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News | Izi pubblica il nuovo singolo ‘Scusa’ ed annuncia ‘Fenice’, il suo nuovo album

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Da venerdì 15 aprile è disponibile in digitale ‘Scusa’, il nuovo singolo di Izi tratto dalla colonna sonora del film ‘Zeta‘ di Cosimo Alemà, nelle sale dal 28 aprile.

‘Scusa’ feat. Moses Sangare è prodotto da Shablo e contiene un cameo nascosto tutto da scoprire. ‘Scusa’ oltre ad essere inserito nella colonna sonora di ‘Zeta’ in uscita il 22 aprile , è il primo estratto di ‘Fenice’, il nuovo album di Izi che uscirà il prossimo 13 maggio.

‘Zeta’ è un film generazionale girato dal più famoso regista di videoclip italiano Cosimo Alemà, ed è la storia di tre ragazzi, ambientata tra centro e periferia di Roma, con il sogno di sfuggire al destino che la società ha in serbo per loro. Il protagonista del film è Alex/Zeta, nella vita Diego Germini aka Izi.

‘Zeta’ si pone come uno spaccato realistico della vita nella scena rap italiana e delle nuove dinamiche e problematiche che ogni giorno affrontano le nuove generazioni di artisti hip hop. Ad interpretarlo è un cast d’eccezione: Clementino, Ensi, Fedez, Briga, Salmo, Rocco Hunt, Shablo, J-Ax, Baby K, Tormento, Noyz Narcos, Lowlow, Shade, Fatt Mc, Rancore, Metal Carter.

Diego Germini, in arte Izi, nasce a Savigliano in provincia di Cuneo nel 1995. La mamma, originaria di Cogoleto (cittadina alla frontiera Ovest di Genova), decide di partorire all’Ospedale di Savigliano dove è possibile il parto in acqua. Diego vive dunque i primi secondi della sua vita sott’acqua, in apnea, mentre nell’aria si diffonde musica classica. Acqua, apnea e musica classica.

Diego attribuisce il timbro della sua voce anche alle circostanze della sua venuta al mondo.

Un’infanzia di alti e bassi poi a 17 anni, Diego abbandona la scuola e scappa di casa. Prenderà spunto dalla sua storia personale per alimentare i testi delle sue canzoni ed è proprio tramite la scrittura che inizia un processo, mai interrotto, di faticosa costruzione di sé e di ricerca del suo vero io. In que¬sto periodo di vagabondaggi, inizia a scrivere con più intensità e continua ad ascoltare la musica che ha sempre amato (De André, Gaber, George Brassens, Johnny Cash, Depeche Mode, David Bowie) ma inizia a anche a sentire i rapper stranieri e italiani. Per certi versi il rap gli sembra lo strumento e la voce dei nuovi cantautori. I testi che scrive ruotano intorno alla tempesta che sente dentro di sé e alle cose che vede fuori. Racconta quello che vede filtrandolo attraverso la propria sensibilità. Scrive prose, poesie e canzoni; I suoi pezzi prendono sempre più la forma di ballate rap e Diego inizia a cantarle, esibendosi in bettole nei vicoli di Genova, con il nome di Izi Erre. Con altri amici fa parte della crew Wild Bandana e inizia a farsi notare nell’ambiente.

È a questo punto che la produzione di Zeta lo incontra. Cosimo Alemà e gli altri produttori del film cercano un giovane rapper di talento cui affidare la parte di Alex, il protagonista di Zeta. Nello stesso periodo Diego inizia a comporre le musiche di quello che sarà il suo primo disco ufficiale e anche parte della colonna sonora del film. Il disco, prodotto da Sony Music, segna l’inizio della collaborazione con Shablo e contiene featuring di alcuni tra i più noti artisti.

 

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”Lettera di un soldato” è il nuovo brano Toma, in uscita il 17 ottobre

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Lettera di un soldato, in uscita il 17 ottobre e presentata ad X Factor Italia 2025, affronta il tema tristemente attuale della guerra vista con gli occhi di un soldato (non solo colui che imbraccia le armi ma chiunque sia vittima del conflitto). Il brano cerca di far capire quanto sia tremendo perdere tutto per il volere di pochi e quanto facile sia distruggere tutto ciò che abbiamo intorno. Infine, cerca di far riflettere su quanto sia inutile cercare di schierarsi o trovare un colpevole, quando alla fine, ci rimettiamo sempre tutti quanti. Questo brano esprime tutta la vulnerabilità emotiva al quale è soggetta l’animo umano ed insita in ognuno di noi. In un mondo dove la crudeltà è vista come un segno di potere e di forza, Toma ci ricorda quanto è bello essere fragili ed umani.

Questo brano esprime tutta la vulnerabilità emotiva al quale è soggetta l’animo umano ed insita in ognuno di noi. In un mondo dove la crudeltà è vista come un segno di potere e di forza, Toma ci ricorda quanto è bello essere fragili ed umani.

Giuseppe Toma, in arte Toma, anno 2003, è nato a Tricase in provincia di Lecce e cresciuto a Matino. Ha iniziato il suo percorso di scrittura di brani inediti all’età di 14 anni, accompagnandoli con la chitarra classica ed acustica, che ha imparato a suonare da autodidatta, e con il piano forte e canto che ha studiato alla scuola di canto “Dove c’è musica” di Tony Frassanito.

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A decretare quale sia la migliore versione di noi stessi ”Non sei te”, il nuovo singolo di Tamì in collaborazione con Uale

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A decretare quale sia la migliore versione di noi stessi Non sei te, il nuovo singolo di Tamì in collaborazione con Uale, in uscita il 31 ottobre per Luppolo Dischi e Honiro Label.

A volte gli occhi degli altri su di noi, sui nostri gesti, le nostre vite, sanno essere pesanti, difficili da sopportare, soprattutto se sono quelli delle persone a cui teniamo, che possono mettere in discussione anche il minimo pensiero, la minima decisione. Tuttavia, esiste un confine sottile tra l’affetto e l’accondiscendenza; e chi ci sta veramente accanto non vuole che perdiamo la bussola, bensì sprona a seguirne la direzione, in un modo o nell’altro, dando il proprio punto di vista per il suo bene. Tra sonorità itpop delicate e voci complementari che risultano una sorta di carezza per chi ascolta, Tamì ci lascia un messaggio chiaro e lineare: non abbandonarsi in nome di nulla, ma comprendersi per comprendere ed amare realmente.

’Non sei te’’ l’ho scritto insieme a UALE e registrato tra Roma, Londra, Amsterdam e New York. Il pezzo è prodotto da Soph, come il resto dei miei brani. Canto a cuor leggero e con spensieratezza, mentre racconto amori vissuti, consapevole che nulla è troppo serio o troppo pesante. Cerco di dare una risposta sorridente a tutte le persone che nella vita ci dicono cosa ‘‘dovremmo fare’’. Non dobbiamo vivere con disagio la nostra espressione, il nostro essere noi stessi; e chi ti ama lo riconosce.’’. – ci racconta l’artista.

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FUTURO, i consigli della settimana di Honiro – week #19 – #20

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Recuperiamo la scorsa settimana di FUTURO in aggiunta alle uscite di quella attuale per immergerci in un unico flusso musicale e introspettivo dentro il quale poter ritrovarsi e non perdersi.

15 MINUTI – 5070

Trasversale, poliedrico, senza confini sonori: 5070 riesce ad entrare nei nostri ‘’15 minuti’’ esistenziali, dandogli un occhio poetico, di sincera comprensione. In una realtà instransigente, bisogna imparare a donarsi riguardo, prima di compiere un passo che può far andare avanti, come indietro.

PITA GYROS – EMILI KASA

Ricordi vividi che non hanno bisogno di essere mistificati, ma di essere raccontati per quello che sono, nel bene o nel male, dall’inizio alla fine (due momenti che hanno lo stesso sapore). Una voce graffiante e indelebile che permea il cuore di ascolta, non destabilizzando, ma confortando, provando a salvarlo.

NON FA MALE – FUCK POP

Senza indugi, senza mezzi termini e con un linguaggio inconfondibile, come loro sanno fare: il collettivo più alternativo d’Italia torna non per ribaltare gli schemi, ma per definirne di nuovi. Anche ciò che crolla addosso, alla fine, non crolla del tutto; e ciò che non crolla del tutto, ‘’non fa male’’. Si può sempre ricominciare.

ROMANTICA – EVA BLOO

Delicatezza minimalista che si avvicina ad atmosfere poetiche e consapevoli, alla ricerca di una serenità tanto agognata e che appare sempre più impercettibile, poco tangibile. Ma è proprio dentro il frastuono della ‘’pausa’’ dal mondo esterno che si ritrova il punto di partenza, un nuovo mondo interno.

UMANA – BRUCHERO’ NEI PASCOLI

Tra distopia e utopia, tra bisogno di fuggire e bisogno di rimanere: una sperimentazione sonora e concettuale che riporta il senso dell’umano alla sua essenza più urgente, più vera. I contrasti pendono un colore differente, un sapore più rivoluzionario e illuminante.

WENDY – HENNA

Un canto di libertà, sincera espansione ed espressione di se stessi, dove recuperarsi, dove stabilire la propria casa. Con lo scorrere inesorabile delle esperienze e della memoria, l’unico modo per sentirsi vivi, veri, è quello di legarsi profondamente con gli attimi che riempiono la nostra vita in toto.

ABRACADRABA – LUPOFIUMELEGGENDA

Una formula magica che infrange nella frenesia della quotidianità e la sua apparenza, le sue contraddizioni, ma anche i suoi stimoli, in un modo o nell’altro. Sì, il mondo, per quanto sia distruttivo a volte, ci offre la possibilità di poter scegliere chi e cosa può salvarci.

NON SEI TE – TAMI’, UALE

A volte gli occhi degli altri su di noi, sui nostri gesti, le nostre vite, sanno essere pesanti, difficili da sopportare. Tuttavia, esiste un confine sottile tra l’affetto e l’accondiscendenza; e chi ci sta veramente accanto non vuole che perdiamo la bussola, bensì sprona a seguirne la direzione.

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