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LE PRIMO ci raccontano il loro progetto artistico : “Ci piacerebbe che le nostre canzoni diventassero un rifugio per chi le ascolta”

Creare musica è senza dubbio una passione travolgente che diventa ancora più intensa quando si condivide questo universo artistico con qualcuno a cui siamo legati in modo indissolubile, come un fratello o una sorella. Alessandra e Linda, che assieme danno vita al duo LE PRIMO, hanno raccontato a noi di Honiro Journal il loro progetto musicale in tutte le sue sfaccettature: dalla scelta del genere elettro pop alle speranze per il futuro, dal loro mondo emotivo al viaggio introspettivo che precede il processo creativo dei loro singoli.

Mi piacerebbe iniziare questa intervista partendo proprio dall’identità artistica e dall’impronta del vostro duo, del vostro progetto. Tra fratelli o tra sorelle si instaura senza dubbio un legame particolare, indissolubile. Qual è l’aspetto, a livello musicale, creativo, che è maggiormente influenzato dal fatto di essere sorelle? In che modo?
E’ uno spunto di riflessione davvero interessante! Prima di essere il duo LePrimo, avevamo progetti artistici paralleli ma comunque diversi. Nonostante questo, vivere la musica insieme, da sorelle, ci ha permesso di eliminare qualsiasi filtro o limite nella scrittura e nella produzione musicale. Ci sentiamo molto più libere e spensierate nel confronto e, in quanto sorelle e amiche, ci sosteniamo e non abbiamo timore di esporci sulle nostre esperienze e sulle nostre idee. Abbiamo caratteri, colori, influenze musicali distinte e questo fa sì che a livello creativo nasca sempre un mix magico. Lo stesso vale sul palco, durante i live, è rassicurante e liberatorio saperci l’una accanto all’altra.
In occasione dell’uscita del vostro brano “BERLINO” su Instagram scrivevate come questo fosse una vera e propria dedica agli amici a cui volete bene e che vi fanno sentire sempre a casa. Mi piaceva quindi chiedervi, in che modo il genere elettro pop vi fa sentire a casa e in che modo la vostra musica vuole far sentire a casa, vuole essere un rifugio, per chi l’ascolta?
Il genere elettro pop, come Berlino, per noi è la casa che ritrovi dopo un lungo viaggio e la musica una stanza di quella casa, in cui ci rifugiamo con le nostre canzoni, dove mettiamo nero su bianco delle nostre emozioni contrastanti, delle nostre esperienze, che diventano magicamente la risposta a tutto, ce ne rendiamo conto tempo dopo averle scritte. Ci piacerebbe che le nostre canzoni fossero quel tipo di rifugio anche per gli altri. Sarebbe bello trovarsi tutti in quella stanza.
Sempre in “BERLINO” mi ha colpito particolarmente il momento in cui, all’interno del brano, vi chiedete cosa resti dopo la tempesta. Cosa vi piacerebbe restasse della vostra musica al vostro pubblico?
La risposta è proprio lì. Ci piacerebbe che la nostra musica lasciasse la tempesta dentro al nostro pubblico.
Passando invece ad un altro vostro brano, “IMMUNODEPRESSI”, in questo singolo affermate “siamo diversi da tutto quello che si aspettano”, in cosa credete o volete che si differenzi il vostro progetto artistico rispetto l’attuale panorama musicale?
In Immunodepressi descriviamo la fragilità umana, che è anche l’aspetto più bello, spontaneo e genuino di ogni persona. Il nostro modo di fare musica è, sicuramente, molto spontaneo. Nasce dalla nostra creatività e passione di artiste, amiche e sorelle, ed è un aspetto di per sé molto particolare quest’ultimo. Ma l’ingrediente del nostro progetto a cui teniamo di più è sicuramente la “normalità”. Lottiamo per ciò che amiamo e ci divertiamo come i nostri coetanei e questo è l’aspetto che non dimentichiamo mai. LePrimo sono terribilmente particolari e meravigliosamente normali. Sperimentiamo con l’arte senza abbandonare i nostri valori e le nostre influenze musicali e questo ci permette, si spera, di arrivare agli altri, seppure con sonorità fuori dagli schemi.
Vi andrebbe di anticiparci liberamente cosa dobbiamo aspettarci dal futuro? Quali sono i vostri obiettivi, speranze, come si evolverà il vostro progetto?
Al momento la pentola bolle di novità che non vediamo l’ora di raccontarvi. Ad Aprile usciremo con un nuovo singolo, siamo arrivate in finale per il contest del concerto del primo Maggio e per l’estate abbiamo in programma date in diverse città italiane. Stay tuned!
Solitamente prima di concludere un’intervista chiedo sempre se c’è qualcosa che non vi ho chiesto (riguardo la vostra musica, voi stesse, il vostro progetto artistico…) che però ci terreste a far sapere ai nostri lettori.
Non ci hai chiesto quanto siamo felici di aver fatto questa intervista con te e la risposta (immaginatela in coro) è GRAZIE HONIROOO!
A&L
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“Disco Uno” è il nuovo album del collettivo Pietra Tonale, disponibile da venerdì 16 maggio

Disco Uno” è il nuovo album del collettivo Pietra Tonale, disponibile da venerdì 16 maggio in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale.
Musica rupestre contemporanea che segna un ritorno al segno originario, condiviso e comunitario: “Disco Uno” è il primo album di Pietra Tonale, collettivo musicale torinese con un organico fluido di venti musicisti e musiciste che esplora il confine tra gesto libero e struttura, tra suono e significato.
Anticipato dal brano “In Iterpo Elo”, il nuovo disco è un’incisione sonora realizzata interamente in autonomia, dallo studio di registrazione al mixaggio, frutto di due anni di sperimentazione e incontro tra diverse anime. Il risultato è un paesaggio sonoro eclettico che mescola art-pop, alternative-rock, squarci noise ed elettronica rapsodica. Una voce canta in lingue a tratti sconosciute, evocando memorie e futuri, in un presente da riscrivere insieme.
“Sar Oh Dedida”,la focus track di “Disco Uno”, prende forma in due atti: la prima parte, arrangiata da Giulia Impache e Simone Farò, si muove come un respiro lieve, è costruita su una texture sottile e avvolgente che sostiene la tenue linea vocale ed il testo evocativo, quasi simbolista. L’obiettivo è quello di farci sentire come se stessimo “camminando in punta di piedi su un velo d’acqua”, prima di abbandonarci a un riempimento risoluto, che si dissolve con la stessa grazia con cui è arrivato.
La seconda parte, firmata da Jacopo Acquafresca insieme ad Andrea Marazzi, cambia pelle: si entra in un loop con un ritornello che incalza e che chiude il cerchio con un contrappunto più strutturato, ma senza sciogliere del tutto l’enigma del titolo.
“Sar Oh Dedida” rimane sospeso, come un sussurro o un’eco di qualcosa che non vuole essere del tutto detto: il titolo nasce da una frase detta infatti quasi per caso da Giulia a Guglielmo Diana: “Devo andare a vivere al mare per stare bene”. Da lì si apre una porta, quella dell’aria che muove le onde e le parole, e a volte cura.

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“La Crisi dell’Uomo (Deluxe)” è la versione integrale dell’ultimo album dei Grill Boys, disponibile da giovedì 15 maggio

“La Crisi dell’Uomo (Deluxe)” è la versione integrale dell’ultimo album dei Grill Boys, disponibile da giovedì 15 maggio su tutte le piattaforme di streaming digitale per peermusic ITALY.
Sono quattro i nuovi brani che si aggiungono alla tracklist de “La Crisi dell’Uomo”, l’ultimo disco dei Grill Boys che esplora il contrasto tra il bisogno di imporsi e il rischio di perdersi, tra il desiderio di controllo e la paura di non bastare.
“Blues del Silenzio” – il singolo che ha anticipato la deluxe version – racconta una relazione muta, fatta di presenza fisica e assenza emotiva. “Sei un Grande” è una resa malinconica davanti a chi ti applaude a parole ma ti lascia indietro nei fatti. E ancora, “Chitarre Fanno Bang” è istinto puro, un concentrato di rock senza freni, mentre “Vaffanculo” è lo sfogo che chiude tutto: quando dire basta diventa l’unica salvezza.
Giovane Giovanni continua il suo racconto aprendolo a confessioni più intime, a contraddizioni più esplicite, a emozioni che erano rimaste sotto pelle. È come se la crisi, anziché placarsi, trovasse nuove forme per manifestarsi: quattro tracce inedite che non sono un’aggiunta, ma un nuovo finale più crudo, più diretto, più necessario.

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“Diario di scavo”, in uscita venerdì 16 maggio, è il nuovo progetto discografico di LIVREA

“Diario di scavo”, in uscita venerdì 16 maggio, è il nuovo progetto discografico di LIVREA: una raccolta di otto tracce che si configurano come reperti musicali, testimonianze di un percorso interiore e artistico che fonde la sensibilità della ricerca personale con l’urgenza di raccontarsi attraverso la musica.
Dopo esperienze precedenti votate a una produzione sonora levigata e cesellata, con “Diario di scavo” LIVREA cambia rotta e decide di abbracciare l’errore, l’imperfezione, il dettaglio ruvido. Il disco nasce da un processo artigianale, quasi rituale, in cui suoni, parole e atmosfere vengono scavati, riportati alla luce e lasciati vibrare nella loro forma più autentica.
Il titolo stesso è dichiarazione di poetica: “Diario di scavo” (https://bfan.link/diario-di-scavo) è infatti metafora di un lavoro lento, meticoloso, fatto di stratificazioni, silenzi, intuizioni e scoperte. Ogni traccia è come una pagina ritrovata, un frammento che dialoga con gli altri componendo un racconto unitario e allo stesso tempo aperto.
Il sound di LIVREA si muove in uno spazio sonoro che è insieme caldo e misterioso: nu soul, richiami jazz, echi psichedelici, influenze urban e sperimentazione. Una commistione di elementi apparentemente lontani, ma uniti da una visione chiara e coerente, che punta all’essenza più che alla forma.
In questo percorso, fondamentale è il contributo del produttore Duck Chagall, che affianca LIVREA con sensibilità e visione, costruendo insieme a lei un universo sonoro vivo, materico, pieno di suggestioni evocative. Il lavoro in studio ha seguito un approccio analogico e quasi “manuale”, dove ogni suono è scelto, lavorato, sporcato, come se fosse terra da modellare.
“Diario di scavo” – anticipato dal singolo “Falli fuori”, main track del disco – è un album accessibile ma complesso, in grado di parlare subito, ma anche di restare e trasformarsi ad ogni nuovo ascolto. È un invito a fermarsi, ad ascoltare a fondo, a lasciarsi contaminare.
TRACKLIST
1. ENTRO
2. COME CANI
3. I MURI DELLE CASE
4. FALLI FUORI
5. GAZZA LADRA
6. A LUDOVICA
7. MISTICHE VIBRE
8. CALLE

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