News
Mistaman, esce oggi il nuovo album ‘Realtà Aumentata’. Ascoltalo
‘Realtà Aumentata’ è il nuovo album di Mistaman disponibile da oggi venerdì 4 novembre per Unlimited Struggle Records su tutti i maggiori store digitali e in tutti i negozi di dischi distribuito da Believe Digital. I primi due video estratti sono ‘Indelebile‘ e ‘Non C’è Domani‘.
Mistaman è tra i rapper più apprezzati e stimati della scena, un artista che negli anni ha conquistato un pubblico sempre più numeroso e affezionato, riuscendo a imporre il suo personalissimo linguaggio caratterizzato da incredibili giochi di parole che rendono i suoi testi quanto di più tecnico il rap italiano possa offrire.
‘Realtà Aumentata’ è il disco più denso e importante della carriera di Mistaman, come sempre capace di unire il puro intrattenimento con un rap più adulto, attento alle nuove sonorità ma profondamente influenzato dalle atmosfere Golden Age con cui ha iniziato ad amare l’Hip Hop. Mistaman non ha mai scritto con così tanta consapevolezza dei propri mezzi, districandosi senza sovrastrutture tra frasi ad effetto e concetti complessi, con uno sguardo così lucido da proiettare l’immaginario dell’ascoltatore in una vera e propria ‘Realtà Aumentata’.
Nel nuovo album Mistaman è riuscito a dare vita alle parole, manipolando significati e significanti con una facilità disarmante e con uno stile inconfondibile supportato da un immaginario culturalmente vasto e poliedrico: le tracce affrontano temi d’attualità come il rapporto fra media e pubblico, riflessioni sullo scorrere del tempo e sulla natura umana, argomenti strettamente personali e autobiografici di solito poco presenti nei suoi lavori passati, fino ai più classici pezzi autocelebrativi in cui il rapper, come da tradizione Hip Hop, dimostra la sua superiorità lirica con esercizi di stile mai fini a se stessi.
Le 13 tracce sono state prodotte da alcuni dei migliori beatmaker italiani come Roc Beats a.k.a. Dj Shocca (autore anche di tutti gli scratch del disco), Big Joe, Gheesa e da producer di fama internazionale come l’austriaco Fid Mella e il canadese di base a New York Marco Polo. L’album è stato mixato e masterizzao all’Unlimited Struggle Studio di Treviso da Matteo "Roc Beats" Bernacchi.
Tracklist
01 – Apocalypse Yao
02 – Non c’è domani
03 – Hiphopcrisia
04 – Se Non Ti Piaccio
05 – In Fuoco
06 – Operazione Nostalgia
07 – Mista McFly
08 – Indelebile
09 – Noi
10 – Realtà Aumentata
11 – Basta
12 – Lost in Translation
13 – M.I.S.T.A.2.0
Mistaman rappresenta la storia dell’Hip Hop tricolore, coerente e fiero di continuare a scrivere una pagina importante di questo genere riuscendo a rinnovarsi ogni volta senza snaturare le proprie radici.
Mistaman da dicembre sarà in tour in tutta Italia accompagnato da Roc Beats a.k.a. Dj Shocca ai piatti e da Frank Siciliano al secondo microfono, ecco le primissime date confermate (calendario in continuo aggiornamento):
01.12 – Retronoveau – MESSINA
02.12 – Zsa Zsa Mon Amour – PALERMO
07.12 – Serraglio – Unlimited Struggle City Party – MILANO (Showcase)
09.12 – Home Rock Bar – TREVISO
20.01 – Round Midnight – TRIESTE (Showcase)
03.02 – Spazio 211 – TORINO
10.02 – Geko Club – SAN BENEDETTO DEL TRONTO (AP)
11.02 – Rework – PERUGIA
18.02 – Smart Lab – ROVERETO (TN)
04.03 – Laboratorio Crash – BOLOGNA
06.05 – Beat Cafè – SAN SALVO (CH)
News
Nel disordine della quotidianità è buona cosa andare sul sicuro come ”Fiori e Alici”, il nuovo singolo di Rasmo e Jekesa, in uscita il 20 giugno

Nel disordine della quotidianità è buona cosa andare sul sicuro come Fiori e Alici, il nuovo singolo di Rasmo e Jekesa, in uscita il 20 giugno per Luppolo Dischi e Honiro Label.
Ci sono dinamiche della nostra routine che non possiamo cambiare e non possiamo controllare, per cui spesso rimaniamo delusi e affranti dal risvolto di situazioni e rapporti umani. Eppure, se guardiamo bene, in un semplice sguardo, gesto, un bel panorama, si annida il punto di vista a cui spesso non facciamo attenzione, ma che può rivoluzionare la nostra attitudine alla vita di tutti i giorni. E forse, nella leggerezza c’è qualcosa di più profondo.“La canzone è un flusso di pensieri che ruota intorno all’idea di “Fede” (sia come nome proprio che come concetto), che diventa un’ancora quando tutto il resto sembra crollare. La canzone esprime un mix di malinconia, e disillusione ma cerca piccoli appigli nella quotidianità, come l’amicizia, la musica e i ricordi. C’è una forte componente emotiva legata a un amore complicato,“il più bel guaio”, e una vita vissuta in bilico tra momenti di sconforto e il desiderio di leggerezza’’ – ci racconta l’artista.
News
FUTURO, i consigli della settimana di Honiro – week #4

La quarta settimana di uscite è un vero e proprio tuffo in acque che non danno pace all’afa della malinconia e dei ricordi distruttivi, ma che sanno rinfrescare la nostra linfa vitale, giorno dopo giorno. Nella consapevolezza di ciò che diamo al mondo e di ciò che siamo, proviamo a solcare impronte non per la storia degli altri, ma per la nostra storia, dentro la quale, forse, qualcuno prova a tracciare i lineamenti delle sue esperienze, immedesimandosi. A volte, il confine tra il sogno e l’ansia del FUTURO è sottile, ma noi ne siamo l’equilibrio. Protagonista della nuova cover digitale è la formidabile Luzai.
DREAMILINER RMX – LUZAI
Atmosfere cupe che diventano sinergia pure con la sublime sperimentazione eelettronica che ci fa godere la rivisitazione del brano di Venerus con stupore e pura ipnosi. Un’esperienza onirica dove le parole diventano immagini di ricordi di amori sfumati e vite ancora da esplorare.
CROCCANTE – PROTOPAPA
Una danza ‘’croccante’’ e leggera e il desiderio di lasciare andare i contorni tossici della quotidianità, dando spazio alla frenesia della disco, quella bella: cassa dritta e self confidence in compagnia di Bruno Bellissimo, Hey Cabrera! e Hard Ton. L’estate non poteva cominciare meglio, che dite?
LUCE – SAINTESS
Uno dei nuovi volti del mondo R&B più affascinanti, che avvicinano il calore e la delicata rassicurazione della ‘’luce’’ con i contrasti delle nostre ombre, quelle che sanno far male, ma sanno anche renderci migliori, in un certo senso. Qui sorge il mantra, il monito: sii ciò che ti dà più ‘’luce’’.
RAP WORKOUT – GIO FOG
Esercizio di stile che rivitalizza il classico in chiave attuale e fresca, all’interno di una metrica che riesce a permeare i meandri del pensiero più contorti e più profondi. Il rap c’è ancora, eccome! E non c’è solo grazie ai rapper, ma anche a chi di quel rap ne ha colto l’essenza.
ZAGARA – FRANCAMENTE
Solennità e disincanto tra sacro e profano, tra mondi diversi che si vivono quotdianamente nell’esperienza e nella storia di Francamente. Tra sperimentazione e un pop che ricalca il sublime incontro tra world e fusion alla Stromae, ‘’Zagara’’ è il vero sapore spontaneo della libertà.
BRIXIA – SIDY
La propria storia impressa nel cammino, lo ‘’slow living’’ della provincia e la voglia di futuro diventano gli ingredienti principali di una narrazione incalzante, intima, senza veli, alla ricerca dei molteplici frammenti di noi stessi smarriti tra i desideri e gli ostacoli da affrontare.
RISE – FRANCESCO FISOTTI, LAURYYN (MENZIONE SPECIALE)
Elettronica e nu jazz si mescolano in maniera armoniosa alla vocalità di Lauryyn in un buon gusto d’oltreoceano che rende elegante e poetica la malinconia, il contorcersi dei pensieri che, alla fine, diventano suoni pronti ad esorcizzare qualsiasi cosa.
L’ALTARE – ALEC TEMPLE
Predominante quel panorama ancestrale e tribale che accompagna un’idea di elettronica fresca e coinvolgente, divinizzando ogni lato umano, dal più oscuro al più splendente. In un mondo dove i posti sono pochi e i protagonisti sono tanti, chi firma le pagine di storia non impugna alcuna penna.
FILLER – I GIOCATTOLI, KAUFMAN
Ritornano quelle atmosfere rivisitate di un indie ormai diventato itpop, tra suoni ricercati e bisogno di andare oltre all’apparenza, a trovare un senso ‘’necessario’’ nell’interiorità delle cose. Il ‘’filler’’ può sfiorare la bellezza, ma mai accarezzarla.
News
“Guernica” è un suono che graffia: Pretty Riky e The Musher tra caos, analogico e verità

In un panorama musicale dove l’estetica spesso prevale sull’urgenza espressiva, Guernica è un disco che va in controtendenza: sporco, viscerale, artigianale. Firmato da Pretty Riky e The Musher, l’album nasce da una ricerca sonora istintiva ma consapevole, dove le macchine analogiche, il sampling e l’imperfezione diventano strumenti narrativi. Nessuna rincorsa al trend, nessuna patina levigata: solo suoni vissuti, tagliati a orecchio e cuciti con mani che sanno da dove vengono.
Abbiamo incontrato i due artisti per parlare di produzione, coerenza creativa, strumenti, influenze e del valore – oggi raro – di costruire un disco che non ha paura di sembrare ruvido. Perché Guernica non cerca scorciatoie: preferisce lasciare cicatrici sonore.
Le produzioni del disco hanno un’identità forte, analogica, quasi ruvida. Che tipo di ricerca sonora c’è stata dietro Guernica?
È stata una ricerca istintiva, ma precisa. Non volevamo un disco “liscio” — volevamo qualcosa di umano, che suonasse vissuto. Come un muro scrostato. Abbiamo lavorato su texture, layering sporchi, atmosfere a volte malinconiche. Cercavamo suoni imperfetti, ma capaci di raccontare. Suoni Hi-Fi che sembrassero low-life. Allo stesso tempo, abbiamo voluto includere anche momenti più energici e sognanti, per restituire quella tensione costante tra caos e bellezza.
The Musher, il tuo stile è molto riconoscibile. Come riesci a rimanere fedele a una visione mentre evolvi?
Per me la coerenza non è staticità. È come camminare su una linea curva: cambia il paesaggio, ma sai sempre da dove vieni. Ho una sensibilità per certi suoni — la polvere, il rumore, il vintage — ma ogni volta provo a sfidarmi. Mi piace prendere un campione, tagliarlo, sporcarlo, ricomporlo. Renderlo mio. È un processo creativo ma anche molto giocoso. Le nuove sonorità mi intrigano, ma cerco sempre di partire da un punto ben definito: le mie radici sono nel jazz, nel soul, nel blues, nella black music. È da lì che esploro il resto.
Pretty Riky, dal 2018 produci anche i tuoi beat. Com’è stato lasciare la produzione completamente a un altro artista per questo disco?
a dire il vero lasciare le produzioni in mano a The Musher è stato stimolante… era un periodo che non scrivevo più rap, non producevo più hip hop ed ero lontano da qualsivoglia concetto di scena… Diciamo che è stato anche grazie a The Musher se sono rientrato nel gioco del rap.
Che ruolo ha avuto la strumentazione analogica (SP-404, Akai, groovebox) nel plasmare l’atmosfera dell’album?
Il Korg Electribe e l’SP mi hanno accompagnato nella quotidianità. Questo disco è nato nei momenti normali: per conciliare il sonno, tra una forchettata di pasta al pesto e l’altra, sul balcone. La base di Più Ecologico, ad esempio, l’ho prodotta su una panchina a Olux, in mezzo alla natura, senza schermi. Quando arriva lo stimolo giusto, e viene dall’esterno, la musica si scrive quasi da sola. Ovviamente poi il lavoro al computer ha il suo peso, ma per chi, come me, ama l’analogico, il campionare da vinile e choppare a orecchio è una parte fondamentale. Trovo che avere tutto a portata di clic possa rendere sterile la fase iniziale della creazione.
Ci sono giganti come J Dilla, Madlib, The Alchemist e 9th Wonder che hanno reso i campionatori veri strumenti musicali. È quella la scuola che sento più mia.
Il disco alterna momenti molto densi ad altri rarefatti. Come avete costruito il ritmo narrativo senza sacrificare la coerenza?
Il disco alterna momenti densi e altri più rarefatti, senza perdere coerenza. Ci sono brani classicamente rap e altri con sonorità più morbide, che ti avvolgono. Parte in modo violento, poi si rilassa, diventa scuro e sperimentale, per poi aprirsi nel finale. È un viaggio emotivo, ma con una direzione ben precisa.
C’è un suono, un dettaglio o una scelta tecnica in particolare che vi ha fatto dire: “questo è Guernica”?
L’atmosfera finale ce l’ha suggerito. Anche la stessa stesura di alcuni brani. È stato un disco che si è evoluto nel tempo. Aggiungendo e togliendo elementi. Rendendo questo disco molto prezioso con ogni traccia che ha una sua storia e nel suo insieme venne fuori Guernica.
Quanto è difficile oggi proporre un sound “sporco” e fuori dai trend senza scendere a compromessi?
Sicuramente non è un disco pensato per l’industria pop. Ma il panorama sta cambiando. La musica alternativa ha sempre più ascoltatori, anche se è ancora spesso costretta a rientrare in standard sonori troppo puliti.
Detto questo, ci sono artisti che hanno sovvertito le regole — penso a Tyler The Creator, Lil Yachty , ma anche ad altri che disco dopo disco stanno riscrivendo il pop da dentro. È ovvio: se vuoi arrivare su certi palchi, qualche compromesso ci vuole. Ma non devi perdere l’anima.
C’è un artista o un disco a cui avete guardato come ispirazione, anche solo emotiva?
Assolutamente. L.A. Salami è stata una delle prime ispirazioni, per quel suo modo di fondere folk e rap in modo sincero. Poi Saba, e produttori come Kenny Segal, Lil Ugly Mane che lavorano con un suono rarefatto, underground, ma pieno di atmosfera.

-
News3 ore fa
FUTURO, i consigli della settimana di Honiro – week #4
-
News1 settimana fa
FUTURO, i consigli della settimana di Honiro – week #3
-
News2 settimane fa
FUTURO, i consigli della settimana di Honiro – week #2
-
News3 settimane fa
FUTURO, i consigli della settimana di Honiro – week #1
-
News4 giorni fa
“Guernica” è un suono che graffia: Pretty Riky e The Musher tra caos, analogico e verità
-
News4 settimane fa
Venerus la line-up completa del Transumare Fest 2025, in programma a Roseto degli Abruzzi dal 21 al 23 agosto, è ufficialmente svelata
-
News1 settimana fa
“margherite blu”, EP d’esordio di Jigamma fuori su tutte le piattaforme digitali dal 6 giugno
-
News1 settimana fa
“il tuo posto”, il nuovo singolo di blue27