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Flesha e Dok The Beatmaker ci raccontano ”Bullet Proof Soul”, il loro primo disco
Flesha e Dok The Beatmaker avevano ufficializzato la loro collaborazione già nel settembre del 2022 con la pubblicazione del brano Heavy Metal Gear insieme a Eyem Bars & Giovane Feddini. A due anni di distanza pubblicano, a sorpresa, il disco Bullet Proof Soul, uno dei dischi probabilmente più Hip Hop usciti negli ultimi mesi.
L’album, disponibile nei migliori digital stores, è prodotto e rilasciato da Dok Records, etichetta di Dok The Beatmaker che, oltre ad aver curato le produzioni audio, si è occupato della direzione artistica del disco, proponendo un progetto grafico/video in linea con il concept dell’album. Il disco di Flesha e Dok The Beatmaker è un album di riscatto, indipendente dai preconcetti del mercato. Bullet Proof Soul racconta il bisogno di resilienza in un mondo ostile e indifferente alle passioni e all’amore per le cose, invitando l’ascoltatore ad una ricerca spirituale e introspettiva continua per arrivare alla verità.

Scopriamo di più in questa intervista.
Da poco è uscito il vostro disco Bullet Proof Soul. Come è nata la vostra collaborazione e l’idea di pubblicare insieme un progetto intero?
Pur provenendo da differenti città (Verona e Padova), differenti percorsi e diverse situazioni, ci conosciamo da più di una decina di anni, gli ambienti e gli eventi nei quali ci siamo ritrovati nel tempo sono i medesimi, le affinità musicali pure, è stato un passaggio abbastanza automatico e naturale. Collaborando insieme da così tanto tempo, siamo arrivati ad un punto in cui ci siamo resi conto che l’idea di un Joint Album poteva effettivamente concretizzarsi, così è stato. La nostra esigenza è quella di produrre musica libera da vincoli ed immune da tutto quello che può essere considerato ”di tendenza”, il nostro sodalizio musicale è in primis umano, quando si parla di Flesha & Dok si parla di Matteo e Domenico, due persone che hanno sempre messo cuore e anima nella ricerca di una propria identità sonora, cercando di produrre qualcosa di autentico, questo differenzia “Bullet Proof Soul” da tanti altri Album che escono quotidianamente: questo progetto è genuino al 100%, siamo riusciti a comunicare tutto quello che volevamo trasmettere, dalle liriche alle produzioni, questa cosa ci rende davvero orgogliosi.
Avevate già anticipato questa unione in passato?
La nostra prima collabo risale al 2012 (“Non chiederlo a me” estratta dall’album di Dok The Beatmaker “Calma dopo la tempesta”) da lì in poi ci sono stati altri episodi in cui ci siamo ritrovati assieme in coppia Mc/Beatmaker (l’ultimo dei quali è sull’album “Longevity” di Flesha & Jap, in cui Dok The Beatmaker ha prodotto 3 strumentali) questo progetto parte da lontano: il primo singolo, uscito un paio di anni fa, è stato “Heavy Metal Gear” realizzato assieme ad Eyem Bars & Giovane Feddini, l’idea nostra era chiuderlo in 6 mesi, poi abbiamo ripreso in mano il tutto, riarrangiato la maggior parte dei Beats e riscritto alcune strofe, l’iter produttivo è durato circa un anno e mezzo o poco più, considerando che abbiamo curato tutto noi in prima persona, dal mixaggio al master, copertina e grafiche incluse, diciamo che siamo riusciti a confezionare un prodotto in linea con tutto quello che abbiamo pianificato.
Potete spendere due parole sul titolo che avete scelto e sulla copertina?
La collaborazione, come accennato poco fa, è nata in modo molto naturale. Ci conoscevamo già da tempo e avevamo lavorato insieme su qualche singolo o sui nostri rispettivi lavori passati, ma non avevamo mai avuto l’occasione di spingerci oltre. L’idea di Bullet Proof Soul è arrivata quasi spontaneamente: ci siamo ritrovati durante un periodo in cui entrambi avevamo bisogno di esprimerci a pieno. La chimica era incredibile, ogni traccia fluiva con facilità, e ci siamo resi conto che stavamo costruendo qualcosa di più grande di un semplice esperimento.
Il titolo riflette la nostra visione condivisa: il disco è un viaggio attraverso esperienze difficili, ma con un’anima che resiste e non si spezza mai. Entrambi abbiamo portato il nostro bagaglio di vita, emozioni e influenze musicali, e il risultato è un progetto che mescola i nostri mondi in un modo unico. Pubblicarlo insieme è stata una scelta spontanea, perché rispecchia l’autenticità di ciò che abbiamo creato. Per quanto concerne la copertina, il front raffigura il progetto disegnato su lavagna di un’armatura, nel back troviamo i vari pezzi della medesima armatura, i crediti e i loghi, ambientati graficamente con la tracklist del progetto, questa idea simboleggia il valore delle persone che hanno contribuito al nostro Album e contribuiscono, ogni giorno, a fortificare la nostra armatura, costruita su cultura e ambizioni future
Parliamo di scena Hip Hop. Essere a prova di proiettili include attaccare o solo difendersi? Come si costruisce questa armatura?
Essere “a prova di proiettili” nella scena Hip Hop non è solo una questione di difesa. È un equilibrio complesso tra saper resistere agli attacchi (critiche, beef, sfide personali o professionali) e sapersi imporre con forza e credibilità. In molti casi, essere a prova di proiettile richiede un approccio proattivo: non solo difendersi, ma anche attaccare con intelligenza e precisione quando necessario, mantenendo il rispetto per la cultura e senza compromettere la propria integrità.
Essere autentici è fondamentale. Il pubblico dell’Hip Hop sa riconoscere chi è “vero” e chi no. Se sei autentico nel tuo stile, nelle tue parole e nella tua storia, è difficile che gli attacchi possano colpirti in profondità. La scena e, più in generale, i giornalisti o gli addetti ai lavori, possono essere spietati nel giudizio; quindi, avere una mentalità forte è essenziale.
Saper trasformare critiche e fallimenti in carburante per crescere è una qualità di chi riesce a prosperare. Tutto questo a noi interessa fino ad un certo punto, proprio perché siamo consapevoli di aver dato tutto per questo progetto, il disco può arrivare anche a 10 persone, non saranno certo i numeri a condizionarci, a maggior ragione in una realtà come quella che viviamo tutti i giorni, fatta di views, di like, di commenti e di gossip. Puntiamo a preservare quel poco di buono che c’è per andare avanti, questa è la forza principale della nostra armatura.
Se invece parliamo di vita privata?
Nella vita privata significa sviluppare una forza interiore e una resilienza tale da poter affrontare le difficoltà, i conflitti e le delusioni senza perdere la propria integrità o la propria capacità di amare e di vivere. Questo punto di vista ci ha particolarmente influenzato e può essere interpretato come un simbolo di protezione emotiva e maturità. Entrambi veniamo da rispettivi momenti personali molto delicati, questo 2024 ci ha messo alla prova duramente, “Bullet Proof Soul” vuole essere una sorta di forza motrice per aiutarci a risalire la china, in primis per noi, poi per chi avrà modo di fruire singolarmente le tracce che compongono il disco. Se ascoltiamo bene il progetto, questa sofferenza emerge soprattutto in canzoni come “Luci e Ombre”, “Tempo” o “Cocito”, dove il vissuto diventa protagonista dell’intera narrativa, anche le produzioni rispecchiano il mood delle liriche, seguendole passo per passo, all’unisono.
A proposito di questo: come equilibrate il fatto di essere artisti in un mondo di social e avere anche una vita privata? Quali sono i sacrifici che fate lavorando, vivendo ed essendo artisti?
Essere un artista nel mondo dei social oggi richiede un delicato equilibrio tra visibilità e autenticità, vita privata e vita pubblica, per quanto noi non rientriamo assolutamente nella categoria “Celebrities”, la cosa ci tocca relativamente. Conciliare il lavoro con una passione che lavoro non è, se non un modo per arrotondare una tantum, è molto complesso, soprattutto quando cerchi di proporti con prodotti di qualità, più vai avanti con gli anni, più questa cosa diventa una sfida personale: si ha il timore di non essere competitivi, di non stare al passo con gli altri, di restare sospesi nel tempo, per questo cerchiamo di produrre ogni disco come se fosse l’ultimo, non sai mai che diavolo potrà succedere in questa vita maledetta.
I sacrifici sono costanti: tempo, fatica, soldi, sono solo alcuni degli aspetti che vanno ad unirsi allo stress, alla frustrazione e al timore che le cose non vadano per il verso giusto; diciamo che non è facile conciliare vita, lavoro e musica, ci si prova costantemente, con tutte le forze a disposizione e con tutta la passione che ci contraddistingue.
Il disco è fuori solo in digitale o prevedete delle copie fisiche? State anche programmando un piccolo tour?
Al momento il disco è fuori esclusivamente su tutti gli Stores Digitali, prossimamente l’idea è quella di stamparlo anche in copia fisica, vediamo passo dopo passo come verrà recepito dagli ascoltatori, un progetto come questo non può restare solo ed esclusivamente su delle piattaforme online, merita qualcosa di più, per cui sicuramente ci orienteremo in un’ottica di stampa del supporto fisico. Idem per quanto concerne il discorso Live: il nostro intento è quello di suonare “Bullet Proof Soul” in più posti possibili, vediamo se ci sarà occasione, speriamo vivamente.
Domanda conclusiva. Lo so che Bullet Proof Soul è uscito ora. Ma idealmente, nei vostri piani, pensate ci sarà un disco numero due che vi vede insieme?
Noi siamo sempre al lavoro su nuova musica, indi per cui è facile che il progetto possa avere un degno sequel, però lo sappiamo bene, in questo il mondo del cinema insegna, spesso la “parte 2” non è quasi mai all’altezza della prima, per cui chi vivrà vedrà, sicuramente la saga non finisce qui, potrà diramarsi in uno Spin-Off, vedremo, per il momento invitiamo tutti i vostri lettori a godersi questo viaggio: “Bullet Proof Soul” è fuori!
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FUTURO, i consigli della settimana di Honiro – week #24
La ventiquattresima settimana di FUTURO, nell’onda di una generazione che ricerca per trovare, ma costruisce per crederci. Protagonista della cover digitale Peter Wit.
GIOVANI D’OGGI – PETER WIT
L’astro nascente della nuova scena rap non solo dà voce alle sfumature di un mondo incerto e di una generazione che vede un orizzonte altalenatante, ma rappresenta l’insieme delle qualità che spingono il cambiamento, la rivoluzione. Stile e metriche d’autore costruiscono un’identità chiara, decisa.
DEUTSCHES BABY – CLAMÖ
La consacrazione di un volto inedito che, brano dopo brano, colpisce e costruisce un’avanguardia, il perfetto connubio tra l’elettronica e una nuova dimensione autoriale, vera, viscerale. Una narrazione che riesce a dare poetica alle fragilità e sensibilità ad una realtà che appasisce, poco a poco.
HERE – RBSN
Tutto comincia dove qualcosa di passato finisce, si disperde senza deteriorarsi definitivamente, ma si trasforma, si rinnova. ‘’Here’’ è sperimentazione, ricerca, desiderio di poter guardare oltre e migliorarsi profondamente, senza confini di spazio e tempo, ritrovando forza dentro di sé.
BEST FRIEND – PLASTICA, CERI WAX
Un sodalizio artistico d’impatto e una visione musicale chiara, altamente creativa e interessante per due figure del mondo elettronico che lasciano il segno. Un inno sonoro che, come suggerisce la copertina, si personifica in una fusione stilistica ed emotiva da scoprire e sopra cui danzare, lasciando i pensieri altrove.
GONZO MOVIE – GONZALO BABY BOY
Un film tutto da vedere, ogni frame un racconto nitido e preciso. ‘’Gonzo Movie’’ è quel film d’autore non per tutti i cinema, ma adatto ad ogni tipo di spettatore. Se siamo noi stessi le pagine del nostro diario, non c’è lettura più interessante che le esperienze che ci forgiano e ci rendono ciò che siamo.
20 ANNI – SCHIUMA
Non un semplice attestato generazionale, dichiarazione d’intenti o immagini che rimangono dentro un album sopra un mobile, ma una profonda espressione emotiva, senza veli, autentica, in cui quei dannati 20 anni ci logorano e ci costruiscono, allo stesso tempo. Un poetico insieme in cui immedesimarsi.
/// MAI SCHIVATO LE TUE LAME – D!BASE
A volte l’unica arma per proteggersi dal mondo è l’immaginazione e la nostra creatura ideale, l’interiorità, che può essere scalfita, ma anche coltivata. La difesa è un attacco, l’attacco una forma d’evasione, con un tocco di relatività e bisogno di vedere oltre. Un progetto promettente e sonorità da osservare.
LIPGLO$$ – MURIEL
Il corpo come manifesto di ciò che dentro si cela più in profondità, tra la sua cura, le sue maledizioni e il suo spazio in un mondo cupo, ma che sa anche regalare spunti di affermazione, di presenza. Sperimentazione e ricerca sono i punti di forza di un racconto che entra dentro, in cui immedesimarsi.
PARIGI – PETER WHITE
Forza espressiva e autorialità diventano emozione pura, chiara, in un brano senza tempo e confini. C’è nostalgia, c’è malinconia, c’è una Parigi uggiosa, ma anche un amore che rimane la luce nell’intercapedine oltre cui sbirciare per innamorarsi un po’ di più dell’altro, della vita.
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”Occhi di Narciso”, il nuovo singolo di Marco Francomano
Roma, 2025 – Il cantautore romano Marco Francomano annuncia l’uscita di “Occhi di Narciso”, il primo singolo che anticipa il nuovo EP “Luci Led”, realizzato in collaborazione con il produttore certificato disco d’oro Dr. Wesh. Con questo nuovo lavoro nasce una ricerca sonora originale, definita dagli stessi autori come “neo-grunge”: un ponte tra la potenza ruvida del rock anni ’90 – da Nirvana ad Alice in Chains – e le atmosfere del pop-elettronico alternativo italiano di artisti come Subsonica, Bluvertigo e altre realtà sperimentali.
“Occhi di Narciso” mette in scena la confessione di un narcisista che, perso il controllo sulla propria vittima, lascia emergere verità, fragilità e ombre interiori. La scrittura oscilla tra eleganza e durezza, mantenendo un linguaggio diretto, crudo ed evocativo, sostenuto da un suono che fonde rock ed elettronica con forte identità. Il singolo sarà accompagnato da un videoclip ufficiale pensato per la distribuzione sui principali social e piattaforme video – Instagram, TikTok e YouTube – e presentato anche dal vivo nelle prossime date con band al seguito.
Il nuovo EP “Luci Led” rappresenta l’evoluzione artistica di Marco Francomano: un viaggio intimo, terreno, fatto di passioni, dolori e identità che cambiano. Pensato per essere ascoltato al buio, con le luci led accese, incornicia storie personali e universali in un’estetica notturna e sfocata, in cui rock ed elettronica si fondono in modo essenziale e contemporaneo.
Bio
Marco Francomano è un cantautore classe 2000. La sua musica rilegge il rock alternativo con influenze pop-punk, grunge ed elettroniche, riportando il genere in una dimensione moderna e attuale. Nel 2020 vince il contest “La Musica Esce” di Indiepanchine, approda in diretta su RadioKaos e l’anno successivo si esibisce nei principali club romani, tra cui Monk ed EUR Social Park insieme a Mirkoeilcane. A dicembre 2021 pubblica il singolo “Scarlatto”, trasmesso su New Sound Level, e apre il live di Comete (X Factor). Nel 2022 è opening act per Versailles (X Factor) e pubblica il suo primo EP “Alieno”, prodotto da Wepro e Francesco Megha e distribuito da The Orchard; a fine anno è ospite su Rai 2 nel programma “E Viva il Videobox”. Nel 2023 torna con il singolo “Cellule”, distribuito da ADA Music Italy, partecipa al Mumo Festival condividendo il palco con Pierpaolo Capovilla e apre il live di Alex Polidori. Nel 2025 torna ai concerti al Campo Magnetico e nuovamente a Largo Venue, anticipando la pubblicazione del nuovo EP “Luci Led”.
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Quando la partita più dura da vincere è quella con sé stessi: sedici presenta il nuovo singolo ”1-0 x il mondo”, in uscita il 28 novembre
La partita più tosta da vincere – o almeno pareggiare – è quella con il mondo, con il proprio mondo. Tra sguardi sfuggenti, parole a volte superficiali, a volte taglienti come lame, e una concatenazione di eventi che disorienta e ci esalta, allo stesso tempo, rimaniamo noi, accovacciati nel buio delle nostre ombre, alla ricerca di risposte spesso mancanti e una sicurezza difficile da trovare. Tuttavia, un punto di forza col quale giocare la ‘’partita della vita’’ esiste: dare un senso anche a ciò̀ che di più piccolo, ma significativo, c’è nella quotidianità̀ e che ci aiuta ad affrontare ogni grande scoglio esistenziale.
‘’In “1-0 x il mondo” racconto la sensazione di essere sempre in svantaggio, come se la vita avesse già̀ segnato il primo gol. Ci sono momenti in cui non riusciamo nemmeno a fare le piccole cose, come alzarsi dal letto; e ci sentiamo impotenti, inadatti, bloccati, vivendo una sorta di forma depressiva, in una partita silenziosa contro sé stessi, dove ogni gesto diventa fatica. Dunque, in questa lotta silenziosa con sé stessi, l’imperativo è provare a pareggiare e rompere proprio quel silenzio’’ – racconta l’artista.
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