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CICCO SANCHEZ porta “Nostalgia Liquida” in tour, ecco le nuove date dei live
Cicco Sanchez porta “Nostalgia Liquida” in tour: le date annunciate dei live di Milano, Roma e Torino sono rimandate per motivi tecnico-organizzativi.
Di seguito il nuovo calendario, con gli appuntamenti organizzati da Plasma Concerti, in costante aggiornamento:
30 settembre 2022 – Off Topic – TORINO
(recupero data del 15 aprile 2022)
15 ottobre 2022 – Monk – ROMA
(recupero data del 22 aprile 2022)
26 ottobre 2022 – venue TBA – MILANO
(recupero data del 10 aprile 2022)
Le prevendite per le date di Torino e Roma sono già disponibili, seguiranno aggiornamenti per quelle del live di Milano. I biglietti precedentemente acquistati rimarranno validi per i nuovi spettacoli. In caso di richiesta di rimborso è possibile contattare, entro 15 giorni dall’annuncio dello spostamento delle date, il sito di DICE per le date di Roma e Torino e il sito di Mailticket per la data di Milano.
Per maggiori informazioni rivolgersi a info@plasmaconcerti.com.
Per l’occasione CICCO SANCHEZ porterà per la prima volta live il suo EP “nostalgia liquida” (Columbia Records Italy/Sony Music Italy) per condividere una parte di sé con il suo pubblico.

A proposito del tour CICCO SANCHEZ racconta:
“Saranno dei live molto intimi, non vedo l’ora di portare ‘nostalgia liquida’ sul palco e di cantare tutti insieme. Riadatteremo alcuni brani per l’occasione, sarà un po’ come una coronazione del progetto Happysad che in quel caso non sarà più soltanto un luogo immaginario, ma condividerò con le persone che ci saranno un progetto per me molto importante e personale”.
Nell’EP l’artista racconta il percorso che l’ha portato fin qui, le situazioni in cui si è trovato, quello che ha provato, la sofferenza, la gioia, la nostalgia di tempi non vissuti e di momenti del passato che purtroppo resteranno dei ricordi perché non potranno più tornare. La disposizione delle tracce nella tracklist segue un ordine ben definito, in questo modo l’artista conduce l’ascoltatore per mano nel suo mondo rivelandogli i lati più nascosti.
“‘nostalgia liquida’, come la pioggia, la vodka, le lacrime. Ho reso il dolore un terreno fertile da cui sono nate e cresciute queste canzoni, come fiori nel deserto, o sui balconi dei palazzi in periferia – racconta Cicco Sanchez – Sono sprofondato nel mio passato, ho scritto gran parte dell’EP in quarantena, chiuso in camera mia come quando tutto questo é iniziato. Il concetto di ‘nostalgia liquida’ si divide in due parti: ci sono momenti che vorrei rivivere e altri che vorrei non aver mai vissuto. Tutto questo scatena un’infinità di emozioni e sensazioni forti, nel bene e nel male. Immagina infatti una parete immensa piena di fotografie, questo è il mio EP”.

Di seguito la tracklist dell’EP “nostalgia liquida”:
1 – “colpa di dio”, prod. JVLI
2 – “sopra di me”, prod. JVLI
3 – “ora o mai più”, Casadilego, prod. JVLI
4 – “furia”, prod. Rocco Rampino e JVLI
5 – “poster”, prod. Michelangelo
6 – “pensieri brutti (feat. Axos)”, prod. Estremo e JVLI
7 – “un milione di volte”, prod. JVLI
“Nostalgia Liquida” è stato anticipato dai singoli “poster”, prodotto da Michelangelo, e “ora o mai più”, nato dalla collaborazione inedita tra CICCO SANCHEZ e CASADILEGO e prodotto da JVLI. Il beat malinconico del pezzo accompagna l’ascoltatore all’interno di una storia d’amore complicata. Il turbinio di emozioni che travolge i protagonisti della canzone viene enfatizzato nel ritornello dalle voci di Cicco Sanchez e Casadilego che si intrecciano diventando una sola. Il racconto di un “odi et amo” contemporaneo, di cui resta un vuoto che solo la musica può colmare.
Nato e cresciuto a Torino, Cicco Sanchez è un artista e autore urban pop. Comincia a scrivere a 14 anni realizzando nella sua cameretta le sue prime produzioni e trovando nella scrittura l’evasione da una realtà familiare complicata. Partecipa, ancora quindicenne, ad alcune serate Hip Hop di Torino, dove conosce e stringe amicizia con alcuni artisti emergenti dei primi anni duemila.
Il suo passato ha acceso in lui il desiderio di scrivere la sua storia e lo fa nei suoi brani che, da indipendente, raggiungono nel corso dell’ultimo anno complessivamente oltre 50 milioni di streaming (audio e video) e la certificazione Disco d’oro FIMI con il brano “Girasole“. Il suo trascorso poco felice si unisce alla sua passione per una strada ritrovata attraverso la musica. “Happysad”, è il suo mondo: un luogo immaginario in cui si riuniscono persone diverse con un unico stato d’animo. La rivalsa emotiva è la sua “raison d’etre” e l’amore è sempre il punto di partenza, non un traguardo.
A settembre 2021 pubblica il singolo “poster”, prodotto da Michelangelo. Oltre a impegnarsi nel proprio progetto, Cicco Sanchez figura come autore in oltre 20 Dischi di Platino certificati FIMI, dando un’ulteriore prova delle sue già riconosciute doti liriche e artistiche. Il 3 dicembre è uscito il suo primo EP “nostalgia liquida”:
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FUTURO, i consigli della settimana di Honiro – week #25
Un tuffo nel passato che sa di FUTURO, tra visione ed eloquenza. Protagonista della cover digitale Lumiero.
IL PRIMO GRANDE DISCO DI LUMIERO – LUMIERO
Un tuffo nel passato che sa di futuro, tra visione ed eloquenza, tra musicalità e parole incise nel cuore di chi ascolta. Uno dei progetti più rivoluzionari completa una raccolta di immagini che richiamano un mondo che non c’è più, ma di cui vorremmo ancora la sua linfa; il tutto condito dalle sfumature più sincere.
ASTRONAVE – OTTOBRE
Una diatriba con se stessi, ma anche con l’altro, tra sentimenti che spengono e sentimenti che riportano, in un modo o nell’altro, al calore che tanto si brama e che non sempre si riesce ad afferrare, tenere con sé. Sonorità dinamiche e d’impatto fanno da sfondo al vortice motivo dove l’unica arma è surfare.
FACCIAMO A META’ – EUGENIO IN VIA DI GIOIA
Ci sono cose che non si possono comprendere per intero. A volte bisogna proprio vederle ‘’a metà’’. Allo stesso modo, ciò che compone la nostra serenità non lo si vive nella sua interezza, ma un pezzo alla volta, nella sua semplice scansione quotidiana. Un inno a guardare con spontaneità ciò che ci circonda.
MI MANIFESTO – PAN DAN
Un mondo a cui si accede non con formalità o giri di parole, ma facendosi trasportare dalle vibrazioni di un’anima creativa, spontanea, che sperimenta ogni sfaccettatura della vita. Suoni eterei e parole come ‘’vox clamantis in deserto’’ presentano l’interezza dei luoghi interiori più reconditi.
7 MINUTI – KUZU, MONTAG, WISM (MENZIONE SPECIALE)
Sperimentazione e poesia si fondono per un flusso di coscienza fatto di immagini lucide, nitide, che illuminano quei tratti d’umanità di cui siamo fatti e che il sistema cerca di nasconderci. ‘’7 minuti’’ che diventano una colonna sonora di una vita intera, senza ripetizioni, senza ripensamenti.
NESSUNA – ALTEA
Uno dei progetti più freschi del panorama attuale ritorna con un manifesto intimo, profondo, speciale, dove raccontarsi e raccontare il ramificarsi della propria storia. Musica d’oltreoceano e poesie ‘’a cielo aperto’’ sono gli elementi di una realtà vista con occhi sensibili e maturi, senza veli e con una poetica umana.
VOCE – MADA
Quando si esprime con la propria ‘’voce’’ ciò che si cela nella nostra storia e nel nostro essere, non solo c’è una riscoperta, ma anche un unico flusso sonoro: la propria verità. Per quanto il mondo sovrasta la voce, c’è qualcosa di più nel volume della nostra vita. Imparare ad equilibrarlo rende tutto più semplice.
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In un mondo che ha perso la sua bussola basterebbero un po’ di ”canditi”, il nuovo singolo di Parrelle in uscita il 5 dicembre
In un mondo che ha perso la sua bussola basterebbero un po’ di canditi, il nuovo singolo di Parrelle in uscita il 5 dicembre per Luppolo Dischi e Honiro Label.
Tutto scorre ad una velocità sempre più incalzante e perdersi nel frastuono è un attimo; perdere il senso di umanità, in una realtà che è svuotata di tutto ciò che è umano. Tuttavia, tra le false righe di un tempo incerto, ci rimane un’unica scelta possibile: provare a stupirci di nuovo, far ritornare la semplicità delle parole e delle azioni una sana abitudine. L’amore è amore, un abbraccio è un abbraccio, e il resto è solo un insieme di dettagli.
“L’amore è in via d’estinzione, un po’ come quei dinosauri che studiavamo a scuola e che un po’ mettevano paura. Sarebbe bello, però, non aver paura di resistere e custodire ancora la pazienza dei piccoli gesti, delle piccole cose: togliere ad uno ad uno dei ‘canditi’ da un panettone, pur di rendere felice chi si ama. Ecco, questo è il senso più intimo e dolce della canzone: per quanto il mondo giri nello stesso verso, e non possiamo cambiarlo, ad ogni modo, direzioniamo la nostra serenità’’ – ci racconta l’artista.
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Banshee: il primo disco insieme di Giovane Feddini e Flesha
Con BANSHEE, Giovane Feddini e Flesha firmano il loro primo disco insieme, un progetto che nasce dall’urgenza di trasformare un periodo difficile in un linguaggio nuovo. Il titolo richiama la figura della Banshee, creatura mitologica che annuncia un cambiamento drastico con il suo grido: perfetta metafora per un disco che vibra di transizione, rottura e rinascita.
BANSHEE è il secondo capitolo della trilogia iniziata da Feddini con SIRENE, ma qui accade qualcosa di fondamentale: per la prima volta, al suo immaginario si intreccia quello di Flesha.
Se SIRENE era uno spazio personale, più luminoso e disteso, costruito su un’estetica intima e solitaria, BANSHEE ne rappresenta la controparte scura. L’ingresso di Flesha cambia la prospettiva, porta un altro respiro, un’altra energia, una densità diversa. Il risultato è un disco che non somma due mondi: li fa collidere, e da quella collisione nasce una terza identità.
Anche la copertina segue questo cambio di paradigma: una figura femminile che emerge dal bosco, sospesa tra visione e realtà, un’immagine che introduce immediatamente un tono più istintivo, inquieto, corporeo. È il primo passo dentro un territorio più notturno rispetto al capitolo precedente.
Il cuore di BANSHEE è la sua sincerità. Sette brani in cui i due rapper affrontano famiglia, rapporti che vacillano, difficoltà nel trovare una propria posizione nel mondo, e quell’autocelebrazione che non è vanità ma necessità: un promemoria di valore personale nei momenti in cui tutto sembra sgonfiarsi. È un disco che non vuole mostrarsi forte: vuole mostrarsi vero.
Sul piano sonoro, il progetto guarda con precisione alla New York dei primi 2000: trombe sporche, beat ruvidi, quell’atmosfera a metà tra marciapiede e soul che ha definito un’epoca. Tutto il disco è prodotto da Flesha, con arrangiamenti di Dok The Beatmaker, in un equilibrio perfettamente calibrato fra nostalgia e identità contemporanea.
BANSHEE : suoni ruvidi, parole vere, nessuna maschera
Se SIRENE era un respiro lungo, BANSHEE è quel momento in cui il respiro ti manca ma finalmente capisci perché: stai cambiando pelle. È un disco che nasce nel buio ma non ci rimane nemmeno un secondo di troppo. Feddini e Flesha costruiscono una narrazione che non si accontenta di raccontare una risalita: la pretende, la esige, la impone.
Dentro questo disco convivono due percorsi che arrivano da lontano. Flesha — che ha attraversato più di vent’anni di scena, mutazioni, generazioni, stili — porta qui tutto ciò che ha imparato senza mai diventare nostalgico. È solido, consapevole, senza bisogno di dimostrare niente. Le sue produzioni danno a BANSHEE una struttura che non cede, un peso specifico che senti fin da subito.
Feddini è il contraltare perfetto: impulsivo, diretto, viscerale. Tutta la sua storia — dalle battle alla parentesi in major, dal ritorno all’indipendenza fino all’ingresso nei Graveyard Duppies — arriva qui distillata, affinata, priva di fronzoli. Il suo modo di scrivere è immagini, istinto, immediatezza. Il suo modo di stare nel beat è riconoscibile dal primo secondo.
Il punto d’incontro tra i due non è un compromesso: è un terreno nuovo, che non esisteva prima di questo disco. BANSHEE non chiede il permesso di essere ascoltato. Ti viene addosso, ti scuote, e quando finisce ti accorgi che qualcosa si è spostato.

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