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INVERNO:”Ho scritto esattamente quello che sentivo quando i brani sono nati.”

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INVERNO è un progetto musicale nato a Londra da Francesca Rigoni e prodotto da Vincenzo De Fraia (VDF) con influenze Electro/Alt-Pop di respiro internazionale. “Cose Da Discutere” è l’EP d’esordio e racchiude la vita di INVERNO, un lavoro autobiografico scritto quasi interamente da lei con l’aiuto del produttore del progetto e la collaborazione di Alessandro Alo Casini.

Ciao Inverno! Ci siamo già conosciuti tramite il tuo brano “mindmybusiness”, capendo fin da subito la varietà del tuo genere. Raccontaci, però, come ti sei avvicinata alla musica? 
Mio padre è la ragione per cui amo la musica così tanto. Io e mio fratello abbiamo sempre ascoltato di tutto sin da piccoli, eravamo circondati da dischi e vinili di vari generi quindi è stato molto naturale per me ricercare la musica in tutto quello che facessi, prima con la danza e poi con il canto. Londra ha sicuramente aiutato a sviluppare il mio gusto musicale e ad aprirmi la mente, sono super grata della mia esperienza la, senza quella non ci sarebbe INVERNO.

Il tuo nuovo EP si chiama “Cose Da Discutere”, quali sono i temi principali? Che messaggio vorresti lanciare con la tua musica?
Il titolo è un riassunto del messaggio dell’EP, sono una persona senza filtri e vivo di comunicazione, non riesco a tenere dentro nemmeno le sensazioni che non so spiegare e credo che tutto vada esternato, in qualsiasi modalità. Ci sono cose da discutere con se stessi, con le persone che si amano o con chiunque abbiamo davanti. L’EP è viscerale, molto intimo e vero, ho scritto esattamente quello che sentivo quando i brani sono nati e questi mi hanno portata ad avere un confronto con me stessa e le mie emozioni. Principalmente parla di ansia, depressione, relazioni tossiche e della tossicità individuale che porta a conseguenze spesso negative nella mia vita e in quella di coppia. Affronta l’angoscia del capire che c’è qualcosa che non funziona nella relazione ma non sapere come uscirne. Mette anche in luce un’altro lato della medaglia, ovvero l’autocritica e l’auto diagnosi, perché non è sempre l’altra persona ad essere tossica ma possiamo esserlo anche noi. 

Riguardo il tuo stile, quali sono le caratteristiche che lo rendono per te più vicino al genere urban? 
Penso l’influenza di Londra mi porti ad essere alt-pop nella scena italiana quando la, invece, è considerato molto più pop quello che faccio. L’EP ha un’impostazione molto inglese da come sono scritti i brani, molto diretti senza giri di parole (tipico della scrittura inglese) alle sonorità che si ispirano ad artisti quali FKA Twigs, Jorja Smith, ma anche BANKS, Tove Lo e influenze musicali di tutti i tipi che mi hanno accompagnata negli anni la, dall’afro al neo soul all’elettronica. 

Descrivi i tuoi progetti futuri da cantautrice in 3 aggettivi!
Fresco,dark e puro.

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In un mondo di forti servono anche i ”Campioni di drammi”, il nuovo EP dei Brugnano in uscitail 7 novembre

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In un mondo di forti servono anche i Campioni di drammi, il nuovo EP dei Brugnano in uscita il 7 novembre per Luppolo Dischi e Honiro Label. 

Le emozioni ci rendono malleabili: le nostre direzioni, le nostre giornate, i nostri pensieri vengono modellati dalle mani dei sentimenti, il Prometeo che è dentro di noi e che ci delinea. A volte gli alti e bassi ci sfiorano, a volte ci distruggono o ci esaltano all’ennesima potenza, fino a diventare dei veri esperti in drammi, come quelli dell’amore. Viviamo sempre nel dilemma del dare troppo, del dare poco, considerando la paura che l’epilogo possa essere lo stesso. Tuttavia, è solo vivendola che possiamo comprenderne l’inspiegabile bellezza, perché ogni esperienza può solo arricchirci, nel bene e nel male. Non c’è errore laddove c’è qualcosa o qualcuno degno di essere vissuto.

Cinque tracce dove le penne di Carl Brave, Livio Cori e Federico di Napoli impreziosiscono un pop genuino, spontaneo, che parla un linguaggio universale e sottile, allo stesso tempo, il cui fil rouge segue un mantra preciso: rinascere.

“Il nostro EP ‘’Campioni di drammi’’ è un viaggio tra sonorità moderne e radici partenopee: cerchiamo di intrecciare il napoletano e l’italiano in nome di un equilibrio tra emozione ed espressione. Per le collaborazioni abbiamo scelto Livio Cori, Federico di Napoli e Carl Brave, non solo per la stima profonda e reciproca, ma anche per le sfumature urban e soul che aggiungono alla narrazione, ognuno nel suo stile e con il suo punto di vista. Dunque, amore per la tradizione e per la rinascita’’ – ci raccontano gli artisti. ‘’Il nostro progetto racconta i ‘’grigi’’ dei rapporti della vita che iniziano, ma che possono anche finire. Ci si lascia per diverse ragioni, dalle più banali alle più serie, senza preavvisi o con ‘’red flags’’ che presagiscono una conclusione. Tuttavia, il legame che si instaura tra due persone è inspiegabile, oltre la logica. L’atmosfera cupa e malinconica lascia, ad ogni modo, un velo di speranza, ma anche una serena rassegnazione’’.

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”Lettera di un soldato” è il nuovo brano Toma, in uscita il 17 ottobre

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Lettera di un soldato, in uscita il 17 ottobre e presentata ad X Factor Italia 2025, affronta il tema tristemente attuale della guerra vista con gli occhi di un soldato (non solo colui che imbraccia le armi ma chiunque sia vittima del conflitto). Il brano cerca di far capire quanto sia tremendo perdere tutto per il volere di pochi e quanto facile sia distruggere tutto ciò che abbiamo intorno. Infine, cerca di far riflettere su quanto sia inutile cercare di schierarsi o trovare un colpevole, quando alla fine, ci rimettiamo sempre tutti quanti. Questo brano esprime tutta la vulnerabilità emotiva al quale è soggetta l’animo umano ed insita in ognuno di noi. In un mondo dove la crudeltà è vista come un segno di potere e di forza, Toma ci ricorda quanto è bello essere fragili ed umani.

Questo brano esprime tutta la vulnerabilità emotiva al quale è soggetta l’animo umano ed insita in ognuno di noi. In un mondo dove la crudeltà è vista come un segno di potere e di forza, Toma ci ricorda quanto è bello essere fragili ed umani.

Giuseppe Toma, in arte Toma, anno 2003, è nato a Tricase in provincia di Lecce e cresciuto a Matino. Ha iniziato il suo percorso di scrittura di brani inediti all’età di 14 anni, accompagnandoli con la chitarra classica ed acustica, che ha imparato a suonare da autodidatta, e con il piano forte e canto che ha studiato alla scuola di canto “Dove c’è musica” di Tony Frassanito.

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A decretare quale sia la migliore versione di noi stessi ”Non sei te”, il nuovo singolo di Tamì in collaborazione con Uale

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A decretare quale sia la migliore versione di noi stessi Non sei te, il nuovo singolo di Tamì in collaborazione con Uale, in uscita il 31 ottobre per Luppolo Dischi e Honiro Label.

A volte gli occhi degli altri su di noi, sui nostri gesti, le nostre vite, sanno essere pesanti, difficili da sopportare, soprattutto se sono quelli delle persone a cui teniamo, che possono mettere in discussione anche il minimo pensiero, la minima decisione. Tuttavia, esiste un confine sottile tra l’affetto e l’accondiscendenza; e chi ci sta veramente accanto non vuole che perdiamo la bussola, bensì sprona a seguirne la direzione, in un modo o nell’altro, dando il proprio punto di vista per il suo bene. Tra sonorità itpop delicate e voci complementari che risultano una sorta di carezza per chi ascolta, Tamì ci lascia un messaggio chiaro e lineare: non abbandonarsi in nome di nulla, ma comprendersi per comprendere ed amare realmente.

’Non sei te’’ l’ho scritto insieme a UALE e registrato tra Roma, Londra, Amsterdam e New York. Il pezzo è prodotto da Soph, come il resto dei miei brani. Canto a cuor leggero e con spensieratezza, mentre racconto amori vissuti, consapevole che nulla è troppo serio o troppo pesante. Cerco di dare una risposta sorridente a tutte le persone che nella vita ci dicono cosa ‘‘dovremmo fare’’. Non dobbiamo vivere con disagio la nostra espressione, il nostro essere noi stessi; e chi ti ama lo riconosce.’’. – ci racconta l’artista.

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