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CR-JAY si racconta in un’intervista esclusiva per Honiro Journal
Classe 1996, di Enna, CR-JAY inizia il suo percorso artistico nel 2010, pubblicando con i primi singoli e i primi live nella sua città. Nel 2013 esce “1408”, un EP in cui figura SAVIOR KIRAH un rapper nonché carissimo amico dell’artista. Nel 2016 esce “Quattronumeri Mixtape” tratto dalla CREW 1408 e poi CR-JAY si concede una lunga pausa artista.
Ora è tornato con “Tornado Freestyle 2” e noi gli abbiamo fatto qualche domanda…
Iniziamo con un “biglietto da visita”: se dovessi descrivere la tua musica con 3 aggettivi chiave, quali sceglieresti?
Allora: direi sacra intanto, forte ed espressiva

Hai pubblicato già diversi lavori nonostante tu sia ancora molto giovane: ti va di raccontarci il tuo percorso?
Tutto ebbe inizio nel giugno 2010 inizia il mio percorso artistico con i primi singoli e i primi live nella mia città. Tutto è iniziato per caso per gioco più che altro, che con il passare del tempo mi resi conto che riuscivo a specchiarmi in ciò che mettevo per iscritto nel foglio e a sfogarmi del tutto, sentii come se tutto ciò mi riempisse quel buco che avevo dentro. Nel 2013 uscì 1408 EP in cui fa parte SAVIOR KIRAH un rapper non che un mio carissimo amico con cui tutto ebbi inizio. Nel 2016 uscì Quattronumeri Mixtape tratto dalla CREW 1408 il mixtape parla di me della mia persona nel modo di vedere le cose e le sensazioni che portavo dietro nell’età dell’adolescenza, nel mixtape fanno parte dei rapper della mia città che ritenevo opportuno inserire, visto che hanno creduto nel progetto e mi hanno sempre aiutato in questo percorso artistico, premettendo che la qualità di registrazione non era il massimo e le produzioni sono tutte scaricate perchè comunque non cera possibilità economica di acquistare beat. Dopo il mixtape ho avuto una lunga pausa di riflessione un buio totale nella mia vita forse perchè non avevo i mezzi necessari per poter affrontare questo percorso, visto che la mia città essendo piccola offre cosi tanto poco, così decisi di mettermi in società con un mio carissimo amico ad oggi il mio videomaker Davide Nicoletti in cui mi registra e mixa, e la metà del lavoro lo svolge in prima persona, così decidemmo di comprare tutto il necessario per poter almeno far uscire un prodotto buono ( parlo di qualità audio e di video). Ad oggi usciranno 3 freestyle: il primo e già fuori! Oggi è il turno del secondo “TORNADO FREESTYLE 2″per me questo pezzo e un nuovo inizio un buongiorno un ben tornato nel gioco, però con qualcosa alle spalle poco che sia dell’esperienza maturata, ma più determinati di prima.

Parliamo ora di Tornado Freestyle 2, il tuo ultimo singolo: raccontami anche qualche aneddoto sul video!
Mi viene in mente quando per le riprese utilizzammo l’auto di Gabriel (un mio caro amico) e mettemmo la musica al massimo per farci da labiale, quando improvvisamente sbucarono dei professori universitari ed incuriositi restarono lì a guardare le scene ignorando il fatto che noi non sapevamo che nella ripresa principale dove si vede la piramide di vetro si trovava il Domus dove alloggiarono i professori e gli alunni universitari..Un altra cosa che mi viene in mente ed molto divertente riguardo che nella ripresa principale dove si vede la piramide c era un materasso buttato li a caso e quindi noi lo utilizzammo per salire e scendere dal muretto dove si trova la piramide di vetro visto che era un po alto e ci attutiva la caduta,e quindi sembrava che l’avessero portato appositamente per noi.
Hai in mente di realizzare un disco?
In mente ho anche il modo in cui impostarlo, ma ci penserò più avanti quando magari avrò più visibilità
Ci hai parlato di un terzo freestyle… puoi spoielerarci qualcosa?
Riguardo il freestyle3, siamo già a lavoro e già registrato ma bisogna sistemare un bel po’ di cose e lo tireremo fuori in più presto possibile.

Siamo ai saluti: se c’è qualcos’altro che dobbiamo aspettarci dal tuo percorso artistico?
Tante belle cose anche perchè ho un bel gruppo compatto e ci stiamo dentro, renderemo più interessante e coinvolgente questo nostro percorso. Ringrazio Honiro per questa simpatica intervista e spero di risentirvi presto. Un bacio!
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In un mondo di forti servono anche i ”Campioni di drammi”, il nuovo EP dei Brugnano in uscitail 7 novembre
In un mondo di forti servono anche i Campioni di drammi, il nuovo EP dei Brugnano in uscita il 7 novembre per Luppolo Dischi e Honiro Label.
Le emozioni ci rendono malleabili: le nostre direzioni, le nostre giornate, i nostri pensieri vengono modellati dalle mani dei sentimenti, il Prometeo che è dentro di noi e che ci delinea. A volte gli alti e bassi ci sfiorano, a volte ci distruggono o ci esaltano all’ennesima potenza, fino a diventare dei veri esperti in drammi, come quelli dell’amore. Viviamo sempre nel dilemma del dare troppo, del dare poco, considerando la paura che l’epilogo possa essere lo stesso. Tuttavia, è solo vivendola che possiamo comprenderne l’inspiegabile bellezza, perché ogni esperienza può solo arricchirci, nel bene e nel male. Non c’è errore laddove c’è qualcosa o qualcuno degno di essere vissuto.
Cinque tracce dove le penne di Carl Brave, Livio Cori e Federico di Napoli impreziosiscono un pop genuino, spontaneo, che parla un linguaggio universale e sottile, allo stesso tempo, il cui fil rouge segue un mantra preciso: rinascere.
“Il nostro EP ‘’Campioni di drammi’’ è un viaggio tra sonorità moderne e radici partenopee: cerchiamo di intrecciare il napoletano e l’italiano in nome di un equilibrio tra emozione ed espressione. Per le collaborazioni abbiamo scelto Livio Cori, Federico di Napoli e Carl Brave, non solo per la stima profonda e reciproca, ma anche per le sfumature urban e soul che aggiungono alla narrazione, ognuno nel suo stile e con il suo punto di vista. Dunque, amore per la tradizione e per la rinascita’’ – ci raccontano gli artisti. ‘’Il nostro progetto racconta i ‘’grigi’’ dei rapporti della vita che iniziano, ma che possono anche finire. Ci si lascia per diverse ragioni, dalle più banali alle più serie, senza preavvisi o con ‘’red flags’’ che presagiscono una conclusione. Tuttavia, il legame che si instaura tra due persone è inspiegabile, oltre la logica. L’atmosfera cupa e malinconica lascia, ad ogni modo, un velo di speranza, ma anche una serena rassegnazione’’.
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”Lettera di un soldato” è il nuovo brano Toma, in uscita il 17 ottobre
Lettera di un soldato, in uscita il 17 ottobre e presentata ad X Factor Italia 2025, affronta il tema tristemente attuale della guerra vista con gli occhi di un soldato (non solo colui che imbraccia le armi ma chiunque sia vittima del conflitto). Il brano cerca di far capire quanto sia tremendo perdere tutto per il volere di pochi e quanto facile sia distruggere tutto ciò che abbiamo intorno. Infine, cerca di far riflettere su quanto sia inutile cercare di schierarsi o trovare un colpevole, quando alla fine, ci rimettiamo sempre tutti quanti. Questo brano esprime tutta la vulnerabilità emotiva al quale è soggetta l’animo umano ed insita in ognuno di noi. In un mondo dove la crudeltà è vista come un segno di potere e di forza, Toma ci ricorda quanto è bello essere fragili ed umani.
Questo brano esprime tutta la vulnerabilità emotiva al quale è soggetta l’animo umano ed insita in ognuno di noi. In un mondo dove la crudeltà è vista come un segno di potere e di forza, Toma ci ricorda quanto è bello essere fragili ed umani.
Giuseppe Toma, in arte Toma, anno 2003, è nato a Tricase in provincia di Lecce e cresciuto a Matino. Ha iniziato il suo percorso di scrittura di brani inediti all’età di 14 anni, accompagnandoli con la chitarra classica ed acustica, che ha imparato a suonare da autodidatta, e con il piano forte e canto che ha studiato alla scuola di canto “Dove c’è musica” di Tony Frassanito.
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A decretare quale sia la migliore versione di noi stessi ”Non sei te”, il nuovo singolo di Tamì in collaborazione con Uale
A decretare quale sia la migliore versione di noi stessi Non sei te, il nuovo singolo di Tamì in collaborazione con Uale, in uscita il 31 ottobre per Luppolo Dischi e Honiro Label.
A volte gli occhi degli altri su di noi, sui nostri gesti, le nostre vite, sanno essere pesanti, difficili da sopportare, soprattutto se sono quelli delle persone a cui teniamo, che possono mettere in discussione anche il minimo pensiero, la minima decisione. Tuttavia, esiste un confine sottile tra l’affetto e l’accondiscendenza; e chi ci sta veramente accanto non vuole che perdiamo la bussola, bensì sprona a seguirne la direzione, in un modo o nell’altro, dando il proprio punto di vista per il suo bene. Tra sonorità itpop delicate e voci complementari che risultano una sorta di carezza per chi ascolta, Tamì ci lascia un messaggio chiaro e lineare: non abbandonarsi in nome di nulla, ma comprendersi per comprendere ed amare realmente.
‘’Non sei te’’ l’ho scritto insieme a UALE e registrato tra Roma, Londra, Amsterdam e New York. Il pezzo è prodotto da Soph, come il resto dei miei brani. Canto a cuor leggero e con spensieratezza, mentre racconto amori vissuti, consapevole che nulla è troppo serio o troppo pesante. Cerco di dare una risposta sorridente a tutte le persone che nella vita ci dicono cosa ‘‘dovremmo fare’’. Non dobbiamo vivere con disagio la nostra espressione, il nostro essere noi stessi; e chi ti ama lo riconosce.’’. – ci racconta l’artista.
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