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Mc Mike: “La gavetta è stata fondamentale per la mia crescita” leggi l’intervista

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Michele Sadek in arte Mc Mike, nasce a brescia il 2/2/1992 da genitori egiziani, già all’età di 5/6 anni istintivamente comincia a sperimentare le sue prime composizioni di testi musicali. All’età di 13/ 14 anni inizia a scrivere testi rap,da lì comincia ad appassionarsi al genere , si appassiona ascoltando i dischi del mainstream americano di quel periodo (2005/2006 ) per poi passare all’ascolto del rap italiano, una delle influenze artistiche più rilevanti è stata quella di Bassi Maestro. Dopo 4 o 5 anni di allenamento nella scrittura dei testi esce nel 2011 il primo mixtape con la Zetaerre crew e nel Gennaio del 2013 esce il secondo volume.

Nel 2014 esce il suo primo progetto da solista ” De puta Madre Mixtape” con varie collaborazioni del progetto 3000 (collettivo che comprende vari rapper e produttori della scena locale , nato nel settembre del 2013 che integra anche la zetaerre crew). Sia con Zetaerre che con il progetto 3000 riesce a suonare in apertura a tanti artisti di rilevanza nazionale come Mezzosangue, Johhny Marsiglia, Kiave, Kaos one , Colle der fomento, Salmo. Per quanto riguarda la composizione dei testi si contraddistingue con la capacità tecnica di accostamento delle parole tale da dare una ritmica molto veloce e originale, con la ricerca del linguaggio e col contenuto delle canzoni. Attualmente prende ispirazione dalle sonorità del gangsta rap americano di artisti come Meek Mill, 2chainz, Drake.

Nell’aprile del 2016 è uscito il disco del progetto 3000.
Il primo marzo 2017 è uscito “Strano Equilibrio” il suo primo disco ufficiale.

Lo abbiamo contattato per parlare del suo nuovo singolo, “Man On Fire”, e di molte altre cose, buona lettura!

Ciao Mc Mike, benvenuto, presentati ai lettori di Honiro Journal
Ciao a tutti, sono Mike,sono di Brescia, ho origini egiziane, faccio rap da quando ero un ragazzino, e spero di avere la stessa voglia e e la stessa fame per almeno altri 30 anni.

Partiamo da lontano, hai già all’attivo 3 mixtape, 1 disco ufficiale e svariati palchi. Quanto è stato importante fare la gavetta nel tuo percorso?
La gavetta è stata fondamentale, soprattutto per la mia crescita personale, credo che sarà uno dei prerequisiti più importanti per riuscire a gestire al meglio quello che ho in testa di realizzare, nel momento in cui riuscirò a farlo, me lo auguro.

Dal tuo ultimo album ufficiale “Strano Equilibrio” sono estratti ben 6 singoli, una scelta per certi versi impopolare… “Man On FIre” con Ares Adami e Protego è l’ultimo in ordine temporale, come è nata la collaborazione con loro?
Nel momento in cui ho scelto di fare il disco era più per una necessità personale, mi sembrava giusto dopo 10 anni di percorso uscire con qualcosa di serio, ero comunque consapevole del fatto che non avevo ancora un pubblico così ampio da poterlo diffondere su ampia scala, ho scelto quindi di fare tanti singoli per dargli la giusta visibilità , questo mi ha permesso di prendermi del tempo per capire che direzione prendere con la mia musica, sto cercando la chiave d’accesso per rendere virale quello che sto facendo. Ares Adami lo conosco da parecchi anni,lo stimo molto artisticamente e credo che sia uno degli artisti più forti dell’underground italiano, appena ho ascoltato il beat ho pensato che calzasse a pennello con il suo stile e l’ho contattato, per quanto riguarda Protego l’ho conosciuto circa 2 anni fa in una conferenza musicale, l’ho sentito in live e mi ha colpito subito, cosa che non succede spesso, siamo rimasti in contatto e ha fatto un ritornello di tutto rispetto, sono molto contento del risultato finale.

Dal tuo album è passato oltre un anno, cosa bolle in pentola?
Sto lavorando ai pezzi nuovi con Bosca e il suo team, nel 2014 è uscito il mio primo mixtape da solista “De Puta Madre Mixtape”, sto lavorando al secondo volume, sarà anticipato da dei singoli che usciranno a breve.

Qual è la collaborazione che vorresti nel tuo prossimo album?
Emis Killa, sa stare sul beat come pochi in italia, è uno dei miei preferiti.

I prossimi appuntamenti con Mc Mike?
In questo ultimi mesi mi sono concentrato sulla produzione e ho avuto un periodo di stop per quanto riguarda i live, ho tanta voglia di tornare sul palco quindi organizzeremo presto nuove date, rimanete aggiornati sulle mie pagine social.

Instagram : mc_mike020292/
Facebook : McMikeofficialpage/

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FUTURO, i consigli della settimana di Honiro – week #18

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La diciottesima settimana è una sfida all’apparenza: quella che opprime, quella che destituisce il nostro strato più vulnerabile. E, alla fine, la sincerità diventa il vero atto rivoluzionario che non compromette il sistema, ma lo rinnova, dandogli un nuovo FUTURO. Protagonista della cover digitale la sperimentazione di Muriel.

DIENTES – MURIEL

Sonorità taglienti e sperimentali che si mescolano ad un bisogno di superare lo schermo dell’immagine, di ciò che appare. E’ più facile visualizzare gli strati di giudizi che coprono la nostra persona che osservare lo strato di sofferenza che si cela dietro, in un mondo che ha perso l’elemento principale: l’umanità.

HEY THERE – LEATHERETTE

Un viaggio nella vulnerabilità umana, tra senso di resistenza e malinconia che diventano un unico linguaggio, senza filtri, senza veli, senza paura di esprimersi. In una realtà dove esserci diventa oppressione, l’esistenza di una distorsione interiore, di una frizione dialettica, è il vero punto di salvezza.

GOOFY – SINDOLLS

L’eleganza della semplicità e la poesia delle immagini quotidiane costruiscono un racconto fatto di elementi che compongono il tempo che corre, che diventa difficile seguire sempre con la stessa intensità, con la stessa velocità. Eppure una certezza nella frenesia c’è: trovarsi, nonostante faccia paura.

POLVERE DA SPARO – LEON FAUN

Anche quando bisogna correre, si può sempre scegliere la direzione o anche di correre con i propri tempi. Ed è proprio qui il punto: stare al passo non è necessariamente una soluzione, ma seguire i propri possono salvarti la vita. Tra barre incisive e sonorità identitarie, Leon Faun torna nel migliore dei modi.

GIOIELLI NERI – SARA GIOIELLI

Un percorso intimo, interiore, dove i ‘’gioielli’’ che portiamo con noi rimangono se ce ne prendiamo cura. E gli alti e bassi che tanto ci spaventano non sono più un ostacolo, ma uno strumento al servizio della nostra serenità. Un album destinato a rimanere nel tempo, per sonorità e identità, tra spirito minimalista e visione.

NOVE ORE – TFR

Sonorità itpop che viaggiano tra immaginazione, creatività e una realtà che non sempre perdona, ma che sa essere un punto di partenza, ad ogni modo: finché esiste la capacità di stupirmi e vedere nel nulla il tutto da poter realizzare, ci sarà sempre una speranza di cambiamento, dentro e fuori.

RETTILE – GIOVANNI TI AMO

Pasta musicale inconfondibile, originale, e parole che rendono Giovanni Ti Amo una delle penne più interessanti, all’interno di una diatriba non semplice da vivere e da gestire: l’incertezza costante che decostruisce e il nuovo che diventa stimolo e linfa vitale. E anche i ‘’rettili’’ riescono ad avere un po’ di luce.

:::COMBATTIAMO – D!BASE

Immagini che irrompono nello spazio sonoro, senza frammentarlo, diventando un tutt’uno con la cassa dritta e il dinamismo di quei rapporti e di quelle situazioni che ci attraversano in maniera preponderante. E’ proprio ‘’combattendo’’ le nostre lotte che riacquistiamo il colore che ci appartiene e ci rende noi stessi.

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L’impegno più grande? provare a superare se stessi. Questo è il mantra di Grondaie, il nuovo singolo di Lamia e Rioda Forego

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L’impegno più grande? provare a superare se stessi. Questo è il mantra di  Grondaie, il nuovo brano di Lamia in collaborazione con Rioda Forego, in uscita il 17 ottobre per Honiro Label.

Il futuro è uno stato mentale: spesso viviamo nell’idea di quello che vorremmo, senza soffermarsi sul day by day, su ciò che ci fa stare bene oggi, cercando di dimostrare a tutti i costi cosa possiamo ottenere; e, una volta ottenuto il risultato, forse non ci appartiene nemmeno fino in fondo. Dunque, l’unico modo per trovare la serenità, anche quando appare impossibile, è farsi coraggio e prendersi cura di se stessi, puntando a migliorarsi, buttandosi in ciò che ci rende felici e mostrando alla sorte che siamo ancora in grado di tessere i fili della nostra vita.

”Grondaie’’ è l’unione di due stili, il mio e quello di Dario (Rioda Forever), tra sonorità fresche e un approccio conscious al testo. Il flusso di coscienza prende vita in un racconto in cui ciascuno legge la propria esperienza, il rapporto con il presente e il futuro, mettendo a nudo gli alti e bassi di un percorso che ci ha visto vincitori. Se la fortuna premia gli audaci, perché non provare a sfidare l’incertezza? Provarci è l’unica soluzione, anche quando perdiamo ‘’lacrime al volto come grondaie’’ – ci racconta l’artista.

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Ad ogni gradino ripeti solo ”Gimme More”, il nuovo singolo di Metho in uscita il 10 ottobre

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Ad ogni gradino ripeti solo Gimme More, il nuovo singolo di Metho in uscita il 10 ottobre per Honiro Label. 

Tra ritmiche trip hop e citazionismo in metrica, un chiaro manifesto d’intenti:  se Nas dice the world is yours, Metho risponde ‘’presente’’! Per le infinite scale di Escher che la vita di tutti i giorni ci pone davanti, un passo alla volta, scaliamo non tanto un banale discorso di ‘’successo’’, quanto il senso di rivalsa dietro un passato da cui non abbiamo bisogno di fuggire, ma ricostruire attraverso un presente fatto di sacrifici e trasparenza con se stessi. Il rapper di Corviale si dimostra ancora una volta una giovane promessa che, allo stesso tempo, promette a se stesso non solo di dare sempre di più, ma anche di ricevere e ad ogni ostacolo rispondere solo con gimme more.

’Gimme More’’ per me non è solo un esercizio di stile, ma anche mostrare la mia voglia di prendermi il mondo; uno sguardo personale al passato con un occhio diverso, di chi vuole qualcosa di più. Tengo molto alle citazioni culturali presenti nel brano, che fanno da perfetto contorno ad un immaginario che sarà ancora più trasparente con l’album. Se dovessi dare un colore allo scenario del pezzo, sarebbe il rosa alla Camron per il contrasto che crea con l’atmosfera cupa e downtempo.’’ – ci racconta l’artista.

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