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Intervista

KID GAMMA ci racconta “DISCO SENTIMENTO”: “ho voluto dare forma alle mie emozioni”

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E’ disponibile dal 2 giugno “Disco Sentimento” l’EP d’esordio di Kid Gamma. Composto da cinque tracce, “Paura”, “Come quando Piove”, “Senza Voce”, “Kelly” e “Farci Male”, questo progetto dell’artista classe 2002 vuole raccontare le insicurezze, i dubbi, ma anche la spensieratezza e la felicità caratteristiche della Generazione Zeta. Un EP che desidera portare il focus stilistico e narrativo su ciò che, forse più di ogni altra cosa, caratterizza la musica e non solo, ovvero il sentimento.

Chi meglio di Kid Gamma poteva raccontarci questo progetto? Noi di Honiro Journal lo abbiamo intervistato!

Ancor prima di parlare di questo EP, volendo partire dalle origini del tuo nome d’arte, come mai proprio Kid Gamma?

Inizialmente, quando producevo, come nome d’arte avevo scelto semplicemente “Gamma” che, foneticamente, è proprio la pronuncia della lettera “G” in greco, iniziale del mio vero nome Gabriele. Poi, quando ho intrapreso il mio percorso da solista, mi sono accorto di come avvertissi la necessità di raccontare vicende, episodi, tematiche e stati d’animo che appartenessero alla mia generazione, alla Generazione Zeta. Proprio da questo prende vita l’idea di aggiungere il termine “Kid” che, appunto, significa “Ragazzo/Adolescente”.

Questo tuo nuovo EP si intitola “Disco Sentimento”, quanto è importante per te il sentimento e come possiamo trovare il coraggio di esprimere i nostri sentimenti in un periodo in cui, spesso, tanti aspetti vengono omologati?

Penso che il sentimento sia un aspetto fondamentale della vita di una persona, indipendentemente dalla sua età. Credo che riuscire ad esprimerlo in tutte le sue sfaccettature sia davvero complicato. Ho voluto che il sentimento fosse la tematica principale del mio disco proprio perché desideravo raccontare quelle che, per me, sono le sue forme: la spensieratezza, la paura… penso inoltre che, un meccanismo forse inconsapevole ma che accade molto frequentemente nella mia generazione, sia accettare di perdere qualcuno con cui eravamo particolarmente legati piuttosto di confrontarci con quella persona per aggiustare le cose. Spesso quindi si preferisce non esprimere i propri sentimenti, ma così facendo non si arriva ad un punto di incontro con chi abbiamo davanti.

Ed ho cambiato mille facce perché non chiedono più come sei stato negli ultimi mesi”, tu come stai? Come ti senti dopo la pubblicazione di questo tuo progetto?

Ti ringrazio tantissimo per questa domanda perché ormai è difficile che qualcuno chieda veramente ad una persona come stia. Io sto bene, se dovessi descrivere questo momento direi che mi sento molto più libero, sento di aver condiviso con il mio pubblico delle tracce e in generale dei pensieri e progetti che tenevo per me da molto tempo. È bello vedere che l’ep sia stato apprezzato e che alcuni si rivedano nei brani. Avendo 21 anni, credo che quella attuale sia per me una fase di crescita, un periodo di transizione in cui si hanno molte cose a cui pensare.

A proposito di sentirsi liberi, la cover di questo progetto, a primo impatto, trasmette molto l’idea di libertà. Cosa rappresenta per te la libertà in ambito musicale?

Mi piaceva l’idea che il concetto di “sentimento”, oltre che tramite le tracce, venisse raccontato anche visivamente, grazie all’artwork. Credo di interpretare la libertà come la possibilità di poter dare vita alla mia musica sapendo ciò che sto esprimendo, quindi libertà intesa come vera e propria libertà di espressione.

Dalla selva oscura del mondo mi rifugerò” è una frase che colpisce particolarmente di questo progetto. Ti andrebbe di raccontarci come la musica sia diventata il tuo rifugio?

Pensandoci bene, lo è sempre stata. Ho iniziato a studiare pianoforte a soli 4 anni, inizialmente ammetto che probabilmente avessi, forse inconsapevolmente, un concetto molto diverso da quello attuale per quanto riguarda la musica. All’inizio mi sentivo di vivere questa passione in modo quasi meccanico, volendo dimostrare agli altri che fossi capace. Nel momento in cui ho lasciato gli studi di pianoforte e ho iniziato il mio percorso da solista ho capito veramente quanto la musica fosse sempre stata un mio punto di riferimento, contemporaneamente anche una valvola di sfogo. Era soprattutto un rifugio perché potevo decidere io stesso come dare voce alle mie emozioni, quando faccio musica ho come la sensazione di sentirmi a casa.

“Sei fatta di pagine in cui ti ritrovi” affermi nel brano “Come Quando Piove”. Nella descrizione di uno dei tuoi più recenti post su Instagram inoltre, racconti che questo progetto sia stato creato per “curare le ferite del sentirsi meno soli”. Dici anche che “Disco Sentimento possa essere ciò che serve ai ragazzi in un momento come questo”. In quale sentimento o aspetto di questo progetto speri che la tua generazione si possa rispecchiare?

Sicuramente nella spensieratezza. Ci sono persone che mi seguono da molto tempo che mi scrivono raccontandomi le proprie difficoltà, il soffrire di solitudine o il non riuscire ad essere se stessi. Mi fa particolarmente piacere quando mi dicono che le mie tracce hanno dato loro anche solo un piccolo spunto per sentirsi compresi. Mi auguro veramente che i ragazzi che ascoltano la mia musica siano consapevoli di quanto essere se stessi possa essere una vera e propria vittoria.

Kid Gamma, c’è qualcosa riguardo questo EP che non ti ho chiesto e che vorresti far sapere ai lettori di Honiro Journal?
Mi auguro che ascoltino l’ep e che entrino a pieno nel mondo di “Disco Sentimento”!

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