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Achille Idol is present, fuori il photo book experience di Achille Lauro

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In occasione dell’uscita del libro fotografico “Achille Lauro” edito da 24 ORE Cultura, disponibile dal 23 settembre in libreria e online, mercoledì 22 settembre il museo MUDE ospiterà l’evento speciale “Achille Idol is present. Photo Book experience” che si svilupperà in tre momenti principali:

16.30-18.00

Incontro con il pubblico e firma delle copie – installazione vivente 

Accesso solo su prenotazione sulla piattaforma Eventbrite ai primi 70 fan e solo previo acquisto di una copia del volume, fino a esaurimento scorte.

Performance canora, ma non solo. Chi conosce Lauro sa che l’Arte si esprime a tutto tondo, attraverso il linguaggio del corpo, un preciso outfit, uno studiato approccio fotografico e cinematografico. In sostanza, musica, arte, moda, teatro, fotografia, video, dove l’elemento della sorpresa e dell’inatteso sono considerati una componente nodale del progetto artistico. Quello di mercoledì 22 settembre non sarà il classico firmacopie. La consegna del libro autografato dall’artista non avverrà infatti in maniera canonica, ma in puro stile Lauro. Il libro è il medium, Lauro il Messaggio.

Il libro ha dato accesso al grande pubblico a nuove ed inedite tematiche che si celano dietro le performance di Lauro e di fatto segna un nuovo corso nella carriera dell’artista.

19.30 Il Talk 

Il Talk andrà in diretta streaming su ilsole24ore.come sulla pagina Facebook de “Il Sole 24 ORE”.

A seguire si terrà un talk durante il quale Achille Lauro si confronterà con esperti creativi sul processo generatore delle sue performance degli ultimi tre anni.

Il canovaccio visuale del racconto sarà rappresentato dagli scatti presenti nel libro fotografico. Attraverso un percorso a ritroso si sveleranno tutti i retroscena e le curiosità celate dietro le sue principali performance artistiche. 

Sul palco ci saranno alcuni tra i tanti creativi e professionisti che hanno preso parte alla costruzione delle ispirazioni dell’artista.

20.30 La camera delle meraviglie di Achille Lauro 

Abiti firmati Gucci e tante altre curiosità esposte fino 10 ottobre 2021 al MUDEC

La giornata si concluderà con lo svelamento di alcune delle vetrine polilobate che perimetrano la l’Agorà del Mudec: appariranno gli abiti firmati Gucci, che hanno segnato gli ultimi due anni di carriera dell’artista, con un focus sulle esperienze sanremesi. Una wunderkammer delle meraviglie. 

L’allestimento sarà un’esplosione 3D del libro, un’esperienza visiva a supporto della sua presentazione e promozione, un evento a tutto tondo che utilizza tutti i mezzi artistici.

L’enfilade lunga 22 metri, consisterà nell’affiancare la perfezione estetica della performance, con i suoi mirabili abiti, alla reale vita del backstage, attraverso uno still life degli scenari che mostrano le fasi di produzione e di creatività precedenti al palco.

Ancora una volta il tema dell’inatteso diventa parte integrante delle performance dell’artista, catturato nell’attimo della sua creazione attraverso scatti fotografici d’autore.

Strumenti, aste, chitarre, abiti iconici, ma anche tazzine di caffè sporche di rossetto, bottigliette d’acqua accartocciate, diari, appunti, trucchi, parrucche e marchingegni con finto sangue. L’esposizione racconterà il processo creativo dell’artista e del suo team, sbirciando nei momenti in cui l’arte ha preso vita. Il mondo prima dell’inatteso del palcoscenico riprende la sua forma e si espone.

L’art direction del progetto è a cura di Lauro De Marinis e Nicolò Cerioni in collaborazione con 24 ORE Cultura. L’allestimento delle vetrine museali è a cura di Leandro Emede, fotografo le cui opere sono presenti nel libro “Achille Lauro” edito da 24 ORE Cultura.

Achille Idol is present sarà un evento incredibile! Vi ricordiamo che potete acquistare il merch di Lauro direttamente su Honiro Store!

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Quando la penna è tagliente come i denti di ”Nosferatu”, il nuovo brano di Lamia

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Quando la penna è tagliente come i denti di Nosferatu, il nuovo brano di Lamia, in uscita il 17 gennaio per Honiro Label.

Il suono inconfondibile, tra G-Funk e rap contemporaneo, che contraddistingue la giovane promessa, arricchisce un racconto fatto di tecnica quanto di volontà di dare un senso ‘’controculturale’’ alla direzione dell’industria musicale italiana. Non mancano lo spirito critico e l’ironia, come non manca un’idea alternativa al sistema attuale: cercare di fare la differenza attraverso il proprio racconto e le proprie capacità, oltre la logica e la strategia, che è pur sempre fondamentale, e, soprattutto, oltre al fabbisogno di sopravvivere nell’apparenza e nella percezione degli altri.“Nosferatu”, il vampiro, la massima espressione della mia identità e del mio personaggio. Il fulcro del pezzo è racchiuso nella frase “mi sento nosferatu”, cioè solo, distante dalla realtà in cui l’artista deve sopravvivere, in disaccordo con ciò che accade’’ – ci racconta l’artista.

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Il racconto dei rimpianti che riflettono come luci strobo nel nuovo brano di Seltsam, Tutti i rimpianti che hai”

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Il racconto dei rimpianti che riflettono come luci strobo nel nuovo brano di Seltsam, Tutti i rimpianti che hai, in uscita il 17 gennaio per Honiro Label.

Un’atmosfera sonora da club crea il perfetto contrasto con la difficoltà di sentirsi adatti all’interno di un contesto sociale, dove l’apparenza diventa come un analgesico per le nostre paure di mostrarci sinceramente per quello che siamo. Forse il vero atto rivoluzionario è proprio questo: riuscire ad andare oltre la percezione e gli occhi degli altri, vivendo la vita e la quotidianità per quello che sono.

‘’La ragazza della storia è in discoteca, indossa determinati vestiti e si atteggia in un determinato modo. Ma, nel momento in cui balla, mostra se stessa, come se fosse ‘’nuda’’. Il mood club pop del sound funge da ‘’luci strobo’’ ai rimpianti dentro cui facciamo finta di niente’’ – racconta l’artista.

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CUSPIDE fuori il 17 gennaio con ”Anima Fantasma”, il singolo che inaugura un viaggio tra fusion, R&B, elettropop e funk

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Esce il 17 gennaio su tutte le piattaforme digitali “Anima Fantasma”, il singolo che inaugura il progetto musicale di CUSPIDE, artista che fonde sonorità R&B, elettropop e funk in un viaggio musicale unico. Realizzato in collaborazione con il produttore Angelo Netti, in arte ITTEN, il brano è il frutto di un lavoro condiviso di composizione, produzione e arrangiamento, che mescola influenze urban, new wave napoletana e ritmi afro-funk.

Il progettoracconta storie di donne che hanno attraversato la vita dell’artista: amiche, relazioni, coinquiline e conoscenze occasionali, figure che hanno lasciato segni profondi, a volte ferite, altre ispirazioni per narrazioni intime. Sono viaggiatrici di un’epoca barocca, protagoniste di storie fatte di dettagli nascosti, di retroscena che appaiono insignificanti, ma che in realtà rivelano molto.

“Anima Fantama” crea un ossimoro emotivo che si traduce nel concetto di “divertirsi malinconicamente”, affrontando temi universali e complessi come la tossicità delle relazioni, il disagio di vivere in un luogo percepito come estraneo e la fuga dalle proprie prigioni mentali, spesso attraverso scelte estreme come l’uso di droghe.

Musicalmente, il singolo si sviluppa attraverso un’ampia gamma di sonorità che mescolano elementi acustici ed elettronici, creando un’atmosfera emotiva e dinamica. L’intimità iniziale, scandita dalle chitarre acustiche, si trasforma gradualmente in un groove trascinante, caratterizzato da influenze funky e dance, arricchito da ritmi afro-funk come djembe e percussioni. La scrittura si muove tra l’urban e la new wave napoletana, dando vita a un linguaggio musicale contemporaneo e ricco di contaminazioni.

Il testo esplora la complessità delle relazioni e delle dinamiche emotive, raccontando la storia di una donna intrappolata in contraddizioni e schemi tossici. Tra la ricerca di evasione e l’incapacità di lasciarsi alle spalle ciò che la ferisce, emergono fragilità, insicurezze e una continua lotta tra l’essere e l’apparire.

Il brano invita a una presa di coscienza, affrontando temi universali come il disagio di sentirsi fuori posto, l’autoinganno e il bisogno di libertà emotiva. In chiusura, un omaggio a Fabrizio De André richiama il potente quesito: “Continuerai a farti scegliere o finalmente sceglierai?”.

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