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Intervista

Grazie ad Ocelot, anche in Honiro Journal c’è zero gravità

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Un nuovo singolo, un passato “diverso” ed ora tanta aspettativa. Ecco Ocelot, che ci presenta il suo singolo “Zero Gravità”.

Ci hai raccontato del tuo passato musicale: come mai questo cambiamento fino ad arrivare al rap.
Il mio passato musicale comprende anche il rap, sono cresciuto con gli Articolo 31, Mondo Marcio, Fibra, Fedez. È nato dalla scrittura stessa, mi piace scrivere, quindi ogni volta che tornavo a casa ed ero turbato da qualcosa scrivevo tutte le sensazioni che sentivo, mi faceva stare meglio. Quindi è stata più una presa di coraggio che un cambiamento, il fatto stesso di giocare con le parole mettendole in una determinata metrica mi ha sempre affascinato.


Porti ancora con te le influenze del rock e del punk?
Si, continuo tutt’ora a suonare la chitarra e sto studiando per creare qualcosa di diverso anche a livello di produzioni musicali. Sto cercando di unire il mio passato al mio presente e creare qualcosa di nuovo per il futuro. Mi piace molto sperimentare e sicuramente unire il rock  al rap sarà una di queste.


Zero gravità è il tuo nuovo singolo, raccontacelo.
Zero gravità è un singolo nato di getto, avevo urgenza di scrivere. È sempre difficile cercare di spiegare un testo, anzi alle volte è impossibile farlo, semplicemente avevo necessità di dire quelle cose. Il concetto è di non dare troppo peso alle parole, alle tante critiche che si fanno, molte delle quali quasi per partito preso. Per me è un evasione dalla realtà, un mondo nel quale non mi ci rispecchio, perchè a volte la realtà può essere soffocante.Il concetto è se ti senti diverso non è un problema, rendi forte le tue fragilità, fai si che le tue ferite diventino la tua arte. Oltre ciò tratta diversi argomenti e diversi istanti quasi fotografati della mia vita, come il fatto della mia continua ansia nel fare le cose.


Necessario qualche dettaglio sul video!
Il video è stato girato da Sebastiano Fernandez, è comprende  riprese one take di scene di vita che possiamo definire quotidiana. Ci sono diversi attori tra cui un ladro con la derubata, un militare e una coppia. Ognuno di essi svolge un azione che è collegata alle parole della canzone, come ad esempio, la coppia, dove all’inizio si baciano, poi litigano e poi si lasciano, chiudendo con la frase “i vuoti di persone che ti lasciano dolore”. La particolarità del video è che gli attori sono completamente immobili. Questo dettaglio rappresenta il peso (la gravità) della realtà che è come un freno, immobilizza le persone e impedisce loro di essere liberi di esprimersi. L’unico che si muove nel video sono io che faccio quasi da narratore.Per realizzarlo è stato abbastanza complicato, perchè essendo ogni singola ripresa in one take bisognava incrociarsi per staccare da una scena all’altra. Una scena per me molto significativa e quando il ladro (dopo la rapina) si punta la pistola alla testa con la frase (una storia diversa ma dallo stesso epilogo). Per me in quel momento il ladro rappresenta ognuno di noi, che alle volte ci puntiamo la pistola in testa da soli, bloccati dai nostri limiti. Il bello di questo video e che comunque ognuno di noi può dare una diversa interpretazione ad ogni singola scena.


Qual è il tuo artista di riferimento?
Guarda sinceramente ascolto e stimo molti artisti. Diciamo che tendo a non prendere troppo gli artisti come riferimento per non farmi influenzare e risultare una copia di qualcosa (perchè inevitabilmente si può cadere in questo errore). Anche se, c’è un artista che sicuramente mi ha segnato, ed è Axl Rose. Da lui prenderei volentieri il modo in cui riusciva a “tenere il palco” e il suo essere frontman. E’ una cosa che sento di avere dentro di me, devo solo lavorarci per tirarla fuori, come sto lavorando su tante altre cose.

Siamo ai saluti, però non puoi lasciarci senza spoiler!
Innanzitutto, volevo ringraziarvi per l’opportunità di questa intervista. Sto lavorando ad un nuovo singolo, sarà un featuring che svelerò più avanti sui miei canali social. Sto lavorando in studio e sto perfezionando le strofe (sono molto maniacale su queste cose), ma a breve annuncerò la data d’uscita.

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