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FUTURO, i consigli della settimana di Honiro – week #16

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La sedicesima settimana di uscite è un tuffo nei meandri di un tempo e uno spazio indefiniti, di una linfa vitale che proviene dai contrasti più sperimentali e più intricati, ma che, alla fine, portano l’immaginazione non tanto a costruire, quanto a decostruire la nostra forma per dare vita all’essenza del FUTURO. Protagonista della cover digitale l’utopia dei Grandi Raga.

MORFEO MORFINA – GRANDI RAGA

Brano dopo brano, tra sonorità d’oltreoceano e sperimentazione acuta, un dialogo tempestoso ed estremo con se stessi, alla ricerca di una serenità sempre meno tangibile, come un miraggio. E non ci sono segreti da svelare, se non entrare nella poesia delle proprie sensazioni e trasformarle, come questo capolavoro.

MARLA – TAGLIA ZERO

Un racconto intimo in cui ‘’gli scheletri nell’armadio’’ diventano veri e propri incubi da affrontare, ma anche un punto di vista attraverso cui trovare il modo di ‘’andare oltre’’. Il proprio passato, i propri tagli fungono da stimolo per rileggere un presente su cui costruire un nuovo inizio.

HERE – RBSN

Una perfetta operazione alchemica produce un viaggio nei meandri delle paure umane, dell’incertezza che si trasforma in angoscia e in uno stato di dubbio costante, pervasivo. Non esiste una soluzione, non esiste un rimedio, ma l’esperienza che ci rende unici e in completa sinergia con le sensazioni.

DOMENICA – MARTINA GIL

Domenica è un giorno per fuggire, chiudere un capitolo e aprirne uno nuovo, successivo. Tuttavia, spesso ci fermiamo con la mente e con il cuore proprio a quella domenica fatta di solitudine, pensieri in loop e ostacoli che tendono a ferirci nel profondo. Ma ogni domenica, alla fine, precede un lunedì da affrontare.

COME TE – WESTCROSS

Uno dei nuovi storyteller più promettenti ritorna con un nuovo racconto intimo, personale, che guarda gli altri non con gli occhi dell’apparenza, ma con gli occhi di chi si addentra nell’animo, nell’intenzione, nell’attitudine. Un manifesto contro ogni schema, ogni paradigma di un’attualità

SAHBI – LAILA AL HABASH

Energia e dinamismo fanno da un sfondo ad un canto liberatorio, d’impatto, senza mezzi termini ed elegante allo stesso tempo. L’astro del pop Laila torna a brillare e prosegue il flusso del nuovo capitolo, tra parole che sanno di rivoluzioni e una musica destinata a rimanere nei cuori di chi ascolta.

INVECE DI STARE ACCANTO – ANNA CAROL, DENTE

Un dialogo cantautoriale tra due penne di spessore all’interno di una musicalità avvolgente, incalzante. L’amore vive sempre un processo d’antitesi che crea l’affanno; l’affanno per la frenesia della vita e che suscita il disagio per gli altri. Ma, alla fine, si danza anche sulle sensazioni respingenti per darne poesia.

DA DOMANI COSA FARAI? – SVEGLIAGINEVRA

Si provano diverse sensazioni: l’entusiasmo e la paura dell’inizio, il tormento e l’angoscia della fine. La certezza rimane essere parte di un progetto dove l’altro non è il fine, ma una presenza più o meno costante. Un inno poetico e sensibile che risponde al ‘’Da domani cosa farai?’’ senza paradigmi.

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FUTURO, i consigli della settimana di Honiro – week #17

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La diciassettesima settimana diventa manifesto del legame non solo con se stessi, ma con ciò che dà motivo di pensare e immaginare la forza e la vivacità del FUTURO. Protagonista della cover digitale la luce dei NAVA.

POKI – NAVA

Tra sperimentazione e suoni elettronici, un inno avanguardistico a non dimenticare la sorgente della propria luce, anche quando il buio penetra nei pensieri più reconditi, il legame con la propria arte, la propria ragione di vita. E, inseguendo quella, il significato delle cose prenda una direzione inedita.

HO FATTO PICCOLI CAMBIAMENTI – VERGOGNA

In un universo distopico, tra chitarre distorte e senso di sconforto che si mescola ad un entusiasmo effimero, è aggrapparsi ai ‘’piccoli cambiamenti’’ che può salvarti per sempre. Per sempre, sì, una parola di difficile pronuncia e digestione, illogica, ma, allo stesso tempo, una meta verso cui dirigersi.

FOGLIE – CHIAMAMIFARO

L’eleganza della semplicità e la poesia delle immagini quotidiane costruiscono un racconto fatto di elementi che compongono il tempo che corre, che diventa difficile seguire sempre con la stessa intensità, con la stessa velocità. Eppure una certezza nella frenesia c’è: trovarsi, nonostante faccia paura.

DIMMI CHE PROVI QUELLO CHE PROVO IO – PRIMA STANZA A DESTRA

Parole e suoni trascendentali che diventano un tutt’uno con il moto emotivo del primo incontro: sguardi in uniche direzioni, occhi magnetici che non vedono la realtà in senso stretto, ma le immagini dei sentimenti. E ‘’dimmi che provi quello che provo io’’, così che il giorno assume un significato diverso.

QUATTROMURA – FEM

Dentro ‘’quattromura’’ si aprono scenari che a volte riescono ad andare oltre, tra pensieri intrusivi e il potere della creatività che riesce ad andare oltre ogni schema precostituito; il tutto nel puro segno della libertà e di quello che riesce a regalarci interiormente.

LA MAGLIA DEI GUNS – ORLANDO

Tra le note delicate quanto energiche e una voce graffiante, la tensione di una storia che non riesce mai a fare il passo in più, ma che è perfetta così com’è. Tra il bisogno di evadere, lasciando alle spalle gli entusiasmi estemporanei, e una leggiadra malinconia, la bellezza del vivere le esperienze nel loro andamento.

OX – PLASTICA

Uno di quei romanzi musicali tascabili che ti aprono le voragini dell’ispirazione, attraverso sonorità fresche e artisti che lasciano il segno, parola per parola. Immagini quotidiane, vivide, che riescono a danzare sulle vibrazioni elettroniche pensando ad un domani come un’estensione del presente.

SCIAMANINN (VIA DI QUA) – MISGA

L’inguaribile ottimismo tra le affascinanti note mediterranee e un tuffo nel passato che sa di espressionismo quanto desiderio di intraprendere un viaggio oltre la nostalgia e la malinconia. In determinati momenti ci abbatte anche la leggerezza, ma a volte basta solo ‘’andare via di qua’’.

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Accettare il proprio destino e riderci sopra: ”Amor Fati”, il primo EP dei Donkeys

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“Accettare il proprio destino e riderci sopra”

È questo il cuore di Amor Fati, il primo EP dei Donkeys, giovane band pop punk della provincia di Roma che porta sul palco un sound fresco, diretto e carico di energia college.
Il titolo, preso in prestito dal concetto filosofico dell’“amore del proprio destino”, diventa per i Donkeys un grido di accettazione e ribellione allo stesso tempo: l’amor fati come voglia di abbracciare le sfide, i cuori spezzati, i sogni universitari e i futuri incerti – con le chitarre distorte e i cori che sanno di amicizia e crescita.
Amor Fati è un viaggio in cui il pop punk si intreccia con storie d’amore, ansie sul domani e la necessità di trasformare la fragilità in energia. È college life che si mescola alla provincia, skate e periferie che si incontrano nei ritornelli da urlare sotto palco.
Con questo primo lavoro, i Donkeys raccontano la loro identità: potenti, ma mai cinici; ironici, ma con un cuore pulsante; punk, ma sempre con lo sguardo rivolto al futuro.
Per chi ama il punk che parla d’amore, di crescita e di orizzonti lontani, Amor Fati è più di un EP: è la colonna sonora di chi sceglie di abbracciare la propria strada, con tutte le sue curve.

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In una realtà piatta, l’antidoto è dietro ogni passo verso l’’Oltre”, il nuovo brano di Thief in uscita il 3 ottobre

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In una realtà piatta, l’antidoto è dietro ogni passo verso l’Oltre, il nuovo brano di Thief in uscita il 3 ottobre per Honiro Label.

La quotidianità ci riempie, la quotidianità ci travolge, e forse, a volte, ci attraversa senza renderci conto, tra i sogni e il bisogno di evadere, di essere altrove. Dove la grande città sembra un’opportunità, si trova anche la grande contraddizione di una velocità da seguire, ma alla quale non riusciamo star dietro. Tuttavia, anche nella routine più meccanica, esiste sempre un ingranaggio che può essere cambiato:  la nostra volontà nel scoprire i lati più profondi di noi stessi e di quello che ci circonda. Tra le sonorità sperimentali e visionarie di Goedi, le parole di Thief diventano manifesto di un attaccamento alla nostra natura umana controcorrente per definizione.

““Oltre” è il primo singolo nato dalla collaborazione con Goedi, che ha curato la produzione e diretto la lavorazione del brano. Diego (Goedi) mi ha chiesto di raccontare quello che vedo tutti i giorni là fuori. Il testo, infatti, racconta uno spaccato di Milano; una corsa in metro, storie che ci sfilano di fronte, intorno, senza sfiorarsi mai. Pietro. Futura. Parallele. Ognuno ostaggio della propria routine. Ognuno desideroso di un pezzetto di libertà’’. – ci racconta l’artista.

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