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GROOVE HEROES: arriva “Bon Voyage” il primo videoclip ufficiale per VEVO

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E’ disponibile dal 21 agosto “Bon Voyage” il primo videoclip ufficiale per Vevo dei Groove Heroes.

Reduci dalla pubblicazione di un EP, due singoli e il tour nazionale “summer jams” con date a Castel Madama, Termoli, Milano, Pescara e Vieste, i Groove Heroes tornano con “Bon Voyage” un progetto interamente autoprodotto e indipendente.

ringraziamo noi stessi, l’equipe e tutti gli heroes che ci supportano”
Scrive il gruppo su Instagram.

La band pianta le proprie radici e influenze musicali nel sound d’oltreoceano. Ispirati da artisti come Pharrel, Snoop, Anderson Paak e Bruno Mars, hanno l’obiettivo di riportare il mood funky e le good vibes dell’r’n’b americano nella scena italiana.

Groove Heroes originariamente si presentava come un collettivo musicale open source, ovvero una community composta da centinaia di artisti provenienti da tutta Italia.

“Ad oggi la community è composta da più di 800 persone, tra cui centinaia di beatmaker, rapper, cantanti e musicisti, sia professionisti che non raccontavano nel 2020ad ogni brano potrebbero partecipare membri del gruppo diversi.” Aggiungevano poi, sempre due anni fa.

L’idea della creazione del gruppo era nata infatti durante il periodo del primo lockdown quando, molte persone appassionate di musica che quotidianamente non si potevano dedicare alla loro passione a causa degli impegni della frenetica vita di tutti i giorni, avevano trovato del tempo per lavorare ai propri progetti musicali.

Attualmente a comporre la band sono chitarra, voce, sax, basso e batteria. I Groove Heroes hanno però intenzione di allargarsi ancora introducendo percussioni e session di fiati.

Enzo, in arte EIM, è la voce del gruppo e anche il suo fondatore. Inizia tutto dalla passione per il pianoforte a sei anni, la musica poi per lui si evolve nell’hip hop, house e funk.

Luca Ciucci è un sassofonista che ha studiato al conservatorio Santa Cecilia e partecipato ad Area Sanremo e al programma i-band con il gruppo Half-nine. Inizia poi il suo percorso da solista collaborando con molti artisti di fama internazionale.

Da piccolissimo Luca R. comincia a suonare chitarra, pianoforte e batteria. Ha sperimentato un ventaglio di sfumature, generi e contaminazioni musicali diverse, realizza il suo studio di registrazione e collabora a molteplici produzioni e live.

Gimy, il batterista, inizia a convivere con questo strumento e con l’esperienza orchestrale a otto anni per poi trasferirsi lontano da casa, proprio per inseguire questa passione.

FK, all’anagrafe Federico Carra, nella sua carriera ha collaborato, come bassista, compositore e producer, con Kermesse, Dunia, Groove Heroes e molti altri. Ha pubblicato inoltre “Ellisse” il suo primo singolo da solista.

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“Disco Uno” è il nuovo album del collettivo Pietra Tonale, disponibile da venerdì 16 maggio 

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Disco Uno” è il nuovo album del collettivo Pietra Tonale, disponibile da venerdì 16 maggio in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale.

Musica rupestre contemporanea che segna un ritorno al segno originario, condiviso e comunitario: “Disco Uno” è il primo album di Pietra Tonale, collettivo musicale torinese con un organico fluido di venti musicisti e musiciste che esplora il confine tra gesto libero e struttura, tra suono e significato.

Anticipato dal brano “In Iterpo Elo”, il nuovo disco è un’incisione sonora realizzata interamente in autonomia, dallo studio di registrazione al mixaggio, frutto di due anni di sperimentazione e incontro tra diverse anime. Il risultato è un paesaggio sonoro eclettico che mescola art-pop, alternative-rock, squarci noise ed elettronica rapsodica. Una voce canta in lingue a tratti sconosciute, evocando memorie e futuri, in un presente da riscrivere insieme.

“Sar Oh Dedida”,la focus track di “Disco Uno”, prende forma in due atti: la prima parte, arrangiata da Giulia Impache e Simone Farò, si muove come un respiro lieve, è costruita su una texture sottile e avvolgente che sostiene la tenue linea vocale ed il testo evocativo, quasi simbolista. L’obiettivo è quello di farci sentire come se stessimo “camminando in punta di piedi su un velo d’acqua”, prima di abbandonarci a un riempimento risoluto, che si dissolve con la stessa grazia con cui è arrivato.
La seconda parte, firmata da Jacopo Acquafresca insieme ad Andrea Marazzi, cambia pelle: si entra in un loop con un ritornello che incalza e che chiude il cerchio con un contrappunto più strutturato, ma senza sciogliere del tutto l’enigma del titolo.

“Sar Oh Dedida” rimane sospeso, come un sussurro o un’eco di qualcosa che non vuole essere del tutto detto: il titolo nasce da una frase detta infatti quasi per caso da Giulia a Guglielmo Diana: “Devo andare a vivere al mare per stare bene”. Da lì si apre una porta, quella dell’aria che muove le onde e le parole, e a volte cura.

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“La Crisi dell’Uomo (Deluxe)” è la versione integrale dell’ultimo album dei Grill Boys, disponibile da giovedì 15 maggio

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“La Crisi dell’Uomo (Deluxe)” è la versione integrale dell’ultimo album dei Grill Boys, disponibile da giovedì 15 maggio su tutte le piattaforme di streaming digitale per peermusic ITALY.

Sono quattro i nuovi brani che si aggiungono alla tracklist de “La Crisi dell’Uomo”, l’ultimo disco dei Grill Boys che esplora il contrasto tra il bisogno di imporsi e il rischio di perdersi, tra il desiderio di controllo e la paura di non bastare.
“Blues del Silenzio” – il singolo che ha anticipato la deluxe version – racconta una relazione muta, fatta di presenza fisica e assenza emotiva. “Sei un Grande” è una resa malinconica davanti a chi ti applaude a parole ma ti lascia indietro nei fatti. E ancora, “Chitarre Fanno Bang” è istinto puro, un concentrato di rock senza freni, mentre “Vaffanculo” è lo sfogo che chiude tutto: quando dire basta diventa l’unica salvezza.

Giovane Giovanni continua il suo racconto aprendolo a confessioni più intime, a contraddizioni più esplicite, a emozioni che erano rimaste sotto pelle. È come se la crisi, anziché placarsi, trovasse nuove forme per manifestarsi: quattro tracce inedite che non sono un’aggiunta, ma un nuovo finale più crudo, più diretto, più necessario. 

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“Diario di scavo”, in uscita venerdì 16 maggio, è il nuovo progetto discografico di LIVREA

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“Diario di scavo”, in uscita venerdì 16 maggio, è il nuovo progetto discografico di LIVREA: una raccolta di otto tracce che si configurano come reperti musicali, testimonianze di un percorso interiore e artistico che fonde la sensibilità della ricerca personale con l’urgenza di raccontarsi attraverso la musica.

Dopo esperienze precedenti votate a una produzione sonora levigata e cesellata, con “Diario di scavo” LIVREA cambia rotta e decide di abbracciare l’errore, l’imperfezione, il dettaglio ruvido. Il disco nasce da un processo artigianale, quasi rituale, in cui suoni, parole e atmosfere vengono scavati, riportati alla luce e lasciati vibrare nella loro forma più autentica.

Il titolo stesso è dichiarazione di poetica: “Diario di scavo” (https://bfan.link/diario-di-scavo) è infatti metafora di un lavoro lento, meticoloso, fatto di stratificazioni, silenzi, intuizioni e scoperte. Ogni traccia è come una pagina ritrovata, un frammento che dialoga con gli altri componendo un racconto unitario e allo stesso tempo aperto.

Il sound di LIVREA si muove in uno spazio sonoro che è insieme caldo e misterioso: nu soulrichiami jazzechi psichedelici, influenze urban e sperimentazione. Una commistione di elementi apparentemente lontani, ma uniti da una visione chiara e coerente, che punta all’essenza più che alla forma.

In questo percorso, fondamentale è il contributo del produttore Duck Chagall, che affianca LIVREA con sensibilità e visione, costruendo insieme a lei un universo sonoro vivo, materico, pieno di suggestioni evocative. Il lavoro in studio ha seguito un approccio analogico e quasi “manuale”, dove ogni suono è scelto, lavorato, sporcato, come se fosse terra da modellare.

“Diario di scavo” – anticipato dal singolo “Falli fuori”, main track del disco – è un album accessibile ma complesso, in grado di parlare subito, ma anche di restare e trasformarsi ad ogni nuovo ascolto. È un invito a fermarsi, ad ascoltare a fondo, a lasciarsi contaminare.

TRACKLIST

1. ENTRO

2. COME CANI

3. I MURI DELLE CASE

4. FALLI FUORI

5. GAZZA LADRA

6. A LUDOVICA

7. MISTICHE VIBRE

8. CALLE

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