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TORMENTO completa la trilogia firmata YOSHI con “IXC – The Lost Album”

Proseguono le pubblicazioni in digitale di questo febbraio 2021 firmate TORMENTO. È da ora disponibile in tutti i digital stores l’Ep Una nuova visione del mondo (2002), a completare la trilogia firmata dall’artista con lo pseudonimo di YOSHI, formata dall’ulteriore titolo Il mondo dell’illusione (2004, Antibemusic) e finalmente ultimata dall’album inedito mai pubblicato prima IXC – The Lost Album (Uno, nessuno, centomila), che dal lontano 2013, Tormento pubblica oggi per la prima volta su tutte le piattaforme.
Dopo Il mio diario (Giorno) e Il mio diario (Notte) già in digitale dalla scorsa settimana, sono attese ancora tante sorprese da Tormento che in questo periodo ha voluto regalare ai suoi fan un viaggio che ripercorre i passaggi fondamentali della sua crescita personale e artistica, in attesa di nuova musica per il 2021.
L’importanza dei dischi firmati con l’alias YOSHI, o Yoshi Torenaga, è presto tangibile. Con l’Ep Una nuova visione del mondo, Tormento dà il via nel 2002 alla sua carriera solista dopo lo scioglimento dei Sottotono. Proseguendo con il primo album in studio Il mondo dell’illusione, pubblicato nel 2004 da Antibemusic, nel quale l’artista è protagonista assoluto in quanto anche producer di tutte le basi.
Con IXC – The Lost Album (Uno, nessuno, centomila), Tormento completa una collezione imperdibile con il progetto anticipato nel 2013 dalla sola title track – di cui è stato diffuso il videoclip girato interamente con iPhone su YouTube – ed in seguito mai pubblicato.
“La mia avventura come Yoshi nasce dopo un periodo estremo di mainstream vissuto con i Sottotono. Cosa significhi vivere le pressioni a cui sei sottoposto quando il business della musica ti inghiotte, forse non è semplice da capire senza averlo vissuto sulla propria pelle. Ma il vero dissapore nasce poi quando il tuo pubblico ti abbandona perché non vai più di moda. La musica ha un significato più profondo. Non ti cerca solo quando su di te può guadagnarci qualcosa. Vive fuori dal tempo, esprime concetti che toccano l’animo umano e sono attuali quanto ancora oggi lo è Socrate.
Questo album nasce dall’incontro con Tesmo, che ha prodotto tutti i beats, il suo suono grezzo è perfetto per l’animo che spinge questo progetto. Una dura critica verso la società, che altro non è che lo specchio dello spirito umano. Uno, Nessuno, Centomila, questo siamo. Una profonda ricerca rivolta ai nostri più intimi desideri, chi siamo e chi vorremmo essere. Oggi la società vive una pandemia perché è globalmente colpita dalla stessa malattia. Ritrovare se stessi è la chiave verso una più sana civiltà del futuro. Schiavitù e colonizzazione sono termini che non appartengono al passato e forse in altre epoche erano velate come lo sono oggi. Quando Yoshi prende la parola ne nasce la critica più schietta e cruda della realtà in cui siamo immersi. Ora è il momento di agire, cambiare, crescere.”
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FUTURO, i consigli della settimana di Honiro – week #17

La diciassettesima settimana diventa manifesto del legame non solo con se stessi, ma con ciò che dà motivo di pensare e immaginare la forza e la vivacità del FUTURO. Protagonista della cover digitale la luce dei NAVA.
POKI – NAVA
Tra sperimentazione e suoni elettronici, un inno avanguardistico a non dimenticare la sorgente della propria luce, anche quando il buio penetra nei pensieri più reconditi, il legame con la propria arte, la propria ragione di vita. E, inseguendo quella, il significato delle cose prenda una direzione inedita.
HO FATTO PICCOLI CAMBIAMENTI – VERGOGNA
In un universo distopico, tra chitarre distorte e senso di sconforto che si mescola ad un entusiasmo effimero, è aggrapparsi ai ‘’piccoli cambiamenti’’ che può salvarti per sempre. Per sempre, sì, una parola di difficile pronuncia e digestione, illogica, ma, allo stesso tempo, una meta verso cui dirigersi.
FOGLIE – CHIAMAMIFARO
L’eleganza della semplicità e la poesia delle immagini quotidiane costruiscono un racconto fatto di elementi che compongono il tempo che corre, che diventa difficile seguire sempre con la stessa intensità, con la stessa velocità. Eppure una certezza nella frenesia c’è: trovarsi, nonostante faccia paura.
DIMMI CHE PROVI QUELLO CHE PROVO IO – PRIMA STANZA A DESTRA
Parole e suoni trascendentali che diventano un tutt’uno con il moto emotivo del primo incontro: sguardi in uniche direzioni, occhi magnetici che non vedono la realtà in senso stretto, ma le immagini dei sentimenti. E ‘’dimmi che provi quello che provo io’’, così che il giorno assume un significato diverso.
QUATTROMURA – FEM
Dentro ‘’quattromura’’ si aprono scenari che a volte riescono ad andare oltre, tra pensieri intrusivi e il potere della creatività che riesce ad andare oltre ogni schema precostituito; il tutto nel puro segno della libertà e di quello che riesce a regalarci interiormente.
LA MAGLIA DEI GUNS – ORLANDO
Tra le note delicate quanto energiche e una voce graffiante, la tensione di una storia che non riesce mai a fare il passo in più, ma che è perfetta così com’è. Tra il bisogno di evadere, lasciando alle spalle gli entusiasmi estemporanei, e una leggiadra malinconia, la bellezza del vivere le esperienze nel loro andamento.
OX – PLASTICA
Uno di quei romanzi musicali tascabili che ti aprono le voragini dell’ispirazione, attraverso sonorità fresche e artisti che lasciano il segno, parola per parola. Immagini quotidiane, vivide, che riescono a danzare sulle vibrazioni elettroniche pensando ad un domani come un’estensione del presente.
SCIAMANINN (VIA DI QUA) – MISGA
L’inguaribile ottimismo tra le affascinanti note mediterranee e un tuffo nel passato che sa di espressionismo quanto desiderio di intraprendere un viaggio oltre la nostalgia e la malinconia. In determinati momenti ci abbatte anche la leggerezza, ma a volte basta solo ‘’andare via di qua’’.
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Accettare il proprio destino e riderci sopra: ”Amor Fati”, il primo EP dei Donkeys

“Accettare il proprio destino e riderci sopra”
È questo il cuore di Amor Fati, il primo EP dei Donkeys, giovane band pop punk della provincia di Roma che porta sul palco un sound fresco, diretto e carico di energia college.
Il titolo, preso in prestito dal concetto filosofico dell’“amore del proprio destino”, diventa per i Donkeys un grido di accettazione e ribellione allo stesso tempo: l’amor fati come voglia di abbracciare le sfide, i cuori spezzati, i sogni universitari e i futuri incerti – con le chitarre distorte e i cori che sanno di amicizia e crescita.
Amor Fati è un viaggio in cui il pop punk si intreccia con storie d’amore, ansie sul domani e la necessità di trasformare la fragilità in energia. È college life che si mescola alla provincia, skate e periferie che si incontrano nei ritornelli da urlare sotto palco.
Con questo primo lavoro, i Donkeys raccontano la loro identità: potenti, ma mai cinici; ironici, ma con un cuore pulsante; punk, ma sempre con lo sguardo rivolto al futuro.
Per chi ama il punk che parla d’amore, di crescita e di orizzonti lontani, Amor Fati è più di un EP: è la colonna sonora di chi sceglie di abbracciare la propria strada, con tutte le sue curve.
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In una realtà piatta, l’antidoto è dietro ogni passo verso l’’Oltre”, il nuovo brano di Thief in uscita il 3 ottobre

In una realtà piatta, l’antidoto è dietro ogni passo verso l’Oltre, il nuovo brano di Thief in uscita il 3 ottobre per Honiro Label.
La quotidianità ci riempie, la quotidianità ci travolge, e forse, a volte, ci attraversa senza renderci conto, tra i sogni e il bisogno di evadere, di essere altrove. Dove la grande città sembra un’opportunità, si trova anche la grande contraddizione di una velocità da seguire, ma alla quale non riusciamo star dietro. Tuttavia, anche nella routine più meccanica, esiste sempre un ingranaggio che può essere cambiato: la nostra volontà nel scoprire i lati più profondi di noi stessi e di quello che ci circonda. Tra le sonorità sperimentali e visionarie di Goedi, le parole di Thief diventano manifesto di un attaccamento alla nostra natura umana controcorrente per definizione.
““Oltre” è il primo singolo nato dalla collaborazione con Goedi, che ha curato la produzione e diretto la lavorazione del brano. Diego (Goedi) mi ha chiesto di raccontare quello che vedo tutti i giorni là fuori. Il testo, infatti, racconta uno spaccato di Milano; una corsa in metro, storie che ci sfilano di fronte, intorno, senza sfiorarsi mai. Pietro. Futura. Parallele. Ognuno ostaggio della propria routine. Ognuno desideroso di un pezzetto di libertà’’. – ci racconta l’artista.
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