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“EMPTY” è il singolo tutto al femminile di NAHAZE & LIL JOLIE

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Colmare e colorare il vuoto, con la musica.Nasce da questa esigenza EMPTY, il nuovo attesissimo brano di NAHAZE LIL JOLIE, disponibile su tutte le piattaforme digitali e in radio da oggi, venerdì 26 febbraio, per Elektra Records/Warner Music Italy.

Una collaborazione inedita, tutta al femminile, tra due delle più interessanti voci della scena attuale, astri splendenti della Generazione Z: NAHAZE resa famosa dal singolo Carillon, certificato Oro, con Achille Lauro e Boss Doms, e LIL JOLIE a pochi mesi dalla pubblicazione del brano Panico con Ketama126.

Il risultato è una canzone potente, che miscela perfettamente inglese e italiano, una fusione che musicalmente sembra renderla una lingua sola.

EMPTY è la tela nera che NAHAZE e LIL JOLIE colorano a colpi di barre e pennellate a tinte fredde, lilla e blu: quelle della rassegnazione per la fine di un’amicizia o di un amore, di chi vive ora il tutto con distacco. Le sfumature più cupe del brano restituiscono proprio il senso di vuoto che ci attanaglia quando chi ci è sempre stato vicino esce dalla nostra vita. 

«Può capitare di non riconoscersi più in un determinato periodo o in determinate compagnie, e di sentire la necessità di cambiare – le parole di NAHAZEEmpty vuole raccontare la sensazione di vuoto lasciata dalla fine di una lunga relazione, che sia di amicizia o d’amore».

 «Panta rei. Tutto scorre – le fa eco LIL JOLIESpesso neanche ci accorgiamo di quanto velocemente questo accada, e di quanto male facciano a volte i cambiamenti. Ma non si può far altro che accettarli. Guardo al passato con un filo di malinconia, ma non è prendendocela con noi stessi che si aggiusta ciò che ormai è rotto».

Odiami, non salvarmi/ potrei essere la persona giusta ma non me lo permetti/ ti riconosco perché mi hai sempre delusonel ritornello le barre arrivano dritte, come il muro che alziamo quando realizziamo di aver perso la sintonia con l’altra persona. Quando si arriva ad un punto di non ritorno, l’unica soluzione è che uno dei due cambi. Ma non tutti sono disposti a cambiare.

Chi sono Lil Jolie e Nahaze

NAHAZE, all’anagrafe Nathalie Hazel Intelligente, è un’artista materana con origini inglesi. Il nome d’arte “Nahaze” è frutto della fusione di “Hazel”, il nome della nonna materna, e del suo primo nome “Nathalie”. La musica è parte della sua vita fin da bambina, e il suo esordio nella discografia avviene grazie all’incontro con il manager Angelo Calculli di MK3 quando Nathalie ha solo 18 anni.

Nel dicembre 2019, infatti, debutta con Carillon per Elektra Records: brano che vanta la collaborazione di Achille Lauro e di Boss Doms, e che dopo aver scalato i vertici delle classifiche ha ottenuto la certificazione FIMI di Disco d’Oro.

Il 2020 si rivela un anno particolarmente produttivo per Nathalie: dopo “Carillon (remix)”, versione interamente rivisitata da lei, a maggio pubblica il secondo singolo “Wasted“, in cui sono evidenti i richiami ai colori e alle atmosfere inglesi, e a luglio “Future“, “inno alla libertà” realizzato in collaborazione con il trio di produttori Free Monkeys. Comincia inoltre a calcare i primi e prestigiosi palcoscenici live come Deejay on Stage Radio Bruno Estate 2020, e apre il concerto di Achille Lauro & Orchestra Magna Grecia a Taranto, per MediTa Festival.

La sua musica non segue schemi musicali, e dopo le sonorità dance-elettroniche di “Future”, l’autunno porta altri due inediti: “Freak”, dal mood ironico e sinistro, e “Control”, brano introspettivo e malinconico, entrambi inseriti nella colonna sonora della fortunata serie “Baby 3”, produzione originale Netflix Italia. Oltre a ciò, estende le sue attività al mondo del fashion: la maison Emporio Armani la sceglie fra i protagonisti del video “Building Dialogues” di racconto delle collezioni Emporio Armani uomo e donna primavera/estate 2021. 

A dicembre 2020 torna con “Inferno“, brano in cui le sonorità r&b e trap si fondono, lasciando spazio anche ad una vena rock data dalla chitarra elettrica sul finale, e che conferma quanto Nahaze sia un’artista eclettica e versatile.

Le ribelli della Generazione Z

LIL JOLIE, pseudonimo di Angela Ciancio, cresce come bambina ribelle, che infrange le regole.
Si è fatta conoscere su Soundcloud e, dopo il brano “Farsi Male”, che segna il passaggio da Soundclouder indipendente ad artista Warner, ha pubblicato “Diamante” lo scorso aprile.

La musica entra nella sua vita a soli 5 anni, quando suo nonno, che suonava la fisarmonica, le regala la chitarra, e inizia a suonarla solo per opporsi alla routine.

Canta nelle recite a scuola, nel coro della chiesa e intanto ascolta i Pink Floyd, gli Oasis, i cantautori del passato. Da adolescente si sposta a Napoli, la vita di provincia le sta stretta, così come le etichette e trova nella musica la terapia migliore per colmare i suoi vuoti e per tradurre le sue sensazioni in parole e musica.

Lo pseudonimo di Lil Jolie è ispirato da Angelina Jolie, una piccola Jolie con gli occhi azzurri espressivi e la bocca carnosa, è il soprannome che incominciano a darle gli amici e decide di usarlo come nome d’arte.

Nel 2018 incomincia a pubblicare le sue canzoni con testi che trasudano sensibilità e mostrano lo scenario della Generazione Z. Incominciano ad affermarsi su Soundcloud, dove inizia ad essere seguita e grazie al quale riceve apprezzamenti da artisti e addetti ai lavori.

Il suo talento viene notato dalla scena e grazie al supporto di Close Listen (produttore dei Tauro Boys), Zollo, Vipra (Sorrowland e autore affermato) trova la sintonia perfetta per dar vita ai suoi nuovi pezzi. Nel 2020 pubblica “Panico” ft. Ketama126.

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La forza di un legame che finisce e la fragilità di ”quello che non so”, il nuovo singolo di ioemeg

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La forza di un legame che finisce e la fragilità di quello che non so, il nuovo singolo di ioemeg, in uscita il 24 ottobre per Honiro Label.

Le parole possono diventare carezze e pugnali, allo stesso tempo, dando ad un rapporto un colore differente, una sfumatura in continuo divenire. L’uno cerca di intuire ciò che si cela nell’altro, anche i minimi gesti che danno un segnale di quello che sta per succedere. Ma, alla fine, rimane solamente l’ansia dell’incertezza, l’angoscia di una fine o di come l’amore può proseguire. Agli occhi della logica ciò che non si conosce fa paura, soprattutto quando si lascia andare un pezzo di noi, ma i sentimenti e le sensazioni direzionano sempre scelte che vale la pena compiere.

’quello che non so’’ è una storia che finisce o qualcuno che se ne va, mentre resta un vuoto pieno di presenze: oggetti, gesti, ricordi che continuano a parlare. Chi custodisce le tracce degli altri scopre che ciò che conta non è ciò che resta fuori, ma ciò che vive dentro. Nel brano cerco di dare voce a una generazione fragile, riflessiva e resiliente, capace di trasformare la perdita in consapevolezza e la nostalgia in forza. E forse il mettersi a nudo che tanto spaventa diventa una salvezza’’ – ci racconta l’artista.

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FUTURO, i consigli della settimana di Honiro – week #18

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La diciottesima settimana è una sfida all’apparenza: quella che opprime, quella che destituisce il nostro strato più vulnerabile. E, alla fine, la sincerità diventa il vero atto rivoluzionario che non compromette il sistema, ma lo rinnova, dandogli un nuovo FUTURO. Protagonista della cover digitale la sperimentazione di Muriel.

DIENTES – MURIEL

Sonorità taglienti e sperimentali che si mescolano ad un bisogno di superare lo schermo dell’immagine, di ciò che appare. E’ più facile visualizzare gli strati di giudizi che coprono la nostra persona che osservare lo strato di sofferenza che si cela dietro, in un mondo che ha perso l’elemento principale: l’umanità.

HEY THERE – LEATHERETTE

Un viaggio nella vulnerabilità umana, tra senso di resistenza e malinconia che diventano un unico linguaggio, senza filtri, senza veli, senza paura di esprimersi. In una realtà dove esserci diventa oppressione, l’esistenza di una distorsione interiore, di una frizione dialettica, è il vero punto di salvezza.

GOOFY – SINDOLLS

L’eleganza della semplicità e la poesia delle immagini quotidiane costruiscono un racconto fatto di elementi che compongono il tempo che corre, che diventa difficile seguire sempre con la stessa intensità, con la stessa velocità. Eppure una certezza nella frenesia c’è: trovarsi, nonostante faccia paura.

POLVERE DA SPARO – LEON FAUN

Anche quando bisogna correre, si può sempre scegliere la direzione o anche di correre con i propri tempi. Ed è proprio qui il punto: stare al passo non è necessariamente una soluzione, ma seguire i propri possono salvarti la vita. Tra barre incisive e sonorità identitarie, Leon Faun torna nel migliore dei modi.

GIOIELLI NERI – SARA GIOIELLI

Un percorso intimo, interiore, dove i ‘’gioielli’’ che portiamo con noi rimangono se ce ne prendiamo cura. E gli alti e bassi che tanto ci spaventano non sono più un ostacolo, ma uno strumento al servizio della nostra serenità. Un album destinato a rimanere nel tempo, per sonorità e identità, tra spirito minimalista e visione.

NOVE ORE – TFR

Sonorità itpop che viaggiano tra immaginazione, creatività e una realtà che non sempre perdona, ma che sa essere un punto di partenza, ad ogni modo: finché esiste la capacità di stupirmi e vedere nel nulla il tutto da poter realizzare, ci sarà sempre una speranza di cambiamento, dentro e fuori.

RETTILE – GIOVANNI TI AMO

Pasta musicale inconfondibile, originale, e parole che rendono Giovanni Ti Amo una delle penne più interessanti, all’interno di una diatriba non semplice da vivere e da gestire: l’incertezza costante che decostruisce e il nuovo che diventa stimolo e linfa vitale. E anche i ‘’rettili’’ riescono ad avere un po’ di luce.

:::COMBATTIAMO – D!BASE

Immagini che irrompono nello spazio sonoro, senza frammentarlo, diventando un tutt’uno con la cassa dritta e il dinamismo di quei rapporti e di quelle situazioni che ci attraversano in maniera preponderante. E’ proprio ‘’combattendo’’ le nostre lotte che riacquistiamo il colore che ci appartiene e ci rende noi stessi.

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L’impegno più grande? provare a superare se stessi. Questo è il mantra di Grondaie, il nuovo singolo di Lamia e Rioda Forego

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L’impegno più grande? provare a superare se stessi. Questo è il mantra di  Grondaie, il nuovo brano di Lamia in collaborazione con Rioda Forego, in uscita il 17 ottobre per Honiro Label.

Il futuro è uno stato mentale: spesso viviamo nell’idea di quello che vorremmo, senza soffermarsi sul day by day, su ciò che ci fa stare bene oggi, cercando di dimostrare a tutti i costi cosa possiamo ottenere; e, una volta ottenuto il risultato, forse non ci appartiene nemmeno fino in fondo. Dunque, l’unico modo per trovare la serenità, anche quando appare impossibile, è farsi coraggio e prendersi cura di se stessi, puntando a migliorarsi, buttandosi in ciò che ci rende felici e mostrando alla sorte che siamo ancora in grado di tessere i fili della nostra vita.

”Grondaie’’ è l’unione di due stili, il mio e quello di Dario (Rioda Forever), tra sonorità fresche e un approccio conscious al testo. Il flusso di coscienza prende vita in un racconto in cui ciascuno legge la propria esperienza, il rapporto con il presente e il futuro, mettendo a nudo gli alti e bassi di un percorso che ci ha visto vincitori. Se la fortuna premia gli audaci, perché non provare a sfidare l’incertezza? Provarci è l’unica soluzione, anche quando perdiamo ‘’lacrime al volto come grondaie’’ – ci racconta l’artista.

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