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NEWS | ESCE OGGI IL COFANETTO ‘MACHETE MIXTAPE GOLD EDITION’
Machete Mixtape Gold Edition è il cofanetto da collezione ideato dalla Machete crew e in uscita oggi, venerdì 30 ottobre. Un box set contenente il meglio dei primi due volumi del Machete Mixtape, l’intero Machete Mixtape Vol. III, la prima stampa in cd del Bloody Vinyl 2 di Dj Slait, il nuovo album di Kill Mauri, Nato per vincere – qui disponibile in cd in esclusiva – e soprattutto il DVD di 72 minuti con i live set degli artisti della crew Machete, e di tutti gli ospiti – immagini di backstage comprese – registrati durante il Machete Mixtape III Tour. Tutto racchiuso in un box in metallo realizzato per l’occasione con il logo Machete in rilievo.
Dopo il successo del Machete Mixtape Vol. III, attestato dal raggiungimento del disco d’oro, questo box set è la nuova produzione della crew di origine sarda: l’idea nasce dopo aver dato forma al video report girato dal team di Machete Art and Films durante il tour del Machete Mixtape Vol. III, che ha fatto registrare il sold out in tutta Italia. Tante riprese dal vivo con lo stile cinematografico dei videoclip di Machete ma anche incursioni dietro le quinte con riprese più “street” che mostrano tutti i macheteros e i loro amici e ospiti dei live, immagini dei viaggi tra una data e l’altra e altre idee messe in scena ad arte per condire un video della durata di 72 minuti.
Il box dà l’opportunità di ascoltare in un colpo solo tutti e tre i volumi del Machete Mixtape, così da avere un’idea dell’evoluzione e dell’ascesa di questi anni della Machete e dei suoi artisti ma anche della scena italiana, vista la presenza di tutti i nomi forti del rap del nostro Paese: basti dire che nel terzo volume tutte le produzioni musicali sono originali, a differenza della formula più nota adottata nei mixtape hip hop. Il direttore artistico di questa uscita è anche l’ideatore del Bloody Vinyl 2, ossia Dj Slait che, in quest’ultimo caso, ha mixato i brani tra di loro, curato gli scratch e dato più spazio ad artisti che ancora devono farsi conoscere al grande pubblico ma che, senza dubbio, hanno un grande talento. Nei Machete Mixtape e nel Bloody Vinyl 2 è presente il roster Machete al completo.
Nel box è inoltre presente, in esclusiva in cd, l’esordio ufficiale di Kill Mauri, Nato per vincere. Le parole del rapper classe 1989 originario del Sulcis ne sintetizzano bene lo spirito: “In questo disco uso il linguaggio ‘da bar’, del popolo, molto diretto e semplice, senza giri di parole, ed è una scelta artistica. Le canzoni sono scritte in modo da poter avere più interpretazioni: lo stesso pezzo può essere percepito diversamente a seconda della chiave di lettura di chi ascolta. Per esempio una canzone come Non ti preoccupare, benché in un primo momento possa sembrare semplicemente un inno alla strafottenza e alla distruzione, verso la fine ha delle rime ideate per far riflettere l’ascoltatore e dare una chiave di lettura completamente diversa al pezzo, in modo che al secondo ascolto possa essere colta meglio questa nuova sfumatura. Si passa continuamente da rime easy e divertenti ad altre più riflessive, che raccontano esperienze di vita anche drammatiche, con continui cambi di atmosfera e facendo così passare dei concetti anche molto pesanti in mezzo a delle canzoni molto leggere e orecchiabili”. La produzione musicale della terza traccia, Droghino, è firmata da Salmo. L’unico featuring è quello di Gemitaiz in Succo di Papaya.
CONTENUTI E TRACKLIST:
DVD: 72 min. c. a.
MACHETE MIXTAPE GOLD EDITION
01 Ready For War- Nitro – En?gma – El Raton, Raige – Clementino
02 Disobey – Salmo – (Prod. Belzebass)
03 We Takin_it Back – Nitro – Dj Slait
04 Ganja Boat – El Raton – Nitro – En?gma
05 Terminal- En?gma – Jack The Smoker – Salmo – (Prod. Frenetik Beat)
06 Machete State of mind – Clementino – Salmo – En?gma – (Prod. Bassi Maestro)
07 Lucifer’s Concept – El Raton feat Dj Slait
08 Stupido Gioco del Rap- Salmo – (Prod. Salmo)
09 King’s Supreme – El Raton – Ensi – Salmo -En?gma – Bassi – Rocco Hunt – Gemitaiz
10 Ego Trap – Nitro – Dj Shocca – En?gma – (Prod. Bassi Maestro)
11 Viaggio nell’Aldilà – Jack The Smoker – (Prod. Fritz da Cat)
12 Jack e Sally – Nitro (Prod. The Strangers)
13 Nella pancia dello squalo REMIX – Salmo – (Prod. The Strangers)
14 L’uomo contro l’ombra – En?gma – (Prod. Breko)
15 Multicultural REMIX – El Raton – (Prod. Salmo)
16 Vai jack! – Salmo – (Prod. Belzebass)
17 Diventa Quello Che Sei – Mezzosangue – (Prod. Squarta)
18 Olimpiade – En?gma – (Prod. Ergobeat)
MACHETE MIXTAPE VOL. III
01. Hi Haters – En?gma – El Raton – Jack The Smoker
02. Da Hardcore Wilder – Salmo – Nitro
03. Non Esco Mai – Salmo – Jack The Smoker – Mondo Marcio – Coez
04. Ce L’ho – Jack The Smoker
05. Crudité – Salmo – Nitro – En?gma
06. Coriandoli – En?gma – Kill Mauri
07. Venice Beach – Salmo
08. Mandrie – En?gma – El Raton – feat. Belzebass
09. Phil The Payne – Nitro
10. Antieroi – En?gma
11. Doggy Style – Fabri Fibra – Nitro
12. Skid Mark – Jay Reaper – Jack The Smoker – Johnny Marsiglia – Dopey Rotten
13. Stanley Kubrick – Salmo – Skits Vicious – Nitro feat. Stereoliez
14. Figli dell’Odio – Rasty Kilo
15. Machetero – En?gma – Jack The Smoker
16. Non Sopporto – Salmo – Jack The Smoker – Nitro – feat. Stereoliez – Ceri
17. Falsità e Cortesia – Salmo
18. Au Revoir – En?gma – Nitro
19. Purple Haze – Clementino – Salmo – Nitro – Jack The Smoker
20. Battle Royale – Madman – Nitro – Rocco Hunt – Salmo – Bassi Maestro – El Raton – En?gma – Noyz Narcos – Rasty Kilo – Gemitaiz – Jack The Smoker
21. Indios – The Buildzer – Nah feat. En?gma – El Raton
22. Enfant Terrible – Nitro feat. Belzebass – Stereoliez
23. Game Play – En?gma – Riky feat. The Buildzer – Nah
24. La Bestia in Me – Salmo – feat. Belzebass
DJ SLAIT – BLOODY VINYL 2
01 BV2 Intro – Dj Slait – (Prod. Prestige)
02 Il soffitto viene giù – Salmo – (Prod. Low Kidd)
03 Cresima – En?gma – (Prod. Stupeficium)
04 Rabona – En?gma – Jack The Smoker – (Prod. Stupeficium)
05 Patti Chiari – Nex Cassel – Nitro – (Prod. Spanish)
06 Tutto Ora – Jack The Smoker – (Prod. Low Kidd)
07 Jodie Foster Part. II – En?gma – (Prod. Aly Armando)
08 Skit Pepito
09 Rellapiras – Pepito Rella – (Prod. Pepito)
10 Sua Eminenza – Achille Lauro – (Prod. Denny The Cool)
11 Big Bang – Claver Gold – (Prod. Denny The Cool)
12 The Low Kiddz – Madman – Bassi Maestro – (Prod. Low Kidd)
13 Nella Baraonda – Fratelli Quintale – Nerone – (Prod. Denny The Cool)
14 Alberto Tomba Primo – (Prod. Vox P)
15 Vecchia mia – Mezzosangue – En?gma – (Prod. Denny The Cool)
16 Padrone di me stesso – Kill Mauri – (Prod. Dega)
17 Prozac – Rasty Kilo – (Prod. Denny The Cool)
18 Andrea Diprè freestyle – MadMan (Prod. PK)
19 Asylum – En?gma – (Prod. Low Kidd)
20 Non mi manca Niente – Riky – Debbit – (Prod. Ros)
21 Nocche Nere – Axos – Lanz – (Prod. Salmo)
22 Mtv Spit Remix – Nitro (Prod. Anagogia)
KILL MAURI – NATO PER VINCERE
01 Scrivo queste cose – Prod. Denny The Cool
02 Sempre piangendo – Prod. Dres P
03 Droghino – Prod. Salmo
04 Non ti preoccupare – Prod. Stimena
05 Terza media – Prod. Low Kidd
06 Troppo per me feat Frah – Prod. Dres
07 Nato per vincere – Prod. Ekerblow
08 Olympus Mons – Prod. Stimena
09 Succo di Papaya – feat Gemitaiz – Prod. Dres
10 Sentimento chimico – Prod. Denny The Cool
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DJ Fastcut annuncia ”Dead Poets Battle” e il nuovo disco “Dead Poets 5” in uscita nel 2026
DJ Fastcut annuncia Dead Poets Battle e il nuovo disco “Dead Poets 5” in uscita nel 2026
Dopo dieci anni dal primo capitolo della saga, DJ Fastcut celebra l’anniversario dei Dead Poets con un progetto speciale che unisce palco, penna e cultura.
Torna ufficialmente la Dead Poets Battle, una competizione nazionale dedicata alla scrittura e alla performance, che attraverserà l’Italia (e non solo) fino alla finale di Roma prevista per aprile 2026.
Le tappe preliminari sono:
- 24 gennaio – Roma @ Zoo Bar
- 30 gennaio – Locarno (CH) @ Teatro Cambusa
- 31 gennaio – Milano @ Malaga Sin City
- 1° febbraio – Torino @ Jamaica
- 14 febbraio – Bologna @ Ex Dinamo
- 20 febbraio – Napoli @ Lido Pola
- Firenze/Pesaro TBA
Potrebbero aggiungersi nuove date e nuove tappe nel corso delle prossime settimane.
Per tutti gli aggiornamenti in tempo reale seguite i canali ufficiali dei Poeti Estinti e di DJ Fastcut. Gli artisti possono anche scegliere di partecipare a più date, aumentando così le possibilità di accedere alla finale.
In ogni città, un solo vincitore conquisterà l’accesso alla finale e la possibilità di partecipare ufficialmente al nuovo album “Dead Poets 5”, che segnerà il ritorno discografico del collettivo e il decennale del progetto.
Dead Poets Battle non è una sfida di freestyle, ma una battle di brani. Ogni artista dovrà presentare un pezzo – edito o inedito – che rappresenti al meglio la propria identità artistica. La giuria valuterà la scrittura e la performance live, riportando al centro il valore del testo, della presenza scenica e dell’intensità comunicativa.
Il contest è aperto a rapper senza limiti di età o provenienza. Partecipare prevede una quota d’iscrizione, mentre il regolamento completo e i moduli d’iscrizione sono disponibili sui canali social ufficiali dei Poeti Estinti.
Oltre alla possibilità di figurare sul disco Dead Poets 5, il vincitore della finale nazionale otterrà ampia visibilità mediatica e sarà intervistato da IlRappuso.com, media partner ufficiale dell’iniziativa.
Lanciata nel 2016, la serie Dead Poets ha rappresentato una delle saghe più importanti del rap italiano contemporaneo. Ideata e prodotta da DJ Fastcut, ha riunito i liricisti più rappresentativi della scena, diventando un simbolo del rap come atto poetico, sociale e identitario.
Con la Dead Poets Battle, Fastcut rinnova quella visione, offrendo una piattaforma reale a chi ancora crede nel potere delle parole e nella forza del palco come strumento di verità.
INFO UFFICIALI
📀 Evento: Dead Poets Battle
🎧 A cura di: DJ Fastcut / Sgravo / 148Booking (Poeti Estinti)
🏆 Finale nazionale: Roma – aprile 2026
📍 Tappe: Milano (10/02), Bologna (24/02), Torino (09/03), Londra (23/03)
📲 Info e iscrizioni: [@poetiestinti – Instagram / Facebook]
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FUTURO, i consigli della settimana di Honiro – week #23
La ventitreesima settimana di FUTURO, alla ricerca di un nuovo respiro, ma anche chi e cosa sa toglierlo. Protagonista della cover digitale Twesh.
AMORE TOXIC – TWESH
Barre originali e personali si intrecciano con uno stile e metrica che la portano ad essere tra i nuovi volti più interessanti, destinati a lasciare un segno. Le atmosfere cupe e intricate immergono nelle profondità di un rapporto tossico, che a volte toglie il fiato, a volte lo ripristina senza un logica.
PIAZZALE DEGLI EROI – TUTTI FENOMENI
Ritorna la penna tagliente e pirotecnica di Tutti Fenomeni, ma in una chiave differente, più malinconica e alla ricerca di una verità più grande, tra l’amore che si perde e l’amore che si apprende. Come comprenderlo, come assimilarlo senza decostruirlo? La risposta è nei frammenti di ciò che si prova, un poco alla volta.
CIO’ CHE SARA’ – ASTERIA
Un viaggio sonoro e testuale nella grande complessità dell’equilibrio, tra il bisogno di ricordare e il bisogno di ricominciare. Nessun rimpianto, nessuna mestizia, ma serena rassegnazione nel considerare e considerarsi con occhi diversi, maturi, che vivono ciò che sta attorno e dentro con il giusto stupore.
CASA SOPRA – BLUE27
L’ansia del futuro e suoni brasiliani diventano ingredienti perfetti di una saudade che lascia spazio a una speranza, ad ogni modo. Le decisioni importanti sono solchi che appaiono insormontabili, tra la paura di fallire o dell’incertezza. Nonostante ciò, la bellezza del diventare grandi è plasmare se stessi.
SPECCHI – FRERO, LYSA
Freschezza e introspezione sono gli ingredienti di una lettera profonda, sentita, al luogo che da sempre lo ha visto senza filtri, senza veli, inseguendo ciò che più lo rende se stesso e felice, tra dubbi e speranze, tra consapevolezza e ambizione. E, alla fine, non si scorda mai il calore di chi ha sempre creduto in te.
ONDA – ARYA, LAURYYN
Sonorità eteree ed oltreoceano che si mescolano a identità chiare, precise, che si frangono come onde in un racconto delicato e, allo stesso tempo, dinamico. Un inno a prendersi il tempo per vivere chi e cosa ci circonda, senza deteriorare il naturale corso delle cose e comprendendo cosa rimane dentro di noi.
IN FIORE – SETHU
Freschezza e pop contemporaneo si legano al tortuoso processo della fioritura, della rinascita. Diventiamo un tutt’uno con la quotidianità che ci attraversa, a volte con delicatezza, a volte con irruenza. Ad ogni modo, la verità che viviamo sa proiettarci ciclicamente a nuovi inizi, nel bene o nel male.
GLI OCCHI BALLANO – VIENNA
Le immagini che cavalcano la nostra vista diventano corsi e ricorsi della mente, prendono vita, diventano uniche, fino a dissolversi ed essere pezzi di noi, nella forma che più ci appartiene. Il bello sta proprio nella danza, nel cambiamento degli occhi stessi, che si trasformano e si arricchiscono.
MOMENTO SBAGLIATO – PROVINCIALE
Rincorriamo l’esistenza, provando e riprovando, trattenendo e scartando, senza sosta, con molto affanno. E, nella gran parte delle volte, non è mai il ‘’momento perfetto’’. Eppure, il momento è sacro per definizione, in quanto vissuto, In chiave poetica e matura, la narrazione della crescita e del suo dolce errare.
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”Scrivo per capirmi oltre che per sfogarmi”. Il racconto di ”Occhi Lucidi” di Amalia
C’è un pop che non si limita a intrattenere, ma racconta le trasformazioni interiori di chi lo scrive. Occhi Lucidi di Amalia è proprio questo: un disco pulsante, attraversato dalle emozioni che hanno segnato gli ultimi anni del suo percorso artistico e di crescita personale.
Brano dopo brano, Amalia costruisce un mosaico di suoni e colori che restituisce tutte le sfumature della sua storia. L’album completa il cammino iniziato con i due EP precedenti, intrecciando luci e ombre in un unico viaggio emotivo: un racconto di cadute, consapevolezze e rinascite.
Con questa nuova raccolta – impreziosita dall’inedito Occhi Lucidi – l’artista mette in scena la tensione continua tra la voglia di migliorarsi e quella forza oscura che tenta di trascinarla giù. È proprio in questo equilibrio instabile che si rivela la sua verità più autentica: un pop intenso, emotivo, magnetico.
Abbiamo incontrato Amalia per farci raccontare più da vicino il mondo che vive dentro questo nuovo lavoro discografico.
«Occhi Lucidi» è descritto come un manifesto di pop inquinato, per svelarsi passo dopo passo. Cosa intendi con “inquinato” e come hai lasciato che lo “svelarsi” si manifestasse nel passaggio dalla leggerezza alla profondità nel disco?
È inquinato perchè è un pop che racconta tutte quelle tonalità che involontariamente mi hanno colorato da quando sono nata. L’inquinamento è nei suoni: fin da piccola ho ascoltato tantissima musica diversa e non mi sono mai riconosciuta totalmente in nessun genere preciso, li abbracciavo tutti senza sentire un senso di appartenenza assoluto. Quando ho scritto questo album, di matrice pop, ho visto riemergere, man mano che scrivevo, tutti quei colori musicali che mi avevano abitato per un lungo o un breve periodo. Ho vissuto in America dove ho approfondito i mondi dell’R&B e del gospel e ci sono tracce – da “Canto di sirena” a “Ultimo giro di giostra” – in cui emergono questi tratti. Le altre tracce del disco invece appartengono più al mondo dell’elettronica e in altre ancora emergono riferimenti agli artisti che ascoltavo in casa. Quest’album condensa al suo interno i miei due EP “Pace libera Tutti” e “Giocattoli Rotti” che rappresentano due lati della stessa medaglia, le luci e le ombre.
Il primo contiene brani dalle sonorità leggere, r&b, soul, più ballerecce e a tratti serene, per preparare l’ascoltatore alla seconda parte dell’album, dove ci si inoltra all’interno di quei sentieri più irti e ombrosi, più cupi e bui, dove si adagiano i brani e le paure più profonde.
Hai raccontato che dopo anni di rifugio in un mondo “ideale”, hai vissuto una relazione in cui ti sei specchiata, hai capito che “quel modo di vivere era falso e triste” e hai finalmente aperto gli occhi. La scrittura dei brani ha influenzato questo risveglio? Quale canzone senti incarnare più fortemente quel momento?
Con la scrittura ho un rapporto molto profondo e importante: scrivo per capirmi oltre che per sfogarmi, per respirare e fare luce, per mettere chiarezza nella testa. Molto spesso quando scrivo e rileggo, capisco i miei stati d’animo e i miei sentimenti verso l’argomento di cui parlo, questa comprensione avviene, a volte, solo dopo che mi sono riletta tramite i miei testi. Sicuramente il brano che ha incarnato di più questo risveglio è “Giocattoli Rotti”: brano in cui prendo consapevolezza del fatto che sono stata accanto ad una persona che viveva una vita finta e mi sono accorta a mia volta, di fare anche io spesso lo stesso gioco, di chiudere gli occhi davanti ai problemi, di fingere che non ci siano ostacoli e che sia sempre tutto perfetto.

Il titolo «Occhi Lucidi» rappresenta il simbolo di questo risveglio: quali sono state le emozioni più intense che hai dovuto guardare in faccia, e come hai scelto di trasformarle in musica?
L’emozione più grande che ho dovuto affrontare e che mi ha cambiato, è stata il prendere consapevolezza del fatto che non va tutto bene, che a volte è complesso, che siamo pieni di sogni e pieni di ostacoli da dover scavalcare. Cancellavo e bypassavo gli eventi brutti, quelli tristi, quelli che mi facevano stare troppo male. Il mio inconscio poi li metabolizzava tramite la scrittura e la musica, però era come se ripetessi a me stessa che scrivevo favole, che quelle cose non mi erano successe davvero. Che era tutta una finzione e che in realtà andava tutto bene.
Il disco unisce diverse anime: atmosfere luminose come in “Canto di Sirena” e “Fake Diamanti”, poi zone più intime e cupe come “Giocattoli Rotti”. Come hai trovato il punto d’incontro tra queste polarità emotive? In che modo la musica ti ha aiutato a dar loro una forma?
Ho sempre voluto scrivere un album e volevo racchiudere in esso ogni parte di me a cui volevo garantire una cassa di risonanza. Ho deciso di iniziare questo viaggio in cui mi prendevo per mano da sola registrando una seduta dallo psicologo, che pian piano portava me e l’ascoltatore dentro questo viaggio in cui prima iniziavo aprendomi e parlando d’amore, poi guardavo in faccia le cose e aprivo piccoli cassetti dentro di me con ferite che non erano mai state chiuse, dall’assenza di mio padre, alla scomparsa di mia sorella, al dover fronteggiare questa vita, piena di alti e di bassi.
Nella raccolta, la scrittura sembra muoversi tra spontaneità e consapevolezza, con testi che raccontano molto senza mai diventare espliciti. Come nascono i tuoi brani e quanto contano per te la produzione e il suono nel dare forza al messaggio?
La nascita dei miei brani non segue un iter preciso. I miei brani sono molto legati alla scrittura, scrivo tanto, di tutto, di ogni emozione che sento, spesso scrivo e so già che dopo le parole arriverà la musica, perchè sono parole precise che vogliono uno specifico suono che ho già in mente mentre le scrivo. Altre volte mi trovo a cantare brani che non esistono e capisco che sono cose nuove che mi stanno uscendo dalla testa, così mi metto a registrarle con il cellulare, qualsiasi cosa esse siano, un testo, una melodia, un qualcosa di embrionale e poi in un secondo momento lo sviluppo.
Le produzioni contano altrettanto: a volte trovano subito delle parole pronte ad accompagnarle, altre volte le lascio fermentare nella testa per un po’.
Per “Pace libera tutti”, ad esempio, il produttore mi aveva inviato una base che continuava a girarmi in testa e non trovava un senso di appartenenza; un giorno mi ricordo proprio che ho preso e scritto il brano, come mi fossi sentita finalmente pronta a parlare di mio padre.
“+mio” è nata in studio con Jack Joe Vannini, completamente random, non doveva nascere, eravamo in pausa. Il pianoforte mi ha chiamato a sé e sono nati gli accordi e le parole con una spontaneità immensa. Anche per “Alice” e “Giocattoli Rotti” è stato lo stesso, mentre per “Canto di sirena”, “Stanotte” e “Pace libera tutti”, avevo ricevuto delle basi da Endi Misano, uno dei miei produttori e ci ho scritto sopra successivamente.
I brani contenuti nell’album sono nati tutti in modo diverso e sono legata al processo di crescita di ognuno di essi.

Ogni brano sembra raccontare un frammento diverso di te, ma insieme formano un percorso coerente. C’è un filo conduttore che lega le canzoni, qualcosa che hai scoperto solo a disco finito — magari una verità che non sapevi di star raccontando?
Penso di aver trovato la forza e la consapevolezza di riconoscermi, di vedermi e riuscire a specchiarmi e guardarmi in tutte quelle imperfezioni che ho sempre provato a nascondere. Quelle fragilità le ho rese punti di forza, ho mostrato a me stessa che la mia ingenuità era usata per proteggermi, ho iniziato a guardarmi per quella che sono realmente senza scappare.
Guardando avanti: «Occhi Lucidi» rappresenta per te il compimento di un racconto cominciato con gli EP precedenti. Quale sarà ora il passo successivo, cosa desideri esplorare dopo questo momento di verità e trasformazione?
Sto già scrivendo cose nuove, forse ancora più vere e un po’ più crude. Ho iniziato pian piano a svelarmi perchè avevo bisogno di uscire alla scoperta in modo delicato e “Occhi Lucidi” è l’album che volevo fare uscire, contiene tutto quello che volevo dire in questi anni e tramite cui mi approcci in modo delicato, quasi per non disturbare. Ora mi sento tanto più forte e tanto più decisa in tutto. Sono fortunata perchè ho accanto persone che mi ascoltano, capiscono le mie idee e dove voglio arrivare. Già ho la testa su cose nuove e non vedo l’ora che inizino i lavori.

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