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Intervista

Ski&Wok:”Rockstar 99 è il nostro nuovo biglietto da visita.”

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Il duo romano Ski&Wok presenta Rockstar 99, un progetto nuovo e che vanta un nuovo modo di presentarsi dei due artisti.

Ski&Wok sono stati gli ideatori del tormentone “Ma Fareshi”, con il nuovo album testimoniamo un modo inaspettato di fare musica. La coppia della Triplosette Ent. torna più forte di quanto si potrebbe pensare.

Rockstar 99 è solo la prima parte di tutto quello che i due artisti hanno in mente e sembra aver già destato tantissime attenzioni di fan e meno.
Sarà per i feat? O per l’ondata di novità inaspettate che hanno saputo portare?

Di certo sappiamo solo che noi di Honiro Journal non potevamo fare a meno di saperne di più, lasciandoci andare ad un’intervista decisamente inaspettata.

Il vostro è certamente un nuovo modo di concepire il genere. Come vi siete avvicinati a questo progetto e soprattutto come vi siete “trovati”?
Siamo sempre stati amici dai tempi delle medie, quindi abbiamo condiviso un sacco di cose, è un legame che va avanti da anni. Abbiamo creato uno slang tutto nostro, iniziando poi a scrivere il serio. Questo nuovo progetto nasce come un disco fatto per consacrare la nostra entrata in scena, far vedere che non è solo trash, ma musica vera.

A proposito di questo, siete stati spesso aspramente criticati. Quanto vi ha toccati la cosa?
Non ci tocca proprio, mai avuto interesse. Abbiamo passato periodi dove eravamo così “haterati” da far pensare chissà cosa. Con questodisco la situazione si è bella che capovolta. “Ma Fareshi” è stato un esperimento, la gente alla fine ha apprezzato. Quindi è ora di cambiare il mood e fare sul serio.

Quale critica è stata, a vostro parere, la più assurda?
(Ski) Una volta uno mi ha detto “ma che sei sempre raffreddato?” E’ la voce mia, ma che musica senti scusa? Parli e nemmeno conosci le vocalità.

In effetti avete questo “contrasto” molto incisivo tra le vostre due vocalità…
E’ una cosa che ci contraddistingue, due opposti che poi fanno uscire belle strofe e un sound interessante.

Quanto siete attenti, anche, all’immagine? Comunque sfoggiate sempre look molto diversi non è vero?
Si, colorati, ma sempre curati. L’immagine è parte portante del progetto. In generale ci teniamo particolarmente a lasciare il segno anche con un stile che venga ricordato. Un po’ fuori da quello che ti aspetti, ma senza esagerare. L’immagine va di pari passo con la musica.

Passiamo a “Rockstar 99”, un disco che possiamo definire il vostro nuovo biglietto da visita.
E’ solamente un pezzo di quello che abbiamo preparato e stiamo preparando con il nostro team, in effetti si chiama “Rockstar 99 – Parte I”.
La produzione vede nomi come D.O.D, Mothz, Sick Luke e Luke Lies, si è creata una bella squadra. Ci sono suoni inediti, il flow è travolgente, lo slang entra subito in testa.

Ci sono anche numerosissimi feat, che prendono in considerazione la scena storica e la nuova wave. Come mai le scelte sono ricadute proprio su questi singoli?
Ogni pezzo ha una propria costruzione, fatta di diverse sfumature.
Dalla collaborazione con Pyrex nasce “Young fly”, un brano che si rifà più alla trap classica. Una traccia molto più energica è quella con MamboLosco, “Mamacita”.”Buscemi” con D.O.D. è focalizzata un po’ più sul testo. Dalla collaborazione con Thelonious B. nasce “Ayo Waha”, una traccia più ballabile, che parla della raggiunta della propria meta personale e professionale, del touchdown che arricchisce.

Impossibile non citare Jake La Furia, insomma una delle colonne portanti della scena.
Esattamente, lui stesso ha detto di essere nostro fan. Il pezzo ha una tematica molto intensa, cos’è “OK” quando si ha successo? Quanto incide la popolarità ed il denaro sulla vita quotidiana?

Quali sono i progetti futuri di Ski&Wok?
Sicuramente tanta musica, continueremo a sorprendervi e a dimostrare che non siamo solo trash. Poi “Rockstar 99 “ è solo una parte di tutto quello che vogliamo presentarvi.

Il duo romano Ski&Wok è stato al centro dell’attenzione dal primo momento. Adesso hanno le idee ben chiare: farsi conoscere davvero e l’album testimonia la loro influenza negli ascolti di moltissimi nuovi fan. E’ il caso di dire che “bene o male, basti che se ne parli” e per la coppia trap sembra proprio essere il momento del “bene”.

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