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Il San Valentino che non aspetti è Joe Scacchi Live a Touch The Wood

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Continua la proposta di Touch The Wood delle migliori realtà hip hop provenienti da Roma. Venerdì 14 febbraio è la volta di Joe Scacchi. Il suo album “Marketing” racconta la città nella sua versione più oscura con rime cupe, abrasive e spontanee.

Con una voce distorta o con l’autotune, il giovane rapper parla dei desideri infranti e la perdita di prospettive per il futuro della sua generazione. In apertura e chiusura i resident deejay del party Marco G. & Mr. Kite e Bmbx.

Joe Scacchi è (Lorenzo Scacchi un classe ’95, anche lui cresciuto tra le mura del Virgilio, liceo che è diventato la culla per la nuova generazione hip hop romana (La crew 126, Carl Brave i Tauro Boys per citarne alcuni). Cresce ascoltando Noyz Narcos, il Truceklan e tanto rap.

 I suoi primi passi nel genere li muove all’interno del collettivo Wing Klan formato insieme al rapper Goya, a cui si affianca anche il producer Nikeninja. Il progetto riceve il supporto di Carl Brave e della crew 126 con cui collaborerà per “Marketing” in cui compaiono diversi nomi del collettivo trasteverino (Ketama126, Ugo Borghetti, Pretty Solero). Il Wing Klan pubblica l’album “I CAN FLY” con cui inizia a farsi un nome nel circuito rap romano e nazionale.
Goya e Joe Scacchi iniziano a pubblicare materiale da solisti pur non abbandonando il progetto comune.

Joe Scacchi pubblica il suo primo album a novembre 2020, prodotto principalmente da Nikeninja, Crookers e Nic Sarno.  Il rapper romano si dimostra più maturo e più inquadrato, raccontando la sua Roma in una chiave oscura che ritrova molte coincidenze con Noyz Narcos, uno dei suoi maggiori ispiratori”. Titolando il disco “Marketing”, Joe Scacchi vuole prendere le distanze da quegli artisti che si concentrano maggiormente alle trovate pubblicitarie rispetto alla musica.

Il suo immaginario sonoro è composto da ambienti musicali noir e un’attitudine neorealista 2.0.

Con uno sguardo più neutrale possibile, infatti il rapper racconta il disincanto e il senso di abbandono che sta vivendo la sua generazione. In un’intervista per Noisey (Vice) ha affermato:

“Ho notato che spesso l’oscurità dei miei testi non viene molto calcolata: droga, ragazzi che perdono le prospettive per il futuro, desideri infranti, questa pseudo-depressione generazionale. Io ‘sta roba la voglio nei testi perché è la mia vita, è quello che ho attorno. Non può essere tutto rose e fiori, e se il disco viene apprezzato significa che c’è bisogno anche di roba cupa, di uno sfogo… vedo tristezza nella gente. (….)”

Quando il rapper parla di droghe: “Adesso non ci sono né rivoluzione né divertimento, sembra che tutti vogliano assopirsi, svuotarsi.”

Ore 23:00

Biglietti: 10 euro (Disponibili solo al Botteghino)

INFORMAZIONI: 06 5748277

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”Lettera di un soldato” è il nuovo brano Toma, in uscita il 17 ottobre

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Lettera di un soldato, in uscita il 17 ottobre e presentata ad X Factor Italia 2025, affronta il tema tristemente attuale della guerra vista con gli occhi di un soldato (non solo colui che imbraccia le armi ma chiunque sia vittima del conflitto). Il brano cerca di far capire quanto sia tremendo perdere tutto per il volere di pochi e quanto facile sia distruggere tutto ciò che abbiamo intorno. Infine, cerca di far riflettere su quanto sia inutile cercare di schierarsi o trovare un colpevole, quando alla fine, ci rimettiamo sempre tutti quanti. Questo brano esprime tutta la vulnerabilità emotiva al quale è soggetta l’animo umano ed insita in ognuno di noi. In un mondo dove la crudeltà è vista come un segno di potere e di forza, Toma ci ricorda quanto è bello essere fragili ed umani.

Questo brano esprime tutta la vulnerabilità emotiva al quale è soggetta l’animo umano ed insita in ognuno di noi. In un mondo dove la crudeltà è vista come un segno di potere e di forza, Toma ci ricorda quanto è bello essere fragili ed umani.

Giuseppe Toma, in arte Toma, anno 2003, è nato a Tricase in provincia di Lecce e cresciuto a Matino. Ha iniziato il suo percorso di scrittura di brani inediti all’età di 14 anni, accompagnandoli con la chitarra classica ed acustica, che ha imparato a suonare da autodidatta, e con il piano forte e canto che ha studiato alla scuola di canto “Dove c’è musica” di Tony Frassanito.

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A decretare quale sia la migliore versione di noi stessi ”Non sei te”, il nuovo singolo di Tamì in collaborazione con Uale

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A decretare quale sia la migliore versione di noi stessi Non sei te, il nuovo singolo di Tamì in collaborazione con Uale, in uscita il 31 ottobre per Luppolo Dischi e Honiro Label.

A volte gli occhi degli altri su di noi, sui nostri gesti, le nostre vite, sanno essere pesanti, difficili da sopportare, soprattutto se sono quelli delle persone a cui teniamo, che possono mettere in discussione anche il minimo pensiero, la minima decisione. Tuttavia, esiste un confine sottile tra l’affetto e l’accondiscendenza; e chi ci sta veramente accanto non vuole che perdiamo la bussola, bensì sprona a seguirne la direzione, in un modo o nell’altro, dando il proprio punto di vista per il suo bene. Tra sonorità itpop delicate e voci complementari che risultano una sorta di carezza per chi ascolta, Tamì ci lascia un messaggio chiaro e lineare: non abbandonarsi in nome di nulla, ma comprendersi per comprendere ed amare realmente.

’Non sei te’’ l’ho scritto insieme a UALE e registrato tra Roma, Londra, Amsterdam e New York. Il pezzo è prodotto da Soph, come il resto dei miei brani. Canto a cuor leggero e con spensieratezza, mentre racconto amori vissuti, consapevole che nulla è troppo serio o troppo pesante. Cerco di dare una risposta sorridente a tutte le persone che nella vita ci dicono cosa ‘‘dovremmo fare’’. Non dobbiamo vivere con disagio la nostra espressione, il nostro essere noi stessi; e chi ti ama lo riconosce.’’. – ci racconta l’artista.

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FUTURO, i consigli della settimana di Honiro – week #19 – #20

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Recuperiamo la scorsa settimana di FUTURO in aggiunta alle uscite di quella attuale per immergerci in un unico flusso musicale e introspettivo dentro il quale poter ritrovarsi e non perdersi.

15 MINUTI – 5070

Trasversale, poliedrico, senza confini sonori: 5070 riesce ad entrare nei nostri ‘’15 minuti’’ esistenziali, dandogli un occhio poetico, di sincera comprensione. In una realtà instransigente, bisogna imparare a donarsi riguardo, prima di compiere un passo che può far andare avanti, come indietro.

PITA GYROS – EMILI KASA

Ricordi vividi che non hanno bisogno di essere mistificati, ma di essere raccontati per quello che sono, nel bene o nel male, dall’inizio alla fine (due momenti che hanno lo stesso sapore). Una voce graffiante e indelebile che permea il cuore di ascolta, non destabilizzando, ma confortando, provando a salvarlo.

NON FA MALE – FUCK POP

Senza indugi, senza mezzi termini e con un linguaggio inconfondibile, come loro sanno fare: il collettivo più alternativo d’Italia torna non per ribaltare gli schemi, ma per definirne di nuovi. Anche ciò che crolla addosso, alla fine, non crolla del tutto; e ciò che non crolla del tutto, ‘’non fa male’’. Si può sempre ricominciare.

ROMANTICA – EVA BLOO

Delicatezza minimalista che si avvicina ad atmosfere poetiche e consapevoli, alla ricerca di una serenità tanto agognata e che appare sempre più impercettibile, poco tangibile. Ma è proprio dentro il frastuono della ‘’pausa’’ dal mondo esterno che si ritrova il punto di partenza, un nuovo mondo interno.

UMANA – BRUCHERO’ NEI PASCOLI

Tra distopia e utopia, tra bisogno di fuggire e bisogno di rimanere: una sperimentazione sonora e concettuale che riporta il senso dell’umano alla sua essenza più urgente, più vera. I contrasti pendono un colore differente, un sapore più rivoluzionario e illuminante.

WENDY – HENNA

Un canto di libertà, sincera espansione ed espressione di se stessi, dove recuperarsi, dove stabilire la propria casa. Con lo scorrere inesorabile delle esperienze e della memoria, l’unico modo per sentirsi vivi, veri, è quello di legarsi profondamente con gli attimi che riempiono la nostra vita in toto.

ABRACADRABA – LUPOFIUMELEGGENDA

Una formula magica che infrange nella frenesia della quotidianità e la sua apparenza, le sue contraddizioni, ma anche i suoi stimoli, in un modo o nell’altro. Sì, il mondo, per quanto sia distruttivo a volte, ci offre la possibilità di poter scegliere chi e cosa può salvarci.

NON SEI TE – TAMI’, UALE

A volte gli occhi degli altri su di noi, sui nostri gesti, le nostre vite, sanno essere pesanti, difficili da sopportare. Tuttavia, esiste un confine sottile tra l’affetto e l’accondiscendenza; e chi ci sta veramente accanto non vuole che perdiamo la bussola, bensì sprona a seguirne la direzione.

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