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I Tremendi sono “Molto di più”! Quattro chiacchiere con la band più tremenda di sempre!

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“Molto di più” è l’album de I Tremendi, band romana che spazia dal rock al rap, passando per il funk e l’afro, tra atmosfere tribali e suoni potenti e distorti.

In occasione dell’uscita di “Molto di più”, noi di Honiro abbiamo scambiato quattro chiacchiere con la band più “tremenda” di sempre!

Ciao ragazzi! Quando nasce il vostro progetto? 
Ciao a tutti! “I Tremendi” nascono nel 2016, a Roma.

Parlateci del vostro nuovo singolo “Fargo”
“Fargo” rappresenta a pieno la nostra ricerca continua del mix, tra suoni acustici e quelli digitali dell’HipHop. Il testo racconta di una guerra per la libertà e il sacrificio di un uomo per il futuro di chi verrà dopo di lui. Il sound futuristico dei synth ci ha ispirati nell’arrangiamento, affiancato dal ritmo tribale e costante della batteria insieme alle chitarre distorte e a un testo che è tagliante dall’inizio alla fine. Siamo orgogliosi del risultato, questo brano rappresenta a pieno la nostra essenza.

Come mai avete scelto di collaborare proprio con IceOne? 
Conosciamo IceOne da tanti anni ormai ed è sempre stato una fonte di ispirazione per noi e per ciò che rappresenta per l’hiphop italiano. Durante la fase di composizione dei nuovi brani lo contattammo per proporgli un pezzo insieme e ci inviò tre beat su cui lavorare e uno di questi si chiamava proprio Fargo. Abbiamo mantenuto tutte le sue parti aggiungendo il nostro arrangiamento e il brano ha preso forma diventando uno dei brani più rappresentativi dell’album.

È finalmente uscito il vostro nuovo album “Molto di più”, c’è un filo conduttore che unisce i brani?
Il filo conduttore sta nella diversità dei brani. Sei mondi che racchiudono qualcosa di ognuno di noi. Le nostre influenze, la nostra storia, il nostro modo di suonare. Tutte le canzoni di questo disco ci rappresentano e non hanno bisogno di essere collegate, lo sono per natura.

Com’è lavorare fianco a fianco di un grande artista come Mattia dal Forno?
Mattia è stato il primo a credere in noi, l’artefice di ciò che siamo ora. Lavorare con lui è semplice e stimolante, riesce sempre a capire cosa possiamo dare e fino a dove possiamo spingerci. Ci ha aiutati in tutto il nostro percorso artistico e insieme abbiamo anche scritto “Marvin”, presente nel disco, dove lui è presente con la sua voce meravigliosa. Un fratello, il sesto tremendo! 

Come descrivereste il vostro futuro come band con 3 aggettivi?
Stimolante, dinamico, sorprendente!

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In un mondo di forti servono anche i ”Campioni di drammi”, il nuovo EP dei Brugnano in uscitail 7 novembre

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In un mondo di forti servono anche i Campioni di drammi, il nuovo EP dei Brugnano in uscita il 7 novembre per Luppolo Dischi e Honiro Label. 

Le emozioni ci rendono malleabili: le nostre direzioni, le nostre giornate, i nostri pensieri vengono modellati dalle mani dei sentimenti, il Prometeo che è dentro di noi e che ci delinea. A volte gli alti e bassi ci sfiorano, a volte ci distruggono o ci esaltano all’ennesima potenza, fino a diventare dei veri esperti in drammi, come quelli dell’amore. Viviamo sempre nel dilemma del dare troppo, del dare poco, considerando la paura che l’epilogo possa essere lo stesso. Tuttavia, è solo vivendola che possiamo comprenderne l’inspiegabile bellezza, perché ogni esperienza può solo arricchirci, nel bene e nel male. Non c’è errore laddove c’è qualcosa o qualcuno degno di essere vissuto.

Cinque tracce dove le penne di Carl Brave, Livio Cori e Federico di Napoli impreziosiscono un pop genuino, spontaneo, che parla un linguaggio universale e sottile, allo stesso tempo, il cui fil rouge segue un mantra preciso: rinascere.

“Il nostro EP ‘’Campioni di drammi’’ è un viaggio tra sonorità moderne e radici partenopee: cerchiamo di intrecciare il napoletano e l’italiano in nome di un equilibrio tra emozione ed espressione. Per le collaborazioni abbiamo scelto Livio Cori, Federico di Napoli e Carl Brave, non solo per la stima profonda e reciproca, ma anche per le sfumature urban e soul che aggiungono alla narrazione, ognuno nel suo stile e con il suo punto di vista. Dunque, amore per la tradizione e per la rinascita’’ – ci raccontano gli artisti. ‘’Il nostro progetto racconta i ‘’grigi’’ dei rapporti della vita che iniziano, ma che possono anche finire. Ci si lascia per diverse ragioni, dalle più banali alle più serie, senza preavvisi o con ‘’red flags’’ che presagiscono una conclusione. Tuttavia, il legame che si instaura tra due persone è inspiegabile, oltre la logica. L’atmosfera cupa e malinconica lascia, ad ogni modo, un velo di speranza, ma anche una serena rassegnazione’’.

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”Lettera di un soldato” è il nuovo brano Toma, in uscita il 17 ottobre

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Lettera di un soldato, in uscita il 17 ottobre e presentata ad X Factor Italia 2025, affronta il tema tristemente attuale della guerra vista con gli occhi di un soldato (non solo colui che imbraccia le armi ma chiunque sia vittima del conflitto). Il brano cerca di far capire quanto sia tremendo perdere tutto per il volere di pochi e quanto facile sia distruggere tutto ciò che abbiamo intorno. Infine, cerca di far riflettere su quanto sia inutile cercare di schierarsi o trovare un colpevole, quando alla fine, ci rimettiamo sempre tutti quanti. Questo brano esprime tutta la vulnerabilità emotiva al quale è soggetta l’animo umano ed insita in ognuno di noi. In un mondo dove la crudeltà è vista come un segno di potere e di forza, Toma ci ricorda quanto è bello essere fragili ed umani.

Questo brano esprime tutta la vulnerabilità emotiva al quale è soggetta l’animo umano ed insita in ognuno di noi. In un mondo dove la crudeltà è vista come un segno di potere e di forza, Toma ci ricorda quanto è bello essere fragili ed umani.

Giuseppe Toma, in arte Toma, anno 2003, è nato a Tricase in provincia di Lecce e cresciuto a Matino. Ha iniziato il suo percorso di scrittura di brani inediti all’età di 14 anni, accompagnandoli con la chitarra classica ed acustica, che ha imparato a suonare da autodidatta, e con il piano forte e canto che ha studiato alla scuola di canto “Dove c’è musica” di Tony Frassanito.

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A decretare quale sia la migliore versione di noi stessi ”Non sei te”, il nuovo singolo di Tamì in collaborazione con Uale

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A decretare quale sia la migliore versione di noi stessi Non sei te, il nuovo singolo di Tamì in collaborazione con Uale, in uscita il 31 ottobre per Luppolo Dischi e Honiro Label.

A volte gli occhi degli altri su di noi, sui nostri gesti, le nostre vite, sanno essere pesanti, difficili da sopportare, soprattutto se sono quelli delle persone a cui teniamo, che possono mettere in discussione anche il minimo pensiero, la minima decisione. Tuttavia, esiste un confine sottile tra l’affetto e l’accondiscendenza; e chi ci sta veramente accanto non vuole che perdiamo la bussola, bensì sprona a seguirne la direzione, in un modo o nell’altro, dando il proprio punto di vista per il suo bene. Tra sonorità itpop delicate e voci complementari che risultano una sorta di carezza per chi ascolta, Tamì ci lascia un messaggio chiaro e lineare: non abbandonarsi in nome di nulla, ma comprendersi per comprendere ed amare realmente.

’Non sei te’’ l’ho scritto insieme a UALE e registrato tra Roma, Londra, Amsterdam e New York. Il pezzo è prodotto da Soph, come il resto dei miei brani. Canto a cuor leggero e con spensieratezza, mentre racconto amori vissuti, consapevole che nulla è troppo serio o troppo pesante. Cerco di dare una risposta sorridente a tutte le persone che nella vita ci dicono cosa ‘‘dovremmo fare’’. Non dobbiamo vivere con disagio la nostra espressione, il nostro essere noi stessi; e chi ti ama lo riconosce.’’. – ci racconta l’artista.

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