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MEDY racconta il suo vissuto nel nuovo singolo “PERDITE”

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MEDY È TORNATO: dalle sue parole si percepisce tutta la rabbia, l’impotenza e la frustrazione che solo chi è in balia del suo destino conosce. 

Con il nuovo singoloPERDITE (Columbia Records Italy/Sony Music Italy) MEDY mostra ancora una volta il suo mondo, il suo vissuto, parla di ciò che conosce, risultando credibile e vero.

Non parlo di gabbia per farti venire voglia ma per motivarti” in questa frase viene racchiuso tutto il punto di vista di MEDY. L’artista non si nasconde dagli errori che ha fatto, ma non se ne vanta nemmeno. MEDY racconta la sua storia perché crede nel potere delle parole e della musica. Crede che ripercorrendo il suo passato possa lanciare un messaggio positivo per qualcuno.  

Ognuno di noi può rispecchiarsi nel singolo di MEDYPERDITE”. La libertà ci può essere tolta in tanti modi, le persone intorno a noi possono abbandonarci per le ragioni più disparate, nella nostra vita possiamo non riconoscerci più quando ci guardiamo allo specchio e arrivare a perdere noi stessi. Ciò che è importante è riuscire sempre a ritrovarsi e MEDY ci sta provando con la potenza delle sue barre.

PERDITE” arriva dopo il singoli “MALASUERTE” traccia con cui il giovane artista ci ha catapultato nella sua vita di strada, attraverso sonorità ritmiche e leggere, “SEZIONE”, dove il rapper ha raccontato un’altra parte del suo difficile passato, grazie anche alla collaborazione con la 167 GANG e “9 ORE” in cui il rapper, continua a raccontare la sua esperienza, cercando attraverso la sua musica la chiave per riscattarsi.

Medy Cartier, è un artista italo-marocchino, nato e cresciuto a San Donato, un quartiere periferico di Bologna. Nel novembre del 2020 esce il primo singolo “Chiamare“. Questo ottiene milioni di visualizzazioni su tutte le piattaforme e che lo posiziona come uno tra gli emergenti più interessanti della scena. Nella primavera del 2021, arriva la chiamata di Sony Music a testimoniare la validità del progetto artistico. Il singolo “Malasuerte” rappresenta quindi l’inizio del nuovo percorso di Medy. Con un brano in cui la storia del protagonista, ragazzo di strada cresciuto in periferia, si rispecchia nella vita vera dell’artista. Il brano successivo, “Sezione” feat. 167 Gang, invece, va ancora più a fondo nel racconto autobiografico di Medy, riportando la realtà nuda e cruda della sua adolescenza travagliata. 

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Quando la penna è tagliente come i denti di ”Nosferatu”, il nuovo brano di Lamia

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Quando la penna è tagliente come i denti di Nosferatu, il nuovo brano di Lamia, in uscita il 17 gennaio per Honiro Label.

Il suono inconfondibile, tra G-Funk e rap contemporaneo, che contraddistingue la giovane promessa, arricchisce un racconto fatto di tecnica quanto di volontà di dare un senso ‘’controculturale’’ alla direzione dell’industria musicale italiana. Non mancano lo spirito critico e l’ironia, come non manca un’idea alternativa al sistema attuale: cercare di fare la differenza attraverso il proprio racconto e le proprie capacità, oltre la logica e la strategia, che è pur sempre fondamentale, e, soprattutto, oltre al fabbisogno di sopravvivere nell’apparenza e nella percezione degli altri.“Nosferatu”, il vampiro, la massima espressione della mia identità e del mio personaggio. Il fulcro del pezzo è racchiuso nella frase “mi sento nosferatu”, cioè solo, distante dalla realtà in cui l’artista deve sopravvivere, in disaccordo con ciò che accade’’ – ci racconta l’artista.

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Il racconto dei rimpianti che riflettono come luci strobo nel nuovo brano di Seltsam, Tutti i rimpianti che hai”

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Il racconto dei rimpianti che riflettono come luci strobo nel nuovo brano di Seltsam, Tutti i rimpianti che hai, in uscita il 17 gennaio per Honiro Label.

Un’atmosfera sonora da club crea il perfetto contrasto con la difficoltà di sentirsi adatti all’interno di un contesto sociale, dove l’apparenza diventa come un analgesico per le nostre paure di mostrarci sinceramente per quello che siamo. Forse il vero atto rivoluzionario è proprio questo: riuscire ad andare oltre la percezione e gli occhi degli altri, vivendo la vita e la quotidianità per quello che sono.

‘’La ragazza della storia è in discoteca, indossa determinati vestiti e si atteggia in un determinato modo. Ma, nel momento in cui balla, mostra se stessa, come se fosse ‘’nuda’’. Il mood club pop del sound funge da ‘’luci strobo’’ ai rimpianti dentro cui facciamo finta di niente’’ – racconta l’artista.

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CUSPIDE fuori il 17 gennaio con ”Anima Fantasma”, il singolo che inaugura un viaggio tra fusion, R&B, elettropop e funk

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Esce il 17 gennaio su tutte le piattaforme digitali “Anima Fantasma”, il singolo che inaugura il progetto musicale di CUSPIDE, artista che fonde sonorità R&B, elettropop e funk in un viaggio musicale unico. Realizzato in collaborazione con il produttore Angelo Netti, in arte ITTEN, il brano è il frutto di un lavoro condiviso di composizione, produzione e arrangiamento, che mescola influenze urban, new wave napoletana e ritmi afro-funk.

Il progettoracconta storie di donne che hanno attraversato la vita dell’artista: amiche, relazioni, coinquiline e conoscenze occasionali, figure che hanno lasciato segni profondi, a volte ferite, altre ispirazioni per narrazioni intime. Sono viaggiatrici di un’epoca barocca, protagoniste di storie fatte di dettagli nascosti, di retroscena che appaiono insignificanti, ma che in realtà rivelano molto.

“Anima Fantama” crea un ossimoro emotivo che si traduce nel concetto di “divertirsi malinconicamente”, affrontando temi universali e complessi come la tossicità delle relazioni, il disagio di vivere in un luogo percepito come estraneo e la fuga dalle proprie prigioni mentali, spesso attraverso scelte estreme come l’uso di droghe.

Musicalmente, il singolo si sviluppa attraverso un’ampia gamma di sonorità che mescolano elementi acustici ed elettronici, creando un’atmosfera emotiva e dinamica. L’intimità iniziale, scandita dalle chitarre acustiche, si trasforma gradualmente in un groove trascinante, caratterizzato da influenze funky e dance, arricchito da ritmi afro-funk come djembe e percussioni. La scrittura si muove tra l’urban e la new wave napoletana, dando vita a un linguaggio musicale contemporaneo e ricco di contaminazioni.

Il testo esplora la complessità delle relazioni e delle dinamiche emotive, raccontando la storia di una donna intrappolata in contraddizioni e schemi tossici. Tra la ricerca di evasione e l’incapacità di lasciarsi alle spalle ciò che la ferisce, emergono fragilità, insicurezze e una continua lotta tra l’essere e l’apparire.

Il brano invita a una presa di coscienza, affrontando temi universali come il disagio di sentirsi fuori posto, l’autoinganno e il bisogno di libertà emotiva. In chiusura, un omaggio a Fabrizio De André richiama il potente quesito: “Continuerai a farti scegliere o finalmente sceglierai?”.

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