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“Camel Blue”, il singolo d’esordio di Davide
“Camel Blue” è il primo singolo di Davide, artista sardo classe 1996, con il quale iniziamo il viaggio all’interno della sua quotidianità.
Il brano parla di sogni e passioni, e la fatica di realizzarsi, nonostante la determinazione. Il testo è accompagnato da un ritmo lento, ma allo stesso tempo dolce, che ci accompagna durante il viaggio di Davide, come fosse una “Camel Blue” fumata col finestrino abbassato.
Sapessi scrivere sarebbe bello
Sapessi cantare beh ancora meglio
Ci pensavo stamattina al mio risveglio dopo un’altra
Notte giù al pub discutendo sulla nostra quotidianità
Ore avanti e indietro vuoi vedermi sto sul
Retro di sto magazzino che ormai di casa sà
Tasto pausa mille deja-vù
Parto un’altra camel blue
Penso mollo tutto e parto su
Quanti schiaffi quanti ti parto
Invece eccomi che canto sopra questo quarto
Vibra l’iphone sei tu
Ancora sotto i libri hai fatto l’alba con Camus mi
Dici che fatica ‘sto faldone’ sulla traccia Platone
Diventare dottoressa e ciò che
Vorrei ma d’altronde tutto scorre panta rei
Io ti aprezzo, io ti ammiro la mia vita invece sembra un film De Niro
Vorrei soltanto farti staccare tutto e portati giù al Lido
Stacca tutto e vieni con me
Stacca tutto e vieni con me
Stacca la connessione
Il mio oggi l’ho fatto e in sta vita se stai fermi paghi pegno non
C’è tempo per il lamento per lo sgomento
Devi solo rialzarti se sei caduto in quel momento
E ogni volta che svengo mi rialzo più forte perché
Con sto incendio che ho dentro ci ho fatto a botte
E tutto ciò che avevo intorno mi andava contro fino a
Quando la notte diventava giorno: L’alba del tramonto
Non capivo e ora scrivo mi sento vivo divento
Rosso e posso immaginare il mondo al mio posto
Tu finisci un altro esame 30 alla fine è servito e hai visto chi non
Si lamenta per le cose che non ha ma sa
Apprezzare quel che ha ha vinto, sulla traccia Democrito
E lo hai detto te pian piano passo dopo passo
Ma adesso stacca tutto e vieni con me
Vieni con me
Stacca tutto e vieni con me
Stacca e vieni con me
Stacca la connessione
Di Francesco Corsello
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In un mondo di forti servono anche i ”Campioni di drammi”, il nuovo EP dei Brugnano in uscitail 7 novembre
In un mondo di forti servono anche i Campioni di drammi, il nuovo EP dei Brugnano in uscita il 7 novembre per Luppolo Dischi e Honiro Label.
Le emozioni ci rendono malleabili: le nostre direzioni, le nostre giornate, i nostri pensieri vengono modellati dalle mani dei sentimenti, il Prometeo che è dentro di noi e che ci delinea. A volte gli alti e bassi ci sfiorano, a volte ci distruggono o ci esaltano all’ennesima potenza, fino a diventare dei veri esperti in drammi, come quelli dell’amore. Viviamo sempre nel dilemma del dare troppo, del dare poco, considerando la paura che l’epilogo possa essere lo stesso. Tuttavia, è solo vivendola che possiamo comprenderne l’inspiegabile bellezza, perché ogni esperienza può solo arricchirci, nel bene e nel male. Non c’è errore laddove c’è qualcosa o qualcuno degno di essere vissuto.
Cinque tracce dove le penne di Carl Brave, Livio Cori e Federico di Napoli impreziosiscono un pop genuino, spontaneo, che parla un linguaggio universale e sottile, allo stesso tempo, il cui fil rouge segue un mantra preciso: rinascere.
“Il nostro EP ‘’Campioni di drammi’’ è un viaggio tra sonorità moderne e radici partenopee: cerchiamo di intrecciare il napoletano e l’italiano in nome di un equilibrio tra emozione ed espressione. Per le collaborazioni abbiamo scelto Livio Cori, Federico di Napoli e Carl Brave, non solo per la stima profonda e reciproca, ma anche per le sfumature urban e soul che aggiungono alla narrazione, ognuno nel suo stile e con il suo punto di vista. Dunque, amore per la tradizione e per la rinascita’’ – ci raccontano gli artisti. ‘’Il nostro progetto racconta i ‘’grigi’’ dei rapporti della vita che iniziano, ma che possono anche finire. Ci si lascia per diverse ragioni, dalle più banali alle più serie, senza preavvisi o con ‘’red flags’’ che presagiscono una conclusione. Tuttavia, il legame che si instaura tra due persone è inspiegabile, oltre la logica. L’atmosfera cupa e malinconica lascia, ad ogni modo, un velo di speranza, ma anche una serena rassegnazione’’.
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”Lettera di un soldato” è il nuovo brano Toma, in uscita il 17 ottobre
Lettera di un soldato, in uscita il 17 ottobre e presentata ad X Factor Italia 2025, affronta il tema tristemente attuale della guerra vista con gli occhi di un soldato (non solo colui che imbraccia le armi ma chiunque sia vittima del conflitto). Il brano cerca di far capire quanto sia tremendo perdere tutto per il volere di pochi e quanto facile sia distruggere tutto ciò che abbiamo intorno. Infine, cerca di far riflettere su quanto sia inutile cercare di schierarsi o trovare un colpevole, quando alla fine, ci rimettiamo sempre tutti quanti. Questo brano esprime tutta la vulnerabilità emotiva al quale è soggetta l’animo umano ed insita in ognuno di noi. In un mondo dove la crudeltà è vista come un segno di potere e di forza, Toma ci ricorda quanto è bello essere fragili ed umani.
Questo brano esprime tutta la vulnerabilità emotiva al quale è soggetta l’animo umano ed insita in ognuno di noi. In un mondo dove la crudeltà è vista come un segno di potere e di forza, Toma ci ricorda quanto è bello essere fragili ed umani.
Giuseppe Toma, in arte Toma, anno 2003, è nato a Tricase in provincia di Lecce e cresciuto a Matino. Ha iniziato il suo percorso di scrittura di brani inediti all’età di 14 anni, accompagnandoli con la chitarra classica ed acustica, che ha imparato a suonare da autodidatta, e con il piano forte e canto che ha studiato alla scuola di canto “Dove c’è musica” di Tony Frassanito.
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A decretare quale sia la migliore versione di noi stessi ”Non sei te”, il nuovo singolo di Tamì in collaborazione con Uale
A decretare quale sia la migliore versione di noi stessi Non sei te, il nuovo singolo di Tamì in collaborazione con Uale, in uscita il 31 ottobre per Luppolo Dischi e Honiro Label.
A volte gli occhi degli altri su di noi, sui nostri gesti, le nostre vite, sanno essere pesanti, difficili da sopportare, soprattutto se sono quelli delle persone a cui teniamo, che possono mettere in discussione anche il minimo pensiero, la minima decisione. Tuttavia, esiste un confine sottile tra l’affetto e l’accondiscendenza; e chi ci sta veramente accanto non vuole che perdiamo la bussola, bensì sprona a seguirne la direzione, in un modo o nell’altro, dando il proprio punto di vista per il suo bene. Tra sonorità itpop delicate e voci complementari che risultano una sorta di carezza per chi ascolta, Tamì ci lascia un messaggio chiaro e lineare: non abbandonarsi in nome di nulla, ma comprendersi per comprendere ed amare realmente.
‘’Non sei te’’ l’ho scritto insieme a UALE e registrato tra Roma, Londra, Amsterdam e New York. Il pezzo è prodotto da Soph, come il resto dei miei brani. Canto a cuor leggero e con spensieratezza, mentre racconto amori vissuti, consapevole che nulla è troppo serio o troppo pesante. Cerco di dare una risposta sorridente a tutte le persone che nella vita ci dicono cosa ‘‘dovremmo fare’’. Non dobbiamo vivere con disagio la nostra espressione, il nostro essere noi stessi; e chi ti ama lo riconosce.’’. – ci racconta l’artista.
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