Francesca Michielin e Fedez: “Chiamami per Nome” è un manifesto dell’anno appena passato

FRANCESCA MICHIELIN E FEDEZ parteciperanno alla 71° edizione del Festival di Sanremo, in gara nella categoria Campioni con il brano “Chiamami per Nome”.

Il brano, scritto da Federico Lucia, Francesca Michielin, Davide Simonetta, Alessandro Mahmoud, Alessandro Raina e prodotto da d.whale, segna il ritorno dei due artisti che riprendono a collaborare e ad esibirsi insieme dopo i successi di “Magnifico” e “Cigno Nero”.

“Chiamami per nome” di Fedez e Francesca Michielin nasce dalla voglia di sancire un’amicizia e una fortunata collaborazione artistica.

Noi di Honiro Journal siamo stati alla conferenza stampa di presentazione di “Chiamami per nome” dove i due artisti ci hanno raccontato delle curiosità sul brano e come, il festival di Sanremo 2021 sarà un’occasione unica per unire i loro due mondi.

Stiamo attraversando un periodo molto particolare, soprattutto per il mondo dello spettacolo e tutti gli artisti. Com’è stato lavorare a distanza per un brano così importante, che verrà cantato sul palco dell’Ariston?
La preparazione del brano è stata una liberazione in un periodo dove non abbiamo avuto molta socialità. Io, Francesca e Mahmood abbiamo lavorato a distanza per questa canzone, tra una chiamata su Zoom e una sessione in studio. Lavorare a distanza non mi è dispiaciuto, certo, è un po’ il paradigma dei tempi che corrono. Dichiara Fedez

Sappiamo che per voi questa non è la prima collaborazione, “Cigno nero” e “Magnifico” infatti vedono già la firma di entrambi. Cosa caratterizza questo brano? Cosa lo differenzia dai vostri precedenti progetti realizzati assieme?
Chiamami per nome’ è un brano pop con sfumature urban, stilisticamente è molto diverso dalla formula classica, vale a dire quella strofa/ritornello, che aveva caratterizzato le nostre precedenti collaborazioni”. Racconta Fedez

“Sono molto legata a questo pezzo, credo che in me si noti una consapevolezza diversa rispetto ai primi lavori con Fede. C’è un arrangiamento molto minimale, inoltre Mahmood ha fatto davvero un lavoro incredibile a livello melodico. Mi è stato molto d’ispirazione. ‘Chiamami per nome’ è un brano nuovo, molto diverso da ‘Magnifico’, che era un po’ figlio di quei tempi. Credo che anche all’ascolto si percepisca questa diversità. In “Chiamami per nome” raccontiamo entrambi una crescita stilistica, sia a livello testuale che musicale, rispetto alle collaborazioni fatte in passato. Da un punto di vista musicale è stato inoltre un esercizio di sottrazione. E’ molto minimale, lascia spazio alle emozioni” Afferma Francesca Michielin

Quale emozione vuole trasmettere “Chiamami per nome”? Quale messaggio volete mandare al pubblico? Cosa sperate che susciti la canzone a tutti i telespettatori che, da casa, guarderanno dal 2 al 6 marzo Sanremo in tv?
“Chiamami per nome” affronta principalmente le tematiche dell’amore, ma riflette anche le insicurezze del momento attuale, in cui siamo fortunati a vivere il grande privilegio della speranza.

Racconta Fedez per poi far continuare Francesca Michielin che descrive così questo loro brano:

Questa canzone mi emoziona molto. La vivo come un manifesto dell’anno appena passato, che ci ha messi tutti a dura prova. Esordire sul palco dell’Ariston dicendo “oggi ho una maglia che non mi dona / ma vorrei dirti non ho paura / vivere un sogno porta fortuna”, rappresenta la consapevolezza di essere in una situazione complessa ma voler comunque continuare a inseguire i propri sogni. Credere nella musica, avere speranza. È un brano leggero e sognante ma filantropico. Una luce nei momenti di buio. E’ molto trasversale. Una canzone d’amore, sì, ma anche universale, che ognuno può declinare un po’ come vuole.

Com’è nata l’idea di questa canzone? Com‘è nato il testo?
Io e Federico ci siamo ritrovati virtualmente durante il lockdown. Quindi, in qualche modo, ci siamo rivisti. Abbiamo suonato nuovamente assieme e abbiamo deciso di tornare a collaborare. Inizialmente senza il pensiero di andare a Sanremo ma semplicemente con la voglia di fare musica assieme. Inizia a raccontare Francesca Michielin

‘Chiamami per nome’ è nata veramente con l’idea di provare a fare una canzone insieme. Inizialmente neanche con l’intento di pubblicarla, semplicemente con la curiosità di scoprire che canzone sarebbe stata. Il testo è stato scritto insieme. In prima battuta da me e Francesca, per poi allargarsi a tutto il team di scrittura e composizione, con Davide Simonetta, Jacopo, Dargen e Mahmood… è stato un lavoro di collettività, un viaggio che mi ha portato una vera boccata di ossigeno. Quando la canzone era finita abbiamo pensato di andare realmente sul palco dell’Ariston e iniziare questa avventura.
Conclude FEDEZ

Francesca, tu sei già stata sul palco del festival nel 2016, ricordiamo il tuo secondo posto con “Nessun grado di separazione”, per te Fedez invece è la prima volta...
Per Fede è un’esperienza nuova ma ci tengo comunque a dire che sta prendendo questa opportunità con il massimo della serietà, nonostante sia per lui la prima volta sul palco dell’Ariston.

Fedez, dopo una pausa dalle scene musicali, ed essere tornato nel 2020 con il singolo doppio platino “Bimbi per strada” e “Bella Storia”, certificato platino, dichiara di non avere in programma altra musica al momento.

Francesca Michielin invece pubblicherà il 5 marzo FEAT (Fuori dagli spazi) l’evoluzione del progetto discografico FEAT (Stato di natura). Un disco in continua evoluzione che cresce e si arricchisce per raccontare la bellezza dell’incontro, attraverso l’unione di artisti e amici di generi diversi, in un importante progetto collettivo.