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Evra:” Nei momenti di buio si può sempre trovare la luce”

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“Strade Perdute” è un pezzo da ascoltare tutto di un fiato, per capire che a volte perdersi è strettamente necessario per realizzarsi davvero. In occasione dell’uscita del singolo, Evra si è raccontata a noi di Honiro Journal in una favolosa intervista.

Il pezzo ha un sound davvero interessante, da chi e da quali ascolti ti sei lasciata influenzare?
Devo dire che il sound del brano è davvero il risultato di tantissime influenze. Le mie ad esempio vanno dall’R&B, al pop e al cantautorato italiano, ma è grazie al producer del pezzo, Klaus Noir, che ha un background principalmente hip hop e trap, che siamo riusciti a creare qualcosa che fosse la perfetta commistione di tutto ciò che ci piace, creando qualcosa di identificabile ma allo stesso tempo non catalogabile in un solo ed unico genere.

Quale messaggio vorresti lanciare con Strade Perdute? Perché proprio questo titolo?
Quando ho scritto questo brano, l’ho fatto principalmente per mettere su musica i miei pensieri di quel periodo, è stato un vero proprio sfogo. Quindi la mia intenzione non era quella di lanciare un messaggio preciso, ma di raccontare una storia. Ora, ti dico che pensare che la mia esperienza possa essere d’aiuto a qualcuno e possa addirittura veicolare un un messaggio, mi emoziona tantissimo. Vorrei dire ai miei ascoltatori, di non aver paura di perdersi, perché è proprio in quei momenti di buio pesto che spesso si trova la chiave per il cambiamento.

L’artwork si sposa perfettamente con il testo ed il sound, si vede che nulla è stato lasciato al caso. Come mai hai scelto di affidarti proprio ad una copertina stilizzata?
Si esatto, abbiamo lavorato tanto affinché ci fosse coerenza in tutto, dalla parte musicale alla parte grafica, grazie per averlo notato! Ho scelto di affidarmi ad una copertina stilizzata, in stile anime, perché negli ultimi anni mi hanno ispirato tantissimo dal punto di vista visivo. Tra l’altro la cover è anche una citazione all’anime Devilman Crybaby. Il merito della parte grafica va al producer del brano, Klaus, anche lui grande appassionato di anime.

Cosa significa, per te, essere una cantautrice nel panorama urban italiano?
Essere una cantautrice nel panorama urban italiano per è una vera e propria missione. Il mio impegno nei confronti della musica è costante e cerco di fare sempre tutto al meglio delle mie possibilità. Il mercato discografico è sicuramente competitivo, ma è anche vero che dal punto di vista femminile sono poche le figure affermate nel panorama urban, per svariati motivi non sempre giusti. Per ora faccio del mio meglio, chi vivrà vedrà.

Descrivi i tuoi prossimi progetti futuri…in 3 aggettivi!
Imprevedibili, entusiasmanti, catartici

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La forza di un legame che finisce e la fragilità di ”quello che non so”, il nuovo singolo di ioemeg

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La forza di un legame che finisce e la fragilità di quello che non so, il nuovo singolo di ioemeg, in uscita il 24 ottobre per Honiro Label.

Le parole possono diventare carezze e pugnali, allo stesso tempo, dando ad un rapporto un colore differente, una sfumatura in continuo divenire. L’uno cerca di intuire ciò che si cela nell’altro, anche i minimi gesti che danno un segnale di quello che sta per succedere. Ma, alla fine, rimane solamente l’ansia dell’incertezza, l’angoscia di una fine o di come l’amore può proseguire. Agli occhi della logica ciò che non si conosce fa paura, soprattutto quando si lascia andare un pezzo di noi, ma i sentimenti e le sensazioni direzionano sempre scelte che vale la pena compiere.

’quello che non so’’ è una storia che finisce o qualcuno che se ne va, mentre resta un vuoto pieno di presenze: oggetti, gesti, ricordi che continuano a parlare. Chi custodisce le tracce degli altri scopre che ciò che conta non è ciò che resta fuori, ma ciò che vive dentro. Nel brano cerco di dare voce a una generazione fragile, riflessiva e resiliente, capace di trasformare la perdita in consapevolezza e la nostalgia in forza. E forse il mettersi a nudo che tanto spaventa diventa una salvezza’’ – ci racconta l’artista.

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FUTURO, i consigli della settimana di Honiro – week #18

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La diciottesima settimana è una sfida all’apparenza: quella che opprime, quella che destituisce il nostro strato più vulnerabile. E, alla fine, la sincerità diventa il vero atto rivoluzionario che non compromette il sistema, ma lo rinnova, dandogli un nuovo FUTURO. Protagonista della cover digitale la sperimentazione di Muriel.

DIENTES – MURIEL

Sonorità taglienti e sperimentali che si mescolano ad un bisogno di superare lo schermo dell’immagine, di ciò che appare. E’ più facile visualizzare gli strati di giudizi che coprono la nostra persona che osservare lo strato di sofferenza che si cela dietro, in un mondo che ha perso l’elemento principale: l’umanità.

HEY THERE – LEATHERETTE

Un viaggio nella vulnerabilità umana, tra senso di resistenza e malinconia che diventano un unico linguaggio, senza filtri, senza veli, senza paura di esprimersi. In una realtà dove esserci diventa oppressione, l’esistenza di una distorsione interiore, di una frizione dialettica, è il vero punto di salvezza.

GOOFY – SINDOLLS

L’eleganza della semplicità e la poesia delle immagini quotidiane costruiscono un racconto fatto di elementi che compongono il tempo che corre, che diventa difficile seguire sempre con la stessa intensità, con la stessa velocità. Eppure una certezza nella frenesia c’è: trovarsi, nonostante faccia paura.

POLVERE DA SPARO – LEON FAUN

Anche quando bisogna correre, si può sempre scegliere la direzione o anche di correre con i propri tempi. Ed è proprio qui il punto: stare al passo non è necessariamente una soluzione, ma seguire i propri possono salvarti la vita. Tra barre incisive e sonorità identitarie, Leon Faun torna nel migliore dei modi.

GIOIELLI NERI – SARA GIOIELLI

Un percorso intimo, interiore, dove i ‘’gioielli’’ che portiamo con noi rimangono se ce ne prendiamo cura. E gli alti e bassi che tanto ci spaventano non sono più un ostacolo, ma uno strumento al servizio della nostra serenità. Un album destinato a rimanere nel tempo, per sonorità e identità, tra spirito minimalista e visione.

NOVE ORE – TFR

Sonorità itpop che viaggiano tra immaginazione, creatività e una realtà che non sempre perdona, ma che sa essere un punto di partenza, ad ogni modo: finché esiste la capacità di stupirmi e vedere nel nulla il tutto da poter realizzare, ci sarà sempre una speranza di cambiamento, dentro e fuori.

RETTILE – GIOVANNI TI AMO

Pasta musicale inconfondibile, originale, e parole che rendono Giovanni Ti Amo una delle penne più interessanti, all’interno di una diatriba non semplice da vivere e da gestire: l’incertezza costante che decostruisce e il nuovo che diventa stimolo e linfa vitale. E anche i ‘’rettili’’ riescono ad avere un po’ di luce.

:::COMBATTIAMO – D!BASE

Immagini che irrompono nello spazio sonoro, senza frammentarlo, diventando un tutt’uno con la cassa dritta e il dinamismo di quei rapporti e di quelle situazioni che ci attraversano in maniera preponderante. E’ proprio ‘’combattendo’’ le nostre lotte che riacquistiamo il colore che ci appartiene e ci rende noi stessi.

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L’impegno più grande? provare a superare se stessi. Questo è il mantra di Grondaie, il nuovo singolo di Lamia e Rioda Forego

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L’impegno più grande? provare a superare se stessi. Questo è il mantra di  Grondaie, il nuovo brano di Lamia in collaborazione con Rioda Forego, in uscita il 17 ottobre per Honiro Label.

Il futuro è uno stato mentale: spesso viviamo nell’idea di quello che vorremmo, senza soffermarsi sul day by day, su ciò che ci fa stare bene oggi, cercando di dimostrare a tutti i costi cosa possiamo ottenere; e, una volta ottenuto il risultato, forse non ci appartiene nemmeno fino in fondo. Dunque, l’unico modo per trovare la serenità, anche quando appare impossibile, è farsi coraggio e prendersi cura di se stessi, puntando a migliorarsi, buttandosi in ciò che ci rende felici e mostrando alla sorte che siamo ancora in grado di tessere i fili della nostra vita.

”Grondaie’’ è l’unione di due stili, il mio e quello di Dario (Rioda Forever), tra sonorità fresche e un approccio conscious al testo. Il flusso di coscienza prende vita in un racconto in cui ciascuno legge la propria esperienza, il rapporto con il presente e il futuro, mettendo a nudo gli alti e bassi di un percorso che ci ha visto vincitori. Se la fortuna premia gli audaci, perché non provare a sfidare l’incertezza? Provarci è l’unica soluzione, anche quando perdiamo ‘’lacrime al volto come grondaie’’ – ci racconta l’artista.

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