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Quando i ricordi diventano la bussola per non sentirsi ”Perso”, il nuovo brano di Lia in uscita il 18 luglio

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Quando i ricordi diventano la bussola per non sentirsi Perso, il nuovo brano di Lia in uscita il 18 luglio per Honiro Label.

Tra vibrazioni delicatamente elettroniche e una cassa in quattro quarti che segue il battito dei sentimenti, il racconto di un senso d’amore che vive nelle idee e che riesce a penetrare la nostra coscienza, come se fosse reale o più reale di quello che si vive abitualmente. Il connubio di desiderio e vuoto si fanno laceranti come lame conficcate nei pensieri e, alla fine, quello che ne rimane può essere solo una tra le due cose: l’autosabotaggio emotivo o la versione migliore di noi stessi, nel bene o nel male.

“Perso” parla di un amore mai nato, qualcosa mai concluso, che però lascia più segni di un passato concreto, tanto da vederlo nei sogni e non volermi svegliare per non perdere i ricordi di quanto vissuto, ciò che rimane davvero. 

Parlare con qualcuno che avrebbe tanto da dire ma non riesce a farlo è come parlare con un muro: proviamo a buttarlo giù, ma è così spesso da non riuscirci, nonostante mettiamo tutti noi stessi. E, alla fine, ci si perde l’un l’altro, però senza smettere mai di cercarsi’’. – ci racconta l’artista.

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Per ritrovare la propria luce bisogna perdersi tra le proprie ”Ombre”, il nuovo brano di Emanuele Bono in uscita il 18 luglio

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Per ritrovare la propria luce bisogna perdersi tra le proprie Ombre, il nuovo brano di Emanuele Bono in uscita il 18 luglio per Honiro Label.

Un suono classico che riesce a rimanere fresco, attuale, tra vibrazioni compositive che hanno il sapore di malinconia, nostalgia, ma anche di velata speranza. La nostra essenza è fatta di contrasti: entusiasmi e delusioni dialogano tra loro; la logica che governa il nostro agire è spesso offuscata da ciò che proviamo, nel bene o nel male. Dunque, le sfumature diventano spesso più chiare dei lati più nitidi. Ed è proprio qui il focus: non c’è niente di più vero di ciò che traspare.

Dopo aver fatto produzioni per altri, ho deciso di ritornare ad una delle mie più grandi passioni di sempre: il pianoforte. Attraverso sonorità classiche e, allo stesso tempo, d’ambiente contemporanee, ho cercato di esplorare quelle che sono le nostre ombre più profonde, evocando nel senso di malinconia e inquietudine il momento più catartico nel quale assurgere la propria persona verso una versione migliore di noi stessi. Dunque, tra le ombre, possiamo ritrovare anche la luce’– ci racconta l’artista.

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FUTURO, i consigli della settimana di Honiro – week #8

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L’ottava settimana di uscite si pone una domanda di partenza: fino a dove il FUTURO è una meta, il passato uno strumento e il presente un foglio bianco? Una realtà respingente e un mondo dentro di noi non sempre di facile comprensione diventano la chiave di lettura su cui decidere come prendere in mano i nostri bisogni, la nostra essenza. E scegliere, ad ogni modo, comporta esclusione ed inclusione di fattori diversi. Tuttavia, non è necessario dirigere la propria traiettoria con definizione, bensì, bisogna essere propensi a viverla, comunque vada. Protagonista della cover digitale la sperimentazione di alert.

TEMPO FUTURO – ALERT

Una sperimentazione con un linguaggio solenne, che guarda al dopo senza il rancore del prima e senza paura dell’oggi. Puro flusso di coscienza che tocca un ‘’tempo futuro’’ non necessariamente utopico, tra sapore di libertà e un’essenza che, traccia dopo traccia, costruisce un racconto introspettivo e consapevole.

L’UOMO DEI CERCHI AZZURRI – ALICE CARONNA

Un finale di rapporto che non lascia quel classico sapore amaro, ma un delicato senso di speranza tra la concretezza di ciò che è stato e il bisogno di preservare l’iperuranio di emozioni e sentimenti vissuti che, ad ogni modo, mantengono in vita ogni oncia della nostra anima.

CON TE NON CI TORNO PIU’ – ALBE

Un atto di responsabilità emotiva che non porta con sé le fratture del passato, ma, meglio ancora, gli elementi che ci rendono ciò che siamo quotidanamento, che lo confermano. Tra sonorità pop che sanno di nostalgia e un gusto d’oltreoceano, ‘’con te non ci torno più’’, ma ‘’con noi stessi’’ sì, sempre.

MAI PIU’- ASTERIA, LONGO

Elettronica ed energia che comunicano in simbiosi, tra cerchi che si chiudono e infiniti spazi che si aprono davanti ai nostri occhi, liberandosi delle scorie di rapporti ed esperienze che hanno saputo a loro modo forgiarci. D’altronde, la rivoluzione più significativa è quella interiore che compone il puzzle finale.

L’ANGURIA – IL MAGO DEL GELATO

Vibrazioni estive e medio orientali fresche, travolgenti, pronte a muoverci in danze frenetiche, liberatorie, che regalano all’estate la giusta leggerezza, tra quelle famose promesse e nostalgie di una stagione che inizia e finisce con una velocità sempre più impressionante.

FORSE È L’AMORE CHE MANCA – BHADMARI

Tra la sensazione di solitudine e la convivenza con i propri constrasti, vibrazioni elettroniche e trascendentali che diventano una danza emotiva sopra un mondo freddo, che gira su stesso in maniera meccanica. E ‘’forse è l’amore che manca’’, quello che rende ogni essere umano unico e irripetibile.

I NOSTRI GUAI – PETER BLAME

Un senso di freschezza in un amore che appare come l’estate: leggero, spensierato, incontrollato, al punto da esssere sopraffatto dal dinamismo degli opposti che si incontrano e si lasciano andare, allo stesso tempo. ‘’I nostri guai’’ che si esorcizzano in un gioco di sguardi.

SUDAMERICA – RIZZO

Un racconto poetico e sublime che rimane sospeso tra desiderio e possibilità, astratto e concreto, ai confini di un sentimento puro e vivo, dimenticando i mali o sublimandoli in ciò che di bene rimane dentro di noi. ‘’Sudamerica’’ è il tempo che fugge e luoghi abitati da cuori in diatriba alla ricerca della serenità.

COMPA’ – ALBE.X

Elettronica e ricerca parlano un linguaggio naturale, vivo, senza mezzi termini, che si addentra nella diatriba non per emergere una parte o l’altra, per far vedere la bellezza dei punti di vista che si incontrano e sono pronti a guardarsi negli occhi, ancora una volta.

OFFLINE – TÄRA

Musica d’oltreoceano e sensibilità sono gli elementi fondamentali di un racconto intenso di introspezione, nella guerra continua tra aspirazione e fisiologia del cuore, battiti incompiuti e voglia di superarsi. Ma solo quando sappiamo dar tregua alla paura di essere consapevoli di noi stessi che comincia la pace.

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L’11 luglio arriva “Undercover”, nuovo singolo di Djomi con la partecipazione di CLAVER GOLD

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Se il rap ha dimenticato il suo dovere civile, ci pensano loro a ricordarglielo.

L’11 luglio arriva “Undercover, nuovo singolo di Djomi con la partecipazione di CLAVER GOLD, distribuito da Ada Music Italy e Isola degli Artisti.
Un brano che non chiede il permesso, ma occupa spazio. Politico, poetico, necessario.

Nel cuore del beat firmato da Gian Flores — teso, stratificato, senza fronzoli — “Undercover” è un manifesto mimetico: un testo che agisce “sotto copertura”, tra le pieghe dell’indifferenza quotidiana, per dare voce a chi la voce non ce l’ha.
Ma niente retorica da slogan: questo è rap militante per cervelli pensanti, non fast food da playlist.

DJOMI, classe 2002, viene da Pinarella di Cervia ma sembra uscito da un’officina lirica berlinese: scrive con la fame di chi sa che la parola può salvare, e che a volte deve ferire. Musicista, autore, performer — ha vinto Castrocaro, Area Sanremo, Critical Flow, ha studiato al CET di Mogol e al Berklee College of Music.
Ma soprattutto, ha scelto di non addomesticarsi. E “Undercover” lo dimostra riga dopo riga: “Non mi venire a parlare del vero / se scrivi sotto dettatura”.

Accanto a lui CLAVER GOLD, tra i pochi rapper italiani capaci di fare denuncia senza perdere profondità. In questo brano non fa ospitate, fa presenza scenica. Porta il suo bagaglio: lirismo, lotta, coerenza. E lo trasforma in dinamite.

Il pezzo attraversa immagini forti, riferimenti colti, dolori scomodi: dall’Iran a La Haine, da Robin Hood a Burzum, da Mogol a Abdel.
Perché sì, la musica può ancora dire qualcosa di importante — se a parlare sono voci che bruciano.

Con Undercover, Djomi e Claver Gold cercano coscienze sveglie.
Chi non si sente chiamato in causa, probabilmente fa già parte del problema.

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