma che ci spinge sempre a migliorarci, a crescere. Con atmosfere teen pop e una penna marcatamente gen z, sedici riesce a mettere a nudo non solo le sfide che si affrontano nel ‘’diventare grandi’’, ma anche quell’energia che riesce a rendere ogni esperienza unica nel suo genere, che dà la forza di conquistare il mondo.
““0 ore di sonno” è il manifesto della mia età, del mio stile di vita, e della mia musica. Giorni che si mescolano alle notti, ore passate a scrivere canzoni, a vivere, a rincorrere emozioni. Alla mia età ci sono giorni in cui non si dorme, e altri in cui si dorme di giorno per recuperare, perché la notte è troppo piena di idee, pensieri, storie da raccontare. Da una parte racconto l’ansia del futuro, dall’altra la voglia di prendersi il mondo. Abbiamo tutto il tempo e il dovere di farlo. – ci racconta l’artista.
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FUTURO, i consigli della settimana di Honiro – week #3

La terza settimana di uscite ci fa vivere con occhi diversi il passato, ma anche l’idea di FUTURO che abbiamo, che si può costruire solo attraverso la consapevolezza e la sicurezza di un presente a noi vicino, a noi affine. Infatti, è importante seguire la propria bussola, a prescindere dalla possibilità o no, a volte, di perdere la direzione. Protagonista della nuova cover digitale è l’iconica Clamö.
BANG BANG – CLAMÖ
Una poesia elettronica che vivifica e rincuora, tra suoni cupi e il tentativo di ricomporre i cocci di ciò che ci ha lacerato e che, allo stesso tempo, ci ha reso consapevoli della nostra forza e della nostra direzione. Alla fine, cambiando gli occhi con cui ci guardiamo, cambia anche il modo in cui vediamo il mondo.
LA LINGUA – GENERIC ANIMAL
Narrazione e poetica oniriche che hanno sempre contraddistinto l’artista e che ci trasportano nella semplice necessità non tanto di trovarsi, ma di cercarsi tra le sterpaglie e fiori germogliati, non avendo paura di tagliarsi ‘’la lingua sulla lama del temperino’’.
RICORDO NOSTALGIA – LYSA
Sonorità internazionali tra speranza e nostalgia, tra voglia di prendersi il mondo e paura di rimanerne succube. Ma, finché il cuore saprà mantenere il suo ritmo e i nostri sogni sapranno resistere alle intemperie del caos, il contrasto dei sentimenti è un solo passaggio e l’amore una salvezza.
SUPERMACCHINA – GIOVEDI’
Un sound dinamico come la vita nel periodo più prolifico, quello della giovinezza, tra libertà e costruzione di se stessi. La velocità può bruciare, ma può anche scatenare una ‘’tensione proattiva’’ che mantiene stabilmente ‘’sul pezzo’’ ogni parte di noi. Un’affascinante ode alla forza di volontà e al potere del desiderio.
AMORI DISPERTI – MICHELLE
Delicatezza e disincanto in un soffio sentimentale a metà tra la ricerca estrema dell’impatto emotivo e la necessità, a volte, di liberarsi ed essere altro, essere altrove. Non mescolarsi troppo al dolore è la chiave di volta, ma, in realtà, bisogna saperlo vivere per affrontarlo.
DISCO ESTATE – CROOKERS, PHRA, DWARF
Sperimentazione ed eleganza in una ricerca musicale di alto livello, che, in termini sonori, ci fa vedere con occhi (o meglio orecchie) diversi la ‘’disco estate’’. Battere il piede, scuotere la testa e lasciarsi attraversare dal minimalismo e dal buon gusto.
ANIMALI DI PEZZA – MISSEY
Si aggiunge all’opera La ricompensa della mangusta un’altra perla, un’altra poesia musicale e testuale, dove non esiste il concetto di ricordo né di proiezione al dopo, ma di ‘’eterno presente’’ da vivere come un’esperienza unica che si mescola all’arte della natura, pascolando tra la volontà e le idee.
JOE CASSANO TRIBUTE – SKT
Quando passato e presente si incontrano in un bilinguismo all’avanguardia e la creatività contraddistingue un progetto unico nella sua espressione e che lo rende accattivante, d’impatto. Un tributo al rap e ad una figura iconica dell’underground che diventa, allo stesso tempo, esercizio di stile.
VECCHIA SCUOLA – GIUSE THE LIZIA
Un pop attuale ed energico, che sa di frenesia quanto di malinconia. Qualcuno scrisse che l’estate è una sorta di promessa, come ciò che proviamo dentro di noi, diventando parole, gesti, arte, nella sofferenza e nell’entusiasmo. Dunque, anche quel male d’amore può far bene.
ALBERTA – VALUCRE
Elettro-disco che non solo fa ballare, ma che riesce a portare in un’altra dimensione i pensieri, tra self confidence ed evasione da quelle ansie e preoccupazioni che affligono i giudizi degli altri e il mondo che ci circonda. D’altronde, comunque vada, ‘’Alberta is a bad girl’’ e con stile.
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