L’8^ edizione del Premio Musica contro le mafie entra nel vivo con la votazione delle canzoni in concorso, tra le quali scovare e premiare quelle che meglio rappresentano la musica veicolo di messaggi profondi e arma non violenta contro apatia e rassegnazione, a sostegno dei valori della responsabilità e della cittadinanza attiva. Dal 7 al 27 novembre è possibile esprimere la propria preferenza musicale tramite il social network Facebook. Oltre alla giuria Facebook, sono chiamate al voto fino al 28 novembre anche quella Studentesca (rappresentata da una rete di scuole condivise da Libera Formazione sul territorio Italiano) e quella Responsabile (21 esperti nel campo dell’informazione, artistico e sociale, come giornalisti, critici musicali, artisti, produttori) che, in percentuali differenti, vanno a decretare i nomi dei dieci finalisti che si esibiscono dal vivo alle finali nazionali di venerdì 15 e sabato 16 dicembre 2017 al Teatro Morelli di Cosenza, condotte dallaIena Gaetano Pecoraro.
Si rivelano finalmente anche i nomi che rendono importante il cartellone della “5 Giorni di Musica contro le mafie” a Cosenza dal 12 al 16 dicembre 2017. Dopo l’annuncio del primo artista, Dario Brunori in arte Brunori Sas, presente il 16 dicembre per ritirare il premio speciale per la sua “Canzone Contro La Paura”, si svela il nome del rapper Rocco Hunt, anch’egli invitato lo stesso giorno a ritirare il premio speciale per “’Nu Juorno Buono”, in virtù della sua capacità didiffondere a un grandissimo e giovane pubblico buone idee e buone prassi.
Inoltre, spiccano nel programma musicale della manifestazione altri ospiti che nella loro carriera hanno coniugato la creatività artistica all’impegno sociale: il cantautore Maldestro, il rapper Lucariello, l’artista Maurizio Capone (Bungt Bangt) e anche Molla e Mujura, i vincitori della scorsa edizione del Premio.
Il programma della “5 Giorni di Musica contro le mafie” è arricchito da showcase musicali, spettacoli teatrali e numerosi incontri tematici, tra i quali ricordiamo quello con il giornalista Sandro Ruotolo e con Don Luigi Ciotti, fondatore diLibera, perché sia sempre chiaro il fine ultimo della manifestazione: fornire spunti ai più giovani per metterli nelle condizioni di apprezzare e dare il giusto valore alla cultura e alla bellezza, tenendo sempre viva la curiosità e la consapevolezza.
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