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J-Ax lancia il nuovo tormentone estivo: “Ostia lido”

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J-Ax ha pubblicato un nuovo singolo, che già si preannuncia essere un vero e proprio tormentone estivo. La canzone si intitola “Ostia lido“, ha un testo divertente ed una musica ballabile, elementi immancabili per far sì che questo possa diventare uno dei brani più amati della prossima stagione estiva.

La canzone è un inno alla compagnia e J-Ax strizza l’occhio anche ai romani che, mentre lavorano, sognano di uscire dall’ufficio e correre al mare a divertirsi.
Queste le parole dell’artista: “Tutti vanno in vacanza, tutti già pensano al mare, c’è chi sogna mete esotiche e chi pensa a itinerari culturali e chi come me sceglie Ostia Lido. Un pezzo più commerciale, speculare al precedente brano. Mi piace sempre cimentarmi in generi diversi perchè per me la musica è un melting pot di sonorità, ritmi e storie differenti da raccontare.“.

Ecco di seguito il testo

Tutti parlano di fare la vacanza colta
Ma poi alla fine vanno dove c’è gnocca
Sai la gente quando il sole la scotta
Come Peter Pan vuole fotterti l’ombra
Quando penso agli anni passati (che flash)
Noi così proletari (white trash)
Altro che Bali Bali (Ganesh)
Sognavamo Bari Bari (uagnedd’)
No fricchettoni, sì racchettoni e gavettoni
No ombrelloni né money money
Neanche per gli asciugamani
Invece dei castelli con la sabbia facevamo case popolari

Cosa importa se sognavi Puerto Rico
Ma se restiamo insieme sembra paradiso anche Ostia lido
Brucia il sole in ufficio, che voglia che hai di scappare
Uscire dall’acqua coperti di sale
Mare blu profondo, sulla pelle il vento
E intorno solo gente che balla, che balla, che balla
E intorno solo gente che balla, che balla, che balla

Sulla riva letti ricoperti di stoffa
Musica new wave, gente che sboccia
Sembra quei privé da scambi di coppia
Ma io sono lo scoglio e tu la mia cozza
Tipa col bikini in seta eccitata per il seitan
E da Calcutta o Baudelaire

Un po’ l’afa, un po’ la dieta, suda
Le cola il make-up a fissare il mio panino allo speck
Tra i maschi lo sport più diffuso sulla spiaggia
È ancora trattenere il fiato, tenere dentro la pancia
Lui si porta i libri di Kafka
Ma poi studia solo ogni culo che passa

Cosa importa se sognavi Puerto Rico
Ma se restiamo insieme sembra paradiso anche Ostia lido
Brucia il sole in ufficio, che voglia che hai di scappare
Uscire dall’acqua coperti di sale
Mare blu profondo, sulla pelle il vento
E intorno solo gente che balla, che balla, che balla
E intorno solo gente che balla, che balla, che balla

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