Intervista
Cicco Sanchez ci racconta il suo EP “Nostalgia Liquida”: “Sono una persona che ama vivere le emozioni fino in fondo”

E’ uscito venerdì 3 dicembre, “Nostalgia Liquida” il primo EP di Cicco Sanchez (Columbia Records Italy/Sony Music Italy).
L’EP è stato anticipato dai singoli “poster”, prodotto da Michelangelo, e “ora o mai più”, nato dalla collaborazione inedita tra Cicco Sanchez e Casadilego e prodotto da JVLI. Oltre al brano con Casadilego, nel progetto troviamo anche la partecipazione di Axos nella traccia “Pensieri Brutti”.
Diversi fili narrativi e musicali si intrecciano in questo Ep di Cicco Sanchez, da quello della nostalgia a quello dell’amore, da quello della solitudine a quello dei sogni, ricamando un lavoro unico nel suo genere.
Chi meglio di Cicco Sanchez poteva raccontarci “Nostalgia Liquida”? Noi di Honiro Journal lo abbiamo intervistato!
Cicco Sanchez, Questo nuovo progetto si intitola “Nostalgia Liquida”, cos’è per te la nostalgia? Come la vivi? Come mai l’esigenza e il desiderio di raccontarla in un EP?
Ho iniziato a scrivere e a lavorare a questo nuovo progetto nella prima fase di lockdown. Fino a quel momento pensavo che la nostalgia si dividesse principalmente in due parti: nei ricordi che avrei voluto rivivere e in quelli che invece avrei solo voluto dimenticare. Con il passare del tempo mi sono accorto che un’altra sfumatura importante di questo sentimento è la nostalgia delle cose che non hai mai vissuto. Ho avvertito molto questa sensazione durante il lockdown. La nostalgia quindi, per me, ad oggi ha queste tre sfaccettature.
“Qui non c’è un’anima viva ma è pieno di gente
come fiori appassiti nei campi a settembre”
Secondo te si sta un po’ trascurando una parte importantissima delle persone ovvero l’anima? Le emozioni stanno passando in secondo piano?
Penso che l’essere umano venga molto influenzato da ciò che lo circonda. Negli ultimi anni la società ha reso tutto molto fast, non solo il cibo. Tutto è diventato veloce, immediato e temporaneo, di conseguenza anche i sentimenti. Si sono spente molte emozioni. Personalmente sono una persona che attribuisce molto valore alle piccole cose. In una persona, ad esempio, il fatto che abbia passione per la vita e per le piccole cose mi affascina ancor di più di chi ha passione per qualcosa in particolare.

“a un fiore serve la pioggia ma senza sole non sboccia” .
Quanto sono stati importanti i momenti di pioggia, di sconforto nella tua vita, e quanto i momenti di sole per la creazione di questo EP?
La pioggia ha avuto un ruolo fondamentale, senza di lei non avrei mai avvertito lo stimolo e la necessità di scrivere ciò che ho scritto. Avvertivo il travolgente bisogno di posare su carta ciò che mi faceva stare male. Allo stesso tempo però, personalmente non riesco a scrivere di qualcosa che
mi fa stare male nel momento stesso in cui provo quel sentimento, proprio per questo ho bisogno anche del sole, perché dà una luce diversa a ciò che sto dipingendo in musica. Grazie al sole riesco a comprendere meglio i miei pensieri e, di conseguenza, anche a scrivere del mio dolore a mente lucida.
“quei pensieri del cazzo che faccio la notte mi tengono sveglio”
Il brano infatti si intitola proprio “Pensieri Brutti”. Come si può riuscire a lasciarsi alle spalle qualche pensiero brutto? A ritrovare un po’ di leggerezza e serenità quando sembra non essercene?
Sicuramente rivolgendosi ad uno psicologo o alle figure di riferimento, penso ci sia poca cultura a riguardo, come se la salute mentale non fosse importante quanto quella fisica. Credo non ci sia nulla di cui vergognarsi se una persona ha bisogno di confrontarsi con un professionista, in fondo, come si cura il corpo si cura anche la mente. Io non sono un esperto per poter dire cosa si possa fare, però posso dire a chi rivolgersi, soprattutto dopo quello che abbiamo vissuto e stiamo vivendo.
A volte un pensiero brutto è anche la stessa paura “lo so che hai paura ma ognuno ha la sua”. Oggi la paura è un sentimento che, spesso, tanti negano. A volte invece la paura è importante perché aiuta a fare le scelte giuste e a riflettere sulle cose. Tu come la vivi? Che significato le dai?
La paura alcune volte può essere un grande limite, allo stesso tempo però, può essere anche una spinta per tuffarsi in situazioni nuove. Se non so cosa mi aspetta, a maggior ragione mi ci tuffo. Quando si tenta, non si ha nulla da perdere.
Penso che la sensazione peggiore che si possa avvertire nella vita sia avere paura di avere paura. È la cosa peggiore che possa capitare perché, alla fine, è sinonimo di non vivere, è come non rifare il letto perché tanto sai che poi lo dovrai disfare. Ricordiamoci sempre che, molte volte, la paura contribuisce a farci crescere e a renderci più forti.
“e tu che mi hai insegnato a stare controcorrente”
Quanto è importante andare controcorrente? A volte dire “no io non ci sto, scelgo un’altra strada” a costo anche di rimanere spesso da soli in queste scelte? E soprattutto, dove si trova il coraggio di andare controcorrente e differenziarsi dalla massa?
Ho passato tutta la mia adolescenza andando controcorrente. Mi sono approcciato al mondo della musica grazie al rap. In quel periodo questo genere non andava di moda e non garantiva nemmeno la fama. Al tempo quindi, non ci si avvicinava al rap per guadagno o per qualsiasi secondo fine, perché non c’era. Per me era una passione, una passione che andava controcorrente. Anche nelle cose più quotidiane mi sono sempre staccato dalla massa, e questo non mi ha mai fatto paura.

“ma ora piove solo su di me, raggi di sole e solitudine”
Che valore ha per te la solitudine? Oggi spesso viene considerata come qualcosa di negativo, si può risignificare la solitudine e trovarne anche un lato positivo?
Spesso mi piace paragonare la solitudine ad un brutto quartiere. L’unica cosa che rimane da fare è imparare a conviverci. Perché nella tua città, e quindi anche nella tua vita, ci sarà sempre un quartiere del genere. La solitudine, magari vissuta in modi diversi, penso sia presente nella vita di
chiunque. Quando si impara a conviverci può migliorarti e farti imparare tanto, altrimenti purtroppo questo sentimento può affondarti se non sai gestirlo. La tematica è ricorrente in questo progetto perché, essendo stato scritto in quarantena, raccontare questa sfumatura è stato qualcosa di spontaneo.
“Noi con i sogni in tasca e nient’altro”
Quanto è importante al giorno d’oggi avere un sogno e soprattutto avere la voglia di inseguirlo? Che consiglio daresti a quei ragazzi che non riescono più a sognare?
Partendo dal presupposto che gli incubi erano sogni, secondo me, ancor più importante di avere un sogno nella vita, è fondamentale capire davvero ciò che vuoi. Comunque vada, ciò che ha valore, è sapere che hai fatto di tutto per raggiungere quello che volevi. Non per fare contenti gli altri ma per
fare felice te stesso perché siamo noi la persona più importante della nostra vita.
Il consiglio che mi sento di dare è quello di scoprire, senza foga, senza ansia, ma essere costantemente alla ricerca. Nella vita, una cosa ancor più importante di scoprire, è scoprirsi, e soprattutto farlo il prima possibile. In questo modo sarà più facile capire subito ciò che si vuole fare in futuro, la strada che si vuole intraprendere.
A proposito di sogni, quando si parla di sogni, spesso si parla anche di rimorsi ma, come dici tu stesso “A vivere di “forse” muori di rimorsi”.
Quanto è importante ogni tanto saper rischiare nella vita, pur di non avere rimorsi? È meglio avere il rimorso di aver sbagliato strada o il rimpianto di non aver mai nemmeno provato a percorrerla?
Sicuramente ritengo sia molto meglio sbagliare strada che non percorrerla proprio. Penso che ognuno nel proprio tragitto possa sbagliare, credo sia normale. A volte intraprendere la strada sbagliata ti suggerisce qual è quella giusta per te. Sicuramente il primo passo è alzarsi e incominciare a camminare!
“Mi insegnavi a vivere, io a sentirti viva”
Che differenza c’è tra il vivere e il sentirsi vivi? Qual è una cosa che ti fa sentire veramente vivo?
Secondo me c’è una bella differenza. Sono cresciuto molto in solitudine, in compagnia di mio fratello. Non ho mai avuto la classica vita normale, però sono una persona che ama vivere le emozioni fino in fondo. Nel bene o nel male assaporo qualsiasi situazione all’ennesima potenza quindi ho insegnato a Lei ad avere meno paura nel vivere a pieno le emozioni. D’altra parte, lei ha insegnato a me a stare al mondo meglio di come io lo facessi prima.

“ti eri innamorata di me delle mie idee
ma sei finita ad amare soltanto l’idea che avevi di me”
L’amore è qualcosa di reale o spesso ci si innamora della fantasia, dell’idea che ci si fa dell’altro?
Ad oggi, nel 2021, siamo figli di Netflix, quindi penso che la maggior parte delle cose che viviamo siano idealizzate nella nostra testa! A volte risulta addirittura difficile, quando hai idealizzato troppo qualcuno o qualcosa, conoscerla realmente per quello che è. Spesso cadiamo in questo errore, siamo talmente tanto influenzati dal cinema e dalle pubblicità che rappresentano una vita perfetta, da non comprendere che, quella vita incredibile, non l’ha mai vissuta nessuno.
Cicco Sanchez, in “Nostalgia Liquida” troviamo una collaborazione con Axos e una con Casadilego, ti va di raccontarci come sono nati questi brani? Come mai proprio loro?
Stimo molto Axos a livello artistico, era da molto che desideravo una collaborazione con lui. È riuscito a dare quel tocco di poesia urban che serviva al pezzo. “Pensieri Brutti” è, molto probabilmente, il brano più arrabbiato e cupo dell’intero Ep. Sono stato davvero molto contento di questa collaborazione perché ritengo che Axos abbia una penna delicatissima e uno stile molto tetro e unico.
Per quanto riguarda Casadilego invece, “Ora o mai più” era quasi completo, ma sentivo che al pezzo mancasse qualcosa. Proprio in quel periodo JVLI stava lavorando in studio con lei per altri progetti, così ha deciso di farle ascoltare il brano. A lei è subito piaciuto ed è nata quindi questa collaborazione, sono molto felice perché con la sua voce a mio avviso celeste ha svoltato il pezzo!
“come una promessa fatta ma mai mantenuta”
Quali sono le promesse che vuoi fare a te stesso e che speri di mantenere? Cosa ti aspetti dal tuo futuro e cosa dobbiamo aspettarci noi?
La promessa che mi faccio è quella di essere il più possibile leale e coerente con me stesso a livello artistico. Vorrei fare per sempre ciò che desidero fare, non mi piace che la mia arte venga influenzata da altri, non lascerò mai che questo accada. Un’altra speranza che ho nel futuro è senza dubbio quella dei live, non vedo l’ora di calcare il palco e portare dal vivo questo EP!
Cicco Sanchez, desideri che i nostri lettori sappiano qualcosa in particolare di te, della tua musica o di “Nostalgia Liquida”?
Voglio dire di ascoltare l’Ep nella sequenza in cui l’ho pubblicato perché è importante che sia così. Forse questa tradizione si è un po’ persa negli ultimi anni, mi rendo conto che spesso, ascoltando un progetto, non si attribuisce più valore all’ordine delle tracce che invece, a mio parere, è
fondamentale. Non siamo più abituati ad ascoltare un progetto in scaletta, ma c’è un motivo se è stata fatta. Quindi, a chiunque abbia il piacere di ascoltare l’Ep, chiedo di farlo in ordine, come fosse una storia!
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