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dile:”il primo album non si scorda mai!”

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In occasione dell’uscita di “Che mettevi sempre“, dile si racconta ad Honiro: dai primi passi nella musica, fino al successo di Rewind!

Da dove nasce il tuo nome d’arte?
Il mio in realtà non è proprio un nome d’arte, ma un’abbreviazione che deriva dal mio cognome. In Abruzzo è molto comune tagliare nomi, verbi e cognomi. In questo caso il mio “nome d’arte” mi è stato regalato dai miei amici che da quando ho memoria mi hanno sempre chiamato “dile”. Se ci penso un attimo, Francesco lo usa solo mia madre!

Cosa ti rende vicino all’urban pop italiano?
Faccio molta fatica a identificarmi in un genere, fondamentalmente perché non mi pongo mai la domanda. Mi siedo al pianoforte e inizio a scrivere senza pensarci troppo. Riconosco che il mio passato cantautorale è ancora molto presente, il mio linguaggio invece è molto diretto, senza troppi giri di parole, e questa cosa forse mi avvicina all’urban e all’indie. Ma ripeto, sono la persona meno indicata a etichettare la mia musica.

Come e quando hai capito che la musica era la tua strada?
In realtà lo sto cercando di capire ancora, la musica si costruisce sulle emozioni ed io la sento come una giostra che ti scaraventa da un lato all’altro a tutta velocità, tu puoi soltanto goderti il panorama provando a non spaventarti troppo. Io infatti, ho molta paura delle giostre.

Rewind è stato un successo, complimenti! Ti aspettavi tutto questo?
Il primo album non si scorda mai, ho lavorato senza aspettarmi nulla, vedere che in tantissimi hanno abbracciato la mia musica e le mie parole mi fa sentire piacevolmente strano. Personalmente scrivo per me, perché ne ho bisogno e mi fa sentire bene. É una strana sensazione osservare come i brani prendono la loro strada ed entrano a far parte della vita di altre persone. Mi devo ancora abituare a questa immensa responsabilità.

Com’è stato lavorare con Federica Carta al singolo Che mettevi sempre?
Ci siamo scritti, ci siamo visti in studio e in meno di qualche mese avevamo già il brano in mano, è stato tutto molto naturale. Le ho fatto sentire il brano, lei si è ritrovata subito nel significato della canzone e l’abbiamo registrata. Federica è davvero un talento, sono molto contento di aver avuto la possibilità di inserire la sua voce insieme alla mia. Senza tralasciare che alla fine siamo diventati molto amici, e questo legame ha avuto un ruolo
fondamentale sia in studio che sul set.

Descrivi i tuoi progetti futuri in 3 parole! 
TANTA MUSICA NUOVA

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Il racconto di una corsa affannosa verso la tanta agognata ”Calma”, il nuovo brano di Alessandro, in uscita il 13 giugno

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Il racconto di una corsa affannosa verso la tanta agognata Calma, il nuovo brano di Alessandro, in uscita il 13 giugno per Honiro Label

Come scriveva il buon Pascal, il divertissement ci distrae dalla fatica di vivere il mondo, dalla noia asfissiante e da quelle domande che sanno inglobare i pensieri in una matrioska infinita e spesso fuorviante. Quindi, da qui nasce il desiderio di rimanere dentro la frenesia, che, allo stesso tempo, logora ogni parte della nostra anima. Tra sonorità pop e folk, l’artista compie un delicato viaggio di crescita in cui non si cerca necessariamente una soluzione del paradosso, ma di trovare nella baraonda uno spiraglio di serenità.‘’Ho scritto ‘’Calma’’ volendo comunicare il mio bisogno di essere sempre attivo, fare qualcosa, tenere la mente e il corpo mai fermi, perché anche un breve momento di nulla porta la mia testa a fare pensieri infiniti in loop, che non finiscono mai. Però, allo stesso tempo, vorrei respirare. Vivo dentro un paradosso dal quale non riesco ad uscire, dove rimango con lo stesso caos da cui vorrei scappare’’ – ci racconta l’artista.

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Sognando ad occhi aperti con tanta voglia di futuro e ”zero ore di sonno”, il primo EP di sedici, in uscita il 13 giugno

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Sognando ad occhi aperti con tanta voglia di futuro e zero ore di sonno, il primo EP di sedici, in uscita il 13 giugno per Honiro Label e Luppolo Dischi.

Un percorso che non è mai a senso unico, tra la vita di tutti i giorni che teletrasporta le nostre emozioni da un estremo all’altro e il desiderio di andare oltre, immedesimarsi in un dopo che ancora non vediamo, ma che ci spinge sempre a migliorarci, a crescere. Con atmosfere teen pop e una penna marcatamente gen z, sedici riesce a mettere a nudo non solo le sfide che si affrontano nel ‘’diventare grandi’’, ma anche quell’energia che riesce a rendere ogni esperienza unica nel suo genere, che dà la forza di conquistare il mondo.

“0 ore di sonno” è il manifesto della mia età, del mio stile di vita, e della mia musica. Giorni che si mescolano alle notti, ore passate a scrivere canzoni, a vivere, a rincorrere emozioni. Alla mia età ci sono giorni in cui non si dorme, e altri in cui si dorme di giorno per recuperare, perché la notte è troppo piena di idee, pensieri, storie da raccontare. Da una parte racconto l’ansia del futuro, dall’altra la voglia di prendersi il mondo. Abbiamo tutto il tempo e il dovere di farlo. – ci racconta l’artista.

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FUTURO, i consigli della settimana di Honiro – week #3

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La terza settimana di uscite ci fa vivere con occhi diversi il passato, ma anche l’idea di FUTURO che abbiamo, che si può costruire solo attraverso la consapevolezza e la sicurezza di un presente a noi vicino, a noi affine. Infatti, è importante seguire la propria bussola, a prescindere dalla possibilità o no, a volte, di perdere la direzione. Protagonista della nuova cover digitale è l’iconica Clamö.

BANG BANG – CLAMÖ

Una poesia elettronica che vivifica e rincuora, tra suoni cupi e il tentativo di ricomporre i cocci di ciò che ci ha lacerato e che, allo stesso tempo, ci ha reso consapevoli della nostra forza e della nostra direzione. Alla fine, cambiando gli occhi con cui ci guardiamo, cambia anche il modo in cui vediamo il mondo.

LA LINGUA – GENERIC ANIMAL

Narrazione e poetica oniriche che hanno sempre contraddistinto l’artista e che ci trasportano nella semplice necessità non tanto di trovarsi, ma di cercarsi tra le sterpaglie e fiori germogliati, non avendo paura di tagliarsi ‘’la lingua sulla lama del temperino’’.

RICORDO NOSTALGIA – LYSA

Sonorità internazionali tra speranza e nostalgia, tra voglia di prendersi il mondo e paura di rimanerne succube. Ma, finché il cuore saprà mantenere il suo ritmo e i nostri sogni sapranno resistere alle intemperie del caos, il contrasto dei sentimenti è un solo passaggio e l’amore una salvezza.

SUPERMACCHINA – GIOVEDI’

Un sound dinamico come la vita nel periodo più prolifico, quello della giovinezza, tra libertà e costruzione di se stessi. La velocità può bruciare, ma può anche scatenare una ‘’tensione proattiva’’ che mantiene stabilmente ‘’sul pezzo’’ ogni parte di noi. Un’affascinante ode alla forza di volontà e al potere del desiderio.

AMORI DISPERTI – MICHELLE

Delicatezza e disincanto in un soffio sentimentale a metà tra la ricerca estrema dell’impatto emotivo e la necessità, a volte, di liberarsi ed essere altro, essere altrove. Non mescolarsi troppo al dolore è la chiave di volta, ma, in realtà, bisogna saperlo vivere per affrontarlo.

DISCO ESTATE – CROOKERS, PHRA, DWARF

Sperimentazione ed eleganza in una ricerca musicale di alto livello, che, in termini sonori, ci fa vedere con occhi (o meglio orecchie) diversi la ‘’disco estate’’. Battere il piede, scuotere la testa e lasciarsi attraversare dal minimalismo e dal buon gusto.

ANIMALI DI PEZZA – MISSEY

Si aggiunge all’opera La ricompensa della mangusta un’altra perla, un’altra poesia musicale e testuale, dove non esiste il concetto di ricordo né di proiezione al dopo, ma di ‘’eterno presente’’ da vivere come un’esperienza unica che si mescola all’arte della natura, pascolando tra la volontà e le idee.

JOE CASSANO TRIBUTE – SKT

Quando passato e presente si incontrano in un bilinguismo all’avanguardia e la creatività contraddistingue un progetto unico nella sua espressione e che lo rende accattivante, d’impatto. Un tributo al rap e ad una figura iconica dell’underground che diventa, allo stesso tempo, esercizio di stile.

VECCHIA SCUOLA – GIUSE THE LIZIA

Un pop attuale ed energico, che sa di frenesia quanto di malinconia. Qualcuno scrisse che l’estate è una sorta di promessa, come ciò che proviamo dentro di noi, diventando parole, gesti, arte, nella sofferenza e nell’entusiasmo. Dunque, anche quel male d’amore può far bene.

ALBERTA – VALUCRE

Elettro-disco che non solo fa ballare, ma che riesce a portare in un’altra dimensione i pensieri, tra self confidence ed evasione da quelle ansie e preoccupazioni che affligono i giudizi degli altri e il mondo che ci circonda. D’altronde, comunque vada, ‘’Alberta is a bad girl’’ e con stile.

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