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È online il video del nuovo singolo “SENTI CHE MUSICA” di Folcast feat. ROY PACI

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Dopo l’esibizione al Concerto del Primo Maggio di Roma, è online il video di SENTI CHE MUSICA” (Laboratori Testone/Artist First), il nuovo singolo di FOLCAST che vede la partecipazione straordinaria di ROY PACI.

SENTI CHE MUSICA” (già disponibile su tutte le piattaforme digitali https://folcast.lnk.to/SentiCheMusica e in rotazione radiofonica), prodotto daTommaso Colliva, è un vero e proprio inno alla musica. In un anno come questo difficile e complesso per tutto il settore, nel brano di Folcast la musica viene celebrata nella sua forma più pura e raccontata come elemento di gioia che unisce popoli e culture. 

Senti che musica” infatti celebra l’incontro tra le voci di Folcast e Roy Paci, che fa volare il brano a Cuba e Caraibi mentre batteria, basso e chitarre dei SELTON ci portano sulle spiagge di Santa Catarina, Brasile meridionale.

Il videoclip, girato da Giacomo Citro, racconta il desiderio di fuga ed evasione, che tutti abbiamo provato nel corso di questo ultimo anno, senza renderci conto che in realtà tutto ciò di cui abbiamo bisogno è intorno a noi e dentro di noi.

FOLCAST 
racconta in merito al concept del video: «Con Giacomo Citro abbiamo immaginato di fare un sogno bellissimo che ci portasse ad attraversare e visitare mondi lontani e sconosciuti. Sono così arrivato nel deserto delle Canarie tuffandomi nell’oceano Pacifico. Per poi trovarci nella splendida Palermo di Roy Paci. La musica significa viaggiare restando fermi. Poter andare altrove, senza bisogno di allontanarsi per forza. In un periodo come questo un video del genere speriamo possa far brillare gli occhi. ricominciare anche a considerare l’idea che viaggiare è possibile, seppur con qualche difficoltà in più».

ROY PACI 
aggiunge: «Con Daniele si è creata un’intesa immediata, il brano ha quella magia che solo la musica riesce a far brillare, linguaggi che si intrecciano e si mescolano in un ritmo coinvolgente che conquista e mette gioia. È stato un viaggio nelle sonorità che amo, un tuffo in quell’energia positiva che ti fa sentire vivo e grato, quell’energia che ci fa vibrare all’unisono anche se lontani».

Senti che musica
, scritto e composto da Folcast con Roy Paci e Lorenza Ventrone, vanta il contributo di musicisti d’eccezione: i Selton (Daniel Plentz, Eduardo Stein Dechtiar e Ramiro Levy – rispettivamente batteria e percussioni, basso, chitarra), Vito Scavo (Trombone), Tommaso Colliva (tastiere e produzione artistica), oltre che lo stesso Roy Paci (tromba, flicorno, arrangiamento e direzione fiati).
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”Lettera di un soldato” è il nuovo brano Toma, in uscita il 17 ottobre

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Lettera di un soldato, in uscita il 17 ottobre e presentata ad X Factor Italia 2025, affronta il tema tristemente attuale della guerra vista con gli occhi di un soldato (non solo colui che imbraccia le armi ma chiunque sia vittima del conflitto). Il brano cerca di far capire quanto sia tremendo perdere tutto per il volere di pochi e quanto facile sia distruggere tutto ciò che abbiamo intorno. Infine, cerca di far riflettere su quanto sia inutile cercare di schierarsi o trovare un colpevole, quando alla fine, ci rimettiamo sempre tutti quanti. Questo brano esprime tutta la vulnerabilità emotiva al quale è soggetta l’animo umano ed insita in ognuno di noi. In un mondo dove la crudeltà è vista come un segno di potere e di forza, Toma ci ricorda quanto è bello essere fragili ed umani.

Questo brano esprime tutta la vulnerabilità emotiva al quale è soggetta l’animo umano ed insita in ognuno di noi. In un mondo dove la crudeltà è vista come un segno di potere e di forza, Toma ci ricorda quanto è bello essere fragili ed umani.

Giuseppe Toma, in arte Toma, anno 2003, è nato a Tricase in provincia di Lecce e cresciuto a Matino. Ha iniziato il suo percorso di scrittura di brani inediti all’età di 14 anni, accompagnandoli con la chitarra classica ed acustica, che ha imparato a suonare da autodidatta, e con il piano forte e canto che ha studiato alla scuola di canto “Dove c’è musica” di Tony Frassanito.

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A decretare quale sia la migliore versione di noi stessi ”Non sei te”, il nuovo singolo di Tamì in collaborazione con Uale

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A decretare quale sia la migliore versione di noi stessi Non sei te, il nuovo singolo di Tamì in collaborazione con Uale, in uscita il 31 ottobre per Luppolo Dischi e Honiro Label.

A volte gli occhi degli altri su di noi, sui nostri gesti, le nostre vite, sanno essere pesanti, difficili da sopportare, soprattutto se sono quelli delle persone a cui teniamo, che possono mettere in discussione anche il minimo pensiero, la minima decisione. Tuttavia, esiste un confine sottile tra l’affetto e l’accondiscendenza; e chi ci sta veramente accanto non vuole che perdiamo la bussola, bensì sprona a seguirne la direzione, in un modo o nell’altro, dando il proprio punto di vista per il suo bene. Tra sonorità itpop delicate e voci complementari che risultano una sorta di carezza per chi ascolta, Tamì ci lascia un messaggio chiaro e lineare: non abbandonarsi in nome di nulla, ma comprendersi per comprendere ed amare realmente.

’Non sei te’’ l’ho scritto insieme a UALE e registrato tra Roma, Londra, Amsterdam e New York. Il pezzo è prodotto da Soph, come il resto dei miei brani. Canto a cuor leggero e con spensieratezza, mentre racconto amori vissuti, consapevole che nulla è troppo serio o troppo pesante. Cerco di dare una risposta sorridente a tutte le persone che nella vita ci dicono cosa ‘‘dovremmo fare’’. Non dobbiamo vivere con disagio la nostra espressione, il nostro essere noi stessi; e chi ti ama lo riconosce.’’. – ci racconta l’artista.

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FUTURO, i consigli della settimana di Honiro – week #19 – #20

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Recuperiamo la scorsa settimana di FUTURO in aggiunta alle uscite di quella attuale per immergerci in un unico flusso musicale e introspettivo dentro il quale poter ritrovarsi e non perdersi.

15 MINUTI – 5070

Trasversale, poliedrico, senza confini sonori: 5070 riesce ad entrare nei nostri ‘’15 minuti’’ esistenziali, dandogli un occhio poetico, di sincera comprensione. In una realtà instransigente, bisogna imparare a donarsi riguardo, prima di compiere un passo che può far andare avanti, come indietro.

PITA GYROS – EMILI KASA

Ricordi vividi che non hanno bisogno di essere mistificati, ma di essere raccontati per quello che sono, nel bene o nel male, dall’inizio alla fine (due momenti che hanno lo stesso sapore). Una voce graffiante e indelebile che permea il cuore di ascolta, non destabilizzando, ma confortando, provando a salvarlo.

NON FA MALE – FUCK POP

Senza indugi, senza mezzi termini e con un linguaggio inconfondibile, come loro sanno fare: il collettivo più alternativo d’Italia torna non per ribaltare gli schemi, ma per definirne di nuovi. Anche ciò che crolla addosso, alla fine, non crolla del tutto; e ciò che non crolla del tutto, ‘’non fa male’’. Si può sempre ricominciare.

ROMANTICA – EVA BLOO

Delicatezza minimalista che si avvicina ad atmosfere poetiche e consapevoli, alla ricerca di una serenità tanto agognata e che appare sempre più impercettibile, poco tangibile. Ma è proprio dentro il frastuono della ‘’pausa’’ dal mondo esterno che si ritrova il punto di partenza, un nuovo mondo interno.

UMANA – BRUCHERO’ NEI PASCOLI

Tra distopia e utopia, tra bisogno di fuggire e bisogno di rimanere: una sperimentazione sonora e concettuale che riporta il senso dell’umano alla sua essenza più urgente, più vera. I contrasti pendono un colore differente, un sapore più rivoluzionario e illuminante.

WENDY – HENNA

Un canto di libertà, sincera espansione ed espressione di se stessi, dove recuperarsi, dove stabilire la propria casa. Con lo scorrere inesorabile delle esperienze e della memoria, l’unico modo per sentirsi vivi, veri, è quello di legarsi profondamente con gli attimi che riempiono la nostra vita in toto.

ABRACADRABA – LUPOFIUMELEGGENDA

Una formula magica che infrange nella frenesia della quotidianità e la sua apparenza, le sue contraddizioni, ma anche i suoi stimoli, in un modo o nell’altro. Sì, il mondo, per quanto sia distruttivo a volte, ci offre la possibilità di poter scegliere chi e cosa può salvarci.

NON SEI TE – TAMI’, UALE

A volte gli occhi degli altri su di noi, sui nostri gesti, le nostre vite, sanno essere pesanti, difficili da sopportare. Tuttavia, esiste un confine sottile tra l’affetto e l’accondiscendenza; e chi ci sta veramente accanto non vuole che perdiamo la bussola, bensì sprona a seguirne la direzione.

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