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Jake La Furia, Guè Pequeno, Rose Villain nel nuovo album di Giaime “Figlio Maschio”

“Figlio maschio” è il nuovo album di Giaime uscito il 28 Maggio.
Il disco vede le collaborazioni di Chadia Rodriguez, Guè Pequeno, Jake La Furia, Nashley e Rose Villain, e contiene anche il brano “Quando” in rotazione radiofonica sempre da venerdì.
Iniziato ad agosto 2020 e concluso sette mesi dopo, “Figlio maschio” rappresenta l’essenza di Giaime: un titolo che vuole riflettere la sua condizione personale, in quanto unico figlio maschio dei genitori, e che non vuole riferirsi a discorsi di genere o sesso a livello sociale ma essere uno specchio della sua esperienza.
Composto da 14 brani, di cui 13 inediti, nel nuovo progetto si alternano generi e mood diversi, che accompagnano l’ascoltatore in un percorso fra pezzi più conscious, con sonorità a metà tra il pianoforte classico e la trap, passando per brani più pop e fresh, fino a toccare il reggaeton, il punk-pop e il rap.
“Figlio maschio” è il nuovo album di Giaime con una tracklist eccezionale
L’album si apre con “Intro”, appunto un’introduzione perfetta a quello che sarà il racconto personale e artistico di Giaime nelle tracce a venire. Segue il secondo singolo dell’album, in rotazione radiofonica da venerdì: “Quando” è l’unico brano reggaeton all’interno del disco, prodotto da The Ceasars. Una traccia fresca, solare e di impatto, che si è rivelata una sfida personale da grande fan della musica latina, per riuscire a fondere le sue liriche con un’atmosfera e un suono reggaeton più “classic”.
“Soli” feat. Rose Villain è il primo brano di Giaime in duetto con un’artista donna, nonché il singolo apripista dell’album: un flow trascinante accompagna il racconto di un amore tormentato, tra indifferenza e delusione. Si prosegue poi con “Ritardo”, traccia dalle sonorità pop internazionali, seguita dalla collaborazione con Nashley in “Sequel”, uno dei brani più introspettivi e conscious dell’album.
La sesta traccia è “Mamma (scusa se)”, che strizza l’occhio al punk-pop degli anni ‘90-‘00 ma con un’impronta rap molto forte, seguita dalle atmosfere magiche di “Wonderful”. Chadia Rodriguez è ospite di “Ci sta”, brano che grazie a questa speciale collaborazione acquista un tocco di sensualità in più. “Lacrima”, nona traccia dell’album, fa invece riferimento ad un immaginario più old school, grazie alla tecnica e alla grande personalità di Guè Pequeno. “Club hotel”, brano accompagnato dal pianoforte che fa da protagonista, si dimostra una prova di scrittura notevole da parte di Giaime, che ha scritto di getto il testo di questa traccia intensa. Jake La Furia è il co-protagonista di “Motorino”, dove gli artisti lasciano spazio ai ricordi dell’adolescenza accompagnati da un velo di malinconia.
“Favore” e “Amico (come stai)”, rispettivamente dodicesima e tredicesima traccia dell’album, sono i brani in cui l’amore dell’artista per il rap emerge maggiormente, arricchite anche da citazioni di Bassi Maestro e Club Dogo. A chiudere il cerchio è “Outro”, che riprende la struttura della prima traccia e conclude il viaggio di “Figlio maschio”.
Una rosa di produttori eccezionali
La produzione dell’album è affidata per gran parte ad Andry The Hitmaker, affiancato da Shorty Shok nella traccia “Mamma (scusa se)” e da Shune in “Favore”. Al progetto partecipano anche Zef e Marz con il brano “Wonderful”. Big Joe ha invece curato la collaborazione con Guè Pequeno, “Lacrima”, mentre “Motorino” ft. Jake la Furia è prodotta da Swan e “Ci sta” ft. Chadia Rodriguez è firmata da Joe Vain.
In “Figlio maschio”, Giaime racconta il suo mondo in modo diretto e sincero, con una nuova consapevolezza, senza aver paura di sperimentare e di inserire tracce che osano a livello di scrittura e di sonorità. Testi e argomenti profondi si intervallano a tematiche più leggere, atmosfere eteree lasciano il passo a beat incalzanti: un album che cerca di dare voce a tutte le varie sfaccettature dell’artista, anche quelle più intime, andando a confermare la sua crescita professionale e personale.
Giaime presenterà il suo nuovo progetto al pubblico con tre speciali instore venerdì 28 maggio a Milano, martedì 1° giugno a Bologna e giovedì 3 giugno a Roma.
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FUTURO, i consigli della settimana di Honiro – week #6

La sesta settimana di uscite è un manifesto di autenticità: sentimenti, pensieri, azioni diventano manifestazioni di verità, quella che custodiamo e coltiviamo dentro di noi. Il tempo, il luogo, lo spazio… Tutto può cambiare, ma non tutto può cambiarci, lasciando segno di noi passo dopo passo, immagine dopo immagine, e colorando la nostra quotidianità. Protagonista della nuova cover digitale è la delicatezza di Ceneri.
QUASI ALL’IMPROVVISO – CENERI
La delicatezza e il tatto diventano il contorno di una poesia sonora che fa da inno all’amicizia e descrive la distanza che può distruggere ogni fondamenta emotiva. Tuttavia, nella sincerità degli occhi di due persone che abbracciano le proprie storie e la propria sintonia, la profondità del sentimento è salvifica.
RIMINI – FEDERICO BARONI
Un brano che sa di freschezza e brezza estiva, tra i litorali della Riviera e la spensieratezza che accompagna un periodo dell’anno apparentemente leggero quanto nostalgico e promessa di un nuovo momento che verrà. Ma, nel frattempo, si danza sulle piacevoli note di una stupenda terra come la Romagna.
LU RUSCIU DE LU MARE – SARAFINE
Tra tradizione e sperimentazione elettronica, ci si immerge in una dimensione trascendentale dove anima e corpo danzano sugli stessi passi, in completa armonia e disincanto, sognando ad occhi aperti un mondo che cambia.
MA MO NO – BABILONIA
Un bagno di dubbi e incertezze che non rinfrescano la coscienza, tra il bisogno di confermare ciò su cui poggiamo nella crescita le basi del pensiero e delle emozioni. Ma, alla fine, è il constrasto a ricreare la possibilità di andare oltre, fare il passo avanti che ci rende migliori.
AURORA – SOLOSOPHIA
Uno sguardo forte e incisivo nella consapevolezza di se stessi, senza il bisogno di conformare se stessi e la propria ‘’aurora’’ alla tristezza di un mondo che si dissolve lentamente nel superfluo e nella fugacità di momenti che si perdono e non si trovano più.
BATTE IL CUORE – CLEMENTINO
L’originalità e lo stile delle barre di Clementino si incontrano perfettamente nella determinazione e forza d’animo nel non essere travolti dalla frenesia e corsa di ciò che ci circonda e non perdere il legame con le proprie radici, la propria forza di volontà.
TABU’ – STELLA (MENZIONE SPECIALE)
Maturità e sensibilità fanno da ambiente ad una voce promettente e sicura, che sa di poter mettere le proprie impronte in un percorso prospero. Tra ironia e serena rassegnazione, l’amore incontra sempre quei ‘’tabù’’ dentro cui sembra impossibile uscirne. Ma, ad ogni modo, i sentimenti sono antidoto a ogni veleno.
GELOSISSIMA – SANO
Purezza e pop sfrontati che fanno da cornice a originalità e freschezza; il tutto accompagnato dagli alti e bassi di un amore che sa essere dolce quanto aspro, che sa tirare le nostre corde fino a spezzarle. Spesso, però, si ricompongono con la stessa facilità.
TOTALE – CRETA, CELESTIALE
Un connubio vocale efficace e avvicente, che esprime a pieno quanto possa essere sottile il confine tra il tutto e il niente, tra il totale e il vuoto che attanaglia e distrugge ogni parte di noi. Non c’è un rimedio o segreto, ma l’importanza di coltivare ogni giorno le immagini di vita che più regalano serenità.
BENGALA – MOONCLER, RAFILU’, CHICORIA
Esercizio di stile e di autenticità nell’incontro tra diverse zone di appartenenza, generazioni in un ponte tra passato, presente e futuro. Barre crude e scomode che rappresentano a pieno non solo la realness, ma anche il grande potenziale di Mooncler sulla nuova scena nostrana.
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C’è chi canta l’amore per crederci ancora e chi — come ioemeg — lo canta quando ha già smesso di funzionare, ma continua a vibrare sotto pelle. Venerdì 27 giugno esce “margherita”

C’è chi canta l’amore per crederci ancora e chi — come ioemeg — lo canta quando ha già smesso di funzionare, ma continua a vibrare sotto pelle. Venerdì 27 giugno esce “margherita”, il nuovo singolo per Honiro Label, distribuito da Believe: una ballata che non si accontenta della malinconia, la seziona e ci fa il verso.
Il brano è un piccolo manifesto: urban-pop viscerale, disilluso ma mai arrendevole, dove l’ironia diventa il modo più elegante di affrontare il dolore. Il testo non consola: morde. Con frasi che sembrano battute e invece sono stilettate, ioemeg costruisce un racconto pieno di crepe, e ci si specchia dentro.
«Mi è piaciuto sempre e lo sai / sedermi su una strada sporca / ma con te mi paiono le Hawaii» — qui non c’è romanticismo da manuale, ma un realismo sporco e bellissimo, dove anche la pizza diventa metafora d’amore e i club si trasformano in rifugi per cuori ammaccati.
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E se per un attimo tutto si fermasse e tornassimo a quando avevamo ”Vent’anni”? il nuovo brano di Seltsam in uscita il 27 giugno

E se per un attimo tutto si fermasse e tornassimo a quando avevamo Vent’anni?, questa è la domanda, ma anche il bisogno, che si pone Seltsam con il suo nuovo brano, in uscita il 27 giugno per Honiro Label.
Tra sonorità pop e ritmiche che aprono all’estate, mentre tutti vivono le proprie routine lavorative e sociali e il caldo comincia a farsi sentire, c’è sempre un momento in cui si entra in quella ‘’voragine’’ di pensieri dove poter crescere: cosa ne sarà adesso dei sogni, di quei progetti assemblati da ragazzi su cui abbiamo riversato speranze e motivazione? E se ‘’la vita dei grandi’’ cambiasse il nostro spirito e non potessimo più tornare indietro? Da qui la necessità di ritrovare i ferma immagini del passato, di quando l’energia che pervadeva la giovinezza ancora non si scontrava con il duro realismo della società di oggi. Un po’ di nostalgia, un po’ di bei ricordi che ci distraggono e ci fanno stare bene. Tuttavia, ciò che forse non dobbiamo lasciare alle spalle è proprio la spinta che ci ha sempre guidato a realizzarci, che, in un mondo che lentamente si allontana dalla sua anima, restituisce ancora stupore e umanità. “Il giorno prima della mia laurea ho visto tutta la mia adolescenza passarmi davanti agli occhi e salutarmi con il più bello degli abbracci mai visti. Tra dubbi, paure e insicurezza, ho conosciuto l’ansia di un futuro che arriva da un momento all’altro e che spesso non ci appartiene. Ho scritto quindi questa canzone non solo come ribellione ad un mondo che corre senza sosta, ma soprattutto per urlare alla mia generazione che abbiamo tutto il tempo di sbagliare e di godere i nostri 20 anni’’ – racconta l’artista.
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