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“Domani” è il secondo capitolo della trilogia di ENSI

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Ensi rilascia “DOMANI”, ep prodotto interamente da Crookers. Il progetto si compone di 6 tracce ed è impreziosito dai featuring con Silent BobNex CasselLouis Dee Nerone.

“DOMANI” rappresenta la tappa intermedia di un concept artistico più ampio e fa parte di una vera e propria trilogia iniziata lo scorso anno con “OGGI”. Un progetto che riassume ed esalta la discografia passata, presente e futura dell’artista e che si concluderà con il terzo capitolo nei prossimi mesi. 

Ensi rilascia “Domani” e torna a far tremare la scena

ù, in forma smagliante dal punto di vista tecnico, piazza le fondamenta dell’ep sull’attitudine al microfono e sulla trasversalità dei concetti. In sei brani, musicalmente radicati ma molto differenti fra loro, mostra le numerose sfaccettature della sua penna come in poche altre occasioni. 

L’ep si apre con “Neanche Dio”, un brano di critica sociale in cui si butta un occhio al futuro, grazie a uno sguardo critico del presente. Il beat, arricchito dalla voce ipnotica della talentuosa cantante R’n’B LaHasna fa da accompagnamento a un testo in cui si sottolineano gli aspetti negativi della società attuale, come l’inquinamento, le armi di distruzione di massa e il denaro, per il quale molti sono disposti a tutto.

Segue “Mai”, il brano con cui ENSI ha regalato un’anticipazione del progetto. Con il prezioso featuring di Silent Bob, l’artista rimarca con sonorità cupe ed evocative l’importanza di rimanere sé stessi e di dare il giusto valore agli affetti, sia nella vita privata che in quella lavorativa, distaccandosi da chi, per fama e per soldi, scende a compromessi e non guarda più in faccia a nessuno. 

Il terzo brano è “Benzo”, un esercizio di stile che rappresenta un marchio di fabbrica nella produzione musicale di ENSI. È un pezzo drum-less, dal sapore unico, accompagnato dal sax che evoca le atmosfere dei bar francesi di altri tempi. 

La collaborazione con Nerone

La traccia successiva è “Bad Boys” feat. Nex CasselLouis Dee Nerone. Qui i quattro artisti giocano sulla figura del “ragazzaccio” che, nell’immaginario comune, contraddistingue i rapper. È infatti un brano fortemente street, con sonorità hip hop e versi serrati che rimandano ai classici del genere.

Il quinto brano è “Runnin/Ça va sans dire”, in cui, come in “Benzo”, l’artista si cimenta a incastrare il rap come pochi altri, cimentandosi in sonorità hip hop fatte di drum e violini, dimostrando di essere (ancora) in continua e costante crescita.

La passione per la stand-up comedy

L’ep si chiude con “Baby”, un brano intimo, con la sonorità e il ritmo che catapultano l’ascoltatore in una dimensione privata, quella in cui si dichiara il proprio amore in un modo che farebbe invidia a un monologo di stand-up comedy.

La produzione di “DOMANI” è affidato al producer italiano di fama internazionale Crookers, che ha curato, oltre le produzioni, anche la direzione artistica dell’ep cucendo le sei tracce su misura per il rapper. Il dualismo ENSICrookers ha dato vita a un progetto di culto, sia in termini di scelte, di spaccatura nel panorama, che per il sound, vario, radicato e mai banale.

Anche “DOMANI” è pubblicato per la factory Juicy Music ed è distribuito da Believe, con cui ENSI persegue il cambio di rotta dell’indipendenza già intrapreso lo scorso anno con “OGGI”. Un’indipendenza 2.0 che costituisce parte importante di un percorso musicale perfettamente coerente, unico e riconoscibile, con cui il rapper, figura altamente credibile e trasversale, è sempre riuscito a distinguersi pur mantenendo una forte identità musicale e con cui è stato consacrato come una delle icone dell’hip hop italiano.

Non solo EP, ma anche il ritorno ai LIVE

L’artista, icona del freestyle e punto di riferimento dell’hip hop italiano, presenterà dal vivo il nuovo progetto esibendosi live martedì 08 febbraio presso i Magazzini Generali di Milanogiovedì 10 febbraio all’Hiroshima Mon Amour di Torino sabato 12 febbraio al C.S.O. Pedro di PadovaENSI tornerà quindi finalmente nel suo habitat naturale, il palco, e darà vita a performance esplosive e incendiarie, quelle con cui è entrato di diritto nella storia del rap.

Da sempre artista eclettico e trasversale, ENSI ha anche pubblicato “Santuario 2105”, una graphic novel ispirata alla trilogia di ep e ambientata in un futuro distopico alla Mad Max. Il fumetto, disponibile da giovedì 04 novembre nelle librerie e in tutti gli store online, è distribuito sotto la casa editrice Becco Giallo ed è stato realizzato con la collaborazione dello sceneggiatore Alex Crippa e il disegnatore Prenzy.

Ensi rilascia “Domani”, un altro tassello importante per la scena. Voi quale brano state preferendo? Trovate l’EP nei migliori digital store!

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FUTURO, i consigli della settimana di Honiro – week #25

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Un tuffo nel passato che sa di FUTURO, tra visione ed eloquenza. Protagonista della cover digitale Lumiero.

IL PRIMO GRANDE DISCO DI LUMIERO – LUMIERO

Un tuffo nel passato che sa di futuro, tra visione ed eloquenza, tra musicalità e parole incise nel cuore di chi ascolta. Uno dei progetti più rivoluzionari completa una raccolta di immagini che richiamano un mondo che non c’è più, ma di cui vorremmo ancora la sua linfa; il tutto condito dalle sfumature più sincere.

ASTRONAVE – OTTOBRE

Una diatriba con se stessi, ma anche con l’altro, tra sentimenti che spengono e sentimenti che riportano, in un modo o nell’altro, al calore che tanto si brama e che non sempre si riesce ad afferrare, tenere con sé. Sonorità dinamiche e d’impatto fanno da sfondo al vortice motivo dove l’unica arma è surfare.

FACCIAMO A META’ – EUGENIO IN VIA DI GIOIA

Ci sono cose che non si possono comprendere per intero. A volte bisogna proprio vederle ‘’a metà’’. Allo stesso modo, ciò che compone la nostra serenità non lo si vive nella sua interezza, ma un pezzo alla volta, nella sua semplice scansione quotidiana. Un inno a guardare con spontaneità ciò che ci circonda.

MI MANIFESTO – PAN DAN

Un mondo a cui si accede non con formalità o giri di parole, ma facendosi trasportare dalle vibrazioni di un’anima creativa, spontanea, che sperimenta ogni sfaccettatura della vita. Suoni eterei e parole come ‘’vox clamantis in deserto’’ presentano l’interezza dei luoghi interiori più reconditi.

7 MINUTI – KUZU, MONTAG, WISM (MENZIONE SPECIALE)

Sperimentazione e poesia si fondono per un flusso di coscienza fatto di immagini lucide, nitide, che illuminano quei tratti d’umanità di cui siamo fatti e che il sistema cerca di nasconderci. ‘’7 minuti’’ che diventano una colonna sonora di una vita intera, senza ripetizioni, senza ripensamenti.

NESSUNA – ALTEA

Uno dei progetti più freschi del panorama attuale ritorna con un manifesto intimo, profondo, speciale, dove raccontarsi e raccontare il ramificarsi della propria storia. Musica d’oltreoceano e poesie ‘’a cielo aperto’’ sono gli elementi di una realtà vista con occhi sensibili e maturi, senza veli e con una poetica umana.

VOCE – MADA

Quando si esprime con la propria ‘’voce’’ ciò che si cela nella nostra storia e nel nostro essere, non solo c’è una riscoperta, ma anche un unico flusso sonoro: la propria verità. Per quanto il mondo sovrasta la voce, c’è qualcosa di più nel volume della nostra vita. Imparare ad equilibrarlo rende tutto più semplice.

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In un mondo che ha perso la sua bussola basterebbero un po’ di ”canditi”, il nuovo singolo di Parrelle in uscita il 5 dicembre

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In un mondo che ha perso la sua bussola basterebbero un po’ di canditi, il nuovo singolo di Parrelle in uscita il 5 dicembre per Luppolo Dischi e Honiro Label.

Tutto scorre ad una velocità sempre più incalzante e perdersi nel frastuono è un attimo; perdere il senso di umanità, in una realtà che è svuotata di tutto ciò che è umano. Tuttavia, tra le false righe di un tempo incerto, ci rimane un’unica scelta possibile: provare a stupirci di nuovo, far ritornare la semplicità delle parole e delle azioni una sana abitudine. L’amore è amore, un abbraccio è un abbraccio, e il resto è solo un insieme di dettagli.

“L’amore è in via d’estinzione, un po’ come quei dinosauri che studiavamo a scuola e che un po’ mettevano paura. Sarebbe bello, però, non aver paura di resistere e custodire ancora la pazienza dei piccoli gesti, delle piccole cose: togliere ad uno ad uno dei ‘canditi’ da un panettone, pur di rendere felice chi si ama. Ecco, questo è il senso più intimo e dolce della canzone: per quanto il mondo giri nello stesso verso, e non possiamo cambiarlo, ad ogni modo, direzioniamo la nostra serenità’’ – ci racconta l’artista.

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Banshee: il primo disco insieme di Giovane Feddini e Flesha

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Con BANSHEE, Giovane Feddini e Flesha firmano il loro primo disco insieme, un progetto che nasce dall’urgenza di trasformare un periodo difficile in un linguaggio nuovo. Il titolo richiama la figura della Banshee, creatura mitologica che annuncia un cambiamento drastico con il suo grido: perfetta metafora per un disco che vibra di transizione, rottura e rinascita.


BANSHEE è il secondo capitolo della trilogia iniziata da Feddini con SIRENE, ma qui accade qualcosa di fondamentale: per la prima volta, al suo immaginario si intreccia quello di Flesha.
Se SIRENE era uno spazio personale, più luminoso e disteso, costruito su un’estetica intima e solitaria, BANSHEE ne rappresenta la controparte scura. L’ingresso di Flesha cambia la prospettiva, porta un altro respiro, un’altra energia, una densità diversa. Il risultato è un disco che non somma due mondi: li fa collidere, e da quella collisione nasce una terza identità.
Anche la copertina segue questo cambio di paradigma: una figura femminile che emerge dal bosco, sospesa tra visione e realtà, un’immagine che introduce immediatamente un tono più istintivo, inquieto, corporeo. È il primo passo dentro un territorio più notturno rispetto al capitolo precedente.
Il cuore di BANSHEE è la sua sincerità. Sette brani in cui i due rapper affrontano famiglia, rapporti che vacillano, difficoltà nel trovare una propria posizione nel mondo, e quell’autocelebrazione che non è vanità ma necessità: un promemoria di valore personale nei momenti in cui tutto sembra sgonfiarsi. È un disco che non vuole mostrarsi forte: vuole mostrarsi vero.
Sul piano sonoro, il progetto guarda con precisione alla New York dei primi 2000: trombe sporche, beat ruvidi, quell’atmosfera a metà tra marciapiede e soul che ha definito un’epoca. Tutto il disco è prodotto da Flesha, con arrangiamenti di Dok The Beatmaker, in un equilibrio perfettamente calibrato fra nostalgia e identità contemporanea.

BANSHEE : suoni ruvidi, parole vere, nessuna maschera
Se SIRENE era un respiro lungo, BANSHEE è quel momento in cui il respiro ti manca ma finalmente capisci perché: stai cambiando pelle. È un disco che nasce nel buio ma non ci rimane nemmeno un secondo di troppo. Feddini e Flesha costruiscono una narrazione che non si accontenta di raccontare una risalita: la pretende, la esige, la impone.
Dentro questo disco convivono due percorsi che arrivano da lontano. Flesha — che ha attraversato più di vent’anni di scena, mutazioni, generazioni, stili — porta qui tutto ciò che ha imparato senza mai diventare nostalgico. È solido, consapevole, senza bisogno di dimostrare niente. Le sue produzioni danno a BANSHEE una struttura che non cede, un peso specifico che senti fin da subito.
Feddini è il contraltare perfetto: impulsivo, diretto, viscerale. Tutta la sua storia — dalle battle alla parentesi in major, dal ritorno all’indipendenza fino all’ingresso nei Graveyard Duppies — arriva qui distillata, affinata, priva di fronzoli. Il suo modo di scrivere è immagini, istinto, immediatezza. Il suo modo di stare nel beat è riconoscibile dal primo secondo.
Il punto d’incontro tra i due non è un compromesso: è un terreno nuovo, che non esisteva prima di questo disco. BANSHEE non chiede il permesso di essere ascoltato. Ti viene addosso, ti scuote, e quando finisce ti accorgi che qualcosa si è spostato.

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