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Ketama126, esce oggi “Kety Reborn” la nuova edizione di “Kety” con 5 inediti e 1 remix
Esce oggi, venerdì 3 luglio 2020, “Kety Reborn”, la nuova edizione di “Kety”, l’album di Ketama126 già certificato disco d’oro e che, nel 2019, ha ottenuto grandi consensi di critica e pubblico.
Grazie a “Kety” e ai suoi singoli d’impatto – come “Scacciacani” e “Love Bandana”, certificati rispettivamente disco di platino e d’oro – il membro della Love Gang CXXVI è passato dallo status di artista di culto a diventare punto di riferimento della scena urban italiana.
Kety Reborn contiene 5 inediti e 1 remix: “Nonmifregaunca“, “No infami”, “Bumbum”, “Diablo”, “Dirty RMX” e “Pezzi Pt 2.” (feat Side Baby). Il disco esce nella versione classica in cd ma anche in una special edition contenente cd + bandana (in esclusiva su IBS) e in doppio vinile. In ogni brano, compresi i nuovi, l’artista romano classe 1992 riafferma la sua attitudine genuina da rockstar e si distingue per uno stile che fonde un linguaggio diretto a una vena romantica oscura e un immaginario intriso di storie notturne.
Nonmifregaunca
Questo pezzo ha anticipato l’uscita di “Kety Reborn” e, come ho già detto, è nato dalla melodia scaturita dal beat che, dopo un po’ di ascolti, mi ha tirato fuori il testo in automatico, di getto. È una canzone nata per far ballare, fregandosene di tutte le cose negative che ci assillano, come un inno punk alla libertà.
No infami
Ho prodotto questa traccia insieme a NKO. Lui ha suonato la batteria (quella vera) che, unita alla chitarra elettrica, dà alla canzone un sound a metà tra il metal e la trap più pesante. Il testo è bello cupo. Penso che quando la faremo dal vivo sarà molto potente, senza alcun dubbio farà pogare la gente.
Bumbum
Questa è la traccia più soft tra gli inediti del disco. Il testo ha un tono leggermente romantico e la produzione musicale – che ho fatto io – penso sia molto fresca. È la traccia più chill ma ha anche dei bassi molto potenti, quindi ha questa doppia anima.
Diablo
Di questa traccia ho già pubblicato il video su YouTube che è andato bene e, a grande richiesta, ora si potrà ascoltare su tutte le altre piattaforme streaming. La traccia è molto cruda, ha delle sonorità UK drill, genere di cui Pop Smoke era l’artista più rappresentativo e infatti il pezzo, in parte, è anche un tributo a lui, che purtroppo è morto.
Dirty RMX
Questo remix di “Dirty” fatto da Zef in chiave electro-dance lo trovo molto figo perché già il testo della canzone originale si prestava molto a un remix di questo tipo, essendo una sorta di dialogo mentre si flirta con una ragazza. Secondo me sarà perfetta per le discoteche, dove sarà suonata, perché la cassa dritta e questi bassi electro vanno benissimo per i dancefloor.
Pezzi Pt 2
Questa era la traccia più attesa, in featuring con Arturo. Si tratta del proseguimento di un brano del 2015, “Pezzi” appunto, che è un culto anche perché è tra i primi pezzi trap forti usciti da Roma. Sono anni che i fan chiedono la Pt 2, finalmente gli è stata data ed è sicuramente all’altezza dell’originale.
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Quando la partita più dura da vincere è quella con sé stessi: sedici presenta il nuovo singolo ”1-0 x il mondo”, in uscita il 28 novembre
La partita più tosta da vincere – o almeno pareggiare – è quella con il mondo, con il proprio mondo. Tra sguardi sfuggenti, parole a volte superficiali, a volte taglienti come lame, e una concatenazione di eventi che disorienta e ci esalta, allo stesso tempo, rimaniamo noi, accovacciati nel buio delle nostre ombre, alla ricerca di risposte spesso mancanti e una sicurezza difficile da trovare. Tuttavia, un punto di forza col quale giocare la ‘’partita della vita’’ esiste: dare un senso anche a ciò̀ che di più piccolo, ma significativo, c’è nella quotidianità̀ e che ci aiuta ad affrontare ogni grande scoglio esistenziale.
‘’In “1-0 x il mondo” racconto la sensazione di essere sempre in svantaggio, come se la vita avesse già̀ segnato il primo gol. Ci sono momenti in cui non riusciamo nemmeno a fare le piccole cose, come alzarsi dal letto; e ci sentiamo impotenti, inadatti, bloccati, vivendo una sorta di forma depressiva, in una partita silenziosa contro sé stessi, dove ogni gesto diventa fatica. Dunque, in questa lotta silenziosa con sé stessi, l’imperativo è provare a pareggiare e rompere proprio quel silenzio’’ – racconta l’artista.
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SistahEve: “Nel Cloud è il cassetto segreto dove metto tutto ciò che non smette di esistere”
Nel suo nuovo singolo Nel Cloud, SistahEve mostra una parte diversa e più intima di sé, lontana dall’energia diretta del precedente Di più o Niente. In questa intervista, l’artista veronese racconta il bisogno di dare voce ai ricordi che ritornano, alle nostalgie che non guariscono del tutto, e a quel “cassetto immaginario” dove si archiviano le storie che continuano a far parte di noi. Tra produzioni sospese, scambi di voci e verità condivise, Nel Cloud diventa un viaggio emotivo che anticipa l’anima più profonda del disco in uscita a dicembre.

SistahEve, da dove nasce l’idea di “Nel Cloud”? È un’immagine molto contemporanea ma allo stesso tempo emotiva: cosa rappresenta per te questo “luogo dei ricordi “?
“Nel cloud” nasce dall’esigenza di trasmettere un’altra sfaccettatura di me, infatti è chiaro dal secondo 1 che si tratti di un pezzo totalmente diverso rispetto al primo singolo uscito (Di più o Niente).
Il Cloud è quel “cassetto” immaginario in cui mettiamo a decantare tutte le esperienze passate, i rapporti finiti, i ricordi più o meno buoni ai quali però ogni tanto abbiamo ancora bisogno di attingere.
Nel brano racconti il ritorno di persone ed esperienze che pensavi superate. Hai avuto un episodio specifico che ti ha ispirata, o è un’emozione che riconosci in più momenti della tua vita?
Chi non ha mai avuto almeno un ritorno dal passato quando ormai era convinto di aver archiviato una storia? In questo pezzo nell specifico però in realtà è più una “raccolta” di immagini sicuramente presa da “fatti realmente accaduti“ma che non riguardano un episodio preciso. In generale tendo ad essere piuttosto nostalgica, questo sì.
La produzione di SonBudo ha una malinconia leggera, quasi sospesa. Come avete costruito questo sound e quanto ha influenzato la direzione del testo?
In questo brano di preciso in realtà è stato proprio da Sonbudo che è partito tutto. Mi ha proposto questo beat decisamente più malinconico e aperto a un testo più personale e introspettivo, e le barre sono arrivate da sole.
In “Nel Cloud” ci sono Jap e Lilith, due presenze molto diverse tra loro. Perché hai scelto proprio loro e come hanno aggiunto profondità al brano?
Quando ho iniziato a scrivere per questo pezzo non avevo un’idea specifica sul fatto se sarebbe stato da sola o con qualcuno oltre a me. Arrivata a metà mi è venuta voglia di avere una sorta di “risposta”, come se si trattasse di uno scambio di lettere dopo la fine di un rapporto, una telefonata, o comunque un dialogo per fare un bilancio personale da entrambe le parti. E Jap è stato subito la prima scelta, per fortuna ha accettato. Ci conosciamo da molti anni e ha capito subito il “mood” che desideravo nel pezzo. Con Lilith invece è stato diverso. Anche con lei ho un rapporto di amicizia da molto tempo, ma all’inizio non pensavo di inserire necessariamente una voce cantata. Come spesso accade, l’ho realizzato in studio anche insieme a SonBudo, e sapendo delle indiscutibili doti canore di Lilith, ne ho approfittato.
Il singolo arriva come secondo estratto del disco in uscita a dicembre. Che ruolo ha “Nel Cloud” nell’equilibrio dell’album? È una chiave di lettura, un capitolo intimo, un ponte?
Si tratta di un album molto eterogeneo sia a livello di contenuti (alcuni più diretti e “crudi”, altri molto più conscious e introspettivi), sia a livello di sonorità. Quindi non sentirei di definirlo un ponte, piuttosto un altro esempio di cosa mi piace fare presentando quello che è a tutti gli effetti l’opposto rispetto al primo singolo. C’è il nero e c’è il bianco. Ora dovrete ascoltare tutta la gamma di grigi nel resto del disco.
Cosa speri che chi ascolta porti via con sé da questo brano? Una riflessione, una sensazione, una ferita che si chiude… qual è il messaggio che vorresti arrivasse davvero?
Forse la consapevolezza che alla fine viviamo tutti la stessa vita. Si può chiudere un capitolo, il tempo passa, la vita prende strade assurde. Ma ci si può sempre voltare indietro una volta ogni tanto e sorridere di quando ancora non lo sapevi.
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DJ Fastcut annuncia ”Dead Poets Battle” e il nuovo disco “Dead Poets 5” in uscita nel 2026
DJ Fastcut annuncia Dead Poets Battle e il nuovo disco “Dead Poets 5” in uscita nel 2026
Dopo dieci anni dal primo capitolo della saga, DJ Fastcut celebra l’anniversario dei Dead Poets con un progetto speciale che unisce palco, penna e cultura.
Torna ufficialmente la Dead Poets Battle, una competizione nazionale dedicata alla scrittura e alla performance, che attraverserà l’Italia (e non solo) fino alla finale di Roma prevista per aprile 2026.
Le tappe preliminari sono:
- 24 gennaio – Roma @ Zoo Bar
- 30 gennaio – Locarno (CH) @ Teatro Cambusa
- 31 gennaio – Milano @ Malaga Sin City
- 1° febbraio – Torino @ Jamaica
- 14 febbraio – Bologna @ Ex Dinamo
- 20 febbraio – Napoli @ Lido Pola
- Firenze/Pesaro TBA
Potrebbero aggiungersi nuove date e nuove tappe nel corso delle prossime settimane.
Per tutti gli aggiornamenti in tempo reale seguite i canali ufficiali dei Poeti Estinti e di DJ Fastcut. Gli artisti possono anche scegliere di partecipare a più date, aumentando così le possibilità di accedere alla finale.
In ogni città, un solo vincitore conquisterà l’accesso alla finale e la possibilità di partecipare ufficialmente al nuovo album “Dead Poets 5”, che segnerà il ritorno discografico del collettivo e il decennale del progetto.
Dead Poets Battle non è una sfida di freestyle, ma una battle di brani. Ogni artista dovrà presentare un pezzo – edito o inedito – che rappresenti al meglio la propria identità artistica. La giuria valuterà la scrittura e la performance live, riportando al centro il valore del testo, della presenza scenica e dell’intensità comunicativa.
Il contest è aperto a rapper senza limiti di età o provenienza. Partecipare prevede una quota d’iscrizione, mentre il regolamento completo e i moduli d’iscrizione sono disponibili sui canali social ufficiali dei Poeti Estinti.
Oltre alla possibilità di figurare sul disco Dead Poets 5, il vincitore della finale nazionale otterrà ampia visibilità mediatica e sarà intervistato da IlRappuso.com, media partner ufficiale dell’iniziativa.
Lanciata nel 2016, la serie Dead Poets ha rappresentato una delle saghe più importanti del rap italiano contemporaneo. Ideata e prodotta da DJ Fastcut, ha riunito i liricisti più rappresentativi della scena, diventando un simbolo del rap come atto poetico, sociale e identitario.
Con la Dead Poets Battle, Fastcut rinnova quella visione, offrendo una piattaforma reale a chi ancora crede nel potere delle parole e nella forza del palco come strumento di verità.
INFO UFFICIALI
📀 Evento: Dead Poets Battle
🎧 A cura di: DJ Fastcut / Sgravo / 148Booking (Poeti Estinti)
🏆 Finale nazionale: Roma – aprile 2026
📍 Tappe: Milano (10/02), Bologna (24/02), Torino (09/03), Londra (23/03)
📲 Info e iscrizioni: [@poetiestinti – Instagram / Facebook]
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