Intervista
Arianna Gianfelici ci racconta “Tutto il Nostro Folle Amore” : “Dobbiamo imparare a seguire il cuore”

Dopo l’incredibile esperienza ad Amici ed il successo ottenuto con “L’amore davvero” e “Qualcosa di te”, Arianna Gianfelici torna ad emozionare con “Tutto il nostro folle amore” (Discovery Lab/Sheky Group S.R.L.S./distr. Believe Digital), il suo nuovo singolo che la vede al fianco del seguitissimo duo pop-rap partenopeo I Desideri.
La voce incisiva e graffiante di Arianna Gianfelici, si unisce allo stile inconfondibile del duo da milioni di streams e views in un’accattivante e modernissima dedica d’amore pop “Tutto il Nostro Folle Amore”. Prodotto da Jason Rooney ed impreziosita dal flow e dalle barre dei fratelli Iadicicco, questo brano fonde sentimento ed ironia. “Tutto il nostro folle amore” racconta la routine di una giovane coppia in tutte le sue sfaccettature, in tutta la sua eccezionale semplicità.
Arianna Gianfelici ha raccontato a noi di Honiro Journal il messaggio che vuole trasmettere con “Tutto il Nostro Folle Amore”, cosa sia per lei l’amore e la sua esperienza ad Amici 20!

Ciao Arianna, volendo partire proprio dal titolo di questo nuovo brano, “Tutto Il Nostro Folle Amore”, quanto è importante saper essere un po’ folli in una storia d’amore?
Ho sempre pensato che, nell’amore, fosse molto importante la complicità. Personalmente non riuscirei ad essere innamorata di una persona se tra noi non ci fosse complicità. Penso che questa stia alla base di tutto, sia un pilastro fondamentale di una relazione, proprio come la fiducia e il rispetto. Avere al proprio fianco qualcuno che è tuo complice significa trovare tutto ciò di cui in quel momento hai bisogno. Ovvero trovare una persona che appoggia le tue idee, anche se molte volte queste sono un po’ folli.
Penso infatti che la follia si trovi soprattutto nella complicità, nell’appoggiarsi a vicenda e capire che l’amore più bello è quello dove non ci sono freni inibitori. Quando si trova una persona che ci appoggia ci si sente anche molto simili. E così si levano tutte le maschere, i freni e le paure. Ci si sveste di filtri o timori perché si è consapevoli di essere talmente tanto in simbiosi con l’altra persona da sapere che questa accetterebbe il nostro lato più folle e lo condividerebbe pienamente.

Ormai non si parla più tanto di amore come tematica nella musica, come mai la scelta di proporre una canzone d’amore?
Allora il disco che uscirà tra poco sarà quasi tutto basato sull’amore, le mie canzoni infatti, parlano proprio di questo sentimento. Partendo da “L’amore Davvero”, per poi passare a “Qualcosa di Te” che racconta l’amore per mio padre, quindi per un proprio genitore, per poi arrivare a “Tutto il nostro folle amore”. Le mie canzoni sono tutte legate dalla tematica dell’amore perché penso che questo sia un sentimento che non finirà mai. L’amore ancora esiste. Io credo ancora nell’amore vero e spero un giorno di incontrare una persona che mi guardi come mio papà guardava mia mamma. Non posso pretendere troppo, però mi auguro vivamente di trovare una persona che mi guardi con gli occhi della felicità. E, soprattutto, una persona che mi voglia veramente bene.
Penso che anche le piccole attenzioni, come un buongiorno alla mattina, siano importanti, perché regalano quel qualcosa in più alla giornata. Quello che ci terrei a specificare, però, è che non esiste che io mi metta con una persona perché non posso o non voglio stare da sola. Una persona deve aggiungere qualcosa alla nostra vita, non deve mai colmare il vuoto. Per prima cosa dobbiamo amare noi stessi, e poi ci deve amare un’altra persona. Se ci si appoggia in tutto e per tutto ad una persona che non siamo noi, prima o poi quel pilastro crollerà. Perché nessuno nella vita si merita di essere responsabile della felicità di qualcun altro. La nostra felicità dobbiamo essere noi stessi.
Arianna, nel videoclip di “Tutto il Nostro Folle Amore” abbiamo notato un particolare ovvero il filo rosso, vuoi raccontarci cosa significa?
Il filo rosso in realtà è il simbolo di una leggenda. Questa racconta che, ognuno di noi, è legato ad un ‘altra persona, precisamente la propria anima gemella, proprio grazie a questo filo.
Questo spago rosso è ovviamente immaginario e non possiamo vederlo, ma prima o poi ci condurrà alla persona che sta dall’altra parte e che ci renderà felici nella vita e ci vorrà davvero bene. Per questo ho deciso di inserire questo simbolo nel videoclip, perché nonostante tutti i chilometri di distanza o le litigate, se con una persona siamo predestinati a starci, nulla potrà dividerci. Non c’è niente che può spezzare l’amore che poi ci lega. La vita molte volte fa delle sorprese, mai dire mai, è imprevedibile e non si è mai a conoscenza di dove possa condurci.
Qual è o quale secondo te potrebbe essere il filo rosso che lega te e il tuo pubblico, che lega chi ti ascolta con te e le tue canzoni?
Penso che, anche qui, la parola chiave sia proprio complicità. Io sono complice del mio fandom, loro sono legatissimi a me e io legatissima a loro. Sono persone stupende, amorevoli, gentili, quando ti svegli alla mattina sai che almeno uno di loro quel giorno ha avuto o avrà un pensiero per te. È molto bello, perché essere sostenuti ad oggi non è facile. Spero di allargare il fandom sempre di più e di far arrivare la mia musica a più persone possibili ma sono già molto fiera di ciò che siamo riusciti a costruire fino ad adesso.
Voglio un bene dell’anima ai miei fan, se non avessi avuto loro, oggi non sarei la stessa, non sarei di certo diventata la persona che sono. Li amo immensamente, senza di loro non ci sarebbe tutto questo. Se una persona si ritrova nelle mie canzoni vuol dire che c’è un filo che ci lega, c’è una storia che appartiene ad entrambi. Se c’è qualcosa che ho detto e ha toccato particolarmente qualcuno o lo ha riportato ad un momento particolare della sua vita, vuol dire che io e lui siamo complici.

“dirci che ci somigliamo in ogni sbaglio che facciamo” quanto è bello e quanto è difficile oggi giorno trovare qualcuno a cui ci si somiglia, ci si sente simili? E in questo mondo che cerca ormai tanto la perfezione, quanto invece è importante vivere in modo libero il fatto di sbagliare?
Trovare una persona simile è difficile, quasi impossibile. Mi viene spontaneo dire fortunatamente, perché se fossimo stati tutti simili tra di noi sarebbe stato un mondo estremamente noioso. Io nell’amore cerco una persona che sia diversa da me perché con la sua diversità lui scopre il mio mondo e io scopro il suo. Se fossimo simili non avrebbe senso, sarebbe come avere affianco la propria anima gemella, non potrei scoprire nulla di nuovo da chi è come me.
Questo richiamo all’essere simili che cito nella canzone fa nuovamente ritorno alla complicità, perché quando due persone entrano in simbiosi tendono anche a commettere gli stessi errori. Abbiamo la stessa età sbagliamo le stesse cose e le sbagliamo insieme. Credo che vent’anni sia proprio l’età per sbagliare, solo così negli anni a venire si avrà un bagaglio di esperienza importante. Se invece una persona non sbaglia mai, è anche difficile che impari qualcosa.
Penso che gli errori rendano tutto più bello, perché ti fanno capire che stai vivendo qualcosa di reale. Gli sbagli ti insegnano anche a prendere la vita con un po’ più di leggerezza perché, anche se si sbaglia, si va avanti, tenendo a mente ciò che abbiamo imparato e sempre ricordando che gli errori sono umani. Quando le cose vanno perfettamente bene come immaginavamo o come speravamo, siamo proprio noi che andiamo alla ricerca dell’errore. Noi a vent’anni siamo nella continua e completa ricerca di un errore, a noi sbagliare ci piace, perché rende consapevoli che quella cosa la stai vivendo realmente
“Perché ridere è importante Come dirsi tutto sempre” In questo momento a riacquistare la capacità e la voglia di ridere è importante, come possiamo riuscirci secondo te?
Il sorriso si può riacquistare vedendo che pian piano stiamo tornando alla normalità, ma soprattutto cercando di non pensare che abbiamo passato solo un momento negativo. Perché la quarantena e la pandemia ci ha insegnato di quanto è importante un abbraccio, un bacio, andarsi a prendere qualcosa al bar, anche semplicemente uscire e vedere la gente per strada. Questo ci insegna solamente che noi, tante volte, capiamo l’importanza delle cose e delle persone solo quando ci vengono tolte. Bisogna imparare a vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo. Se tutti la pensassimo in questo modo, sarebbe tutto più bello.
Tante volte noi abbiamo voglia di dire a qualcuno una frase, o dargli un abbraccio, ma la paura e l’orgoglio che ci bloccano. Spero che il covid abbia insegnato a cogliere le occasioni e superare questo orgoglio. Perché, come abbiamo visto, oggi possiamo avere tutto e domani non avere più niente. C’è una frase di Roberto Benigni che mi colpisce il cuore ogni volta che la sento “dobbiamo affrettarci ad amare”. La gente deve capire che la vita non è infinita ma che anzi il tempo vola anche molto velocemente. Dobbiamo essere consapevoli che la vita è una sola e che le persone non ci saranno per sempre. Per questo dobbiamo trovare il coraggio di darlo quel bacio o quell’abbraccio, avremo poi tutta la vita per ragionare, ovviamente sempre con intelligenza, ma dobbiamo imparare a seguire anche il cuore.

Arianna, sappiamo che “Tutto il Nostro Folle Amore” è in collaborazione con I Desideri, ti va di raccontarci come è nata questa collaborazione e perché proprio loro?
Mi piace molto il loro stile e li seguivo già da tempo, mi piace molto come cantano e il messaggio che trasmettono. Con I Desideri ci siamo trovati in perfetta armonia di pensiero, quindi mi sono trovata davvero bene. Loro stessi mi hanno detto che nello scrivere le strofe è stato tutto molto spontaneo e io sono stata molto fiera di questa cosa, non c’è cosa più bella dell’autenticità. In poche parole abbiamo deciso di collaborare e fare questo pezzo che spero che possa arrivare a più persone possibili!
Notiamo che nel videoclip è molto presente il mare, ha un significato particolare per te?
Volevo ambientare un videoclip al mare già da tempo. Onestamente anche il video di “Qualcosa di Te” avrei voluto fosse girato proprio al mare. Perché per me simboleggia la libertà. Il mare rappresenta esattamente la figura dell’essere umano perché tu non vedrai mai dove finisce il mare o cosa c’è sotto la superficie. Infondo, anche le persone sono infinite, non le smetterai mai di conoscere.

Se potessi rivivere un solo momento della tua esperienza ad “Amici” quale sceglieresti?
Se potessi rivivere un solo momento dell’esperienza di “Amici” sceglierei l’entrata nella scuola. Quel giorno per me è stato una grande vittoria, indipendentemente da come sarebbe poi andata. Perché in quel momento Arianna ha affrontato delle grandi paure e delle grandi emozioni. Infondo, non avevo mai cantato su un palco così importante. Non ero nemmeno mai stata in tv ma nemmeno davanti ad una telecamera con un microfono addosso. Sono stata contenta di aver superato i miei timori, se potessi tornare indietro vorrei tornare a rivivere proprio quel momento.
Arianna, sappiamo che il 9 luglio uscirà il tuo ep su tutte le piattaforme digitali, vuoi anticiparci qualcosa? Che soddisfazione è?
La felicità è davvero immensa, non mi aspettavo di fare un disco. C’è stata tanta soddisfazione nei brani, quando abbiamo realizzato la copertina, quando poi abbiamo registrato in studio. La più grande gioia però, ovviamente, sarà quando uscirà e quando riscontrerò poi il parere del pubblico!
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