Connect with us

News

Fuori ora “NUDA10” il nuovo progetto di ANNALISA

Pubblicato

il

Dopo la partecipazione al Festival di Sanremo 2021, Annalisa pubblica “Nuda10” il suo nuovo progetto disponibile dal 12 Marzo su tutte le piattaforme digitali e in versione fisica.

“Nuda10” è la rivisitazione di “Nuda” l’album di Annalisa uscito il 18 settembre 2020 per Warner Music.

“Il mio album si chiama così perché volevo giocare sulla metafora dello spogliarsi infatti, per me, nuda significa liberarsi dai filtri, dalle costruzioni e dalle sovrastrutture. Riuscire a comunicare noi stessi al nostro pubblico, essere il più possibile veri.”
Con queste parole l’artista spiega come mai abbia scelto proprio questo titolo per il suo progetto.

Questa nuova versione del disco di Annalisa viene impreziosita da 6 nuove tracce. Due di queste sono rivisitazioni di brani del passato, quali “Alice e il blu” e “Il mondo prima di te” brano in collaborazione con Michele bravi che i due avevano portato sul palco del Festival di Sanremo 2018 durante la serata dedicata alle cover.

Ad arricchire il disco poi, sono quattro inediti: “Eva+Eva”, “Movimento Lento” e “Amsterdam” feat Alfa, artista con cui Annalisa aveva già collaborato nel brano “San Lorenzo”.

In questo nuovo progetto non può di certo mancare “Dieci” il brano che la cantante ha presentato quest’anno all’Ariston e che, fin dalla prima serata del Festival, ha scalato le classifiche, affermandosi nella top 10 di Spotify, Apple Music, iTunes e Amazon Music.

La versione digitale di “Nuda10” contiene inoltre la cover “La musica è finita” che Annalisa e Ornella Vanoni hanno presentato durante la serata Sanremese delle cover.

“Dietro c’è sempre una storia. Infatti, dietro una canzone, dietro una foto, dietro un palco, c’è tanto lavoro fatto di dettagli, idee, tentativi. Perché ogni minuscola parte di queste storie, senza sconti, è esattamente ciò che rende unico il risultato. Questo disco ha una storia incredibile”
Così la cantante descrive sul suo profilo Instagram il suo nuovo progetto.

Inoltre, Mercoledì 31 marzo alle 18.30 Annalisa incontrerà i fan grazie ad un incontro online esclusivo sulla piattaforma Feltrinelli Live per raccontare “Nuda10”. Per poter partecipare all’evento basta acquistare “Nuda10” su Feltrinelli.it, IBS.it o nei punti vendita Feltrinelli.

Questa la Tracklist di “Nuda10”

1. Dieci
2. Eva+Eva
3. Amsterdam feat. Alfa
4. Nuda
5. Romantica feat. J-Ax
6. Tsunami
7. Houseparty
8. Cena di Natale
9. Bonsai
10. Piove col sole
11. Principessa feat. Chadia Rodriguez
12. Graffiti
13. D’oro
14. A te cosa piace fare
15. Vento sulla luna feat. Rkomi
16. N.U.D.A. (nascere umani diventare animali) feat. Achille Lauro
17. Movimento lento
18. Alice e il blu
19. Il mondo prima di te feat. Michele Bravi
20. La musica è finita

Condividi sui social

News

Met Fish, “Ikigai significa ragione di vita, la musica per me è questo”: l’intervista

Pubblicato

il

Met Fish pubblica oggi Ikigai, il disco che è stato anticipato nei mesi scorsi da Megera, I Notturni, Kintsugi e Vite a Metà.
L’album, che è stato annunciato lo scorso anno, esce per Orangle Records e Mendaki Publishing ed è disponibile nei maggiori store online.

Il disco, di sette tracce, è una raccolta di storytelling che raccontano esperienze personali e storie vissute che hanno lasciato qualcosa di indelebile nell’animo dell’artista. Il mood del disco è principalmente cupo a causa dei temi trattati. Nonostante questo, Ikigai invita a non arrendersi e ad apprezzare anche le esperienze negative che, in qualche modo, ci rendono quello che siamo.

I suoni del disco, curati da Polezsky, Kang Brulée, Sinima, Dj Drugo e dallo stesso Met Fish, sono eterogenei pur mantenendo un’impronta boom bap. Fra le collaborazioni troviamo quella con Blue Virus e Lord Madness.
Il disco è Hip Hop e sa farsi apprezzare anche da un pubblico più eterogeneo. In questa piccola intervista abbiamo cercato di capire di più sul disco e su come Met Fish ci ha lavorato.

Ikigai. Come mai questo nome giapponese per il tuo nuovo disco ufficiale?
Il titolo è un omaggio al concetto giapponese “Ikigai” che significa ragione di vita, l’ho scelto perché dopo aver accumulato una serie di esperienze molto tristi e ho deciso di raccontarle per essere di conforto a chi stesse vivendo la mia stessa situazione. Questo tipo di scelta può essere una ragione di vita.

Puoi dirci qualcosa sul disco dal punto di vista tematico?
Le tematiche sono autobiografiche o riguardano persone a me molto care. Quelli principali sono: la ricerca di equilibrio, la scomparsa dei genitori, il tradimento e il conflitto con il proprio io. Poi ci sono tantissime altre tematiche e sfumature che girano attorno a questi concetti base. Nel disco ci sono io. Si tratta di un lavoro molto intimo e diverso rispetto ai dischi del passato.

In che modo la musica ti aiuta?
Mi dà dei momenti di evasione dalla vita quotidiana e dai problemi che mi trovo ad affrontare. Ha un potere salvifico. Non potrei stare senza.

Questo disco è davvero importante perché dopo tantissimi anni hai mostrato il tuo viso. Come è avvenuto tutto ciò?
Ho cambiato approccio mentale, prima ero un “talebano”, una persona alla quale non importava la cultura dell’immagine e dell’apparenza, ma soltanto la qualità della musica. Oggi ho capito che il personaggio va di pari passo con la persona e quindi: giù la maschera.

Nel pezzo con Lord Madness, Vite a Metà, parli di persone che non ci sono più. Come si impara ad accettare la morte?
Purtroppo, non si accetta, ci si convive, e si convive con il rimorso di non aver fatto abbastanza per godere della compagnia di quelle persone in passato. Ciò accade soprattutto durante le festività, quando i posti a tavola sono vuoti, oppure quando ci si vuole scambiare gli auguri ma quelle persone non ci sono più

Tu sei a Roma, ci sono altri artisti di Roma che avresti voluto nel disco?
Mi sarebbe piaciuto lavorare con Squarta, Dj Fastcut e un mostro sacro come Rancore, con il secondo c’è stato un contatto, però per via dei molteplici impegni non siamo riusciti a collaborare.

Condividi sui social
Continua a leggere

News

Lo ‘’slow pop living’’ da preservare tra le radici degli AlberiNoi nel loro ep d’esordio, ”Aspetta/Espera”

Pubblicato

il

Lo ‘’slow pop living’’ da preservare tra le radici degli AlberiNoi nel loro ep d’esordio, Aspetta/Espera, in uscita il 10 gennaio per Honiro Publishing.

Un extended play che diventa inno del ritmo naturale e psicologico dell’essere umano, quello vero, dentro cui prendersi cura di se stessi, e, allo stesso tempo, un’arma di difesa nei confronti di un mondo frenetico e disumanizzato, meccanico, che pretende l’impossibile. E qui si percepisce nella profondità il messaggio, il leit motiv: per andare oltre i propri limiti bisogna saperli riconoscere e non necessariamente superarli e raggiungere l’estremo, ma avere il proprio fuoco nel senso di equilibrio che, ormai, in un sistema come quello attuale, è quasi utopico. “Abbiamo scelto questo nome per dare importanza ad una parola semplice e potente: ”aspetta”. L’uso dell’italiano e dello spagnolo per il semplice fatto che alcuni di questi pezzi sono stati scritti tra Italia e Spagna per “colpa” di un Erasmus a Granada.In un mondo in cui corre sempre tutto troppo veloce, questa parola acquista un significato dirompente, portando con se un concetto per noi fondamentale: cercare di imparare ad attendere le cose, assaporando il viaggio e non solo la meta. Vogliamo opporci a questa pericolosa frenesia e coltivare il concetto dello “SLOW POP LIVING”, venerazione e costruzione di una vita lenta, ma popolare – ci raccontano gli artisti.

Condividi sui social
Continua a leggere

News

Pensieri in lo-fi e jazz touch nel nuovo singolo di Polemica, ”Tazza di tè”

Pubblicato

il

Pensieri in lo-fi e jazz touch nel nuovo singolo di Polemica, Tazza di tè, in uscita il 10 gennaio per Honiro Label.

Tra sonorità chill e un filo narrativo originale e poetico, Polemica ritorna con il suo flusso di coscienza alla costante ricerca di una verità, di una propria verità, attraverso cui guardare non solo il mondo che lo circonda, ma in primis se stesso, domandandosi dove si colloca la sua persona, nel marasma di una frenesia quotidiana, di ricordi che lo plasmano e di desideri che lo forgiano. Forse non riusciremo a trovare sempre risposte del tutto convincenti, ma, durante il tragitto, vivremo tappe che riusciranno ad unire i puntini del nostro ritratto interiore.

La canzone parla di cambiamento, passare da una condizione che non mi appartiene più per cercare la versione migliore di me stesso. Tuttavia, il passaggio non è sempre lineare. Il periodo di cambiamento viene percepito come statico, calmo e riflessivo, tutte sensazioni di cui la “tazza di tè” è metafora. In altri casi, invece, ci si sente come oscillare tra passato e futuro.’’ – ci racconta l’artista.

Condividi sui social
Continua a leggere

Trending

Copyright Honiro.it 2018 | HONIRO SRL - P.iva : 12208631007 - Sede legale : Via del mandrione, 105 - 00181 Roma | Powered by Dam Company