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“FARFALLE” il brano di SANGIOVANNI in gara a Sanremo anticipa l’album “Cadere Volare”

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Sangiovanni si è esibito a Sanremo 2022 con “Farfalle” (Sugar), il primo singolo dell’album di inediti “Cadere Volare”, in uscita l’8 aprile.

Il progetto è disponibile in pre save e pre order su tutti gli store. Sono inoltre disponibili le prevendite delle due date nei palasport di Roma e Milano, dopo lo straordinario sold out del tour nei superclub che si terrà a maggio.

“Cadere Volare” racconta una insostenibile leggerezza dell’essere. Nei momenti in cui ci si sente condannati alla pesantezza infatti, volare è un modo per ritrovarsi in un altro spazio. Un modo per cambiare approccio, guardano il mondo da un’altra ottica.  

L’album sarà disponibile su tutte le piattaforme in digitale, su Amazon in esclusiva nei formati cd jewel autografato dall’artista, vinile azzurro e vinile bianco autografati dall’artista e in tutti gli altri negozi nei formati jewel e vinile bianco.

Dodici brani inediti che vedono coinvolti più producer dal diverso tocco sonoro, che valorizzano la versatilità di Sangiovanni: da DRD a Kyv, da Scirè a Zef, passando per Mark and Kremont, Takagi e Ketra, Dinu, Sick Luke, Katoo e Bias. 

Nel singolo “Farfalle” in gara a Sanremo 2022, Sangiovanni racconta la libertà nei rapporti quotidiani. Racconta l’essere circondato da persone che ti facciano sentire una certa quantità di ossigeno e ti lascino respirare, attraverso una fotografia narrativa semplice che rileva l’originalità della sua scrittura di autore, mai banale.

“Sei una boccata d’aria” è la metafora che esprime un forte desiderio di normalità. “Farfalle” è un brano dal ritmo uptempo con un testo introspettivo, scritta e composta da Sangiovanni, Alessandro La Cava e Stefano Tognini e prodotta da Zef ed ITACA, team produttivo di Merk & Kremont. 

“Sanremo mi offre una grandissima opportunità: tornare a condividere con le persone un momento di evasione e spensieratezza. Potrò stare sul palco insieme ad una grande Orchestra composta da musicisti di grande talento. Per questo abbiamo lavorato ad una versione orchestrale del brano che valorizzi la loro presenza, in armonia con il sound più contemporaneo del pezzo”.

E’ così che Sangiovanni descrive il suo debutto al Teatro Ariston, a soli diciannove anni, svelando di aver lavorato insieme al Maestro Carmelo Emanuele Patti ad un arrangiamento speciale per le performance a Sanremo 2022. 

“La mia musica ad un primo ascolto può sembrare leggera nel senso più superficiale del termine, ma questa è anche la mia forza. Io ricerco la leggerezza e per farlo spesso devo scavare in profondità per trovare le mie emozioni. Il mio obiettivo in musica è comunicare sensazioni profonde con leggerezza”.

È così che Sangiovanni descrive il modo in cui si approccia alle canzoni. Ed è infatti un modo che nel 2021 ha raggiunto risultati straordinari. Diciassette dischi di platino e due ori per l’EP omonimo “Sangiovanni”, oltre cento milioni di streaming per la sua “Malibu” che è il brano più ascoltato del 2021 sia su Spotify che su Apple Music e il video più visto del 2021 su Vevo. Record anche su Tik Tok: due brani di Sangiovanni -Malibu e Lady– sono nella top5 assoluta di creazioni dell’anno. 

“Sei sempre santo tu! Non fai mai niente di male!”. Così la madre gli ha ispirato inconsapevolmente il nome d’arte. Per tutte quelle volte in cui Sangiovanni ha inseguito le montagne russe delle sue emozioni, tra testa e cuore, sogni, paure ed incertezze del sentirsi diverso in un paese di poco più di tremila abitanti della campagna veneta.  

Scrivere per Sangiovanni è sempre stato lo spazio dove riconoscersi e trovare il modo di esprimersi. Ha iniziato a sedici anni quando ha incontrato Madame, compagna di scuola che frequentava lo stesso piccolo studio di registrazione di Vicenza del producer Bias. L’amicizia con Madame ha inoltre preso forma di una canzone in “Perso nel buio”. Il singolo certificato recentemente oro è una collaborazione in cui i due artisti multiplatino dialogano intensamente sulle fragilità.   

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Ainé ci racconta “BUIO” : “LA MUSICA CI FA SENTIRE VIVI”

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E’ disponibile dal 19 aprile su tutti i digital stores “BUIO” il primo capitolo di un concept album diviso in due parti di Ainé.

“BUIO” rappresenta un vero e proprio diario emotivo che racconta in musica l’elaborazione di una separazione e la successiva rinascita.

Chi meglio di lui poteva raccontarci questo progetto? Noi di Honiro Journal lo abbiamo intervistato!

Da cosa deriva l’esigenza di rinascere, e come si può avere il coraggio alcune volte di fare questa scelta? Di lasciare ciò che conoscevamo e andare avanti?

Prendendo ispirazione dalle mie esperienze personali, con questo progetto ho voluto raccontare come io sia riuscito, attraverso la musica, ad affrontare un determinato periodo della mia vita e ricominciare, rinascere. Ho descritto in musica un anno intero, associando all’emotività di ogni mese una traccia. In questo progetto ho voluto dare voce in particolar modo ad un momento che molti hanno vissuto: la separazione da qualcuno o qualcosa di importante. Credo però sia fondamentale sottolineare anche come il più delle volte, quando si presenta un momento difficile, vorremmo solo fuggire, evitare in qualche modo di affrontarlo. Invece è importante vivere anche questi periodi, perché solo così si capisce che dopo la tempesta c’è sempre la calma.

In “Lacrima”, che è il primo tassello di questo EP, affermi “non mi riconosco più”. In che modo il processo creativo di questo progetto ha aiutato a riconoscerti?

Lacrima è la prima pagina di questo diario, racconta proprio il momento di distacco, di separazione, quel periodo in cui non ti riconosci più perché vieni assalito da queste emozioni, ma con il tempo, con le esperienze, con la musica, ci si riesce a ritrovare, a conoscersi nuovamente e anche a rinascere quindi a conoscere una nuova versione di se stessi.

Sempre in “Lacrima” racconti come a volte basterebbe poco per stare bene. Questa prima parte del progetto si intitola “BUIO”, mi piaceva quindi chiederti come si può riuscire a scorgere anche nel buio le cose belle, quel poco che basterebbe per farci stare bene?

A volte il mondo in cui viviamo, la società, il lavoro, questa frenesia, ci fanno perdere di vista le cose vere, importanti, della vita. Sono convinto che spesso basterebbe veramente poco per comprendere quanto in realtà siamo fortunati, ma credo che altrettanto spesso quel poco non venga considerato o visto. Nei momenti di buio spesso si fa l’errore di non dare attenzione a nulla che non sia negativo, in realtà credo che anche i momenti “no” siano in realtà solo un nuovo inizio, alla fine la vita è fatta di momenti migliori e di momenti peggiori, ma è normale che sia così. Attualmente credo di aver raggiunto una maturità, sia dal punto di vista artistico sia personale, che mi ha permesso di affrontare tematiche come quelle che ho trattato in questo album. Ho voluto dare voce proprio a queste emozioni perché immagino che quelle del disco siano tracce in cui ognuno di noi potrebbe rivedere un tassello della propria storia.

In “Scappare” invece racconti come “possiamo anche ricominciare, vivere storie diverse, lontani anni luce da noi”. Come si può comprendere che, molte volte, amare una persona significa anche lasciarla andare?

Anche quella è una grandissima forma d’amore, sia lasciare andare che lasciarsi andare. Ciò che hanno in comune è la speranza di stare meglio. Se in un determinato momento della propria vita si avverte la necessità di lasciare andare o di lasciarsi andare significa che c’è un motivo. Bisogna quindi fermarsi e prendersi il tempo per ricostruire, a volte anche ricominciare da capo, sia che sia con persone diverse sia con la stessa persona.

“C’è qualcosa che mi muove e che proteggerei”
cosa ti muove a fare musica e cosa vorresti proteggere con la tua musica?

Sicuramente vorrei proteggere me stesso, ciò che sono, la mia libertà artistica, la mia essenza, la mia personalità. Ciò che mi muove a fare musica invece credo sia il bisogno di trovare una valvola di sfogo per raccontare le emozioni che provo, ciò che avverto. Mi ritengo una persona molto sensibile e quindi cerco un modo per rendere il più leggeri possibile la testa e il cuore. Credo che la musica ci faccia capire che siamo umani e che siamo vivi.

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REBECCA ANTONACI, fuori ora il suo nuovo singolo “INETTITUDINE”

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Dopo il ruolo da protagonista in “Finalmente l’alba”, film diretto da Saverio Costanzo
(cast Lily James, Joe Keery, Alba Rohrwacher, Willem Dafoe, Michele Bravi..) e presentato
al Festival del Cinema di Venezia 2023, REBECCA ANTONACI torna ad immergersi in
un’altra sua grande passione: la musica. Sarà infatti disponibile da venerdì 3 maggio su
tutti i digital stores il suo nuovo singolo “INETTITUDINE” (Honiro Label)

Come si può facilmente intuire dal titolo del brano, l’immaginario stilistico e il significato di
questo singolo si disegnano attorno alla volontà di REBECCA ANTONACI di accendere i
riflettori su un momento che, nella vita, tutti abbiamo affrontato o ci troveremo ad
affrontare: il passaggio dall’adolescenza all’età adulta.

“INTETTITUDINE” è una vera e propria lettera in musica dedicata sia alla nostalgia per i
giorni ormai trascorsi sia alla speranza per il domani. Avvolto da un’atmosfera e un sound
che sono caratteristici della musica di REBECCA ANTONACI, il pezzo si dipinge tra la
felicità per l’indipendenza tanto desiderata (e ora finalmente raggiunta) e il timore di
abbandonare quelle che, fino a quel momento, erano state le proprie certezze, i propri
punti cardinali.

All’interno delle strofe il timbro distintivo di REBECCA e la sua riconoscibile cifra stilistica
camminano su un filo che, come canta lei stessa, oscilla costantemente tra la volontà di
assaporare un cambiamento e il desiderio di vivere il momento, tra la gioia per il futuro e
per le nuove sfide che la vita ci farà incontrare e la travolgente malinconia nei confronti del
passato, trascinandoci in un viaggio interiore in compagnia di un bagaglio ricco di ricordi,
sorrisi, emozioni e fotografie che forse non torneranno più, ma che siamo incredibilmente
felici d’aver vissuto.

“Inettitudine” racconta quel periodo in cui ci si ritrova ad affrontare la solitudine, le
incertezze, e la malinconia verso ciò che è stato, verso quella cameretta: una “gabbia
sicura dalle pareti rosa”
– Racconta infatti l’artista

Questo brano evidenzia quindi come REBECCA ANTONACI sia pronta a lasciare il
proprio tratto distintivo nell’universo musicale, delineando così una personalità artistica
sempre più nitida e interessante nel panorama italiano.

Classe 2004, Rebecca Antonaci avverte fin da subito una forte connessione con l’universo
musicale e con l’arte nelle sue diverse sfumature. Inizia ad esprimere i suoi pensieri, le
sue emozioni e il suo vissuto tramite la pubblicazione di diversi singoli sulle principali
piattaforme digitali. Diplomata al liceo Musicale di Viterbo in pianoforte e Sax,
parallelamente alla sua carriera nel panorama musicale italiano sviluppa il suo percorso
nel mondo della recitazione. E’ infatti protagonista in “Finalmente l’alba”, film diretto da
Saverio Costanzo (cast Lily James, Joe Keery, Alba Rohrwacher, Willem Dafoe, Michele
Bravi..) e presentato al Festival del Cinema di Venezia 2023 e, negli anni, ha recitato in
“Luce dei tuoi occhi”, “Don Matteo 13”, “Lea, un nuovo giorno”, “Non dirlo al mio capo 2” e
non solo. Torna il 3 maggio 2024 con “INETTITUDINE” il suo nuovo singolo (Honiro Label).

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KOREKANE, fuori ora il suo album “PLENILUNIO”

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E’ disponibile da oggi, venerdì 3 maggio, su tutti i digital stores “PLENILUNIO” l’album di
KOREKANE.

Con questo suo primo progetto discografico, KOREKANE inaugura un percorso artistico
che vuole unire una cifra stilistica moderna e prettamente digitale ad alcuni fondamentali
caratteristici dell’analogico. Il sound dell’album presenta una forte componente hip hop
arricchita da molteplici contaminazioni. Per l’artista infatti, “PLENILUNIO” rappresenta la
vera e propria ricerca della sua evoluzione musicale, che si articola tra rap, blues, rock e
non solo.

Prodotto dallo stesso KOREKANE e finalizzato dall’ingegnere del suono Lorenzo ‘Alfio B’
Alfieri presso Alpaka studio, il progetto è stato sviluppato con l’ausilio dei musicisti che
accompagneranno il rapper anche nella dimensione live.

“Quando ho iniziato a lavorare alle prime tracce onestamente non avevo già pensato
potessero fare parte del disco, avvertivo semplicemente la necessità di creare dei pezzi
che rappresentassero tutte le particolarità della mia cifra stilistica, che raccontassero la
mia versatilità. Ho voluto intitolare questo album PLENILUNIO proprio perché poi, nella
sua realizzazione, ho cominciato ad immaginare i singoli come se fossero le diverse
sfumature del periodo emotivo che stavo attraversando, tra la malinconia e la speranza di
dipingere immagini vivide nelle menti degli ascoltatori”

Racconta KOREKANE in occasione della pubblicazione dell’album

Di seguito la tracklist dell’album:
1 – Lo Faccio Così
2 – Il Mio Blues
3 – Hokusai
4 – Vivere X Sempre feat. Wolflow – Panz
5 – Da Zero a Cento
6 – Beverdì feat. Ripper Mookie
7 – Funky Krueger
8 – Never Dies
9 – Su di Giri
10 – Macramè feat. Price
11 – Alaska

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